Domanda:
Quando riposa veramente il cervello?
ॐ andreag108 Kundalini ૐ
2010-07-23 07:29:30 UTC
Se nello stato di veglia pensiamo senza sosta, nello stato di sonno si pensa incessantemente, e nello stato onirico le immagini ci raggiungono continuamente, allora il cervello quando può riposare? Voi cosa fate per farlo riposare e ristorare?
Tredici risposte:
Abracadabra
2010-07-23 23:36:55 UTC
Quando è assente il pensiero, e la mente si svuota completamente.



Questo stato si raggiunge con una meditazione profonda.
anonymous
2010-07-23 07:49:36 UTC
Se il cervello si riposasse tu moriresti.. Il cervello deve funzionare in qualsiasi momento per provvedere alla respirazione e alle altre funzioni vitali del corpo..
anonymous
2010-07-24 00:41:54 UTC
Beh, diciamo che il cervello riposa a zone, infatti quando per ipotesi studiamo qualcosa e ci stanchiamo, basta cambiare argomento per far riposare quella "zona" del cervello.

La chiamo zona per convenienza, in mancanza di un termine migliore.

Il cervello non riposa mai per intero, ma basta cambiare l'oggetto del pensiero per sentirci riposati.
anonymous
2010-07-23 09:01:17 UTC
Non solo il cervello, ma tutto l'organismo in realtà "non riposa mai".

Noi abbiamo il concetto di riposo, ma il cervello, i reni, la cistifellea, ecc. lavorano senza posa; con maggiore o minore intensità, ma sono sempre attivi. Non c'è un interruttore che li spegne, come nel computer.
anonymous
2010-07-23 07:39:35 UTC
Effettivamente il cervello funziona sempre, in ogni momento della nostra vita. E' importante che funzioni continuamente perchè esso oltre che a pensare e a sognare continua a comandare al nostro corpo altre funzioni essenziali per la sopravvivenza: per esempio quella di respirare. Soltanto dopo la morte il cervello smette definitivamente di funzionare.
anonymous
2010-07-23 07:31:41 UTC
il cervello riposa se lo alleni a "non pensare" ed è molto difficile..in questo caso la meditazione aiuta...



a quello sopra di me:si sogna ogni notte...solo che non sempre si ricordano i sogni,quindi il cervello lavora sempre,soprattutto la notte!
anonymous
2010-07-25 11:04:13 UTC
"il vento ....



ne senti la voce....





così è per chi è nato dallo spirito."

(Gesù - Giovanni 3:8)







http://www.youtube.com/watch?v=hSsmJX95pEk&feature=related



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anonymous
2010-07-24 06:34:45 UTC
Noi pensiamo, per così dire, al cospetto dell’essere e, come presenza, l’essere si pone nella maniera più forte del suo essere. Poiché l’essere si pone la sua presenza è mondo. La sua presenza come mondo, la sua positività, il suo riposare, è "la gesta" del suo essere, e il pensiero sensato è pensiero positivo. In questo riposo, le realtà, malgrado la sua agitazione, malgrado il suo movimento e divenire, resta la stessa. Il suo movimento non è il contrario della positività, movimento e arresti presuppongono il riposo da pensare enfaticamente, cioe' la positività del mondo. L’immanenza a questa positività assicura la possibilità stessa dell’identico. Ogni determinazione di realtà, parte, come negazione, da questo riposo; e ogni avventura del pensiero di cui non si vedrebbe il nesso con la presenza del mondo, sarà accusata dai filosofi di ingenuità non filosofica.

In questo riposare del mondo, la presenza intesa come "essere dinanzi…", essere di riposo indisturbabile, essere di presenza che non passa. La struttura dell’essere-al-mondo non gli è già più fedele. E, tuttavia, tutto il discorso filosofico dei nostri giorni,sorto dal concetto dell’essere-al-mondo – presuppone tacitamente la presenza dell’essere inintaccabile. Quando esso tende a riabilitare il "pensiero dell’essere" contro gli "smarrimenti" del soggettivismo empiristico o trascendentale o esistenziale, quando esso decide di pensare il soggettivo in funzione dell’essere, tutto accade come se l’io non fosse abbastanza. E, in verità, l’io non è mai solo positivo, la positività coincide col riposo del mondo e allora nulla potra' turbare".



Personalmente amo queste poche parole di Ada Merlini:



" Nel cerchio di un pensiero a volte mi riposo sognando....



Alba
anonymous
2010-07-23 21:49:18 UTC
Lo stato naturale della mente, del respiro e quanto altro può essere d' aiuto. Ma per un cultore dell' alchimia segreta,segreta perché poco conosciuta è d' obbligo almeno sperimentare per averne un idea della alta potenzialità di quello che si può chiamare il cuore o l' essenza stessa della realtà, in termini di percezione, non nel fatto di godere di una sensazione transitoria di un paesaggio o di un icona piacevole che stimola sensazioni emotive, ma partendo dal proprio interno che cela una luminosità nascosta. Il punto di partenza è essere coscienti di esistere, o almeno indagare da dove nasce questa percezione, il pensiero e la volontà lo cercheranno da per tutto, ma se per un istante rivolgono l' attenzione in questa stessa sensazione, vi si può notare anche che nasce lo stimolo ad respirare, e che si può anche respirare con amore, la propria identità cosciente che sembra nascosta all' interno di noi stessi come coscienza individualizzata esistente nella' esistente ha in se quello che possiamo chiamare onda a tre curve, tu sai di cosa sto parlando, quella che , rappresenta la percezione interna a se stessi, è come dire di cercare di percepire con il proprio interno l' universo o la sostanza dell' universo, ma il punto di partenza è dentro se stessi, quello che viene chiamato atomo, ma è anche il nodo che rappresenta la mente o l' io che si crede creatore è che si identifica con il corpo, con le sensazioni che provengono dai sensi. questa semplice azione cosciente o attenzione porta velocemente nei rivoli di quello che è sconosciuto, lo sconosciuto che è in noi, il meraviglioso rapimento estatico ne è un riflesso, oltre si cela colui che è senza forma ma esiste in tutte le forme, il grande e strabiliante detentore di tutte le contraddizioni apparenti e non, il magno e insuperabile regista di tutto quello che non capiamo perché relegati nella dualità.
?
2010-07-24 15:17:34 UTC
Il cervello è ciò che "regola" il funzionamento di tutto il corpo... Di conseguenza non riposa mai, eccetto dopo la morte, ovvio. =P
anonymous
2010-07-23 08:09:38 UTC
Quando muori, il cervello non riposa mai.
ROBERTA D
2010-07-23 07:32:00 UTC
Mai. Forse ci salviamo dallo stress perchè ne usiamo solo un decimo delle potenzialità.
AleMilanTheBest
2010-07-23 07:31:17 UTC
quando dormi non sogni e non senti niente..in quel momento il cervello si riposa!


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