Domanda:
Cosa succede dopo la morte secondo i Testimoni di Geova?
anonymous
2009-02-14 05:15:04 UTC
Ho letto che secondo loro non esiste uno spirito o un'anima immortale, quando si muore non si prova più niente.

Quindi non credete nella vita eterna e nella resurrezione dei morti?
Ma allora questa teoria non è completamente slegata dalla Bibbia?

Probabilmente ho capito male io, se qualcuno volesse chiarire lo ringrazio in anticipo.
Tredici risposte:
Guʌɾdo ɨɭ ɱoɳdo dɑ ʊŋ obɭò
2009-02-14 22:21:53 UTC
Partiamo dal presupposto che noi crediamo, in base a cio` che dicono le scritture, che l' anima, non e` qualcosa che si stacca dal corpo e sopravvive chissà dove,ma e` la persona in se cioè l' individuo stesso.

Infatti in Ezechiele viene detto in modo specifico che l' anima che pecca essa stessa morirà. Se muore come può nello stesso tempo sopravvivere?



Inoltre noi crediamo fermamente alla risurrezione dei morti e alla vita eterna qui sulla terra, rinnegare questo sarebbe come rinnegare e rigettare il sacrificio di Cristo Gesù che mori proprio per riscattarci dal peccato e dalla morte. E come hai detto anche tu sarebbe completamente slegata dalla Bibbia.



La Bibbia in Atti 2:15 dice: "e ho in Dio la speranza, che questi [uomini] pure nutrono, che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti." E anche Giovanni 5:28,29 dice: "Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui TUTTI quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio." queste scritture fanno capire che non solo i testimonidi Geova risuciteranno, ma TUTTI coloro che hanno e non hanno conosciuto Dio, avranno questa stupenda speranza. Fino a quel momeno la persona morta, e` morta e basta, e` inesistente, questo e` confermato da Ecclesiaste 9:4-6 che dice: "Poiché i viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi è stato dimenticato. Inoltre, il loro amore e il loro odio e la loro gelosia son già periti, ed essi non hanno più alcuna porzione a tempo indefinito in nessuna cosa che si deve fare sotto il sole." Le persone morte vivranno solo nella memoria di Dio fino quando le riportera` in vita.



Questo e` cio` che dicono le Scritture e questo e` cio` che crediamo e insegnamo.
anonymous
2009-02-14 13:20:46 UTC
come hai detto tu non c'è uno spirito o un'amima,una volta morti non esistiamo più,quindi non si soffre nè i morti possono fare del male ai vivi. la vita eterna ci sarà come anche la risurrezione ma sarà Dio a decidere quando,e non è in contrasto con la Bibbia,perchè se tu la leggi ti dice proprio questo cioè che dopo la morte non succede nulla,non si va all'inferno o al paradiso e che presto Dio porterà la risurrezione dei giusti e degli ingiusti e i mansueti possederanno la terra per sempre.





vorrei dire al milionario di informarsi meglio perchè parla senza sapere.grazie!





al tempo della risurrezione il deceduto riavrà la sua personalità e gli sarà restituito il ricordo della sua vita, essendo impresse in tutte le cellule del suo corpo le caratteristiche che lo rendono diverso da tutte le altre persone. E nel suo cuore, nella sua mente e nel suo corpo saranno stati impressi le ulteriori qualità, i tratti e le capacità acquisiti nella sua vita precedente.

Per quanto riguarda i malvagi Matteo 25:46 dice "questi andranno allo stoncamento eterno,verranno giudicati da Dio in base alle opere compiute dopo la risurrezione se si sono lasciati come dire "sviare" dal Diavolo saranno stroncati per sempre così i giusti vivranno in pace per sempre. E' una speranza meravigliosa e non è un'utopia..ti ringrazio per le tue domande intelligenti,non capita spesso di trovare persone veramente interessate..spero di aver risposto alle tue domande,in caso poni una nuova domanda risponderò sicuro ma sarebbe ancora meglio se parlassi direttamente con un Testimone.. ciao ciao
anonymous
2009-02-15 11:02:45 UTC
Dalla Bibbia:

10 Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con la tua medesima potenza, poiché non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai. (Sceol = tomba del genere umano = )



9 E se il tuo occhio ti fa inciampare, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare con un occhio solo nella vita che essere gettato con due occhi nella Geenna ardente. (Geenna = rappresenta la morte eterna da dove non c'è più possibilità di resurrezione)





Se c'è in gioco la possibilità della risurrezione e della vita eterna, perché non facciamo un piccolo sforzo per accertarci ?



