ATON
2008-03-31 06:33:55 UTC
mons Fiordelli definì in un’omelìa i coniugi Bellandi«pubblici peccatori e concubini»,come se il matrimonio civile non avesse alcun valore.
la lettera del vescovo Fiordelli indirizzata a don Danilo Aiazzi, responsabile della parrocchia:
«Oggi,12 agosto,due suoi parrocchiani celebrano le nozze in Comune rifiutando il matrimonio religioso.Questo gesto di aperto,sprezzante ripudio della religione è motivo di immenso dolore per i sacerdoti e per i fedeli.Il matrimonio cosiddetto civile per due battezzati assolutamente non è matrimonio,ma soltanto l’inizio di uno scandaloso concubinato».Nella lettera si giungeva poi anche all’aperta intimidazione:«Pertanto lei, signor Proposto,alla luce della morale cristiana e delle leggi della Chiesa, classificherà i due tra i pubblici concubini e,