Domanda:
Perchè i credenti hanno difficoltà a ragionare in autonomia?
2010-01-27 09:48:15 UTC
Il problema dei credenti è che hanno paura di ragionare in autonomia, gli viene inculcata questa favoletta che gli promette addirittura l'immortalità (eh... non è poco) o la dannazione eterna se si rivoltano contro chi gli garantirebbe quest'enorme favore. Praticamente vengono chiusi tra spada e parete e da li difficilmente riusciranno a liberarsi.
Solo i più coraggiosi e i più lungimiranti riusciranno a liberarsi da quest'inganno. Non trovate?
22 risposte:
2010-01-27 10:06:07 UTC
Se dovessero ripercorrere le loro

stesse credenze, capirebbero che

non reggono !



esempio: i miracoli di Gesù



i miracoli di Gesù hanno fatto

più breccia nei cuori dei credenti

che negli uomini all'epoca presenti:



Tommaso ha voluto accertarsi con

le proprie mani della presenza carnale

di Gesù.......



Giuda ha tradito il figlio di Dio

nonostante che egli stesso abbia

presenziato ai miracoli essendo testimone

diretto ed avesse potuto appurare con i propri OCCHI

l'eccezionalità di questo uomo....



Pietro ha" dubitato" del grande POTERE

di Cristo rinnegandolo......



questi cadute di stile appena elencate

non ci sarebbero se i MIRACOLI fossero

esistiti davvero, perché i vari autori avrebbero

avuto soggezione della persona chiamato Gesù !



a questo punto non sono i miracoli

miracolosi, ma tutto i fiumi d' inchiostro

versato per raccontare un racconto

in cui gli uomini cedono il loro

intelletto senza un minimo di replica !



è forse questo il miracolo o

un sortilegio ?



Ce ne sarebbero di cose da dire.....
2010-01-27 19:05:37 UTC
Hai praticamente detto che monotiesti, neopagani, wiccani, satanisti e panteisti non ragionano con la propria testa ma sono dei rincoglioniti. Complimenti sei un'ottima osservatrice oltre che estremamente tollerante ed aperta al dialogo. Brava, Se tutti i laicisti difensori del "libero pensiero" sono come te, allora mi aspetto da qui a poco il risorgere di un altra inquisizione.
?
2010-01-27 19:39:06 UTC
Sbagli...

Credere oggi è andare controcorrente... e non ragionare da pecora!!

ma in che mondo vivi??
Zanzar
2010-01-27 17:53:29 UTC
No.

Perché gli atei hanno il limite di non riuscire ad accettare che si possa credere per convinzione? Non ce la fate proprio a credere che anche chi la pensa diversamente da voi possa aver ragionato in autonomia?
Gio
2010-01-27 19:27:21 UTC
Io credo nell'esistenza di Gesù il Cristo, che ha fondato la sua religione e nessuno mi inculca di credere in Lui, anzi al contrario qualcuno mi vuole far credere che lui non esiste!
The Resident
2010-01-27 19:17:14 UTC
"difficilmente riusciranno a liberarsi"

"Solo i più coraggiosi e i più lungimiranti riusciranno a liberarsi da quest'inganno."



Personalmente trovo tutto questo un tantinello presuntuoso. Tu racconti la storia di uno che per la prima volta assapora la propria libertà di interpretare il mondo diversamente da come ha sempre fatto, presupponendo che il modello interpretativo precedente (la storia dell'inferno e del premio), fosse per tutti i credenti estremamente rigido come forse lo è stato per te o come forse hai avuto modo di osservare (da fuori) per qualcuno. Tu non attacchi i credenti, tu contesti qualcuno che vede la vita all'incirca nel modo in cui la vede un ossessivo-compulsivo: è quest'ultimo che si sente come dici te, "chiuso tra spada e parete ", che non fa un passo se non ha controllato nella sua testa di stare osservando regole che anch'io definisco "umane, troppo umane", anche quando vengono chiamate da queste persone in modo spirituale. Ma la fede, per quanto io forse nella mia vita possa averla vista solo di striscio, non è questo. In pratica, quando fai una domanda così, sovrapponi lo stereotipo di Ned Flanders a tutti i credenti, e criticando quello pensi di aver esaurito lo spettro totale delle esperienze religiose. Aggiungo anche che Ned Flanders, pur essendo bigotto, è capace nella sua vita di gesti di umana libertà in una misura tale che non è possibile studiare, neanche psicologicamente, esattamente come non è possibile studiare o identificare i gesti di umana libertà dei non credenti.

