Domanda:
La vita è un dono di Dio,e come tale deve essere rispettata fino alla fine: ma come è possibile crederci?
â??nynphεtâ??
2007-02-06 00:49:38 UTC
-Muore a causa di un cancro a 15 anni;
-E' costretto sulla sedia a rotelle;
-Non ha un lavoro per mantenere la moglie e il figlio;
-E' affetto da Morbo di Parkinson;
-Non ha il denaro a sufficienza per pagare le terapie mediche;
-Nasce affetto da ciecità.

io mi fermo qui, ma ce ne sarebbero di mali atroci da elencare!

Vorrei sapere in queste traumatiche esperienze di vita dove sta il DONO! Ieri qualcuno ha chiesto per quale motivo la Chiesa sia contraria al suicidio.. in tanti hanno risposto con questa frase standard che suona tanto come tiritera più che come qualcosa di sensato e razionale!
Dio sceglie di farci soffrire, ci da il "dono" delle malattie terminali, delle sofferenze più atroci però non solo dobbiamo continuare a pensare a questo come ad un REGALO, egli ci toglie anche la libertà di scegliere la via del suicidio evitando quantomeno ulteriori sofferenze!

Ora mi dia qualche motivazione valida chi continua ad asserire che tutto questo sia un dono di Dio!Avanti!
29 risposte:
lightroom
2007-02-06 04:17:46 UTC
E' certamente una bella domanda, davvero interessante.



Non sono cattolico.

Preferisco dichiararmi agnostico ed in teoria a questa domanda non dovrei rispondere, però vorrei tentare di darti una possibile (anche se parziale, ci mancherebbe...) soluzione, ovviamente opinabile, se non altro per cercare di infondere in te un pò di speranza ed una possibile spiegazione logica.



Semplificando al massimo e riducendo all'osso i concetti io trovo che la vita in sè, prescindendo dalla possibilità che essa venga dal Dio cristiano o da quello Indhù, dal caos o da altre ignote origini, sia sempre un dono.

La coscienza della vita è già una luce che è preclusa a chi non è vivo. Chi non è ancora nato e chi non appartiene più a questa vita non può godere della gioia che questa coscienza può regalare. Essere vivi significa partecipare ad un disegno dalle proporzioni incommensurabili ed in parte ignote nel quale si crede ed al quale ci si affida (Dio) oppure fare parte di una Danza Cosmica (religioni orientali) oppure di un sistema in cui ogni cosa ha una sua spiegazione logica e razionale, incluse le malattie e la morte (Evoluzionismo).

Giustamente tu dici che non può essere un dono una vita costituita dal dolore, ed è molto difficile confutare la tua affermazione.

Secondo il mio personale giudizio la vita può essere un dono o uno sventurato e tragico accidente secondo la percezione individuale di ognuno. Non tutti i malati terminali, né tutti i ciechi dalla nascita, né tutti coloro che hanno difficoltà a vivere considerano la vita una sventura, ed anzi spesso sono proprio le persone abituate ad una vita "difficile" che maggiormente la considerano un dono e che più le sono attaccate. Ed è anche vero che per molte sventurate persone la vita è solo un pesante ed insostenibile fardello di cui ci si può liberare con la morte.

Ma non è neppure scontato che persone quotidianamente "appagate" dalla vita siano in grado di cogliere la bellezza del vivere e considerare questo un dono. Ci sono persone che nel loro quotidiano vivono nell'ignavia, conducendo una vita fatta di falsi valori, inseguendo chimere ed obiettivi assolutamente futili ed effimeri, e dubito che queste persone si siano domandate, almeno un giorno nella vita, se questa sia un dono oppure no.

Forse, ma questa per me è molto più che una probabilità, l'unica ragione per cui la vita è un dono è l'amore. Almeno in questo posso definirmi cristiano, con la differenza che io estendo il concetto di amore a tutta la vita che anima il nostro universo. Vedi, se tu conoscessi una persona con un cancro allo stadio terminale e fossi capace di stargli vicina, amarlo e dargli la tua vita per quel breve periodo di vita che ancora gli rimane, non penserebbe che quegli istanti sono il dono più bello che la vita potesse dargli, nonostante il suo dolore? E' per questo che tutti quei valori sciocchi ed effimeri, dai quali siamo continuamente bombardati, hanno valore zero davanti al dolore. E per dolore intendo non solo quello di un essere umano la cui gioia è solo parziale se non ridotta al minimo perchè la sorte gli è stata avversa, ma anche quello di innocenti essere scuoiati vivi per ricoprire con la loro pelliccia la vanità degli esseri umani. Intendo il dolore delle creature torturate nei laboratori per una ricerca che va alla cieca e che non è vera scienza dal momento che contempla solo le strade che più le fanno comodo. Intendo il dolore di chi subisce le soluzioni di pochi individui depravati e degradati che considerano la violenza e la guerra quale unica soluzione di dialogo fra le comunità. Ed intendo il dolore di questo pianeta, in cui viviamo, le cui risorse sono sfruttate fino all'inverosimile ed in modo illogico, spesso soltanto per gli interessi di pochi stati potenti che rifiutano di pensare a soluzioni intelligenti per salvaguardarne la vita.

