Domanda:
L'età di chi si sposa, cresce per causa del divorzio?
anonymous
2009-07-29 02:24:34 UTC
Ho letto questa risposta di un utente di cui non dirò il nome, ma che mi ha dato di che pensare.
Eccola:

"l'età media dei nubendi sale non per motivi legati all'esercizio della sesualità, ma a causa della deprecabile usanza del divorzio che porta schiere di poveri maschi a dover pagare per la vita gli alimenti a sgualdrine mascherate che si sono volute fare chiamare mogli!... proprio per evitare il rischio di speculazioni bieche ad opera di donne poco oneste molti maschi non si sposano più.

Secondo me il divorzio non dovrebbe esistere neppure per chi non ha valori spirituali in quanto il matrimonio è un impegno che uno si prende non solo davanti al coniuge ma di fronte all'intera società civile e allo stato, per cui se uno si vuole sposare sappia che la sua scelta non è un fatto privato ma socialmente rilevante e pertanto sappia che se si sposa lo farà per sempre e senza possibilità di divorzio!!! ci pensi bene prima pertanto e non si lamenti dopo!"

sorvolando sulle sgualdrine mascherate che si sono volute fare chiamare mogli e da arpie hanno costretto i "poveri" maschi a sposarle e poi pagar loro gli alimenti... ( quasi mi è venuto da ridere leggendolo) ma non perchè non ci siano davvero, ma perchè ha messo la cosa solo a senso unico.
Ma poi leggere questo mi ha lasciata un pò basita

"per cui se uno si vuole sposare, sappia che la sua scelta non è un fatto privato ma socialmente rilevante e pertanto sappia che se si sposa lo farà per sempre e senza possibilità di divorzio"

ma come non è un fatto privato??? O.o

Voi cosa ne pensate?
cos'è il matrimionio?
condividete le idee di questo utente.
perchè cresce l'età di chi si sposa, non penso proprio che il divorzio influisca.
Sette risposte:
Mandragora of nonexistence
2009-07-29 08:14:35 UTC
cause per la crescita dell'età media di chi contrae matrimonio:



- aumento dell'età media (= se l'età media è di 50 anni, non puoi sposarti a 30, ma se arrivi a 80, è già diverso...- ooopss, ma questa è pure una delle cause dell'aumento dei divorzi, logico che 30 anni insieme non sono come 60 anni...)



- difficoltà nel trovare un lavoro ed una indipendenza economica (ci sposiamo mentre sn ancora mantenuta da mamma?)



- difficoltà nel processo di autonomia rispetto la famiglia di origine (cui si associa anche la causa prima citata, ma in questo caso ci si riferisce all'aspetto relazionale. allora, oggi c0è un'iperptotezione allucinante, io stessa a 24 anni, non posso ancora permettermi di prendre il treno come e quando voglio, mi sn proibiti viaggi notturni e viaggi lunghi da sola. giusto per fare un esempio, non voglio allungare il brodo su questo discorso)



- cambiamento nella visione dell'adolescenza, della sessualità umana e della maturità. ("a 14 anni bisogna giocare con le bambole" - non dico che bisogna già fare sesso, ma una 14enne che gioca con le barbie mi sembra alquanto patologica... - "a 16 bisogna pensare a studiare e a costruirsi un futuro, non ad avere storie con i ragazzi\le ragazze" - si certo, a 16 bisogna costruirsi un futuro prima ancora di aver capito cosa si vuole veramente... mica bisogna avere esperienze sociali per construirsi esistenzialmente ed acquisire gli strumenti per realizzare ciò che si capisce di desiderare...

insomma detto in altri termini, se oggi si è visti praticamente come bambinio fino a 18 anni, è difficile che ci si sposi a 20



- cambiamento della società. ieri le tappe erano "bambino = figlio; ragazzo = fidanzato\a; giovane adulto = sposato; adulto =sposato cn figli; anziano = sposato con figli indipendenti"

ora non è più così, la crescita personale non coincide con una fase familiare, ma in alcuni casi con la crescita lavorativa, in altri cno fasi esistenziali, insomma... ormai prima di mettere su famiglia ci si realizza individualmente. prima nemmeno c'era il sogno di questo tipo di realizzazione, e nemmeno si cnocepiva la vita solitaria (l'uomo nemmeno sapeva vivere da solo, la donna sapeva cnodurre una casa ma aveva bisogno di essere mantenuta)



l'utente che hai citato, probabilmente è un divorziato.

non so sia ferito da un comportamento deplorevole della sua donna, o se la sua spiccata parzialità espressa con una proprietà di linguaggio tale da farsi passare per imparzialità possa essere stata la causa dell'eventuale fine della sua realzione.





ora, la sua riflessione è apertamente parziale, e sebbene io non condivida certe tendenze dell'attuale legge, dubito che la colpa sia del genere femminile stesso.



per quanto riguarda il divorzio, il giorno in cui verrà malmenato da un coniuge violento o dovrà supportare un partner dipendente da alcol, gioco, sostanze stupefacenti (che magari ha preso la dipendenza dopo il matrimonio, meglio ancora, così non si può dare una colpa all'errata valutazione) allora se ne riparlerà.

vorrei proprio vedere se di fronte all'incolumità porpria o di eventnuali figli il divozio contina ad essere strumento demoniaco.



io non credo nel valore delle promesse.

sono una persona moolto sincera, ma in mutazione. quello che provo oggi, non lo provo domani.