1 Gesù disse queste cose, e, alzati gli occhi al cielo, disse: “Padre, l’ora è venuta; glorifica il tuo figlio, affinché il figlio glorifichi te, 2 secondo che gli hai dato autorità sopra ogni carne, affinché, in quanto all’intero [numero] di quelli che gli hai dato, egli dia loro vita eterna. 3 Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. 4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo finito l’opera che mi hai dato da fare.
anna.marzi
2009-02-15 09:00:58 UTC
Che speranza c’è per i morti?



“Può un morto tornare a vivere?” chiese l’uomo Giobbe molto tempo fa. (Giobbe 14:14, Parola del Signore) Forse ve lo siete chiesto anche voi. Cosa provereste se sapeste di potervi riunire con i vostri cari proprio qui sulla terra, nelle condizioni migliori?



Ebbene, la Bibbia promette: “I tuoi morti vivranno. . . . Sorgeranno”. E dice inoltre: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”. — Isaia 26:19; Salmo 37:29.



Per poter nutrire vera fiducia in queste promesse, occorre rispondere ad alcune domande fondamentali: Perché si muore? Dove sono i morti? E come possiamo essere certi che vivranno di nuovo?



La morte, e ciò che accade quando moriamo



La Bibbia indica chiaramente che Dio in origine non intendeva che gli esseri umani morissero. Egli creò la prima coppia umana, Adamo ed Eva, li pose in un paradiso terrestre chiamato Eden e disse loro di avere figli e di estendere la loro dimora paradisiaca a tutta la terra. Sarebbero morti solo se avessero disubbidito alle sue istruzioni. — Genesi 1:28; 2:15-17.



Mancando di apprezzamento per la benignità di Dio, Adamo ed Eva disubbidirono e dovettero subirne le conseguenze. “Tornerai al suolo”, Dio disse ad Adamo, “poiché da esso sei stato tratto. Poiché polvere sei e in polvere tornerai”. (Genesi 3:19) Prima di essere creato, Adamo non esisteva, era polvere. E per la sua disubbidienza, o peccato, Adamo fu condannato a tornare alla polvere, a uno stato di inesistenza.



La morte è quindi assenza di vita. La Bibbia fa questo contrasto: “Il salario che il peccato paga è la morte, ma il dono che dà Dio è la vita eterna”. (Romani 6:23) Mostrando che la morte è uno stato di completa incoscienza, la Bibbia dice: “Poiché i viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla”. (Ecclesiaste 9:5) La Bibbia spiega che quando una persona muore “il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. — Salmo 146:3, 4.



Ma dal momento che solo Adamo ed Eva disubbidirono a quel comando in Eden, perché tutti moriamo? Perché siamo tutti nati dopo la disubbidienza di Adamo, e perciò abbiamo tutti ereditato da lui il peccato e la morte. La Bibbia infatti spiega: “Per mezzo di un solo uomo [Adamo] il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini”. — Romani 5:12; Giobbe 14:4.



Qualcuno però potrebbe chiedere: ‘Non c’è in noi un’anima immortale che sopravvive alla morte?’ Molti l’hanno insegnato, arrivando a dire che la morte non è che il passaggio a un’altra vita. Ma questo concetto non è tratto dalla Bibbia. Anzi, la Parola di Dio insegna che voi siete anime, che la vostra anima siete voi, con tutte le vostre facoltà fisiche e mentali. (Genesi 2:7; Geremia 2:34; Proverbi 2:10) Inoltre la Bibbia dice: “L’anima che pecca, essa stessa morirà”. (Ezechiele 18:4) La Bibbia non insegna affatto che l’uomo abbia un’anima immortale che sopravviva alla morte del corpo.



Com’è possibile che esseri umani tornino in vita



Dopo che il peccato e la morte erano entrati nel mondo, Dio rivelò che era suo proposito che i morti tornassero in vita mediante una risurrezione. Infatti la Bibbia spiega: “Abraamo . . . riconobbe [riguardo a suo figlio Isacco] che Dio poteva destarlo anche dai morti”. (Ebrei 11:17-19) La fiducia di Abraamo non era mal riposta, poiché la Bibbia dice dell’Onnipotente: “Egli non è l’Iddio dei morti, ma dei viventi, poiché per lui sono tutti viventi”. — Luca 20:37, 38.



