Domanda:
Vecchiaia e solitudine ... ?
anonymous
2009-01-31 02:42:59 UTC
Noto molti anziani soli ie tristi intorno a me .. ma ne noto altri invece molto gioiosi e attivi.... e con la vita dentro ( sono molti di meno però) ..
allora mi chiedevo ... c'è qualcosa di culturale o qualche mancanza avuta durante la vita ... o altro che porta a questa differenza secondo voi ?
Dodici risposte:
swedish girl
2009-01-31 03:00:41 UTC
Personalmente credo che gli anziani siano lasciati soli troppo facilmente. In tempi antichi invece, gli anziani godevano del rispetto dei giovani. Erano fonte di saggezza, erano loro che tramandavano la cultura e le usanze del popolo. Cerco sempre di imparare da loro perché spesso sono persone che hanno molto da insegnare. Cerco di imparare il senso del sacrificio per ottenere ciò che si vuole, la forza che molti di loro hanno messo per superare le difficoltà della vita, l'apprezzamente che hanno per le piccole cose di tutti i giorni che spesso noi giovani non abbiamo. Alcune persone sono state poco cordiali nella vita e vengono isolate. Spesso però si tratta di persone che hanno dato tutto per i figli e la famiglia e vengono messe da parte perché ormai considerate "inutili", un peso. E' triste, ma spesso è così. Trovarsi soli ad una certa età è triste. Vi sono persone che reagiscono, altre che non lo fanno. Alcune di loro hanno il peso della vita che le rende tristi. Questo vale per coloro che hanno sofferto molto. Mi permetto di suggerire una cosa. Cerchiamo tutti di stare più vicino ai nostri anziani...ai nostri nonni per esempio perché ci amano e ci hanno cresciuti. Ora loro hanno bisogno di noi e il minimo che si possa fare è di essere pronti ad offrire il nostro aiuto perché è dovuto e dovrebbe essere un piacere.
anonymous
2009-01-31 15:40:52 UTC
quando ci si avvicina verso il tramonto,ognuno in qualche modo,anche se non palesemente,tira le somme della sua venuta in Terra.poi esiste un altra componente che non è meno fondamentale della prima,la famiglia con cui ti sei e ti rapporti ogni giorno.se attorno a te,ci sono figli ,nipoti,parenti con i quali doni e trai affetto,l'anziano si trova in un ambiente di accoglienza di amore,se invece non c è quel rapporto unitario,la vecchiaia porta verso una solitudine che è vissuta dall'anziano molte volte anche drasticamente. lavoro in ospedale e posso osservare i comportamenti famigliari rispettto alle persone anziane.un anziano in qualche modo,torna bambino,ha bisogno come i bambini di attenzione e di coccole,che molti di essi non hanno.bisognerebbe ricordarsi quando siamo giovani,che un giorno saremo anziani anche noi,e allora ci potremo domandare,quando sarò anziano,mi ritroverò solo o avrò accanto a me l'amore delle famiglia?.bisogna anche capire se quella persona anziana,in età adulta si è integrato socialmente o è già di suo scontroso.poi nell'anziano subentrano patologie come il parkinson o l'alzaimer,che destabilizzano la psiche umana,non ritrovandosi + non solo come persona anziana,ma come essere nella sua totalità.



spero di aver scritto bene il nome delle patologie.
anonymous
2009-01-31 11:01:48 UTC
"Essere " da giovani si

riflette anche sulla vecchiaia

e determina, in parte, la durata della vita .



Colui che è abituato a leggere, pensare,

viaggiare, avrà una apparente

vecchiaia: le rughe del tempo saranno

visibili solo sul suo viso mentre, interiormente

e psicologicamente, egli manterrà la

voglia di sapere e pensare.



