Domanda:
Democrazia religiosa?
New One
2008-03-10 06:21:51 UTC
Parliamo di democrazia. Mi sembra già di sentire eco di "viva la democrazia". No, non in ambito politico; parliamo di democrazia religiosa.
In ambito religioso, a voi sembra giusto che "vinca la maggioranza"? Ma una "maggioranza" dove, vi chiederete giustamente, su quale campione... bene, prendiamo a campione lo Stato Italiano, che è facile.
Vi sembra giusto "quantificare" i fedeli di una religione, come se fossimo alle elezioni, per poter dire "siamo la maggioranza dunque comandiamo noi"? Vivere la propria spiritualità individuale non dovrebbe essere un diritto nemmeno da mettere in discussione?
Domandone finale: da dove arriva questa tendenza a trattare la religione come fosse politica, cioè "quantificando i votanti"? Un tempo non ce n'era bisogno, perchè la libertà di religione non era riconosciuta, ma con l'avvento della società multiculturale è nata questa "soluzione alternativa" per detenere la supremazia.
Forse non si riesce più a distinguere la religione dalla politca?
Diciannove risposte:
2008-03-10 06:55:03 UTC
One...in realtà sì, politica e religione sono fuse in questo nostro Stato,data anche la presenza del Papa(!!!),ma non dovrebbe essere così...

e non dovrebbe neanche esserci il concetto di "maggioranza religiosa"...non dovrebbe proprio esistere perchè tutte le religioni(in teoria)sono ben disposte verso le altre.



mi verrebbe da dire che anche all'interno di questa "maggioranza" cattolica non esiste un'unità senonchè di facciata............basti pensare alla contraddizione interna più grande del cattolicesimo: "noi" abbiamo la Verità, Unica e Non-Interpretabile; ma allora perchè ognuno vive la fede a modo suo e perchè ogni prete nello stesso versetto di Bibbia ha un'interpretazione personale?????



i fedeli non andrebbero "contati" perchè altrimenti tutti saremmo soltanto dei numeri(come succede nello Stato!).

la religione, qualunque essa sia, deve far sentire il fedele un fedele, con particolare interesse alla sua vita, e non solo per l 8per mille o per i soldi da versare-donare........



ottima domanda comunque!
miticomix
2008-03-10 06:59:42 UTC
Sono d'accordo con chi dice che la frase in oggetto è un ossimoro.

O democrazia o religione, che sono due cose antitetiche.



Dunque, per fare ordine, la democrazia, se è tale, deve garantire il libero esercizio della religione, meglio, delle religioni, quante esse siano.

Di converso le religioni devono rispettare e favorire l'esercizio del libero pensiero democratico.



Postilla personale: non credo che viviamo in tempi di vera democrazia. Le religioni, le lobbies, i grandi e piccoli clan influenzano in modo palese l'andamento democratico della viita pubblica sul nostro pianeta.

E tutto sommato, sempre meglio questo compromesso 'borghese' tra aristocrazia delle idee e diritto di voto popolare concesso ad un popolo bue e tenuto all'oscuro del 99 per cento della verità, piuttosto che il trionfo di integralismi, fascismi e comunismi ipocriti.
2008-03-10 07:00:07 UTC
Veramente la Chiesa di Roma fa un discorso diverso, cioè quando è in minoranza nella società parla di relativismo etico, caduta di valori, maggioranze totalitarie vestite da democrazia e da aggirare con manovre di palazzo, dando ordini ai parlamentari cattolici e con alleanze furbe (v. la nota sui dico del novembre 2007, che esortava i parlamentari cattolici a resistere alla maggioranza immorale del Paese qualora ci fosse, inventando l'espressione "maggioranze vestite da democrazia"). Basti pensare che i vescovi spagnoli istigano a violare le leggi sullo stato civile e sul matrimonio, mentre in Italia pretendono che gli enti ospedalieri violino la legge 194/1978. Quelli del Vaticano ritengono ontologicamente illecito votare sui i loro precetti. Questo è ancora più grave.
2008-03-10 06:39:45 UTC
Cara, è decisamente vergognosa la situazione che abbiamo in Italia; formalmente saremmo uno Stato laico, ma effettivamente siamo schiavi del Vaticano.