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Ma certo, anch'io generalizzo spesso, è normale farlo, ma rendiamoci anche contro che si tratta di euristiche e le persone in realtà sono tutte diverse.

Tieni anche presente che passata una certa età "ciò che è stato insegnato" diventa praticamente una possibilità come le altre, nel momento in cui la vita ci ha posto di fronte a talmente tante situazioni in cui ce la siamo cavata che ci possiamo considerare padroni di noi stessi e del nostro agire. Io penso che a quel punto ci si possa considerare liberi di aver scelto o meno un certo stile di vita. L'educazione è come un "male necessario" (Alan Watts) di cui ci dobbiamo liberare tutti per essere persone responsabili, ma questo avviene per forza di cose, è la vita stessa che ci obbliga ad abbandonare i modelli rigidi dell'infanzia, procurandoci situazioni sempre diverse. Poi è ovvio che qualcuno rimane legatissimo a quei modelli, ma questa sua cecità lo porterà per forza a strippare! Fede significa anche affrontare la vita, non rifugiarsi nelle comodità (anche psicologiche - quando uno se ne rende conto ovviamente, ma questo vale per tutti quanti), per cui è come se liberasse anche da quei modelli rigidi, in un modo che diremmo inconscio. Io non so dirti se in questo c'è qualcosa di trascendente o se resta semplicemente un autoinganno utile, scelto consapevolmente (si!) o indotto che sia. Ma la storia del non dubitare mai e del non farsi domande davvero non penso si possa sempre generalizzare.
?
2010-01-27 18:19:44 UTC
io non so di che religione tu parli... ma come Cristiano non mi sento chiuso tra spada e parete...

cioè... io credo in un Dio misericordioso! che perdona!... e non mi sento obbligato a pensarla in un modo perché qualcuno mi dice di pensarla così, ma perchè la penso così anch'io... Mi spiego...

Io credo che Dio esista, credo che ciò che mi dica sia vero, quindi mi comporto in un certo modo... ma non ho assolutamente paura della dannazione eterna quando sbaglio... esiste la confessione...
Urahara Kisuke
2010-01-27 18:14:23 UTC
Ti sei data la risposta da sola, non penso tu sia disposta ad ascoltare una risposta diversa...
2010-01-27 17:51:37 UTC
non è sempre vero .. io non sono credente ma bisogna dire che ci sono delle persone che ragionano con la propria testa e credono in dio !
Emily
2010-01-27 19:26:33 UTC
I credenti usano la ragione quanto i non credenti ma ti sfugge un elemento fondamentale: oltre alla ragione sono guidati dalla GRAZIA che fa la differenza. Se non hai la GRAZIA di Dio è come se fossi cieco e sordo. Se dici ad un cieco che davanti a lui c'è un palo, se non si fida, va a sbatterci. Ma chi glielo dice ci vede, non ipotizza, ti dico che ci vede. Hai mai provato a chiedere in modo sincero a Dio se Lui c'è? Se dai per scontato che non esiste, non sentirai la voce e magari ce l'hai davanti a te e non lo vedi. Cioè: senza grazia = ciechi e sordi. La differenza è là. Poi quando la grazia di Dio sarà con te ci sarà gran festa in Cielo, sarai accolto da chi ti ha preceduto e ti accorgerai di non aver perso la ragione e di saper ragionare in autonomia ma nel rispetto della volontà di Dio.
giancarlociccarelli
2010-01-27 19:02:00 UTC
quale è l'inganno?quello di amare il prossimo? di vive3re in pace e in concordia? tu cosa offri? solo libertà di pensiero?libertà da che? lungimiranti e cosa vedono .. la morte e basta? bella lungimiranza!

a proposito ti sei scaricata quel libro sulla rivelazione della Genesi Bibblica?

