Nella mitologia, sia occidentale sia orientale, si identificano negli angeli caduti i Re provenienti dal cielo che governarono l’umanità nei primi albori. L’Egitto e la Mesopotamia contemplano proprio "re divini" scesi dal cielo per governare la Terra nel così detto "primo tempo".
Il rotolo "1 Q M", ove 1Q sta per Qumran Prima grotta e M per Milhamah, cioè Guerra, è un testo poco conosciuto chiamato "la guerra dei Figli della Luce contro i Figli delle Tenebre", noto come "Regola della Guerra". Si compone di 19 righe, di cui l'ultima mutilata, diviso in cinque sezioni, acquistato dall'Università Ebraica nel 1947. I membri del gruppo detti "Figli della Luce" rappresentano le forze del Bene e lotteranno contro i "Figli delle Tenebre", che comprendono i pagani chiamati Futili; essi sono sia gli scellerati, sia gli Ebrei che non hanno aderito alla Comunità . Nella battaglia i figli della Luce vinceranno tre volte e tre volte perderanno. La settima volta interverrà Dio che darà la vittoria ai figli della luce. Il testo è importante per la sua terminologia militare sconosciuta prima della scoperta del rotolo. La datazione difficile è fra il 110 e il 70 a.C.
Esiste anche un 4 Q 385-390 Deutero Ezechiele con frammenti della "regola della Guerra", documento di Damasco, pubblicato solo in parte. Vi è in merito anche uno scritto esoterico scritto da destra a sinistra, ma con lettere orientate da sinistra a destra; inoltre un altro testo con caratteri mistico gnostici è stato accostato a quella letteratura mistica ebraica che va sotto il nome di Merkabah, cioè il nome del "carro celeste di Ezechiele".
La guerra del cielo la troviamo anche del Rig Veda ove emergono gli Asura, figli del primo Soffio Creatore, identificati con gli angeli Caduti della Chiesa Cristiana. Gli asura erano parte dello Spirito Supremo, alleati di Soma e degradati a potenze avverse o Demoni. Fra di loro gli Ushana, cioè la "legione del Pianeta Venere" (lucifero per i cattolici); i Danava e i Daitya, i demoni e i giganti della Bibbia, progenie dei figli di Dio e delle figlie degli uomini. Vi erano i Naga, sarpa o serpenti, ovvero i Serafini - Sarapa e uguale a fuoco ardente - e ritroviamo il fuoco di Enoch.
Abbiamo il drago volante che lotta; Ariman che si circonda di fuoco cercando di conquistare i cieli, ma Ahura Mazda scende "dal cielo solido dove dimora" e interviene in aiuto dei "cieli che ruotano". In tal modo i sette Saravah con le loro stelle combattono e vincono Ariman che precipita nella valle del Dolore.
Molte le versioni della Battaglia del Cielo, ma i Deva (gli Dèi) risulteranno vincitori sugli Asura ( i titani nemici degli Dèi) e si assicureranno un settore del cielo, guidati dal Dio Indra alla testa di un esercito personale formato dai Marut che venivano raffigurati con lampi e tuoni.
Indra, l'uccisore dell'Asura Vrita, era il Signore degli Eserciti che possedeva carri muniti di un fuoco capace di abbattere tutto quello che si trovava sul loro cammino. Alcuni potevano perfino volare e in battaglia sterminava i nemici che, raccontano le cronache, cercavano scampo nella famosa Città delle Tre Alture. Il Dio scendeva spesso sulla terra camuffato per non farsi riconoscere con lo scopo di sedurre le figlie degli uomini. Era definito "nato sopra le nuvole", quindi non di questa terra. Il signore degli Dèi col nome di Devapat, o il signore del paradiso col nome di Svarahpat.
Interessante la storia divulgata dai testi Brahmana: gli Asura proposero ai Deva un trattato di pace concedendo ai Deva quel pezzo di cielo e di terra che avrebbero percorso in soli "tre passi". I Deva scelsero come loro paladino un nano di nome "Vishnu", detto , guarda caso, "Vamana"; il quale, in soli tre passi, riuscì a percorrere il cielo, la terra e lo spazio intermedio. Cosa possedeva per riuscire in tale impresa? Non si può fare a meno di collegare il nome ai "Vimana" che percorrevano i cieli dell'India.
