Io non credo che la pedofilia così diffusa tristemente tra i preti sia la conseguenza del celibato forzato, perchè se dipendesse semplicemente da questo, le statistiche (per quanto siano affidabili le statistiche,"Ci sono tre tipi di bugie: le bugie, le dannate bugie e le statistiche" diceva Disraeli) parlerebbero di percentuali altrettanto alte in analoghe situazioni di castità obbligatoria, cosa che non risulta.Tra l’altro il prete potrebbe benissimo ripiegare nella normale eterosessualità adulta,cosa che in effetti avviene clandestinamente.
Va anche sottolineato che nella quasi totalità dei casi si tratta di pedofilia omosessuale.
Piuttoso porrei l’attenzione sui pesanti conflitti che il prete pedofilo ha all’interno della propria coscienza,con la propria sessualità e la propria identità.
Credo che le cause sono da ricercare nel messaggio distorto che il Cristianesimo trasmette all’umanità. Non mi riferisco al vero e puro messaggio d’amore che l’uomo straordinario che fu Cristo ci ha voluto lasciare,ma alle distorsioni operate dalla religione organizzata,a quel Cristianesimo costruito a tavolino durante il Concilio di Nicea.Non mi interessa sapere se come figura storica Gesù è esistito o meno,potrei anche essere d’accordo che Gesù in realtà non è mai esistito,non è rilevante,la cosa certa è che abbiamo dei Vangeli (canonici e apocrifi) dove il messaggio che emerge è un messaggio di speranza,un inno alla pace e alla fratellanza tra gli esseri umani.Solo applicando il Vangelo Esseno della pace,i problemi della fame nel mondo finirebbero in pochi anni.Alcuni sostengono che Shakespeare non è mai esistito,ma lui o chi per lui,ha consegnato all’umanità la sua preziosa eredità, opere che scuotano ancora l’animo. La “Parola di Cristo” rappresenta con attualità la Via da seguire insieme ad altre per migliorarci come esseri umani e soprattutto spirituali.
Andiamo al messaggio distorto:Dio mandò il suo unico figlio sulla terra che fu crocifisso per il bene e la salvezza dell’umanità.Un bambino fattosi uomo,nato apposta per essere destinato alla morte,per un fine che viene malinteso come fine d'amore e di salvezza per l'umanità.Un genitore (io non sono madre, ma ho visto crescere una cuginetta che adesso ha 7 anni,la sola idea che le succeda qualcosa mi fa rabbrividire,che dolcezza,che innocenza negli occhi di un bambino!)esso sia meno che mai un dio,o inteso come tale,per fede o credo che si arroga il diritto di predestinare il figlio alla morte con sacrificio e con un massacro (esiste morte più violenta di quella sulla croce?),è sicuramente un assassino.Dio nella veste di genitore mandò suo figlio sulla terra affinchè fosse sacrificato per la salvezza dei peccatori.Questa è una proposizione incontrovertibile,perchè tutti siamo stati bombardati da questa logica. Una logica perversa che però tutti accettano.Viene inculcata un’ immagine di Dio con aspetti profondamente antiumani, profondamente contrari alla natura affettiva dell'uomo,e questa immagine viene inculcata come Credo, Fede, formazione, come esempio.La salvezza dell'uomo deve fondarsi sulla morte di un debole; il colpevole salvato dalla morte di un innocente!
All’interno del cattolicesimo questo messaggio viene maggiormente esasperato.Quali sono gli effetti educativi dal punto di vista psicologico e pedagogico dei precetti morali della Chiesa fin dal catechismo nella struttura della personalità e dell'io?Che effetti ha ad esempio il dogma dell’ ereditarietà della colpa del peccato?
Io credo che possono essere drammatici sulla psiche dell’individuo.Se un bambino si identifica con questa tipo di formazione come si comporterà da adulto?Ad esempio Il senso di colpa è una caratterizzante assai comune nei soggetti più religiosi.
“Il cattolicesimo, fra tutte le religioni del mondo, è inoltre quella che offre al popolo il maggior numero di simboli infantili: non a caso il personaggio più proposto, più venerato, più rappresentato e rispettato è la Madonna,la madre per antonomasia.Come si fa con i bambini, vengono continuamente propinate promesse, minacce, premi e punizioni."
Il fervente cattolico parla spesso degli essere umani come dei “bambini”.
“Il pedofilo, sia esso prete o no, è una persona con gravi problemi. Nel caso in cui il pedofilo sia un prete, la situazione è resa ancora più complessa a causa della nefasta influenza psichica di quella teologia che è stata oggetto dei suoi studi, della sua formazione e della sua vita”
E’ dall’ ’Inquisizione (1183), che la Chiesa ricorre per la repressione sessuale all'antica invenzione persiana del diavolo, con tutta la distinzione psicosomatica che essa comporta fra spirito-purezza, che proviene dal Cristo, e carne-impurità, che proviene da Satana. L’ istinto sessuale fu definito demoniaco, e le conseguenze storiche le conosciamo tutti.
Ne deduco che la Chiesa non voglia in alcun modo concedere ai propri uomini di Dio (preti) l’amore carnale abolendo la castità, figuriamoci l’omosessualità!