Domanda:
Mi interessa il parere dei credenti sopratutto, ma anche quello degli atei.?
* M I C I A * E B R E A* A T E A
2009-10-28 15:56:39 UTC
Leggo spesso risposte da parte dei credenti dove dicono che se l'ateo "passase" determinate situazioni nella vita, si ricrederebbe, diventato credente.

Perdonatemi se no mi spiego bene, la domanda nella mia testa è chiara, difficile è esporla....

Vado ad esempi forse mi spiego meglio, molti ex-atei dicono di aver sentito la presenza divina in determinate circostanze, per la maggior parte delle volte dopo essere usciti vivi da un brutto incidente.

Ok, mettiamo che essa sia la verità, (dopo spiego perchè metto indubbio questa dichiarazione), vediamo elenco un pò di fatti che possono accadere nella vita di un ateo, ditemi voi quante nè dovrebbe "subbire" prima di cominciare a credere.
Il 6° esempio ovviamente è rivolto a sole donne, perciò per un uomo basta passare al numero 7.

1° abbuso sessuale con relativi disturbi che ne possono nascere dopo

2° primo incidente stradale grave (per grave intendo con rischio di morte anche dopo l'incidente)

3° secondo incidente stradale grave

4° problemi di salute gravi senza cura

5° terzo incidente stradale grave

6° subbire aborto per malformazioni gravi del feto e rischio di vita per la madre

7° donazione di un organo per salvare una vita e non concludere nulla, premetto che la donazione di un organo mette a rischio anche la vita di chi lo dona. (in italia si può donare un organo da vivo, solo ad un parente stretto, tipo genitori, fratelli o sorelle e figli)


mi fermo qui ok?
Secondo voi a quale numero si dovrebbe ricredere un ateo?

Prima di chiudere la domanda dimenticavo di chiarire il punto sopra che metto in dubbio, secondo me se ad un ateo capitano non tutte ma solo la metà di queste cose, altro che credere! Io personalmente mi conveincerei di più sulla inesistenza di un essere superiore, perchè sarebbe assurdo fargli passare tutte ste disgrazie per convincerlo!
Ecco perchè credo che se un individuo si ricrede, non è realmente ateo, ma forse agnostico, credo si dica così per chi non nega l'esistenza di un essere superiore.

Shalom
Elizabeth
35 risposte:
Filyebasta
2009-10-28 16:13:01 UTC
il vero ateo dice"se non vedo non credo",una persona che si dichiara atea ma dopo un trauma ritrova la fede,era solo una persona che voleva dare un senso a quello che gli sucesso e lo ha trovato nella fede,ma anche quì è un errore,perchè ritrovare la fede solo qualora si subiscono cose brutte?La fede c'è anche laddove la vita è bella,per questo sono convinto che le persone che dichiarano di aver trovato D-o in occasione di un trauma,nella verità hanno avuto paura della morte .
The Human Nature
2009-10-28 16:34:02 UTC
Basta un giorno di guerra per accettare il fatto che un dio buono non dovrebbe permettere questo.
L'eresiologo (l'altro)
2009-10-28 16:12:06 UTC
Al terzo incidente grave, sorge una domanda : << In che Dio crede quello che ti ha dato la patente ? >> Sicuramente quello non è un buon Dio.
2009-10-28 16:02:33 UTC
Non mi è mai capitata nessuna di queste cose, sarà per questo che sono ateo? no no, anzi, forse la cosa peggiore che mi sia capitata è aver perso mio padre quando avevo 9 anni, facevo il chirichetto, ma ho continuato a frequentare la chiesa fino alla cresima. In quella circostanza non mi sono ne avvicinato ne allontanato a Dio. Sono diventato ateo in seguito quando ho avuto più tempo materiale per riflettere.

Studio scienze della comunicazione è il mio punto di vista riguardo alla fede è paragonabile a quello che succede al cinema:

La quantità di informazioni sparate dal film costantemente non da il tempo materiale allo spettatore di poter capire se quello che succede è reale o no, ci si commuove, si ride, si prova empatia con il personaggio del film. Solo quando il film finisce e si lascia passare qualche ora si è capaci di valutare il film come un prodotto artistico.

Per me la religione utilizza lo stesso metodo comunicativo, conta sul fatto che ogni domenica l'individuo subisca la medesima quantità di informazioni e lo trascini di nuovo verso quel ambiente fantastico.



E comunque ho solo 23 anni e sono ignorante come la maggior parte degli italiani, sono io a dover aver paura che sia tu a notare i miei errori :P
Thor
2009-10-29 01:28:56 UTC
concordo pienamente con Micia Gialla: attribuire eventi di cui non sappiamo trovarci una spiegazione ad un essere superiore denota soprattutto pigrizia mentale!



Miciaaaaaaaaaaaaaaa, ora dimmi perchè un ateo non potrebbe convertirsi a Thor, il Dio del Tuono e della Lancia, visto che NON lo citi!!!