Come vedi, la soluzione potrebbe essere riposta solo in un atto d'amore, in questo come in un altro caso. Un atto d'amore quotidiano verso tutta la vita in tutte le sue forme, insomma un esercizio dello spirito per cambiare se stessi e predisponendo la propria vita alla comprensione dell'altro, all'apprezzamento dell'altrui vita ed alla solidarietà. Troppo spesso viviamo alla giornata ripetendo ossessivamente i medesimi, identici atti. Ma se passassimo dalla teoria alla pratica scopriremmo che ogni giorno potremmo donare questa nostra consapevolezza a chi non ce l'ha o non potrà più averla, ed ogni piccolo nostro contributo, ogni piccola goccia di quest'acqua potrebbe investire porzioni più ampie fino a creare un oceano. Anche noi ne saremmo investiti.

Forse allora la vita potrà essere considerata davvero un dono.

Con ciò non credo di aver fornito una soluzione univoca e definitiva alla tua domanda, anche perchè non ho affrontato il problema del diritto all'eutanasia o il "diritto" al suicidio.

In questi casi posso solo pensare che per molti individui la vita sia insostenibile comunque ed in ogni caso, a prescindere dall'amore altrui e dal senso di amore che ancora li pervade nei confronti della vita.

A questo proposito credo che l'unica cosa ragionevole sia il rispetto verso le decisioni di questi individui, anche se dovessimo essere in disaccordo con i loro gesti estremi. E questo a prescindere dall'essere cristiani, atei o agnostici o scettici.
Annina *
2007-02-06 00:55:47 UTC
A parte che oltre ai disgraziati che hai elencato, c'è anche un sacco di gente che sta bene con se stessa e nella vita, il segreto di stare bene nei propri panni a prescindere da quello che capita è come si reagisce alle situazioni: una cecità, per esempio, puo' essere vissuta con angoscia o serenamente, a seconda dell'individuo. La vita è una scuola, più che una prova: una volta che hai imparato cosa quella situazione aveva da insegnarti, non si ripresenterà più, così come non frequenterai più la quinta elementare. La vita, a dispetto delel apparenze, è veramente un dono.
2007-02-06 09:40:17 UTC
ELEMENTARE!!!



LA CHIESA

non difende piu' L'UOMO

quindi e' complice dei padroni

che rendono l'uomo robot

ossia chi agisce secondo la loro volonta'

ossia chi svolge

LA SUA ATTIVITA'

secondo la volonta'

DEL PADRONE .
kloude_kloude
2007-02-06 03:58:48 UTC
Capisco il tuo disappunto.



Ti posso dire semplicemente che in realtà ragioniamo così perchè ci sono stati dati concetti inesatti.



In realtà molti dei primi cristiani consideravano la vita come 'dono' nel senso di una possibilità data da Dio all'uomo per purificarsi.

Concetto da non sottovalutare è che era diffusa la conoscenza della reincarnazione e che quindi a tutto si sapeva che c'era comunque una causa.



Nel moderno occidente che ha cancellato certi concetti tu arrivi all'unica soluzione che uno può dare.



Ma ti dico che se consideri come valido quello che ti ho detto, tutto assume un senso.



Un abbraccio.