La presunzione di cattolicità è illegittima ed incostituazionale, in quanto tale, non la accetto!!

I cittadini che professano religioni diverse dalla cattolica e gli atei sono numerosi, ma a nessuno importa; l'importante è continuare a considerarci un Paese cattolico, mantenere i crocifissi negli uffici pubblici (per motivi storici e culturali, dicono), guardare sempre Razzister in televisione, accettare ogni ingerenza da parte della Santa Sede, seppur illegittima.

I concetti di democrazia e rispetto del pluralismo religioso hanno un senso, una rilevanza?? Per me si e vorrei che lo avessero anche per lo Stato.
Ofelia
2008-03-10 06:35:43 UTC
L'Italia dovrebbe essere uno Stato laico e quindi tutelare tutte le religioni in egual misura. Di fatto però c'è uno strapotere della religione cattolica che pretende di dettare legge anche in ambiti che non le competono per nulla.
2008-03-10 06:55:59 UTC
Purtroppo anche la religione è intesa come una forma di politica e la maggioranza vince . non è giusto ma è cosi'
Il Nulla
2008-03-10 06:31:52 UTC
Uff... dire "democrazia religiosa" è come dire "acqua asciutta", le due parole si escludono a vicenda....



Sarebbe bello se ognuno potesse vivere libero di credere e pensare a quello che più si sente dentro... ma non è così, e temo che bisognerebbe aspettare ancora molto....



Answer è un piccolo specchio di quello che è la società... ci si scanna qui, figurati nella realtà....

Alla domanda perchè voi atei/credenti vi date a vicenda dell'idiota? alcuni hanno risposto tipo: "Io no, rispetto tutte le idee, tanto voi atei/credenti farete una brutta fine"...



Eppure le religioni sono la più grande contraddizione... da una parte ti ricordano di amare il prossimo tuo come te stesso; di non fare agli altri quello che non vuoi che sia fatto a te... etc.

Però, nel versetto successivo, non si manca di ricordare, che tutti gli eretici/infedeli, finiranno all'inferno, verranno dannati, verranno distrutti per sempre, vanno evitati, etc...

Quindi... se ci fosse una "maggiornza religiosa", finirebbe per assorbire o impedire tutti gli altri culti, agnosticismo e atreismo inclusi... (vedi stati dove il governo è religioso).



Quindi... limitiamoci a parlare di DEMOCRAZIA, che già è abbastanza difficile da ottenere, pur senza mettere di mezzo pure la religione...
2008-03-10 12:46:36 UTC
Pochi giorni fa al mio liceo F. Severi di Milano c'è stata una manifestazione "anti-papa". Il volantino riportava: "[...] il controllo che si cerca di esercitare su scelte che dovrebbero appartenere esclusivamente ai singoli individui, dall'aborto all'orientmento sessuale e al proprio diritto all'autodeterminazione." Questi sono diritti innegabili dell'uomo come li si può mettere in discussione e su ke basi mi sembra scandaloso!!! Il papa ha tutto il diritto di esprimere la sua opinione come ogni uomo su questa Terra e i fedeli anno tutto il diritto di ascoltarlo. Non si devono permettere però di imporre scelte e codici comportamentali ke uno non vuole adottare!!!! L'Italia NON è 1 STATO LAICO!!!
Perla Miseria
2008-03-10 07:41:22 UTC
io credo in Dio ma penso che la religione dovrebbe occuparsi del lato spirituale di noi cittadini e non di politica come sta scandalosamente facendo da tempo, soprattutto negli ultimi anni. la chiesa cattolica ha perso il suo significato originario, occupandosi di questioni materiali e non spirituali.

