Gen. 8, 6-12
6 Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatta nell'arca e fece uscire un corvo per vedere se le acque si fossero ritirate. 7 Esso uscì andando e tornando finché si prosciugarono le acque sulla terra. 8 Noè poi fece uscire una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo; 9 ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell'arca, perché c'era ancora l'acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di sé nell'arca. 10 Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall'arca 11 e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. 12 Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui.
Mt. 3, 13-16
13 In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. 14 Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». 15 Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì. 16 Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
Si dice spesso che la colomba sia il simbolo della pace. Non è del tutto sbagliato, anche se per i cristiani non si tratta di una pace umana.
Nel primo brano, la colomba, che è un animale vero, uno di quelli che stava nell'arca, porta a Noè una notizia: le acque si sono ritirate. Questo vuol dire che Dio ha ritenuto scontata la pena inflitta agli uomini. Con il loro comportamento gli uomini avevano rotto l'alleanza con Dio, e hanno dovuto pagare perché quell'alleanza si ristabilisse. La colomba dunque in questo caso è messaggera della pace ristabilitasi tra Dio e l'uomo.
Nel secondo caso, la colomba che appare dopo il battesimo di Gesù non è un animale reale, ma un'immagine simbolica che rappresenta lo Spirito Santo, affinché i presenti comprendano che Gesù non è una persona qualunque. E infatti appena dopo si sente una voce dire "Questi è il figlio mio prediletto". In quel momento sono presenti le tre persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo.
Direi che l'associazione tra questi due brani sta nel fatto che in entrambi c'è una realtà di rottura dell'alleanza con Dio, alleanza che Dio vuole ricreare. Nel primo caso, è stato necessario che gli uomini pagassero in prima persona, ma non è servito a gran che, visto che nei secoli successivi il popolo ebraico ha più volte rotto l'alleanza. Nel secondo caso, il Figlio di Dio stesso si offre come sacrificio per ristabilire un'alleanza che non si romperà mai più.
Probabilmente, lo Spirito si è manifestato sotto forma di colomba perché questa per gli ebrei era il simbolo dell'alleanza, come a dire "con il mio figlio io voglio creare un'alleanza definitiva con voi". Ma questa è una mia lettura, e non so se sia giusta perché non sono un'esegeta.
Ciao!!