Sì, l’Onnipotente Dio ha non solo il potere ma anche il desiderio di risuscitare le persone che vuole. Gesù Cristo stesso disse: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori”. — Giovanni 5:28, 29; Atti 24:15.



Poco dopo aver detto questo, Gesù incontrò un corteo funebre che usciva dalla città israelita di Nain. Il giovane morto era l’unico figlio di una vedova. Vedendo la disperazione della donna, Gesù fu mosso a pietà. Perciò, rivolgendosi al cadavere, comandò: “Giovane, ti dico: Alzati!” Allora il giovane si mise a sedere, e Gesù lo diede a sua madre. — Luca 7:11-17.



Come nel caso di questa vedova, ci fu grande estasi anche quando Gesù si recò a casa di Iairo, presidente della sinagoga. La sua figlia dodicenne era morta. Ma come giunse a casa di Iairo, Gesù si avvicinò alla fanciulla morta e disse: “Fanciulla, alzati!” Ed essa si alzò! — Luca 8:40-56.



In seguito morì Lazzaro, amico di Gesù. Quando Gesù giunse a casa sua, Lazzaro era morto da quattro giorni. Benché profondamente addolorata, sua sorella Marta espresse speranza dicendo: “So che sorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno”. Ma Gesù andò alla tomba, ordinò che fosse tolta la pietra e gridò: “Lazzaro, vieni fuori!” Ed egli venne fuori! — Giovanni 11:11-44.



Ora pensate: Qual era la condizione di Lazzaro nei quattro gior
Angelo,la verità renderà liberi
2009-02-14 14:21:01 UTC
Secondo le sacre scritture.

I fatti sono certezze.

Perché gesù andò a risuscitare Lazzaro? Badate andò dopo quattro giorni, dal momento che lo seppe due giorni dopo, aspettò altri 2 giorni, in questi due giorni si incamminò per andare a risuscitarlo.

Perché aspettò ancora due giorni?

Perché certi ebrei asserivano che l' anima di questo morto al terzo giorno andava in un luogo.

Gesù li smentì risuscitandolo al quarto giorno.

Se Lazzaro fosse andato in cielo, io come minimo mi sarei incavolato, ma non era la verità, gesù disse che dormiva e che lo andava a svegliare dal sonno.

Non esiste l' anima come la concepite voi, la bibbia asserisce che l' anima è la persona stessa.

Nel libro di ezechiele dice al capitolo 18 versetto 4, l' anima che pecca essa stessa morrà, l' immortalità dell' anima è un concetto pagano.

Se l' anima va all' aldilà come dicono molti, perché gesù fa scrivere questi versetti biblici in giovanni capitolo 5: 28, 29.

Non ha senso questo versetto.

Dio Geova è un Dio di ordine, non fa confusione, come questo versetto in Salmo 115: 16. E' chiaro quando afferma che i Cieli appartengono a Yhavè, ma la Terra l' ha data ai figli degli uomini.

Quando si muore si va nella tomba, si va all' inferno che vuol dire luogo basso, lo ripeto, gesù è andato all' inferno per tre giorni e tre notti. Lo dice anche il credo cattolico.

E' tutta una speculazione, vedi messe ai morti, che non sentono nulla, alle indulgenze, della religione si è fatto un commercio, lo vogliamo capire, non parliamo delle statue.

Un giorno parlai con un mio parente prete, al quale gli dissi entrando in chiesa per parlargli di una faccenda, notavo persone che accendevano le candele poi mettevono i soldi e si inginocchiavano davanti alla statua.

Gli domandai che quel gesto non era approvato da Dio, lui rispose: loro si inginocchiano, ma io non lo faccio.

Mamma mia, gli dissi, don vincenzo cosa mi dici mai

saluti





Marta e Maria sue sorelle gli dissero che era inutile, dopo quattro giorni, dissero deve puzzare, gesù rispose, voi non conoscete la potenza di Dio suo Padre.



x Lupo, nessuno ti proibisce di aggiungerti alla grande folla. Apocalisse o rivelazione capitolo 7: 1



Dio un giorno deve pure portare un giudizio:

Leggi per favore Atti degli apostoli 17: 3

2 lettera ai tessalonicesi capitolo 1: 8

Non siamo giudici, Dio è il giudice supremo.

saluti

x lupo

Hai accennato al Paradiso.