Cattivaccia!
2009-10-28 17:03:10 UTC
Io sono ateo e ti dico tranquillamente che non cambierei idea per niente al mondo, non perché non voglia credere in una divinità, ma semplicemente perché credo al caso. Io potrei sopravvivere a 2 incidenti gravi, un altro no. Non è il volere di dio (minuscola voluta) ma il caso.
Voluspa
2009-10-28 16:37:11 UTC
Io credo sia inevitabile in certi momenti (a prescindere dalla gravità), chiedersi "da che parte Dio si sia schierato", se proprio dovesse esistere.

In automatico, si confronta la nostra situazione con quelle di chi ha "tutte le benedizioni possibili", pur bestemmiando, rubando ed uccidendo con naturalezza.

Poi si pensa panoramicamente ad altri "disgraziati" e, ancora facendo i confronti, si prosegue, fino ad affermare con rabbia: "no! questo è troppo!", "non è accettabile da nessun dio questo accanimento assurdo!", "venga giù e parliamo a quattrocchi", ecc..

Prima di prendere decisioni, essendo stata molto religiosa, ho voluto dare qualche altra possibilità all'eventuale esistenza di Dio. Ho pregato, digiunato e deciso che, se Dio non fosse sceso a parlarmi, sarei andata io da Lui.

Si, ero pronta all'estremo sacrificio e, stavo per farlo!

Poi, non so cosa mi sia successo, ho cominciato a ridere di me e di tutti i creduloni, dell'origine della fede religiosa, dei testi sacri e della furbizia di coloro che, grazie agli ingenui, creano la loro fortunata vita.

Da parte mia, tutto quello che era possibile fare l'ho fatto; se Dio dovesse farsi vivo, rivedrò tutte le mie teorie ma deve venire e parlarmi Lui, personalmente e, senza intermediari o libri sacri.
pope
2009-10-28 16:30:25 UTC
Le religioni sono state inventate dall'uomo per spiegare ciò che la ragione non poteva concepire. Nell'età della pietra queste cose potevano essere il fuoco, la pioggia, il vento, ma ai giorni nostri, quando la scienza e la fisica ci permettono di capire questi eventi, ancora non riusciamo a distaccarci da questo tipo di pensiero. Non esistono miracoli, esistono coincidenze, non esiste nessun tocco di dio quando ti salvi da un incidente mortale, esiste una sostanza chiamata adrenalina e viene rilasciata dal cervello, non da un essere onnipotente. La verità è che ci sono molte piu ragioni per non credere di quante ce ne siano per credere, solo che la religione in questo paese è radicata da secoli e gli speculatori che ci girano attorno sono molto potenti, quindi è piu facile sentire chi dice in televisione che dio esiste piuttosto che chi ne confuta l'esistenza, e così via su giornali, radio ecc...
2009-10-28 16:23:34 UTC
Io sono un ex credente, e sono state proprio le situazioni affrontate in vita che mi hanno convinto della NON esistenza di un essere superiore. Se esistesse l'essere superiore, in una delle situazioni da te citate e magari occorse ad un parente o persona cara, se Dio non ti ascolta (secondo i credenti è più facile che Dio ti ascolti se chiedi qualcosa per altri, e non per te), è perché evidentemente non esiste. Se esistesse, eviterebbe a priori le sofferenze per i suoi beneamati figli, esattamente come farebbe un genitore per il suo bambino. Ma questo non accade, e questa è la dimostrazione scientifica della NON esistenza di Dio. Tra le altre cose, conosco medici che hanno salvato il 100% delle persone che hanno in cura: qualcuno potrebbe dire che ci sono guarigioni miracolose, ma i medici di cui sopra hanno ottenuto successi in quantità superiore a quelle ottenute, ad esempio, da chi è andato in pellegrinaggio a Lourdes per chiedere la grazia di una guarigione. Forse che Dio sia più presente nell'uomo, ad esempio medico, che non nella Madonna o le presunte apparizioni di santi e messaggeri del Signore?
gilmoth69
2009-10-29 01:46:56 UTC
Penso che ci siano "gradi" diversi di ateismo, o motivi diversi per i quali una persona si dichiara ateo. Ogni individuo ha la sua storia, le sue esperienze, le sue convinzioni.

Chi si converte non ha basato le sue convinzioni sulle fondamenta giuste.

Non sto dicendo che non si possa cambiare idea, anzi! Ma, se basta un incidente o una malattia pur grave per farci stabilire se dio esista o no, vuol dire che le convinzioni che ritenevamo così ferree erano invece basate su impressioni, sensazioni, sentimenti. Niente di concreto, logico o evidente.



