Domanda:
I cattolici svedesi aumentano solo grazie ai lefebvriani...?
anonymous
2011-01-08 03:51:02 UTC
Dal messainlatino.It http://blog.messainlatino.it/2010/07/pastore-luterano-ordinato-prete.html

Sten Sandmark da ben 30 anni era pastore della chiesa luterana svedese. Sedicente chiesa, beninteso; tra l'altro retta da una vescovessa lesbica e che, prima al mondo, ha riconosciuto e iniziato a celebrare matrimoni omosessuali (per non parlare dei divorzi: il vescovo di Visby nelle Gotland è al terzo matrimonio).

Il pastore si rende conto che quella caricatura di confessione, in cui milita, non può essere la vera fede. Si rivolge allora per un colloquio al vescovo cattolico di Stoccolma, Arborelius (che a giusto titolo figura nella nostra colonna a destra nella rubrica La trahison des clercs: leggete qui) e si sente fare un bel discorsetto dissuasivo sui cammini paralleli delle chiese sorelle verso il Cristo universale...
Con un vescovo così, con l'esempio dei riti cattolici che vede celebrare, con i discorsi dottrinali che sente fare da parte cattolica, comprende bene (lo racconta lui stesso) che è inutile abbandonare il luteranesimo ufficiale, per ritrovarlo tal quale, sotto diverso nome, dall'altra parte. E resta così pastore a Oskharsamn.

Un bel giorno però la Fraternità San Pio X, che si è messa in testa la balzana idea di ricattolicizzare la Svezia (dove il cattolicesimo, e per di più del genere del vescovo Arborelius, non raggiunge l'1% della popolazione), organizza una missione in quel paese. Chiede a pastori e vescovi luterani il permesso di celebrare una tantum la Messa di sempre nei loro templi, che di solito sono antiche chiese cattoliche anteriori alla Riforma. E in genere ha buona accoglienza - certo migliore di quella che è abituata ad ottenere da parroci cattolici - per la curiosità dei pastori di vedere la scomparsa, ma ancor viva nell'immaginario, messa tridentina. Proprio quella asperrimamente combattuta da Lutero.

A Oskharsamn il pastore Sandmark, particolarmente incuriosito, presta la sua chiesa e assiste al rito. Siamo nel 2005. La Santa Messa di Sempre lo sconvolge fino alle lacrime. Comprende la verità della Fede espressa da quella celebrazione, e decide di convertirsi.

Torna a chiedere lumi al vescovo Arborelius, che però lo irride dicendogli che ormai quella Messa cui ha assistito sopravvive solo tra gruppuscoli integralisti (il motu proprio è di là da venire). Ma questa volta il pastore non si lascia più scoraggiare: ha finalmente trovato la vera Fede. E così un anno dopo, nel luglio 2006, a Saint Nicolas de Chardonnet, compie un atto che la Chiesa ufficiale non richiede più a nessuno: la formale, solenne e pubblica abiura del luteranesimo e la professione della fede cattolica. Cui segue il Miserere, la revoca della scomunica che lo colpiva come eretico, l'amministrazione della cresima e il canto solenne del Credo. Quindi l'ex pastore entra in seminario, per diventare prete cattolico.

Il desiderio ha trovato realizzazione in questi giorni, con la sua ordinazione al seminario di Zaitzkofen. Ed ecco un documentario su questa storia così rincuorante, realizzato a suo tempo dalla televisione svedese (per inciso: contenente la famosa intervista a Williamson). Noterete, all'inizio, il disprezzo con cui il solito Arborelius, intervistato, risponde alla domanda se l'ex pastore sia entrato nella Chiesa Cattolica Romana: no, dice risolutamente, ha scelto questo 'gruppo'. Un gruppo, aggiunge poco dopo il giornalista, di omofobi, estremisti di destra e negazionisti, che si son messi in testa di rendere la Svezia di nuovo cattolica. Ora don Stern tornerà a casa, per lavorare a quello scopo.
Tre risposte:
Pico
2011-01-08 03:54:43 UTC
io penso che se c'è qualcosa da denunciare che non va nel concilio Vaticano II lo possiamo fare, ma restando sempre in comunione con la Chiesa, senza staccarci.

Quale altra Chiesa al mondo attualmente è la succeditrice legittima degli apostoli per successione? Quindi staccarsi dalla Chiesa è in ogni caso una mossa scorretta, vogliamo provocare uno scisma? Passeremmo comunque dalla parte del torto. Stiamo dunque con la Chiesa cattolica apostolica, ci penserà il Signore a mettere le cose a posto.

l'errore di Mons Lefevbre è stato quello di non stare più in comunione col Papa





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Edit: ti ringrazio del link (che non conoscevo), non sapevo che nelle loro Messe nominassero il Papa. Però mi spieghi questo video? Come si concilia con la comunione con Madre Chiesa? Cioè sono parole piuttosto pesanti....

http://www.youtube.com/watch?v=-yAaOJ7xEFM&feature=player_embedded
tamburino nero
2011-01-08 04:04:27 UTC
che nel dopo concilio ci sia stata tanta confusione non lo mette nessuno in dubbio. ma è anche vero che ubi Petrus ibi Ecclesia e tutte le altre considerazioni valgono come il batuffolo di cotone che viene fatto vampare davanti al Papa appena eletto: Sancte Pater, sic transit gloria mundi.

forse avrebbe avuto diritto di dire meglio la sua il Vescovo Arborelius, così vilipeso, ma in comunione con il Papa. lo preferisco a tutti i lefebvriani che potranno anche tentare di cattolicizzare l'ateissima Svezia, ma non riusciranno mai ad obbedire al comando Ut Unum Sint.

non giocare a fare il troll tradizionalista. posso essere molto ma molto più preconciliare di te.
?
2011-01-08 03:56:25 UTC
Povera Svezia, speriamo resti così com'è :\


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