Mi vuoi spiegare un concetto?

Dio quando creò adamo, dove lo mise? Nel paradiso o Eden, che vuol dire giardino delle delizie.

Si trovava a Est della Turchia, vi scorrevano quattro fiumi di cui uno si chiamava Eufrate.

Ma chi ci ha messo in testa che il paradiso è in Cielo.

In cielo vanno persone spirituali, come andò gesù, maria sua madre, dicono che andò con tutto il corpo, ma dove sta scritto, dite voi che i testimoni di geova dicono cavolate, ma questa è tropp. L' avvocato Paolo dice che carne sangue non possono ereditare il Regno di Dio.

Gesù, Maria sono adati in spirito, sono potenti creature spirituali.

saluti
STEsteSTE.No88
2009-02-14 14:17:58 UTC
c'è una risurrezione chiamata risurrezione di giudizio in cui le persone verrano giudicate in un periodo di tempo di mille anni senza che Satana posso influenzare nessuno.. dopo i mille anni ki si sarà dimostrato leale a Geova Dio sarà salvato mentre chi continuerà a fare di testa sua, insieme a Satana verrà distrutto per sempre.. questo lo si trova scritto in rivelazione (apocalisse per chi non ha la bibbia dei testimoni di geova)
anonymous
2009-02-14 13:49:21 UTC
Credono che a resuscitare saranno solo i Testimoni di Geova.

In Paradiso andranno solo 144 mila eletti, mentre gli altri, dopo che Gesù avrà sconfitto il Male, vivranno in eterno qui su la Terra con il proprio corpo, infatti non credono nell'anima, ma che verranno resuscitati fisicamente dopo il Giudizio Universale.



Tutti gli altri moriranno per sempre, non saranno dannati e non andranno all'Inferno, perchè non esiste.
anonymous
2009-02-14 13:21:16 UTC
infatti credo sia così...... non sono testimone di geova ma credo che dopo la morte non si prova più nulla
Sargon6
2009-02-14 16:35:57 UTC
Hai presente la parabola di Lazzaro ed il ricco (Lc. 16:19-31)?

Lì si dice che quando Lazzaro ed il ricco resuscitano, i fratelli del ricco sono ancora vivi, tant'è che il ricco chiede ad Abramo di mandare Lazzaro ad ammonirli affinché cambino stile di vita. Abramo risponde che: se i fratelli del ricco non hanno creduto ai profeti, non crederanno nemmeno ad un morto resuscitato.



Nonostante ciò sia scritto anche nella LORO stessa Bibbia, i TdG NEGANO che la resurrezione possa avvenire PRIMA della fine del mondo e, a prova di quello che dicono, affermano che nessuna persona resuscitata ha mai riportato la notizia che, dopo la morte, ci fosse qualcosa.
anonymous
2009-02-14 13:18:39 UTC
praticamente ki si e battezzato come testimone di geova prima del 1914 e muore va in cielo seno deve aspettare il nuovo mondo. MAH!
anonymous
2009-02-14 14:09:37 UTC
ancora non si sa niente cosa succede dopo la morte quindi o cattolici o geoviani stanno sullo stesso punto.
anonymous
2009-02-14 13:18:18 UTC
non lo so ma sono tutte boiate secondo me...
†Michael† -Dies Natalis Solis Invicti-
2009-02-14 13:30:27 UTC
No guarda la loro teoria nasce da un passo malinterpretato di Ecclesiaste:



I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c’è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce. Il loro amore, il loro odio e la loro invidia, tutto è ormai finito, non avranno più alcuna parte in tutto ciò che accade sotto il sole. Và, mangia con gioia il tuo pane, bevi il tuo vino con cuore lieto, perché Dio ha gia gradito le tue opere. In ogni tempo le tue vesti siano bianche e il profumo non manchi sul tuo capo. Godi la vita con la sposa che ami per tutti i giorni della tua vita fugace, che Dio ti concede sotto il sole, perché questa è la tua sorte nella vita e nelle pene che soffri sotto il sole. Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù nel soggiorno dei morti, dove stai per andare (Ecclesiaste 9, 5-10).





Secondo loro l'anima muore alla morte e rimane completamente incosciente e dormiente fino alla resurrezione.