Fra l'altro gli assembramenti angelici in cielo erano ricorrenti e la gente non si stupiva più di tanto. La Bibbia dedica poche righe ad un fenomeno che, ai giorni nostri, avrebbe riempito le cronache, con notevole risonanza, per lungo tempo: si narra che per quaranta giorni e notti, si accalcarono e sfilarono nel cielo cavalieri in assetto di guerra con le loro armature lucenti sotto gli occhi degli abitanti di Gerusalemme. à difficile immaginare cavalli sospesi in aria, cavalieri armati camminare sulle nuvole. Era "l'esercito del Signore"? Con quali mezzi rimanevano sospesi a mezz'aria?
Nel 70 a.C. si videro altre "armate angeliche" adunarsi in cielo quando, 37 anni dopo la Crocifissione di Cristo, Dio decise di abbandonare il "popolo eletto". à scritto che prima del calar del sole si videro in tutta la regione, sospesi in aria, carri e falangi armate che irrompevano attraverso le nubi e circondavano la città . I sacerdoti del tempio interno affermarono che dopo aver avvertito una forte scossa, una voce "collettiva" disse: "Noi ce ne partiamo da qua" (guerra giudaica VI, 5).
Di "angelico" traspare poco. Erano per caso i carri che atterravano a Hark Karkom, ove recentemente sono state trovate piattaforme rialzate che presentano pietre "fuse" in conseguenza dell’esposizione ad un elevato calore?
Dal 70 a.C. le visioni angeliche divennero singole non più collettive. Comunque all'opera degli Angeli si attribuisce la traslazione della S. Casa di Maria, da Nazareth a Loreto.
à l'angelo Moroni che spinse Joseph Smith a fondare il movimento dei "Mormoni".
Di angeli ha parlato l'entità Mariana delle apparizioni di Bayside definendoli "entità infernali" a bordo di Ufo.
In effetti qualche dubbio nasce rivisitando i nomi delle entità contattate nelle contemporanee segnalazioni di abduction e confrontandoli con i nomi degli esseri divini che caddero sulla terra segnalati in alcuni antichi testi, fra i quali il libro di Enoch. Astar non è altro che Astaroth, Affa è l'angelo della Morte Af, un demone è Orthon che si è rivelato a Adamski. Abbiamo Apol , cioè Apollion; e Semiase, con il quale Maier dice di essere stato in contatto, è il nome del capo dei 200 veglianti del Monte Hermon. Troviamo Dhanne equivalente a Danae la venusiana, e da Venere arriva anche "fratel Bocco"; l'altro nome di Venere è Lucifero, il Drago rosso, il Portatore di Luce.
Somiglia alla visione "manichea" menzionata nell’apocrifo "Il libro di Giovanni evangelista" del tardo medioevo, nel quale si sostiene che l’uomo è una creazione del diavolo e che le anime sono angeli decaduti che entrano nella materia per continuare la loro diabolica opera di corruzione. "Il Signore ne ebbe compassione e concesse una tregua a lui e a tutti quelli che gli erano insieme, per ciò che volesse compiere, entro sette giorni. (…) creò l’uomo a sua somiglianza, comandando ad un angelo del terzo cielo di entrare in quel corpo di fango. Ne prese un poco e fece un altro corpo, in forma di donna, e comandò ad un angelo del secondo cielo di entrare nel corpo della donna. (…) egli comandò loro di compiere atti carnali nei corpi di fango; ma non erano capaci di peccare. Allora creò un paradiso e vi portò l’uomo e la donna. Fatto portare un albero lo piantò in mezzo al giardino, e così l’astuto demonio nascose il suo stratagemma. (…) I diavolo entrò in un serpente e sedusse l’angelo che era nella forma della donna e sfogò la sua lussuria con Eva, sotto l’aspetto di serpente. Poi versò il veleno della sua lussuria su Adamo, e questa generò i figli del serpente e del diavolo, fino alla fine del mondo".
In conclusione, angeli, dèi o demoni, ci visitano, ci studiano, ci controllano. C’è chi afferma vivano in mezzo a noi.
Sembra comunque accertato che "veglino" e "sorveglino" dal Regno dei Cieli, dall'Eden, dal Wahalalla, dalla Grande Prateria terra dei sogni.
Forse una "Dreamland" nota come "Area 51"?
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