ciao!
2007-02-06 00:59:19 UTC
ti dò ragione al 100% nulla da dire...anch'io non capisco come mai certe persone si ostinino a ripetere questa tiritera..lo so che è brutto dirlo, ma dovrebbero trovarsi in una di queste situazioni, e forse allora si che cambierebbero idea
2016-05-24 02:52:03 UTC
Il tuo messaggio è veramente molto toccante,è la prima risposta che dò in yahoo answer..Voglio dirti che ti sono molto vicino,io ho solo 22 anni e come la tua splendida compagnia è tantissimo che non vado a messa e non mi confesso.Nonostante ciò prego spesso e sono molto credente.Penso che il signore abbia sempre un motivo,anche quando sembra non possa essere comprensibile.Sicuramente ti sta mettendo a dura prova,ma io so che anche lui in questo momento ti è molto vicino e ti ama.Ora non vorrei sembrare quello che cerca di sollevarti il morale o dirti cose belle per forza,io sento di dirti questo dalle tue parole e spero non perderai la fede in questo momento così difficile.Ti auguro veramente di vivere ogni momento che ti resta insieme a lei intensamente e splendidamente. A presto..
Grilla Parlante
2007-02-06 04:15:04 UTC
Ho conosciuto persone affette da cecita', paraplegiche, nate con handicaps che pero' sono felici di vivere! L'atteggiamento non e' lo stesso per tutti. Dipende molto dal carattere dell'individuo, ma anche dal sostegno e dall'amore di chi gli sta intorno. Guarda gli atleti delle Paraolimpiadi: sono in sedia a rotelle, mancano di qualche arto, sono non vedenti....eppure sono felici di gareggiare e dare il meglio di se'! Guarda Andrea Bocelli, non vedente e padre felice di due figli! Mia nonna, a 90 anni, fu colpita da trombosi e rimase paralizzata, ma voleva vivere, e questo suo attaccamento alla vita l'ha portata a convivere per diversi anni con il suo handicap in modo sereno. Per tutte queste persone la vita e' un dono (di Dio o della Natura o dei loro genitori, fa poca differenza). Sull'argomento "suicidio"....dai un'occhiata alla mia domanda di ieri su suicidio ed eutanasia!
Il Prrrof
2007-02-06 01:30:18 UTC
Probabilmente tu non sei credente, e liberissimo di pensarla cosi naturalmente. Ma cerca almeno di rispettare chi non la pensa come te.Secondo la religione cristiana non abbiamo diritto a suicidarci perchè siamo gli amministratori della nostra vita non i proprietari, e come tali dobbiamo rispettare il dono che abbiamo. Ma nessuno ti obbliga a crederci!

Le malattie e le altre sofferenze che l'uomo affronta non sono certo le punizioni che dio lancia agli uomini (ma dove vivi nel medioevo?), ma conseguenze del fatto che non siamo immortali. Non sono contraria all'eutanasia per chi soffre tanto e non ha più speranze di vita ma il suicidio volontario è un atto terribile, un affronto verso chi vorrebbe continuare a vivere ma deve morire e non ha scelta.
agartha50
2007-02-06 01:03:39 UTC
Difficile dare una risposta serena che possa essere svincolata da quella che la nostra religione chiama "FEDE". Forse siamo noi che, nel corso dei millenni, abbiamo perso la capacità di mantenere un equilibrio con l'universo, forse esistente al "principio" di questa misteriosa creazione, e assistiamo impotenti alle tragedie che i limiti dell'essere umano porta a vivere, impotenti...
2007-02-06 00:59:01 UTC
pur nella crudeltà umana di elencare tutte queste situazioni, chi ne è colpito desidera l'affetto dei suoi famigliari e sicuramente essi stessi non sono vicini alla persona sofferente per fare il boia, ma per alleviare la sofferenza.



A volte trovarsi in queste situazioni si ragiona diversamente; credere non è difficile, bisogna provarci.



Chi non crede, soffre una maggiore disperazione e desidera morire paragonando la mancanza di affetto col nulla di qua e nell'aldilà.



non esiste il rispetto della vita bella o brutta, esiste il rispetto della vita qualunque essa sia.



dovremmo eliminare tutti gli handicap ? penso che molte persone di loro non siano d'accordo . . . .
strange
2007-02-06 02:41:59 UTC
ti riferivi alla mia domanda..

io la penso esattamente come te .. ke dono è la sofferenza?!

io nella mia vita nn sono mai stata felice.. c'èntra dio con tutto questo?!
?
2007-02-06 02:18:06 UTC
Nel caso in cui descrivi la vita porta alla conclusione seguente:

Ma che campiamo a fare??

Se non vale la pena vivere la vita, che senso ha?

Perché cercare sempre il colpevole della nostra situazione?

Dio non esiste! Ok! allora non lo accusate, NON C'E'!

Dio esiste ! OK! allora vivi la vita che hai senza piangerti addosso!

La vita, la gioia, la sofferenza,la morte ci appartiene C'A MA' FA'?
Isa25
2007-02-06 01:24:19 UTC
Una visione la Tua pienamente plausibile, rapportando il tutto esclusivamente su ciò che hai elencato. Ci si può chiedere solo perchè ? Io penso che la complessità dell'argomento non conceda molto spazio a ragionamenti, diciamo terra terra.

