Le differenze più o meno correttamente sono state descritte, arrivando al quinto giorno di apertura della domanda posso aggiungere solo alcune cose, ma credo importanti :
I Cristiani Evangelici hanno origine dalla riforma protestante di Martin Lutero, un frate cattolico che si oppose alla vendita delle indulgenze (il danaro raccolto avrebbe dovuto servire alla Cattedrale di S.Pietro, a Roma) ed ad altre incongruenze cattoliche con le dottrine contenute nella Sacra Bibbia, che a quel tempo grazie all'introduzione dei caratteri mobili della stampa di Guttemberg si stava diffondendo e veniva letta, aprendo così gli occhi dei credenti da un punto di vista dottrinale e spirituale.
Inoltre vi erano questioni di dominio temporale che non voglio approfondire qui.
Martin Lutero tentò di perorare la sua causa a Roma, ma fu respinto, questo portò all'affissione di 95 tesi sul portone della cattedrale di Wittemberg (da parte sua o di suoi studenti non è certo) per cui la chiesa romana era considerata apostata e da riformare.
Il termine Evangelico deriva dal fatto di attenersi agli scritti contenuti nei Vangeli sinottici, ed in generale al nuovo testamento, pur non scartando pentateuco, libri profetici, poetici e canti del vecchio o antico testamento.
Il personaggio centrale risulta quindi Gesù il Cristo, e per attenersi al comandamento del decalogo mosaico di non rendere il culto ad altri che Dio Padre e non farsi immagine alcuna come riportato in Esodo 20 e in Deuterunomio 6, non esiste venerazione di Maria, se pur considerata e rispettata quale Madre terrena del Messia, ne tanto meno dei Santi, che in effetti nel N.T. ed in particolare nelle lettere di Paolo risultano essere semplicemente i membri della chiese (comunità/congregazioni) nelle diverse città a cui l'Apostolo scrive le lettere: Efeso, Corinto, Tessalonica etc.
Le chiese Evangeliche che ne sono scaturite sono diverse, con caratteristiche differenti, geo localizzate, una ad esempio la luterana tedesca e austriaca o la svizzera calvinista.
Molti dei fondatori di queste "chiese" non si arrogarono il diritto di proclamarsi la chiesa Dio sulla terra, considerano Cristo capo della Chiesa da Lui fondata ed aspettano una restaurazione delle verità perdute dalla cristianità, a seguito di una generale apostasia annunciata da Paolo in 1Tim1:15-7, 1Tim.4:1-3 e 2 Tessalonicesi 2:1-3, restaurazione predetta da Pietro in Atti 3:20-21.
Queste le visioni di Isaia e Amos riguardo ai nostri giorni: Isaia 29:13 ; Amos 8:11-12
Esistono poi Evangelici non riformisti, e le denominazioni come le singolarità dottrinali, la struttura del clero (solitamente libero di crearsi una famiglia) la liturgia cambia da chiesa a chiesa.
Vi sono Pentecostali, Avventisti, Calvinisti, Valdesi, Battisti, Millenaristi ecc. ecc. ognuno con le sue particolarità.
I testimoni di Geova che io considero cristiani in quanto osservano, e piuttosto accuratamente, (anche in modo maniacale) insegnamenti di Gesù Cristo, nascono da l'unione in congregazioni di "studenti biblici" che si raccolsero attorno alle pubblicazioni di un predicatore ed editore fondatore della Zion's Watch Tower and herald of Christ's presencezion's, l' americano ex presbiteriano, ex congregazionalista, C.T. Russel.
Alla sua morte nel 1916 gli succedette alla presidenza della società editrice il giudice J.F. Ruterford che in un congresso nel 1931 propose l'adozione dell'attuale denominazione del movimento in "testimoni di Geova"
E evidente che questo tipo di percorso "creativo o organizzativo" di una "chiesa" non sia conforme al dettato biblico che in Efesini 2:19-21 è ben descritto da Paolo.
Gesù Cristo non ha fondato una casa editrice con un Presidente, la moglie come segretaria e un consiglio di amministrazione di 7 persone.
Qui casca il primo asino, il secondo sta nell'aver fatto una nuova traduzione del testo biblico,il frontespizio della NWT (traduzione del nuovo mondo) recita: "[...] questo comitato di uomini dedicati ha prodotto in Inglese nel corso di vari anni la T.N.M delle S.S.[...] La presentiamo quindi con un profondo senso di gratitudine per il divino Autore delle Sacre Scritture, che ci ha concesso questo grande privilegio e nel cui spirito abbiamo confidato preparando questa revisione". Ciò autorizza a pensare o lascia supporre che detti uomini abbiano agito da dedicati, quindi chiamati da Dio (autorizzati) a compiere tale opera confidando nell'aiuto dello Spirito Santo. Cioè lo spirito del divino autore che è Dio è il suo comunicatore, ispiratore, insegnante, rammentatore, lo S.Santo quindi.
E ciò sarebbe dottrinalmente corretto.
(a parte che non si sa chi abbia conferito questo incarico...)
Così come la scrittura è stata ispirata da Dio ai profeti così per ispirazione deve essere tradotta (ed anche studiata) 2Pietro20-21. Dove sta il problema? Nel fatto che i TdG, nella loro predicazione affermano che i doni dello spirito sono cessati, interpretando erroneamente un'altra scrittura, quindi anche il dono della rivelazione e della traduzione ispirata dallo Spirito Santo.
Di queste incoerenze dottrinali potrei riempire diverse domande, termino con la principale: L'affermazione errata che Geova sia quello che la cristianità considera L'Altissimo Iddio, o Dio Padre o il Padre Celeste etc. sbagliano grandemente.
Con la NWT o TNM si può dimostrare, con il loro metodo di studio fatto del confronto e correlazione di più versetti sullo stesso tema dottrinale, che Geova è il nome di Gesù, nella sua forma pre.terrena o pre.mortale prima di incarnarsi sulla terra.
Basti pensare che la Bibbia dice chiaramente che "non c'è altro nome sotto i cieli per il quale possiamo essere salvati" e qual è il nome di colui che è conosciuto nelle scritture come il salvatore e redentore dell'umanità? E di chi diventiamo testimoni quando abbracciamo il cristianesimo? Io ho fatto due domande, utenti di R&S, soprattutto voi TdG datevi le riposte!