Credo che per quanto riguarda me, dopo il percorso che ho compiuto io in quarant'anni fino a dichiararmi ateo (accettando finalmente l'unica conclusione logicamente accettabile), non basterebbero le tragedie di Giobbe per farmi tornare sui miei passi.
giulietta
2009-10-28 20:30:18 UTC
Sono concezioni dell' ateismo e della fede molto puerili e immature, a mio giudizio. Un ateo serio non si ricrede per queste paure e una fede non e` seria con queste paure. E diventare atei per queste riflessioni, pur lecite e libere, e` un motivo logicamente insufficiente e pecca in questo sillogismo: se Dio esiste sara` quello di cui tutti parlano, ma a me risulta illogico, quindi non esiste. La logica direbbe anche che Dio potrebbe essere diverso da quello che sento dire. Non sto dicendo che questo sarebbe un ragionamento valido per dire che esiste. La conclusione e` solo per fede. Sto dicendo che una mente seria e intellettualmente matura o fa una ricerca privata per convincersi con argomenti meno puerili o per tutta la vita rimarra` fissa nella sua conclusione puerile. Niente di male. Non credo che una conclusione intellettuale influenzi il comportamento morale di un uomo. Non c' entra affatto. Difatti una fede o una deduzione logicissima dell' esistenza di Dio non garantisce la moralita` del comportamento umano. Fosse solo per questo, Satana ( a cui non credo ) certamente non e` intellettualmente ateo e non ha bisogno di un atto di fede nell' esistenza di Dio, ma tutti dicono che si comporta diabolicamente grazie alla sua bella conoscenza invidiosa del divino. Correggimi se sbaglio logica in quello che la gente crede.
Micia Gialla
2009-10-28 18:53:28 UTC
Per logica deduzione, le situazioni descritte, ed anche altri eventi fortuiti non evidenziati e non dipendenti dalla volontà degli uomini come potrebbero essere, per esempio, terremoti o eruzioni vulcaniche, non farebbero che confermare l'inesistenza di una benevola divinità trascendente.



Tra l'altro, non sono mai riuscita a comprendere il motivo per il quale un ateo dovrebbe convertirsi proprio al Dio biblico, piuttosto che a Marduk, Ishtar, Pan, Aion Teleos, Dioniso, Demetra, Phosphoros, Anat, Quetzalcoatl, Gea, o un qualsiasi altro ente archetipico venerato in passato, oppure attualmente in altre aree del pianeta.







Saluti.
2009-10-28 16:32:26 UTC
Concordo con tutto ciò che dici.

Potrei fare anch'io il mio lungo elenco di eventi spiacevoli che ho incontrato sul mio cammino, alcuni risolti altri ancora no. Non sono serviti comunque a convincermi a credere in Dio.

Cara Micia......saremo delle "teste dure? Ciao
Miki
2009-10-28 16:30:28 UTC
Sono ateo da sempre. 3 mesi fa al mare ho rischiato seriamente di morire affogato. Nessun fascio di luce ha squarciato le tenebre, nessuna Madonna mi è apparsa in sogno, Buddha non mi ha indicato la via da seguire, quindi sono sempre ateo. E nessuna entità superiore mi è apparsa perchè logicamente essa non può esistere. Punto.



Le cose che hai elencato sono, per la maggior parte, sfighe grandiose che non si augurano a nessuno, nè all'ateo nè al credente. Lo spirito del vero ateo non viene scalfito dal contatto con la morte, o altri eventi tragici, perchè egli sa che la vita è un fatto casuale come del resto anche la morte può esserlo. Il credente, al contrario, teme la morte ed è proprio la paura della morte, intesa come fine della persona fisica ma anche spirituale, ad aver originato, fin dalla notte dei tempi, il bisogno della religione. Se la vita è il banco di prova che il credente ha per dimostrare la propria fede, la fine della vita anzitempo rappresenta per il credente una bella fregatura, perchè gli è finito il tempo prima di riuscire a completare il compitino. Tutto sommato, però, dato che le maglie del paradiso sono abbastanza larghe, il credente può sperare di passare e dunque la seconda vita è più o meno assicurata. L'ateo teme la morte perchè essa mette fine alla sua esistenza fisica, la sua unica esistenza, dopo non ce n'è un'altra felice e spensierata tra le nuvolette per l'eternità. Ecco la risposta alla tua domanda: se gli atei facessero certe esperienze, si ricrederebbero? No, almeno nella maggior parte dei casi, perchè essere vicini alla morte non implica per l'ateo un bisogno di maggiore religiosità o spiritualità, bensì la necessità di apprezzare, successivamente alla brutta esperienza, ogni singolo secondo di vita, perchè non ce n'è un'altra. E le cose che hai citato tu (incidenti e altre disgrazie varie) possono solo riconfermare questa teoria, non smentirla.

Il paradosso è proprio qui: il credente è terrorizzato dalla morte ma sa che, un colpo al cerchio e uno alla botte, la seconda vita sarà migliore; l'ateo sa che la vita e la morte sono fatti casuali ma fanno parte di un unico percorso, quindi la sua paura della morte è relativa solo alla persona fisica, che è però è l'unico stato in cui egli si può trovare, non ve ne sono altri. Vien da sè, e concludo, per rispondere al tuo quesito, che la paura della morte non rappresenta per l'ateo una maggiore apprensione per la morte stessa (e quindi un passo obbligato verso la religione), ma un maggior amore per la vita fisica, proprio perchè la paura di una morte fisica può solamente riconfermare in lui l'esistenza di una vita solo fisica. Niente spiritualità, quindi, e niente santi, fantasmi, folletti o altre realtà imponderabili.
2009-10-28 23:55:42 UTC
Io ho fatto il percorso inverso, da piccola credevo perché mi avevano insegnato a credere, ma piano piano ragionamento su ragionamento ho capito che qualcosa non andava e più andavo avanti e più la mia fede scemava.

