gabriele, ti parassiterei se ti prendessi a modello, ma smontare le tue ca.cate mi pare un atto di cortesia che ti faccio:educare i più sfortunati e ignoranti come te è un piacere
volevo prendermi la briga di smontare le menate senza senso di gabriele 333
"E chi ha detto che si sceglie? Si sceglie l'azione da compiere, non si sceglie di considerare ciò che bene o male:"
gabriele 333 qui parte dal presupposto che lui non sceglie il bene e il male per sè. insomma lo scelgono gli altri,come dice avanti o come lascia intendere, la società per lui. si dimostra la solita banderuola che si muove col vento.
" io so che rubare è sbagliato, ma se morissi di fame ruberei (SO che è male ma SCELGO di...). Perché so che è sbagliato? Per due motivi, uno perché sono cresciuto in una società e in un contesto culturale che mi hanno insegnato delle norme di convivenza,"
gabriele qui conferma cil che dico: l'ateo non ha una Morale,secondo ciò che dice, ma ha la morale altrui che si beve a grandi sorsi. per questo g333 ha difficoltà a capire da sè ciò che è male e bene
invece, la bibbia ci dice chiaramente che il bene è una legge inscritta nel nostro cuore, non una sovrastruttura.,
insomma, un cristiano sa il bene anche se vive in mezzo agli atei, ma gli atei che bene sanno? se vivono in una società o in un'altra cambiano radicalmente morale. per questo l'ateismo è a-moralità o camaleontismo morale
" l'altro perché essendo un animale evoluto e predisposto alla socialità so d'istinto cosa è necessario fare e cosa no per garantire una convivenza pacifica in un ecosistema limitato."
qui g333 ci dice che il benessere sociale lui sa sempre come garantirlo. e se la società fosse malvagia? g333 non se ne renderebbe conto. questa gente,come g333, poi vota...praticamente secondo le mode. inoltre, gente come lui non migliora mai la società quando sbaglia, ma si camaleontizza.
" Determinato questo posso scegliere cosa fare, l'ateo agisce scegliendo, è libero."
l'ateo se mette al centro la società così per come è, non sa come scegliere. almeno g333 non lo è.una cosa è convivere,un'altra è lasciare plasmare dagli altri. g333 comunque non ci dice in base a cosa decide la morale, questo è il punto
lui dice "d'istinto" , ma l'istinto non è razionalità, l'istinto è delle bestie. noi istintualmente spesso sbagliamo o ci comportiamo sfogandoci, non secondo delle norme. di nuovo g333 si contraddice e dice fuffa
" Il credente agisce in funzione alla credenza del fatto che dio onnisciente sa già cosa farà, dunque non è libero, ma vincolato. "
questa frase, idiota, senza senso e ferma a 1400 anni fa, in contraddizione con l'opinione di molti atei su questo sito che parlano a spada tratta di meccanicismo e assenza di libertà, dimostra che g333 ragiona malamente:il fatto che io so che succederà un fatto,non implica che io tolga libertà agli uomini di agire. sarebbe come dire: siccome sappiamo delle guerre in medio oriente, allora mimmediatamente i soldati che le combattono perdono la libertà...ma che cavolo significa?
"Il bene e il male riferiti a dio sono nuovamente concetti umani estesi, che però, come ho detto sopra, non vengono applicati,"
g333 ci da sfogio di altra ignoranza. insomma, dio cosa dovrebbe fare, il male e chiamarlo bene?non si capisce cosavoglia dire g333,come al solito del resto.
" infatti ad esempio i cristiani sono stati i più grandi criminali della storia dell'umanità"
no, i più grandi criminali son o stati i paesi dell'urss, corea del nord, cina che in alcuni decenni hanno ucciso più di 100 milioni di persone. se questi stati dove vigeva l'ateismo di stato fossero esistiti per 2000 anni , oggi non ci sarebbe più nessuno.
mi chiedo con che faccia si parli di superiorità morale atea, se gli atei non ne hanno mai dato prova. anzi guardando alla storia, direi ben altro, altro che superiorità...
" e solo in seguito all'ammaestramento da parte dei laici hanno imparato a stare a cuccia"
sta a cuccia g333 che avrà la lettiera. io non sto a cuccia. questo è il tipico commento di un intollerante malato.
" e a sapere cosa dire e cosa non dire, non dite più: è giusto bruciare gli eretici, ma dite: gli eretici saranno bruciati da dio."
s. bernardo da chiaravalle faceva sostare i catari nel suo chiostro. gli eretici divennero un problema quando uccisero cattolici . ma questo g333 non lo sa. lui è la bocca dell'ignoranza
" Si tratta dunque di un ridimensionamento atto, nuovamente, a permette la convivenza. A dimostrazione del fatto che si ha la mutabilità nel tempo. "
per fortuna che in russia non sono più governati da gente atea piuttosto.
"Dovresti aver capito, ma posso rispiegarlo ancora più semplicemente."
solita presunzione da bimbetto che trova l'unica soddisfazione della giornata nel parlare di cose che non capisce pur di lottare contro ciò che non condivide.