io l'impegno del matrimonio non lo prenderei mai (a meno che il mio compagno non debba morire, la forse la perdita mi porterebbe ad u attaccamento estremo, espresso anche io forme che non avrei mai pensato di cnodividere), ma non vedo il motivo per cui, a chi ci crede e lo desidera, non sia cnocessa poi la possibilità di tornare indietro, di cambiare strada... non sia concesso il diritto all'errore o al cambiamento esistenziale.

non siamo esseri statici. le decisioni senza appello non mi piacciono.



la differenza privato e pubblico è labile.

non contesto la frase che il matrimonio sia un fatto pubblico, ma lo è anche quello che mangi a tavola, perchè qaulcuno coltiva quei cereali e qaulcun'altro alleva quella carne.

perchè spesso è fatto con le sofferenze di qaulcuno.



ergo



parlare delle interconnessioni sociali del privato SI. tracciare una sola strada univoca per tutti a partire da rpemesse parziali e valide solo epr slcune individualità NO.



ciao.
anonymous
2009-07-29 02:31:29 UTC
<<"Secondo me il divorzio non dovrebbe esistere neppure per chi non ha valori spirituali in quanto il matrimonio è un impegno che uno si prende non solo davanti al coniuge ma di fronte all'intera società civile e allo stato, per cui se uno si vuole sposare sappia che la sua scelta non è un fatto privato ma socialmente rilevante e pertanto sappia che se si sposa lo farà per sempre e senza possibilità di divorzio!!!">>



Questo la dice lunga sul modo di ragionare:



siccome a questo utente non piace il divorzio, vorrebbe che fosse proibito per legge.

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Io proporrei di abolire direttamente il matrimonio: così si azzererebbero i divorzi, facendo felice me e l'utente di cui sopra.
♥ Paola ♥
2009-07-29 03:30:49 UTC
e già poveri maschietti...bisogna ritornare ad un tempo non tanto lontano in cui non c'era il divorzio e i matrimoni erano combinati...

in cui le mogli anche se sgualdrine non potevano fare niente...e dovevano sposare anche i loro stupratori (legge abolita nel 1964...)



la gente non si sposa presto come una volta principalmente per motivi economici

preferisce avere una certa sicurezza economica

per mantenere la famiglia (visto che non si vive di sola aria...e l'amore per quanto bello non da da mangiare ai tuoi figli nel mondo di oggi...)

quindi si cerca un posto fisso, ma che ormai è un utopia

si cerca la carriera, per avere uno stipendio decente, ma anche questa è un utopia perchè in italia non esiste meritocrazia e va avanti solo chi ha raccomandazioni

ci sono pochi aiuti a chi decide di non lavorare e di restare a casa ad accudire i figli (in italia ti danno, non sempre, 1000 euro per il primo figlio...ma con 1000 euro mantieni un neonato per 1 mese! in inghilterra latte in polvere e pannolini sono gratis e per le donne o gli uomini che decidono di lasciare il lavoro per i figli 200 euro al mese a figlio fino al compimeno del 18 anno di età....non sarà tanto ma aiuta...)



abolire il divorzio è un grave errore

il matrimonio non deve essere una prigione
Gravelsscraper
2009-07-29 02:38:21 UTC
semplice!! c'è crisi, gli stipendi sono bassi.. le case costano 4 volte tanto che in passato... chi è il pazzo che con uno stipendio di ***** vorrebbe sposarsi con una donna avendo sicuramente anche un lavoro precario??? una famiglia non la si manda avanti con uno stipendio che da un giorno all'altro puo sparire! se poi ci aggiungiamo che l'uomo nel matrimonio è il piu svantaggiato, in quanto se c'è il divorzio deve pagare lui.. fate due conti



io uomo devo lavorare fino a 65 anni.. la donna fino a 60

io uomo devo pagarle gli alimenti per la vita..e già ho uno stipendio con cui non sopravvivo..





Ma chi me lo fa fare di sposarmi?? piuttosto convivo e dopo 20 anni mi sposo...
Paolo
2009-07-29 02:38:00 UTC
Scusa ma il solo dare credito ad una domanda simile fatta da una persona simile non vale 1 minuto del mio tempo, e credo di molti altri compreso il tuo.
janosko
2016-11-12 11:51:44 UTC
io trovo il matrimonio una cosa seria e importante e non credo sia l. a. causa del divorzio ma bensi sono altre le reason... credo che due persone che si amano e decidono di sposarsi devono essere sicure di quello che fanno e essere coscienti delle promesse che fanno quel gg.. certo l. a. vita poi è piena di imprevisti.... al gg d'oggi si da %. peso a troppe cose.... e consistent with questo ci sn tanti divorzi!!!! ma credo che se due persone che stanno insieme e decidono di sposarsi sanno quello che fanno e si amano soprattutto bhè il divorzio non arriverà!
?
2009-07-29 07:29:47 UTC
1 - Il matrimonio (civile e non religioso, sia chiaro) è un contratto che va registrato (all'anagrafe), quindi è un atto pubblico, ed è regolato dalla legge LAICA dello stato che prevede anche il divorzio.

http://it.wikipedia.org/wiki/Matrimonio#Il_matrimonio_nella_legge_italiana



2 - Ovviamente non condivido affatto le idee di un utente misogino e fondamentalista.



3 - Non sarà per caso perchè non c'è sicurezza (lavoro e quindi soldi) per "mettere su famiglia" in modo responsabile?



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