Non so se esiste o no Dio ma non è certo rifugiandomi in una qualsiasi religione che risolvo i problemi esistenziali anzi con tutti i suoi non devi mi complicherebbero ancora di più la vita.

Se è vero che esiste non credo che ami di più chi si inchina davanti a lui o a chi lo mette in discussione, sarebbe un comportamento poco da dio o no?
tamburino nero
2009-10-29 16:11:31 UTC
la presenza divina se ne frega di quello che pensiamo o facciamo noi
2009-10-29 12:05:58 UTC
carissima,

io e te non ci conosciamo anche se io spesso ho letto le tue risposte e mi sono trovata molte volte vicina alla tua posizione.

Innanzitutto non credevo non fossi italiana - e lasciami dire che la tua grammatica e la tua sintassi sono migliori di quelle di molti italiani tutto sommato.



Per venire alla tua domanda, no, non credo che un vero ateo potrebbe mai convertirsi di fronte a fatti come questi. Io personalmente sono passata attraverso una fase di ateismo estremo per poi portarmi su una posizione di agnosticismo puro. Non posso razionalmente negare l'esistenza di un qualcosa che non comprendo, perciò mi limito ad osservare e basta. Non crederei comunque nel dio cristiano e cattolico, ma piuttosto mi interrogo talvolta sull'esistenza di un principio, una forza cieca e diciamo "naturale".



ti dico questo perché ho vissuto qualche brutta esperienza - nel giro di quattro anni ho visto dimezzarsi la mia famiglia, un funerale l'anno, e ho avuto un disturbo abbastanza serio qualche anno dopo - e dalla mia educazione cattolica non ho ricevuto alcun conforto. avevo già perso la fede anni prima - posto che l'abbia mai avuta...mi sono sempre sentita ad anni luce di distanza da certe atmosfere e da certe credenze - e mi era stato consigliato di tentare di riavvicinarmi alla chiesa...ma nella mia vita non ho mai avvertito nessuna presenza divina, meno che mai in quei giorni di desolazione e disperazione.

Ecco, spero di aver risposto alla tua domanda.



Un bacione
2009-10-29 09:18:15 UTC
io penso una cosa:ci sono molte persone che dicono di credere in dio perché molte situazioni gravi della loro vita si sono risolte bene.Però non capisco:perché un essere superiore,che avrebbe creato tutto l'universo dovrebbe essere il salvagente di animali che popolo un pianeta che si trova in un universo enorme,con migliaia di galassie formateda mliardi di stelle?E poi perché avrebbe dovuto salvare te,mentre lascia morire migliaia di persone nel mondo? Perché,se succede un terremoto,quelli che si salvano dicono di essere salvi grazie a dio che li ha protetti,e tutte le centinaia di persone che sono morte,a loro dio non ha pensato?

Certe volte per vedere chiaramente le cose basta guardare un po' oltre il proprio naso
Einstein
2009-10-29 02:04:01 UTC
ciao Micia



bella domanda e anche ho notato molte belle risposte......



il mio pensiero è che non dovrebbero essere le sofferenze a spingere una persona a credere in Dio....

personalmente non è stato così.... e ti posso assicurare che ho visto cose evissuto cose che in vita mia non avrei mai voluto vivere.....



una delle peggiori è stato vedere la figlia di un anno della sorella della mia ragazza spegnersi a poco a poco proprio nel suo primo anno di vita.....



le altre te le risparmio perchè la giornata vorrei cominciarla in positivo non ricordando cose tristi....





quello che a me ha colpito e ha fatto avvicinare a Dio è l'amore.....



non sto parlando di un amore che esiste tra uomo e donna ma quello che nasce tra le persone che credono in questo Dio.



ora non vorrei sembrarti banale o scontato ma vorrei raccontare ciò che ho vissuto.



nel '98 andai a un'assemblea internazionale in California Long Beach fui ospitato 4 giorni da un mio fratello che mai avevo conosciuto e visto fino al mio arrivo..... e non solo mi ospitò ma mi diede vitto e alloggio mi accompagnò dove volevo e sembravamo due persone che si conoscevano da 100 anni.





sono stato in Thailandia e ho i miei fratelli mai visti ne conosciuti sono stati ospitali e accoglienti mi sentivo a casa mia....



sono stato in molti altri posti e sempre la stessa sensazione sempre la stessa accoglienza....



ho scoperto persone che hanno dimenticato cosa sia la guerra ho conosciuto persone che un tempo erano Criminali e oggi potrei affidargli mio figlio per quello che sono diventate.



una di queste si battezzò con mia moglie era accusato di omicidio ma gli fu concesso di uscire dal carcere di Padova il giorno del suo battesimo sopratutto per la buona condotta..... cosa che ha lasciato tutti sbalorditi è che quando esci, non per libertà vigilata, di solito hai due guardie che ti scortano. beh lui era scortato allo stadio ma mentre i poliziotti erano in tra di noi e quindi in mezzo a migliaia di persone lui era davanti al podio solo con altre 30 persone e avrebbe potuto fuggire quando voleva e invece si battezzò è poi fu lui a raggiungere le guardie in tribuna....