io sono molto delusa da questi comportamenti, contrari all' insegnamento di Gesù, che predicava l' uguaglianza e la divisione dei beni. la chiesa cattolica, temo, si approfitta della nostra fede per cotruire il suo impero economico e non si occupa più della spiritualità.

governo e chiesa devono essere separati, in uno stato. altrimenti finiamo come in afghanistan, che è l' esempio lampante del danno che la religione può fare alla popolazione. anche noi, in italia, prima della caduta dello stato papale eravamo in balia assoluta del potere temporale della chiesa e questo ha causato notevole ritardo nello sviluppo. ancora oggi siamo meno progrediti di altri paesi perchè la chiesa si è interposta fra il governo e la spiritualità. a loro fa comodo perchè ci guadagnano. basta vedere in spagna cosa hanno combinato, per rimanere scandalizzati. Gesù e gli apostoli non professavano questo. Gesù non parlava di potere temporale, ma del regno dei cieli!
  Micia Gialla versione 1.0
2008-03-10 07:34:59 UTC
non si riesce a distinguere la religione dalla politica poichè i rappresentanti delle classi religiose dominanti tentano in tutti modi di reimporre la forma di governo che li privilegiò fino al 1870: la teocrazia.



cito dal dizionario on line de mauro:



teocrazia:

te|o|cra|zì|a

s.f.

CO forma di governo in cui il potere civile e politico è esercitato da un’autorità, una persona, una casta o un’istituzione che si ritiene essere stata investita da Dio



viceversa:



democrazia:



de|mo|cra|zì|a

s.f.

AU

1 dottrina politico–sociale che si fonda sul principio della sovranità popolare

2 forma di governo in cui il potere è retto dal popolo

3 paese ordinato e retto da un governo democratico: l’Italia è una d. fondata sul lavoro

4 insieme delle forze politiche che sono in opposizione con ogni forma di governo dittatoriale: alle ultime elezioni c’è stato un trionfo della d.

5 estens., atteggiamento di chi è aperto alla discussione e disponibile nei confronti dei propri subordinati, democraticità





concordo con chi dice che sono un ossimoro: teocrazia è uguale a governo assoluto, in cui il potere spirituale e il potere temporale sono incentrati in un medesimo organismo ( basta pensare ai faraoni oppure agli stati religiosi attuali, come la presunta "democrazia religiosa" iraniana o la monarchia religiosa in arabia saudita.); democrazia è uguale a sovranità del popolo, quindi libertà degli individui e parità di tutte le posizioni.
2008-03-10 10:35:55 UTC
“Non tutte le decisioni si prendono a maggioranza

e il giusto non è sempre nella maggioranza, anzi...”.

Quando questo avviene è solo manifestazione di arroganza!



Ma qualcosa è rimasto come bene inviolabile:



il mio pensiero, il mio sapere, la mia spiritualità

e la libertà di esprimerle senza calpestare i diritti degli altri.



Spesso se questo diritto è violato lo dobbiamo solo a noi stessi che lo permettiamo.



Al domandone finale mi sembra di aver già risposto:

PURA ARROGANZA!!!!!
La piccola aiutante di Akraazier
2008-03-10 08:43:06 UTC
Suppongo nasca da una tendenza all'autoconservazione delle religioni, espressa sopratutto dalle loro alte gerarchie.

Ad esempio, il cristianesimo avrebbe un messaggio evangelico di estrema tolleranza, ma allo stesso tempo accompagnato dall'obbligo morale di spargere la "buona novella". Da questo persone cronologicamente successive (forse già San Paolo, ma non ne sono certa) hanno dedotto che questa religione era l'unica vera. Processo avvenuto anche nell'islam (dove la guerra santa è un pilastro "optional", cioè seguito solo da una corrente purtroppo molto forte della religione musulmana, e comunque non menzionato da Maometto ma dai suoi successori).

