Domanda:
Il Segreto dei due Alberi che sono nell'Eden?
2010-02-11 01:52:46 UTC
Il paradosso che esiste tra Eden e al di fuori di esso.
In Eden fù colto il frutto dall'Albero della Conoscenza,portando la figura ancestrale umana al componimento della forma.
Paradossalmente, se nell'Eden per l'Adamo-umanità-,il frutto proibito è stato ed è quello dell'Albero della Conoscenza,al di fuori dell'Eden-per la forma in tutte le sue rappresentazioni- è il frutto dell'Albero della Vita, ad esserlo.a guardia di tale Albero il Padre ha collocato due Cherubini con la spada fiammeggiante, appunto.
Anche paradossalmente, studiando la Torà e la Bibbia, emerge che l'Albero della Vita non è affatto proibito.
Dice Re Salomone: prov 3,13
"Poichè LEI è l'Albero della Vita (Etz Chaiam), per tutti coloro che la stringano"

Lei =a cosa è riferito in questo passo?
Dieci risposte:
MELKISEDEK
2010-02-11 04:31:21 UTC
Esatto non è affatto proibito..

Lei è la conoscenza ed è proprio stringendola a se che evolviamo con la coscienza con la quale ricerchiamo ancora conoscenza e così via fino a ..... qui mi fermo.

L' albero ha delle radici... e un significato + intenso del frutto...
Andrea
2010-02-11 02:24:34 UTC
La domanda è un po' confusa...
La Voce
2010-02-11 02:02:19 UTC
"Lei" è riferito alla sapienza, si, la sapienza è un albero di vita per quelli che la stringono, o fanno propria... chi mostra sapienza scampa da pericoli anche letali, per questo è definita un albero di vita.

Ma nell'Eden l'albero della vita era letterale, e non era proibito... sembra che però l'uomo non ne fosse ancora a conoscenza... può essere possibile che Dio avrebbe informato l'uomo dell'esistenza di quell'albero e ne avesse concesso di mangiare il frutto, solo se avesse resistito e superato la prova di non mangiare il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, cosa che ahimè, l'uomo invece fece, condannando se stesso e noi suoi figli... precludendo così la possibilità con l'albero della vita, di avere la garanzia divina di vivere in eterno.
2010-02-11 17:17:28 UTC
ti ho messo la stella... pensavo che lo sapessi..

un giorno facciamo una bella conversazione.. partecipa alle mie domande..



albero della conoscenza.. sophia... (sapienza.. che proverbi, qoelet eclesiaste ecc, libri sapienzali ricercano...)

serpente kundalini.. yoga!!!!!!!!!!!!!!!!!

ovvio che eva consce il bene e il male dopo lo yoga.. o meglio.. il risveglio della consapevolezza..



albero della vita?????

cabala.... è questo l'albero della vita!!!

capisci?



albero della conoscenza.. kundalini... yoga... chakras...filosofia e sapienza orientale..

albero della vita.. cabala.. pensiero piu occidentale..

fai incontrare queste due culture, gnosi, conoscenze.. fondi l'oriente con l'occidente.. è il massimo!!!



:-))))))
marigo2
2010-02-11 11:58:10 UTC
L'Albero della Vita costituisce la sintesi dei più noti e importanti insegnamenti della Cabalà. È un diagramma, astratto e simbolico, costituito da dieci entità, chiamate SEFIROT, disposte lungo tre pilastri verticali paralleli: tre a sinistra, tre a destra e quattro nel centro



L'Albero della Vita è il programma secondo il quale si è svolta la creazione dei mondi; è il cammino di discesa lungo la quale le anime e le creature hanno raggiunto la loro forma attuale. Esso è anche il sentiero di risalita, attraverso cui l'intero creato può ritornare al traguardo cui tutto anela: l'unità del "grembo del Creatore", secondo una famosa espressione cabalistica. L"'Albero della Vita" è la "scala di Giacobbe" (vedi Genesi 28), la cui base è appoggiata sulla terra, e la cui cima tocca il cielo. Lungo di essa gli angeli, cioè le molteplici forme di consapevolezza che animano la creazione, salgono e scendono in continuazione. Lungo di essa sale e scende anche la consapevolezza degli esseri umani.



Tramite l’Albero della Vita ci arriva il nutrimento energetico presente nei campi di Luce divina che circondano la creazione. Tale nutrimento scorre e discende lungo la serie dei canali e delle Sefirot, assottigliandosi e suddividendosi, fino a raggiungere le creature, che ne hanno bisogno per sostenersi in vita. Lungo l'Albero della Vita salgono infine le preghiere e i pensieri di coloro che cercano Dio, e che desiderano esplorare reami sempre più vasti e perfetti dell'Essere.



I tre pilastri dell'Albero della Vita corrispondono alle tre vie che ogni essere umano ha davanti: l’Amore (destra), la Forza (sinistra), e la Compassione (centro). Solo la via mediana, chiamata anche "via regale", ha in sé la capacità di unificare gli opposti. Senza il pilastro centrale, l’Albero della Vita diventa quello della conoscenza del bene e del male. I pilastri a destra e a sinistra rappresentano inoltre le due polarità basilari di tutta la realtà: il maschile a destra e il femminile a sinistra, dai quali sgorgano tutte le altre coppie d’opposti presenti nella creazione.