ho visto accaniti fumatori smettere di fumare..... ho visto drogati smettere di drogarsi.... ho visto famiglie sull'orlo del divorzio riunirsi e ritornare felici.



mi piacerebbe inviarti magari via mail un'esperienza di una nostra sorella che sicuramente ti farebbe piangere.... ma è molto bella.



potrei continuare a scrivere per ore ma non credo che verrei capito come vorrei esserlo.... come dire certe cose bisogna viverle e provarle per capirle e so che tu e molti altri capiscono cosa intendo.



personalmente ho visto come l'amore per Dio cambia le persone o visto il suo amore all'opera. E questo amore su molte persone compreso il sottoscritto ha fatto miracoli.



complimenti per la domanda.....





ciaooo





Micia non è della bambina menzionata ma è molto toccante lo stesso...... ha un lieto fine anche se ha una trama piuttosto triste.

è toccante perchè non è una storia inventata ma è realmente accaduta.



di queste esperienze ne ho molte ma questa mostra come qualcuno che ti da la forza deve esserci.



io non credo sarei riuscito a reagire come chi la racconta....



dimmi se ti arriva.





ciaooo
fabio g
2009-10-28 16:31:16 UTC
Io ho 31 anni, e sin da bambino ero credente.

Per quanto riguarda l' ateismo, non sempre avviene una conversione a causa di disgrazie, ci sono persone che si sono convertiti anche grazie a delle belle esperienze.

Io conosco un ragazzo che in passato era ateo, bestemmiava di continuo. Un giorno un suo amico lo ha invitato ad andare a Medjugorie e, con grande fatica, si è convinto ad andare. Bene, lì lui si è convertito; ha sentito una presenza così forte di Dio in quel luogo, che il viaggio di ritorno (in pulman) lo ha fatto dicendo in maniera incessante il rosario. Vedi, questa è una bellissima esperienza.

Comunque, quando accadono le disgrazie, non bisogna pensare che sia Dio a punirci, perché Dio è pieno amore, ma è semplicemente il corso della natura, o la conseguenza di un nostro atteggiamento scorretto (se mi metto alla guida ubriaco, è logico che prima o poi avrò un' incidente).

Purtroppo è troppo facile accusare Dio quando ci capitano le disgrazie, ma quando ci capitano invece delle cose belle, di chi è merito? Nostro o di Dio? Come lo accusiamo per le disgrazie, lo ringraziamo per le cose belle?
2009-10-29 15:13:22 UTC
Dio non ci carica mai di pesi che non siamo in grado di portare.

Lui dona a tutti le grazie sufficienti alla salvezza.

Dubito che ci possa essere un ateo che ha subito si tante sofferenze.

Dio infatti le sofferenze maggiori le riserva alle persone che piu ama,questo perchè piu sofferenze in terra significano piu gloria nei cieli(es:Padre Pio,S.Francesco).
Antonio Scalzo
2015-09-11 11:19:59 UTC
Molta gente associa all'ateismo alla 2^ strada (quella sbagliata) suggerita dal libero arbitrio cattolico. In realtà quello non è ateismo è << religioso infantilismo >>. Gli atei veri non credono nel libero arbitrio e non hanno bisogno che qualcuno gli spieghi cos'è la libertà ... lo sanno già che è il sogno di chi è vive nella bambagia.



E già, la vita è una giungla! E nella giungla regna la legge del più forte ... altro che libertà.
?
2009-10-29 04:35:53 UTC
Sono convinto che le "variazioni" nella vita di chiunque avvengono per convinzioni che scaturiscono dal cuore, inteso come sede dei sentimenti.

Degli esempi riportati ne ho vissuto e ne stò vivendo:



"2° primo incidente stradale grave... " a giugno del 1970 mi sono cappottato in autostrada con la 500, avevo appena fatto il pieno, e mi sono fermato, sulle ruote, sulla corsia di sorpasso...



"3° secondo incidente stradale grave" a "capodanno" del 1972 siamo stati investiti, sempre su una 500, io e mia moglie da una 124 ad un incrocio e lei ha rischiato di perdere la mia prima figlia



"4° problemi di salute gravi senza cura" ho l'angina pectoris e il mio dentista mi ha detto, spero scherzando, che le possibilità di sopravvivenza vanno da 3 giorni a trenta anni, a dicembre sono già dieci per cui i numeri bassi sono superati



"5° terzo incidente stradale grave" nel 1978 mi sono addormentato in autostrada, ero sveglio e in viaggio da quasi 36 ore



Sono oltremodo contento di poterle raccontare, il fatto di sopravvivere o di essere sopravvissuto non mi fa pensare né ad una "protezione" particolare [credo ci sia quando si mettono in pratica i consigli della Parola di Dio inoltre Ecclesiaste 9:11 è molto chiara] né ad una "sorte" benigna.

È la certezza e la convinzione in ciò che credo che mi hanno dato una mano [e ne avevo veramente bisogno visto che un incidente mi ha portato via quattro dita!] ad affrontare "serenamente" il po' po' di avversità attraversate.