Una religione istituzionalizzata si è costruita/guadagnata/usurpata un certo potere etico, e conta sulla maggioranza di fedeli all'interno di una realtà statale per poter mantenere indiscussa la sua autorità. Nel caso specifico del cattolicesimo, forse è una degenerazione del potere temporale che il Vaticano deteneva fino a poco più di un secolo fa: quando sei Capo di una monarchia non hai bisogno di appoggiarti alla conta dei fedeli per importi, hai un sistema legislativo di tua creazione in cui puoi imporre a tutti i tuoi cittadini (indipendentemente dal loro reale cristianesimo) il tuo sistema di valori.
2008-03-10 06:49:50 UTC
L'importante e' sapere che la maggioranza , in materia spirituale..risiede unicamente nella persona! quindi..io sono la maggioranza e il tutto, di cio' in cui credo!

Assolutista..direi...d'altra parte lo Spirito e' assoluto! ;-)



Per il resto..tutti vogliamo aver ragione, perche' se ci mettessimo in discussione, crollerebbero le nostre certezze spirituali..che di per se', poggiano su un mondo invisibile ed indimostrabile ai sensi ( degli altri) ! Quindi...tutti..vogliamo aver ragione! ;-9





Angie
2017-01-01 10:08:27 UTC
Il pensiero delle 3 religioni monoteiste no. Sono culti profondamente intolleranti che non danno spazio al dialogo e alle opinioni contrastanti...il Dio dell' antico testamento incarna a tutti gli effetti un regime tirannico, dove chi non crede è un eretico e va annientato....Questo accadeva in Europa quando l. a. Bibbia era legge, e questo accade ancora oggi in molti paesi musulmani.
giohanna
2008-03-10 09:52:35 UTC
per quello che mi riguarda ho un concetto di religione abbastanza personale che prende solo spunto dal cattolicesimo, in quanto con molte delle sue linee non mi trovo in sintonia; molto spesso si esalta a religione assoluta e non credo che Dio abbia mai inteso qualcosa del genere. il numero dei suoi praticanti è spesso gonfiato e puramente indicativo. anche perchè se è vero che esiste un solo Dio (inteso più che altro come essenza e non come persona), bhè, penso che sia lo stesso che troviamo nella religione cristiana, buddista ecc... e anche nella Wicca. discerno da sola ciò che è bene da ciò che è male, senza che una serie di leggi tramandate nel tempo e spesso interpretate secondo il pensiero dell'epoca mi influenzi. benedizioni a tutti.
2008-03-10 06:35:46 UTC
Finchè esitono le religioni, che a quanto pare esisteranno sempre, indipendentemente dal fatto se Dio c'è o non c'è, i religiosi diranno ciò che pensano, anche nei parlamenti.

Ovviamnte in democrazia si decide coi numeri. Allora chi vuole essere attore del processo politico, si deve contare.
2008-03-10 06:57:11 UTC
Democrazia non significa in pratica nulla nemmeno in ambito laico. Quale significato dargli? Tutti abbiamo il diritto di esprimere le nostre opinioni? Ma di fatto la voce del singolo o della minoranza in pratica non ha valore perchè vince la maggioranza (che sta sempre dalla stessa parte).

La chiesa è monarchia e l'unico Re è la S.S. Trinità.
tamburino nero
2008-03-10 06:30:27 UTC
tutte le fedi debbono avere pari dignità davanti ad uno stato laico come è l'italia ma come non è l'iran, per fare un esempio.

ma certo che il numero dei votanti incide... nella spagna di zapatero dove il PSOE ha vinto, di misura, sul partito di centro destra, comunque sia il governo di sinistra dovrà pur trovare un modus vivendi con la Conferenza Episcopale Spagnuola. altrimenti chi lo potrà aiutare a gestire i rapporti con le spinte autonomiste catalane e basche? e con il terrorismo?
2008-03-10 06:27:02 UTC
non condivido quanto hai scritto.. quantificare il numero di appartenenti alle diverse religioni, all'interno di uno stato, penso serva più che altro a tutelare le minoranze che non ad 'agevolare' la 'maggioranza'..

hai fatto l'esempio del nostro paese.. ricordati che l'italia è un paese laico, non cattolico.. chiunque è libero di professare la propria religione..


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