In ogni caso e' da precisare una cosa : L’autore di Ecclesiaste (o Qoèlet) non nega la sopravvivenza dell’uomo subito dopo la morte. Non dice: “stai per andare nel nulla”, ma “stai per andare nello Sheol” ossia nella “regione delle ombre". Egli si limita a descrivere la vita dell’aldilà secondo le idee del suo tempo (III a.C.): una vita o modo di essere in forte contrasto con quella sulla terra. Senza attività, senza passioni, senza conoscenza. Non è comunque uno stato di inesistenza. In effetti, lo Sheol era immaginato come la fine delle attività terrene, anche della lode di Jahvé (Salmo 6, 6), la fine della potenza e prepotenza umana, ma non dell’esistenza in modo assoluto.



Le anime dei morti, comunque, conservavano là qualche consapevolezza e qualche pensiero e, alla luce di tutta la Bibbia (1 Samuele 28; Giobbe 26,4; Isaia 14,9-17; Ezechiele 32,21; Luca 16,19-31; 2 Corinzi 5,1-10; Filippesi 1,23; Apocalisse 6,11), non vanno incontro al totale annullamento ed al completo oblio.

Nello “Sheol” scese Cristo per annunciare la salvezza ai morti, cioè agli spiriti che furono ribelli fin dai tempi di Noé e del diluvio universale (1 Pietro 3,19-20; 1 Pietro 4,6).





Un altro testo di Qoèlet dice: “La sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c’è un soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell’uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna alla polvere. Chi sa se il soffio vitale dell’uomo salga in alto e se quello delle bestie scenda in basso?” (Ecclesiaste 3, 19-21). Ciò che Qoèlet intende anche qui mettere in rilievo è la universalità della morte: ogni essere vivente sulla terra - uomo, bestia e anche pianta - è soggetto alla legge della morte. Da questo punto di vista, la sorte di tutti i viventi è, comune. Tutti sono diretti verso la terra o polvere, che è per tutti la medesima dimora. Ma da ciò non segue che dopo la morte vi sia per tutti il medesimo destino. L’autore alla fine ricorda, infatti, che "lo spirito torna a Dio che l’ha dato" (Ecclesiaste 12, 7) e conclude ammonendo: “Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è tutto per l’uomo. Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, tutto ciò che è occulto, bene o male” (Ecclesiaste 12, 13-14).







Sebbene il Vecchio Testamento enfatizzi più volte, in modo provocatorio, l'indebolimento delle potenzialità umane dopo la morte (Ecclesiaste 9,10 e Salmo 6,5) e, per un certo gusto del paradosso, metta talora addirittura in dubbio le possibilità di resurrezione (Giobbe 14,14), la fede nell'immortalità dell'uomo trova solidi fondamenti in tutta la Bibbia. Si vedano, ad esempio:



1 Samuele 28 (lo spirito di Samuele salì dal soggiorno dei morti e rimproverò Saul che lo aveva evocato);



Giobbe 19,26 (Giobbe ebbe fede che, dopo la distruzione del corpo, senza la sua carne, avrebbe visto Dio);



Giobbe 26,4 (le ombre tremano nel soggiorno dei morti);



Salmo 22,30 (A Dio solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, davanti a Lui si curveranno quanti discendono nella polvere);



Isaia 14,9-17 (nel soggiorno dei morti, le ombre dei principi della terra si svegliarono, presero la parola, guardarono ed interrogarono il re di Babilonia);



Ezechiele 32,21 (i principi barbari caduti in battaglia accolsero il faraone nel soggiorno dei morti);



Matteo 17,3 (apparvero Mosé ed Elia: mentre di Elia era atteso il ritorno, Mosé era sicuramente morto da secoli);





Luca 16,19-31 (Abramo, il ricco e Lazzaro dialogarono tra loro, sebbene morti);



Luca 23,43 (Gesù promise "oggi" il paradiso al buon ladrone);



Apocalisse 6,11 (narra come ai tempi delle persecuzioni romane le anime dei martiri sotto l'altare pregassero, gridassero vendetta, chiedessero giustizia a Dio, ricevessero una veste bianca, dialogassero con il Signore ed attendessero con pazienza la fine della prova dei loro fratelli);



Davanti a queste prove schiaccianti, come si può ancora sostenere, come i sadducei, che non esiste né resurrezione, né angeli, né spirito (Atti 23,89)?





Ciao, Silvano


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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