Non credo che avvenimenti simili possano essere determinanti per avvicinare qualcuno a Dio, credo, però, che se si confida in Dio le difficoltà possono essere affrontate con uno spirito migliore, ovviamente faccio riferimento al mio modo di pensare e non credo si possa allargare a tutti, per vedere se è così bisognerebbe provare.

Ci sono esperienze di persone ad una svolta decisiva, pur non credendo, o essendo agnostici [senza prove non si può né accettare né negare l'esistenza di Dio] si sono rivolte a Dio "mettendolo alla prova" e hanno avuto riscontro, ma, a raccontarle, tirerei troppo l'acqua al mio mulino.



oh! oh! ammettere un pollice verso [quello rivolto ... in giù] a tutti non è il massimo! Presumo sia il "pollice in sù" (come dimostra l'assenza di molti "pollici versi").



@The Human Nature

Potrebbe essere giusto, ma... se intervenisse sei sicuro che non ti lamenteresti dell'intervento?



* * * * * * * *

p.s. ovviamente intendo "la nostra" prima figlia.



ziopino
Jen
2009-10-28 16:05:14 UTC
Io penso che pensare o credere che ci sia un'entità superiore aiuta ad affrontare la giornata. C'é una storiella che cerco di riassumerti in poche parole.



Un uomo sogna e rivede la propria vita come una passeggiata sulla sabbia. Accanto a sé a sempre Dio, e vede le orme di due persone sulla spiaggia. Se perô si sofferma a guardare i momenti brutti vede solo le orme di una persona e si chiede come mai Dio lo abbia abbandonato. Dio gli risponde che vede solo un paio di orme perché nei momenti difficili lo portava in braccio.



Trovo sia molto carina e ad essere sincera é molto confortante. A me non é successo nulla di brutto nella vita (nulla di non affrontabile diciamo), sono fortunata, eppure credo comunque in Dio. Non so spiegartelo. È una cosa che sento. So che esiste.
2009-10-28 16:12:13 UTC
A me è successo, nel momento della mia maggior fragilità ho scoperto che qualcosa mi sosteneva ugualmente, mentre se fosse dipeso da me sarei crollato sicuramente in quella situazione.

Non penso che Dio fosse felice che passassi un momento così disgraziato, ma sicuramente solo lì sono stato umile e senza certezze abbastanza da rendermi conto di qualcosa in più. Poi come Dio si è manifestato concretamente è una cosa personale.

Spero di aver risposto alla tua domanda, ciao.
2009-10-28 16:06:58 UTC
I tuoi ragionamenti e il modo di esporli sono molto strani, x me soffri di qualche distrubo..

cmq possono esserci cose peggiori di quelle che hai detto..



il fatto è che credere o non credere sulla base di fatti piacevoli o spiacevoli non ha senso, perchè Dio (x definizione) è superiore agli uomini, quindi non si può ragionaere in quel modo x "decidere" se esiste o no...



E' questo il fatto, che gli uomini vogliono credere a un Dio che faccia quello che vogliono loro e ragioni secondo il loro modo di pensare e desiderare..



Il ragionamento da te esposto è molto più contorto però..
2009-10-28 16:27:11 UTC
Situazioni di una certa gravità possono risvegliare al fede in una persona, ma non sempre. Molti atei si son convertiti anche senza che gli sia capitato necessariamente chissà cosa di spiacevole. Anzi, qualcuno s'è convertito perchè ha visto la fede degli altri, in luoghi di pellegrinaggio.

Le situazioni possono essere le più disparate.
ansverinaaa
2009-10-28 16:11:31 UTC
No scusami fammi capire, tu vuoi che Dio esista solo per farti avere una vita serena, per far si che nella tua vita non accada mai nulla, io credo che una persona possa entrare in un dubbio, spinto da qualsiasi cosa, ti porto l'esempio: se in questo momento donassi una coa ad una persona bisognosa non lo farei perchè poi DIO dovrebbe darmi una vita da favola, lo farei perchè in quell'istante tarei bene, ma comprendo anche la tua versione ed è vero che spesso si perde la fede in momenti di disgrazia. Bhè questa è la FEDE un dare senza chiedere, nonostante io sia una persona molto riflessiva io credo in DIO e sto bene quando sento la sua mano nella mia..anche se lui non l'ha mai lasciata, come in questa poesia..ciao!
Primerose
2009-10-29 00:14:08 UTC
Shalom, così tu scrivi perchè non conosci l'amore di Dio. Ciò che ti allontana di più da lui e dal suo amore è che consideri i tuoi pensieri logici infallibili, appunto logici. La logica divina è totalmente diversa da quella umana.

Dio ti ama così come sei, forse potresti provare a farlo anche tu, senza volerlo rinchiudere nella limitata logica umana e dunque negandolo perchè ovviamente non ci può stare dentro, molte cose cambierebbero in meglio nella tua vita.
?
2009-10-28 17:30:41 UTC
Boh?!

Io so solo che i tuoi padri s'inventarono quella specie di dramma sapienziale che il libro di Giobbe.

A Giobbe, giusto non bene collocato cronologicamente e geograficamente, quindi una figura più simbolica che reale, gliene succedono di tutti i colori.

E poi...già sai...