L'insegnamento principale contenuto nella dottrina cabalistica dell'Albero della Vita è quello dell'integrazione delle componenti maschile e femminile, da effettuarsi sia all'interno della consapevolezza umana che nelle relazioni di coppia. Spiegano i cabalisti che il motivo principale per cui Adamo ed Eva si lasciarono ingannare dal serpente fu il fatto che il loro rapporto non era ancora perfetto. Il peccato d’Adamo consisté nell'aver voluto conoscere in profondità la dualità senza aver prima fatto esperienza sufficiente dello stato d’unità Divina, e senza aver portato tale unità all'interno della sua relazione con Eva. Il serpente s’insinuò nella frattura tra i due primi compagni della storia umana, e vi pose il suo veleno mortale.



Dopo il peccato, l'Albero della Vita fu nascosto, per impedire che Adamo, con il male che aveva ormai assorbito, avesse accesso al segreto della vita eterna e, così facendo, rendesse assoluto il principio del male. Adamo ha dovuto far esperienza della morte e della distruzione, poiché lui stesso aveva così scelto. Tramite tali esperienze negative, il suo essere malato si sarebbe potuto liberare dal veleno del serpente, per ridiventare la creatura eterna che Dio aveva concepito. Analogamente, tutte le esperienze tragiche e dolorose, che purtroppo possono succedere durante la vita umana (Dio ci preservi da ciò), sono tuttavia occasioni preziose per rendersi conto della distanza frappostasi tra lo stato ideale, del quale conserviamo una memoria nel super-conscio, e lo stato attuale. Esiste però una via più facile, più piacevole, la quale, pur non eliminando completamente l'amaro della medicina, ci permette già da adesso di assaggiare la gioia e perfezione contenuta nell'Albero della Vita, in misura variabile secondo le capacità di ognuno. Essa consiste nello studio della sapienza esoterica: la Cabalà.



Dopo aver perso lo stato paradisiaco del Giardino dell'Eden, l'umanità non ha più accesso diretto all'Albero della Vita, che rimane l'unica vera risposta ai bisogni d’infinità, di gioia e d’eternità che ci portiamo dentro. Come dice la Bibbia, la via che conduce all'Albero è guardata da una coppia di Cherubini, due Angeli armati di una spada fiammeggiante. Ciò però non significa che la via sia del tutto inaccessibile. Secondo la tradizione orale, i due Cherubini possiedono l'uno un volto maschile e l'altro un volto femminile. Essi rappresentano le due polarità fondamentali dell'esistenza, così come si esprimono sui piani più elevati della consapevolezza. Con il graduale ravvicinamento e riunificazione di tali principi, questi angeli cessano di essere i "Guardiani della soglia", il cui compito consiste nell'allontanare tutti coloro che non hanno il diritto di entrare, e diventano invece i pilastri che sostengono la porta che ci riconduce al Giardino dell'Eden. La loro stessa presenza serve da indicazione e da punto di riferimento per q
Costanza soltanto...
2010-02-11 07:03:25 UTC
La Terra,

la Sperimentazione,

la Conoscenza.

Solo attraverso di essa, che rappresenta la Vita, e la nostra esperienza umana, avremo la facolta di DISCERNERE il cosiddetto Bene dal Male....

Non ci avevo mai pensato...

Grazie!
Goemon
2010-02-11 02:21:22 UTC
Il problema di questa domanda è che tu Adon , l' hai redatta in una dimensione spazio temporale ... Dio è eterno ... I concetti biblici vanno intesi , da una mente illuminata come la tua , in assenza di tempo ... La mia risposta atemporale quindi , alla domanda atemporale che si nasconde dietro quella che tutti hanno davanti , è : la morte a cui si riferisce quel passo è la morte della visione umana dell' " io " , della visione di quell' anima temporale fecondata eternamente da uno Spirito atemporale ... La presa di coscenza immediata e fulminea dell' " io " divino ... Dio giustifica l' uomo temporale che giustifica a sua volta l' esistenza di un Dio eterno , per quello gli atei sono così incazzati , perchè non vogliono morire alla loro personale visione per cederla a Dio ... Si incazzano ancor di più se è un altro uomo a farglielo sapere ... Chi salva un anima salva la propria ... Ciao Adon Principe di Luce !
Einstein
2010-02-11 02:19:21 UTC
ciao



Lei è riferito alla sapieza come già detto..... un altro riferimento a questo comportamento umano lo trovi in Proverbi 11:30..... Proverbi 15:4....





ciao
2010-02-11 02:12:01 UTC
noi siamo la chiave e la porta ...così come ogni aspetto è riflesso di un'ALTrO.....

tutto ci è stato dato ed è in TERRA che abbiamo la possibilità della manifestazione dell'ESSERE.

a noi riflettere......

grazie dello stimolo.

Pace Pace Pace.

******************

Buongiorno!!
Tu
2010-02-11 02:21:00 UTC
Prima di mangiare il frutto della conoscenza, le scimmie erano scimmie che avevano la fortuna di non capire niente di niente.

Dopo avere mangiato il frutto, la scimmia ha acquisito conoscenza ed intelligenza, quindi si è evoluta in home sapiens.



Secondo la mitologia Vaticana, il cosi detto "MALE" altro non è che la conoscenza e l'intelligenza, quindi il paradiso è possibile sono in un ambiente di babbuini andicappati incapaci di intendere e di volere.


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