Al di là dell'uso strettamente teologico, il DOGMA indica "una proposizione accettata senza prova e asserita come vera" (siccome non c’è la prova, per ritenerla vera occorre la fede che scavalca la ragione, fede che non tutti hanno, quindi il dogma, al contrario della scienza, divide le persone).
Spazio e tempo non sono dogmi, sono GRANDEZZE FISICHE OPERATIVE, perciò non sono falsificabili.
1.Una GRANDEZZA FISICA è una proprietà di un fenomeno, corpo o sostanza che può essere espressa quantitativamente.
2.Si dice che una grandezza fisica è DEFINITA OPERATIVAMENTE quando viene specificato, in maniera univoca ed universale, il procedimento con cui detta grandezza viene misurata.
In altre parole, lo spazio e il tempo esistono perché possono essere misurati.
E esistono anche tutte le grandezze derivate da spazio e tempo (che sono 2 delle 7 grandezze fisiche fondamentali): velocità , accelerazione, forza, lavoro, ecc.
ESEMPIO:
La lunghezza di un segmento è il numero reale che si ottiene dal rapporto fra il segmento dato ed un segmento prefissato scelto come unità di misura.
Il concetto di lunghezza risulta pertanto fissato quando sono fissate le operazioni mediante cui la lunghezza si misura. Il concetto di lunghezza implica né più né meno che il gruppo di operazioni con cui la lunghezza si determina.
Non si potrà dire nulla di verosimile su lunghezze inferiori a 10^(-15) m e superiori a 10^(26) m se non quando queste lunghezze saranno misurate.
L’UNITA’ DI MISURA ADOTTATA non è un dogma, ma è una convenzione, cioè una cosa che viene comunemente accettata e utilizzata da tutti per ragioni pratiche, di comodità , e che può essere cambiata in qualunque momento, se se ne vede la necessità .
Oltre ad andare contro il buon senso e il senso comune, negare lo spazio-tempo quadridimensionale (non 2 dimensioni come dici tu) significa negare anche ciò che è in esso contenuto, cioè materia e energia. Significa negare tutta la realtà e quindi anche se stessi: in tal caso come faresti a pensare e a scrivere questa domanda su answers? (Il cogito ergo sum di Cartesio è sempre valido).
Altro discorso è indagare la natura e le caratteristiche più intime dello spazio-tempo (ancora ignote, vedi ipotesi della schiuma quantistica, teoria delle stringhe ecc.), scoprire se esso è finito o infinito, MA CIO’ NON SIGNIFICA CHE NON ESISTE!
Dire che se una cosa è infinita allora non esiste è una scemenza.
Dire che un qualcosa è infinito significa che non è una quantità esprimibile da un numero, ma ciò non significa che non esiste, perché l’infinito è composto da un numero infinito di quantità finite e misurabili.
Infine:
"Giorgio" non credo proprio, il fatto é che la scienza impone Dogmi in base a quello che sa al momento, ma poi li cambia creandone altri di nuova concezione in base alle scoperte.
SE LA SCIENZA LI CAMBIA, ALLORA NON SONO DOGMI, sono teorie che spiegano la realtà e che sono rivedibili e integrabili. E’ raro che la scienza li cambi, al più li integra, li corregge, li amplia (esempio trasformazioni di Galileo della meccanica classica e trasformazioni di Lorentz della relatività : quest’ultime hanno sostituito le prime alla luce delle scoperte di Einstein, ma le trasformazioni di Galileo rimangono comunque un’ottima approssimazione per velocità basse non relativistiche).