Io non so se il dolore possa evidenziare la presenza di Dio nella propria vita. Il dolore nega la possibilità di un Dio misericordioso e provvidente.

Il dolore è lo scandalo più grande nella Bibbia e tutti i libri sapienziali, sembrano cercare una risposta ad esso. Se c'è un Dio che ci ha scelti etc etc perché dobbiamo soffrire, o meglio, perché oggi devo soffrire?

E per i cristiani la risposta è un Messia sofferente e fallito in apparenza, che risorge e testimonia che proprio quel corpo martoriato è una cosa con Dio ed è Dio....

Dove voglio arrivare?....

Ci sono persone che senza Dio hanno sopportato dolori inauditi accettando la sofferenza.

Altri che pur credendo in Dio, di fronte alla sofferenza lo hanno rinnegato.

Altri che confidando in Dio sono entrati nella settima stanza, come Edith Stein, che è vivere il dolore senza alcun conforto.

Di fatto, dico una cosa: Dio non è uno strumento che serve ad alleviare il dolore....

Il dolore c'è e il fatto che persino il Messia per i cristiani sia passato nella morte e nella sofferenza, deve pur significare qcosa...

Tornando alla tua domanda, penso dalla mia esperienza che conoscere Dio è incontrarlo e che la sua visita non è per forza un incontro da Disgraziometro (un film degli anni 80 italiano, inventò una televisione in cui c'era un programma a quiz, in cui chi aveva la disgrazia più grande vinceva....vedi link )...

E sempre questa mia povera esperienza di Dio mi invita a credere che Dio non invia nulla di più grande un uomo possa sopportare, anche se significa dolore e sofferenza...

Perché?

E che senso ha rivelare il segreto dei cristiani, il mistero nascosto agli angeli, se tu neppure credi?

Del resto poi nel Vangelo abbiamo una storia quella di Lazzaro e il ricco epulone. Vedi link.

Essa termina con il ricco che vorrebbe smuovere i suoi parenti dalla incredulità, persino con un miracolo. Ma Abramo gli risponde:

Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi. » (Luca 16,19-31)

Quindi se anche uno risuscitasse dai morti, crederebbero...E' durissimo, ma è vero.

Né le disgrazie, né i miracoli possono veramente smuovere il cuore dell'uomo incredulo...

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No, non c'è volontà di non dialogo, anzi, ma la consapevolezza che parlare della croce a chi non ha fede, significa scandalizzarlo, chiudergli l'orecchio.

Basta tutto quello che ho scritto.

Un dolore non porta necessariamente una persona a Dio.

Però la pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d'angolo per chi ha creduto.....
2009-10-28 17:33:22 UTC
Vedi sotto il nome di credente sono racchiuse circa 5 miliardi di persone tra di loro molto differenti. Ognuno è più o meno convinto di conoscere la verità o comunque di credere in qualcosa che ritiene giusto. In realtà nessuno può realmente conoscere Dio se Dio non si rivela a noi. Io sono certo che la Bibbia è la parola di Dio e che attraverso la parola possiamo incontrare e ricevere Dio. Non ne sono certo perchè ero ateo e poi ho cambiato idea e credo di avere ragione. Non mi sognerei minimamente di parlare di Dio, come molti fanno, se avessi trovato una religione o che ne sò una risposta ai miei interrogativi. Personalmente parlo e testimonio di Dio perchè l'ho incontrato e vive dentro di me. Non posso fare a meno di gridarlo al mondo intero, non posso fare a meno di dire che Gesù è il Signore. Non ho cercato Dio, non lo volevo perchè non potevo desiderare qualcosa in cui non solo non credevo ma non sapevo minimamante che avrei potuto incontrare. Nella mia vita non ho mai pregato, ho sempre odiato la religione, essendo nato in una famiglia cattolica. Mai nessuno fra tutti i credenti, cattolici, che ho conosciuto in vita mia compreso quelli della mia famiglia mi ha mai parlato di un incontro con Dio. Mai nessuno mi ha mai parlato di Gesù come qualcosa di veramente speciale, come un Dio vivente.