www.genesibibblica.eu
?
2010-01-27 17:51:01 UTC
No! Non trovo!
?
2010-01-27 19:40:38 UTC
Giulia P guarda che l'altra faccia della medaglia (il materialismo ) non è da meno. Tu credi di ragionare in modo razionale ? No... Dai per scontato di essere un corpo, senza alcun elemento logico (infatti non è un'evidenza il fatto di essere un corpo,una casa o l'intero universo...L'unica evidenza è che si esiste ,e questo è possibile stabilirlo grazie alla propria coscienza) . Chiaramente i credenti fondamentalisti sono più inguaiati perchè oltre che credere all'apparenza (come voi del resto) credono alle parole di altri individui ,senza dubitare che quelle parole presenti nei testi sacri potrebbero essere state scritte da persone in malafede...Infatti i credenti prima che credere in dio (ammesso che sappiamo cosa sia dio,altrimenti è impossibile credere in qualcosa che neanche si conosce ) credono nelle parole e nella presunta buonafede (che è quantomeno dubbia) di persone autoritenutesi intermediari di dio, ispirati da lui. Se non si capisce cosa SI E' , cosa è l'esistenza e quello che ci circonda non si può stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è corretto e cosa non. E' giusto andare contro la religione (che non implica fra l'altro una relazione con dio...Tizio è Tizio, il concetto di Tizio è un'altra cosa... Il concetto ,la definizione che un gruppo di persone possono fare di Tizio non è Tizio e può non coincidere assolutamente con la figura di Tizio) ma non bisogna rimanere intrappolati nel dualismo religione-ateismo Materialismo...Perchè sono due diverse faccie della stessa medaglia, entrambe ignorano la comprensione circa la nostra essenza e la natura della realtà
2010-01-27 17:52:48 UTC
io che sono un convinto credente cristiano cattolico ti dico che sbagli enormemente, perchè ognuno è libero di scegliere in cosa credere....è quella cosa in cui si crede è stata scelta perchè rispecchia i propri pensieri o ideali ....quindi non è un qualcosa di obbligato !
ombra mattutina
2010-01-27 21:47:59 UTC
Scusa, ma di quali credenti stai parlando? Dei credenti in Marx, in Mao, in Dio, in Geova, in Obama, nel Papa, in Odino, o qualcos'altro!?



Chiedo solo che tu sia chiara e precisa e dichiari 'esattamente' di quali ceredenti ti riferisci, senza nasconderti dietro parole vaghe e tendenziose. Pane al pane, vino al vino. Altrimenti diventi 'scorretta'!
2010-01-27 20:22:44 UTC
Io ho scelto di credere ragionando in tutta autonomia, ti sbagli mia cara e tanto.



Ho fatto i miei ragionamenti che sono durati un po' di tempo, ho letto tantissimo,poi ho fatto una scelta in tutta libertà perchè ho scoperto di avere lasciato un tesoro.



@ e quoto Paolo perchè veramente io sento che come cristiana-cattolica sto andando decisamente controcorrente.

Io non potrei mai essere atea.
Pesach 3.0 - Jesus King
2010-01-27 18:47:04 UTC
Decisamente falso.



Luoghi comuni.... chiacchiere.. chiacchiere, soltanto chiacchiere....
2010-01-27 18:32:42 UTC
perchè ragionano?
child
2010-01-27 18:14:12 UTC
forse hai ragione, mi sono liberato da quest'inganno da poco e devo dire ci voleva un bel coraggio dalla mia parte! Cmq sono d'accordo con PoETa italo argentino che ognuno è libero di scegliere in cosa credere....così ho scelto per il momento il Dio di Spinoza (in cui credeva Einstein). Devo aggiungere che quella cosa in cui credevo prima non è stata scelta da me perchè rispecchiava i miei pensieri o ideali, mi è stata inculcata da bambino, l'avevo ereditata (parlo della religione cattolica). Penso che sia molto difficile liberarsi se tutti gli amici e i parenti hanno la stessa convinzione.
Don Ateo è qui per voi
2010-01-27 18:12:09 UTC
E' solo questione di non essere abituati.



Essi crescono con un libro che contiene tutte le risposte a qualsiasi quesito, quando hanno un problema ne parlano con l'amico invisibile, e gli esprimono apprezzamento tramite poesie imparate a memoria.



Come pretendi che siano autonomi di pensiero?



Pace e bene
B.B.Queen
2010-01-27 17:55:41 UTC
Se un credente iniziasse a ragionare autonomamente, finirebbe col trovare un sacco di pecche nella religione a cui è fedele. Per questo chi ha bisogno di affidarsi a qualcosa di più grande, è costretto a credere a occhi chiusi. Siamo ancora al tempo del Medioevo ragazzi...



Bah. Fortuna che io ho iniziato a pensare per conto mio. Baci =)
Kuzotare XIII
2010-01-27 17:50:54 UTC
Perchè è più facile vivere così....si hanno meno responsabilità.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...