"La tua non è una equazione."
si capisce cosa intendi , tutti lo capiamo, tranne g333, che puntualizza così da avere il pollicino in sù .poverino.
tutte le culture e le società , soprattutto le più raffinate ed evolute, sono state religiose e aventi un certo codice morale. umanità e comandamenti morali e religiosi vanno di pari passo,non sapere ciò squalifica immediatamente chi tenta goffamente di parlare di concetti antropologici che non capisce
l'ateismo si è diffuso in intere popolazioni praticamente sempre per imposizione dall'alto, togliendo ai cittadini la libertà di scegliere,come in albania e urss.
SANGUE A SCUTARI
Veramente, Signore, sei stato qui, con noi,
e ci hai chiesto di assumere nella nostra carne
il peccato dei fratelli.
Siamo stati battuti,
ci hanno messo le uova bollenti sotto le ascelle
e così ci hanno legato
fino alla scottatura delle ossa;
ci hanno lasciati nudi per mesi;
e nudi, legati agli alberi del giardino del convento,
nel nostro gelido inverno.
Per giorni e giorni hanno tenuto immobili le nostre figlie
legate alle ringhiere,
e la notte le hanno tenute impiccate per i polsi.
Hanno scaricato tanti e tanti volts (energia elettrica) tra le nostre orecchie
e tanti di noi siamo morti così.
Hanno piantato nei nostri inguini
le punte arroventate dei fucili;
hanno denudato in pubblico i nostri sacerdoti;
hanno chiuso in un sacco una nostra figlia
nuda, assieme ad un gatto inferocito,
e poi hanno picchiato e picchiato,
finché tutto è diventato un unico grumo di sangue.
Ci hanno tenuti per giorni e giorni
rannicchiati nel gabinetto puzzolente del sottoscala,
nel tormento fisico e nell’imbarazzo morale.
Per dormire ci hanno accatastato
in una striscia di cemento di soli trentanove centimetri;
hanno bagnato continuamente le nostre topaie d’isolamento,
perché non potessimo distenderci;
hanno tagliuzzato la carne delle nostre cosce
e hanno riempito le ferite di sale;
hanno messo le nostre figlie nella stessa cella di maschi,
e una ragazza nella stessa cella di un frate.
Hanno distrutto Maria,
lasciandola imputridire digiuna
tra cenci sempre appositamente inzuppati:
un amore di ragazza, a ventisei anni!
Hanno frantumato i nostri denti a calci e pugni;
hanno pestato le nostre dita
finché le nostre unghia annerite cadessero nel dolore.
Hanno fatto brulicare i parassiti nella nostra carne:
pulci, cimici e pidocchi: quanti!
Poi ci hanno disinfestato gli ambienti
coprendoci d’insetticidi per tre giorni…
Ci hanno appeso per i piedi come animali macellati.
Albania insanguinata!
Abbiamo marcito nei canali che abbiamo costruito da forzati,
e tanti e tanti di noi siamo morti nel fango.
Hanno scavato i nostri volti e i nostri corpi:
non c’è più bellezza né vigore in noi.
Come vermi, e non uomini, abbiamo brulicato
tra i minerali, sotto terra…
Ci hanno costretto ad essere fedifraghi;
ci hanno costretto a fare la spia ai fratelli;
hanno carpito ai nostri bambini un qualunque segno di Fede
per poterci imprigionare;
sotto tortura ci hanno ingiunto di affermare il falso
e di tradire i fratelli…
Ci hanno tolto pure le lacrime per i nostri fratelli che hanno assassinato,
pena la prigione.
Ci hanno rubato la creatività, l’iniziativa, la cultura;
gli stessi nostri preti sono rimasti vuoti,
stranamente poveri…
I fortunati di noi hanno potuto gridare
“Viva Cristo Re!”
davanti al plotone d’esecuzione
dietro il muro del cimitero cattolico,
e ora là c’è il platano che testimonia,
perché le nostre fosse non le hanno fatto profonde:
i cani sono venuti a grattare sulle nostre salme,
e quindici anni dopo, la calce viva ha bruciato, ha bruciato…
Albania insanguinata…!
La nostra Fede, però, no,
non l’hanno potuto toccare!
Ed è rimasta come fiaccola
nell’eclisse della ragione, dell’umanesimo, dei valori,
dove tutto il resto è andato distrutto.
Se avessero potuto, avrebbero sradicato anche le nostre anime!
Ma questo, no, non l’hanno potuto fare.
Noi abbiamo affidato a te, Signore,
cos’è avanzato delle nostre anime,
a Te abbiamo affidato cos’è avanzato dei nostri corpi;
e ognuno di noi ora aspetta da Te
di rifiorire di carne gloriosa.
Signore, che non sia l’odio adesso
a vanificare la nostra Fede!
Non permettere che ora siano le nostre anime a morire…
Veramente, Signore, sei stato qui, con noi,
e ci hai chiesto di assumere nella nostra carne
il peccato dei fratelli.
Scutari, 6 luglio 1993
Padre Giuseppe Patti S.I.