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Gesù ha detto che dobbiamo nascere di nuovo, nascere di acqua e di Spirito. L'acqua è la parola di Dio e lo Spirito è lo Spirito Santo che accompagna la predicazione della parola ed opera in noi un cambiamento, per rigenerare la nostra mente e darci un cuore ed uno spirito nuovo. Lo Spirito Santo, se l'uomo permette alla parola di entrare, compunge il cuore dell'uomo di peccato, di giustizia e di giudizio in maniera soprannaturale. Il velo viene tolto e l'uomo conosce in maniera chiara e soprannaturale appunto la sua situazione di peccato e di miseria davanti a Dio. Dio rivela inoltre all'uomo che c'è un unica via per essere giustificati davanti a Lui e per essere quindi perdonati e salvati : Gesù. Gesù è la nostra giustizia davanti a Dio, il capro espiatorio, il nostro stesso diritto di ricevere vita e vita abbondante. Inoltre lo Spirito Santo ci rivela il giusto giudizio di condanna che era su di noi a causa del nostro peccato, a causa della nostra separazione e ribellione a Dio. Se diciamo sì a questa esperienza soprannaturale e meravigliosa riceviamo il perdono e la salvezza per grazia (nuova nascita). La grazia di Dio, la nuova nascita è il miracolo più grande che l'uomo possa ricevere, il soprannaturale che entra nel naturale. L'uomo così viene liberato da se stesso, liberato dal peccato che lo rendeva schiavo delle tentazioni e riceve in lui lo Spirito Santo, il consolatore. Lo Spirito Santo nell'uomo è come fiumi di acqua viva che sgorgano da Lui. L'uomo può così testimoniare a tutti della nuova nascita, morendo alla vecchia natura di peccato immergendosi nelle acque battesimali. Dopo essersi battezzato può ricevere la promessa di Dio, il dono dello Spirito Santo. Il dono dello Spirito Santo o battesimo nello Spirito Santo è una pienezza dello Spirito Santo che immerge completamente in sè lo spirito dell'uomo a tal punto che il credente inconsapevolmente esplode in un linuaggio potente e sconosciuto (è lo spirito dell'uomo stesso che parla). Questo è il sigillo di Dio, l'ulteriore unzione, il battesimo di potenza che Dio dà a coloro che avendo creduto devono testimoniare con potenza e franchezza la verità, l'unica verità che è Gesù Cristo il Signore.



In sintesi:



Romani 10:17 La fede viene dall’udire, l’udire viene dalla parola.



Efesini 2:8 Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si vanti.



Efesini 1:13 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,



Marco 16:17 E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue;



Capirai bene che chi ha sperimentato tutto questo lo ha fatto perchè non ha indurito il suo cuore quando Dio lo ha attirato a sè mediante la predicazione della parola.

Accetta Gesù come tuo personale Signore e Salvatore, chiedigli di perdonare i tuoi peccati e di venire a dimorare nel tuo cuore. Allora fiumi di acqua viva sgorgheranno dentro di te e scoprirai che Gesù è la verità e non una religione.



Che Dio ti benedica nel nome di Gesù
Selvaggia
2009-10-28 16:58:07 UTC
Non so` quale sia il motivo perche` tanta gente non crede in Dio.Forse si apettano che Dio gli spiani la strada, oppure ci si presenta davanti e dice,eccomi, sono qui.Quello che gli atei non capiscono che siamo noi a scegliere la vita che vogliamo affrontare quando ci reincarniamo, e tutto cio` che succede non e` colpa di Dio.Poi il buon Dio non chiede sacrifici inutili per farsi onorare, Egli ci ama lostesso.Gesu` pero` disse a Tommaso, beato chi crede e non vede. Cio` che mi disturba molto e` che molti atei, vengono colle parole che non c'e` nessuna prova scentifica ,che provi l'esintanza di Dio.Come si puo` chiedere una cosa simile? La prova e di guardare nell'universo e capire quanto Dio possa essere grande, e sempre presente.
2009-10-28 17:19:18 UTC
Il credulo ha un cromosoma deviato come un omosessuale. Cr

ede nella decisione divina ma se gli capita una decisione mortale si lamenta e va a pregare. Inutile anacoluto mi sembra, se accetti la volontà di di dio devi accettare anche le sue maledette volontà contro l' uomo. I musulmani sono felici di uccidersi, avranno trenta vergini a servizio del loro cazzò, i cristiani avranno in eterno il piacere di ammirare la trinità seduta sul divano: cosa di meglio? Proporrei ai creduli di spararsi alla età della ragione: la vita è dura, non è roba per i creduli.

Ciao, Fausto
cicciuzzo
2009-10-28 16:50:02 UTC
scusa ma te appartieni ad una di quelle che per smettere di fumare hai bisogno che il dottore ti dica, se non smette muore in pochi mesi, se vuoi rispondi leggerò i tuoi dettagli, ciao....



già come succede a te è semplice ma difficile da trasmetterlo, avremo modo di chiarire se vuoi, non perchè sei atea mi sei nemica, sono solo dispiaciuto, ma sicuro che ti convertirai, mi raccomando non ascoltare i preti quelli sono diavoli sulla terra, ascolta Dio nel nome di Gesù
Antonino D
2009-10-28 16:46:22 UTC
Non conosciamo abbastanza la Santa parola dI DIO



non tentare il Signore DIO tuo



DIO dsse



lo spirito mio non contenderà piu con voi perchè l'uomo nel suo traviamento non è che carne



cio che accade in terra è causa dell'uomo



non di DIO



Solo con la fede e con il totale Amore per DIO e per il prossimo potremmo anche noi fare prodigi seguendo Amando la Santa parola di DIO tutto ci è possibile



se accade qualcosa di brutto



il vero credente deve accettarla



come il figlio di DIO si fece crocefiggere senza nessuna colpa



l'uomo deve accettare il proprio destino



quindi



se dei credenti dove dicono che se l'ateo "passase" determinate situazioni nella vita, si ricrederebbe, diventato credente.



è sbagliato



o meglio non è corretto



l'uomo se vuole credere crede



l'uomo se vuole cercare DIO lo cerca



tramite la Santa parola di DIO



se vuole credere solo cosi diverrà credente



Lode e Gloria a DIO in eterno


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