Ho fatto caso che i filosofi,gli scrittori,

o, in genere, persone che hanno una costante

attività mentale, muoino tutti verso i

novant'anni !



che strano !
Mournful
2009-01-31 11:00:36 UTC
Forse perchè si raccoglie ciò che si semina..
...Stellina...
2009-01-31 10:50:30 UTC
Nella vecchiaia ognuno è frutto di ciò che è stato e di ciò che ha passato! Purtroppo molti anziani sono soli...non hanno parenti o se ce li hanno se ne fregano di loro!

Altri invece hanno la fortuna di avere parenti, figli e nipoti che li seguono e non li lasciano soli..per questo sono più tranquilli!!

Ognuno di noi si dovrebbe fare un esame di coscienza e stare più vicini agli anziani della nostra famiglia e anche ai soli conoscenti! Regaleremmo una fine di vita più spensierata e moriranno circondati da amore....ricordiamo che un giorno anche noi saremmo anziani se tu andrà bene :D
.Regina♥Nera.
2009-01-31 12:55:34 UTC
E' certamente una questione culturale, oltre che (ovviamente) caratteriale.

Chi resta impegnato si mantiene certamente più attento, vitale, acuto, interessato... ed in conseguenza "vivo" e con voglia di vivere.

Che siano persone che continuano ad informarsi tutti i giorni leggendo i giornali, libri, riviste; o che si dedichino costantemente ad attività manuali; persone che continuano a prendersi cura di sè...

Si dice: "chi si ferma è perduto", e questo è assolutamente ed ancora più vero per un anziano.

Ci si deve sentire utili; continuare ad aiutare, a valere, ad amare e sentirsi amati. Avere persone intorno e sapere di essere importanti per loro. Essere attivi. Sembra una banalità ma non lo è.
StellA
2009-01-31 11:34:18 UTC
credo che la solitudine nella vecchiaia dipenda soprattutto dal fatto che molte persone non hanno coltivato abbastanza i loro interessi e le loro passioni nella vita, quindi, al ritrovarsi meno attivi fisicamente e senza un lavoro che occupi loro l'intera giornata, ci si trova spesso immersi nella solitudine e nell'aptia, con l'idea di non servire più a nulla. ora però le cose stanno cambiando, vedo anziani che mi danno dei punti, leggono, studiano, fanno volontariato, viaggi...una volta gli anziani erano il centro della famiglia e da loro si poteva attingere saggezza e ascoltare lunghi racconti, poi c'è stata una fase di passaggio in cui tutto il "vecchio" era per forza sbagliato. Speriamo che piano piano si arrivi alla via di mezzo, che anche i giovani sappiano apprezzare maggiormente la compagnia di chi ha vissuto e ha raccolto esperienza dalla vita!
lunabarks
2009-01-31 11:00:40 UTC
La vecchiaia è la somma dei tempi che viviamo ,ognuno vive tempi,momenti molto diversi tra loro sia a livello emozionale ,sia a livello fisico.Chi da giovane ha avuto sempre gente intorno che l'hanno voluto bene ed in vecchiaia è ancora lucido,ma l'hanno abbandonato,allora si sente tradito.Invece chi ha saputo dosare sin da giovane i momenti di solitudine ha acquisito una forza interiore ,sapendo meglio gestire nei momenti di difficoltà
gieffe
2009-01-31 10:47:38 UTC
Prevalentemente penso dipenda dal carattere personale di ciascuno. Poi, ovviamente, ci possono essere avvenimenti della vita che condizionano parecchio.
♡ẶЯтξ๓iS ௮ вαci sαziαmi ღ
2009-01-31 10:47:08 UTC
PERCHE' INVECE DA GIOVANI SIAMO TUTTI UGUALI?? DIPENDE DAL CARATTERE, KE A SUA VOLTA DIPENDE DALLE ESPERIENZE KE UNO HA AVUTO!
anonymous
2009-01-31 10:47:11 UTC
ma che domanda è???
Marko
2009-01-31 10:45:03 UTC
NON SO E MI PRENDO 2 PUNTI INTANTO MI DAI 10 PUNTI PLS?


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