Se giriamo la testa dalla parte opposta e vediamo il "positivo" ci possiamo domandare da dove viene tutto questo. L' unica cosa sicura è che NOI siamo gli unici ad avere ...una intelligenza.. che ci permette di ... scegliere... "credere o no"...distinguere ciò che è "bello o brutto"... "buono o cattivo"... "di fare o non fare certe azioni" ....poi ci sono le leggi ... "UMANE" che penseremo giuste o ingiuste .. a seconda di chi siamo NOI. Io spero tanto che ci sia un Essere Superiore che possa premiare i buoni e punire i cattivi..altrimenti questi ultimi avranno fatto la bella vita qui e se nell' aldilà non troveranno un castigo... ci hanno fregati tutti. Ciao
lapeppa
2007-02-06 01:06:12 UTC
Quando le cose vanno male, anzi peggio, è normale dire ma esiste un Dio? Perchè permette tutto questo?

Io credo in Dio, credo che il nostro destino sia già disegnato e quello che Lui ha scelto per ognuno di noi sia scritto.

Non conosco il perchè a qualcuno vada tutto bene e ad altri vengano inflitti i mali peggiori, ma credo comunque che la vita sia un dono prezioso da non gettare via e che anche la croce più pesante possa essere trasportata.
2007-02-06 00:58:53 UTC
la vita non e' solo un dono, e' un mistero. E' un cammino, lungo o corto che sia, che ha qualcosa da insegnare a chi la vive e a chi la soffre.... non posso convincerti lo so, non saro' io a farlo, ma la sofferenza che c'e' nella tua anima
2007-02-06 06:41:23 UTC
Che brutta risposta che si è costretti a darti!



Sui testi antichi si dice che Gesù facesse parte della classe e della stirpe dei guaritori, per cui, i "miracoli" di cui si parla, sembra che facciano solo parte del ... mestiere ... di Gesù.



Se vogliamo essere cattivi, nei confronti di chi sostiene che il dolore rientra nella volontà di Dio, io mi chiederei per quale motivo Gesù avrebbe dovuto prendersi l'onere di guarire qualcuno ai suoi tempi, tanto da meritarsi fama mondiale per oltre 2000 anni, quando poteva limitarsi a dire che doveva essere fatta la volontà di Dio, e chiudere lì il discorso ...



Io non credo in Dio come entità onnipotente che partecipa, o ha volontà di partecipazione, alle disgrazie umane in modo autonomo, ma considero Dio come forza onnipotente che può agire quale rimedio nelle disgrazie umane, se influenzato in maniera positiva: questo fa sì che la presenza di malattie devastanti nell'essere umano non siano per volere o grazia di Dio, ma solo per causalità naturale.



Un tempo, persone come hai descritto tu, sarebbero morte entro poche ore dal manifestarsi della malattia, o sarebbero state abbandonate alla morte, per cui non ci sarebbe neppure stato il problema di parlare di etica e giustizia, perchè l'eutanasia rientrava nella legge della natura ... accettata, se vogliamo essere cinici, anche da Dio, e dalla Chiesa - anche la morte per malattia, incidente, guerra o abbandono rientra nella volontà di Dio - e questo almeno fino ad un secolo fa!



Quindi io non posso darti una motivazione per cui Dio manda un simile dono, perchè, secondo me, Lui non c'entra proprio nulla!



Al massimo questa è una scusa del papato, e di molti altri credo religiosi, per tenere buoni i fedeli , evitare rivolte, propinare oppio ai popoli ...
2007-02-06 05:54:19 UTC
Secondo me le deformita' sono opera del diavolo che si sa' che e' potente. Comunque conosco persone con handicap serene e persone sane tormentate da mille vizi. La mancanza di un lavoro non e' colpa di Dio ma mal costume italiano delle raccomandazioni del passare avanti a tutti. Nella mia vita ho lavorato come un somarello lavori faticosi mal pagati e ho offerto a Dio la mia sofferenza, dell'ingiustizia umana.
*
2007-02-06 03:41:40 UTC
fede.
giorgio s
2007-02-06 02:53:14 UTC
Certamente: il vostro dio vi fa un ''dono meraviglioso come una bomba a mano innescata...



Ma fatemi il,piacere !!!!
2007-02-06 02:50:30 UTC
La vita è un dono di Dio ed è vero. Ma chi la mai detto che le malattie sono un dono di Dio??è una bugia, che ti porta a credere che Dio è crudele e che non ama le sue creature.. La chiesa cattolica te lo può anche propinare, ma ciò è contrario alla Parola di Dio... Gesù sulla croce ci ha donato la GUARIGIONE infatti " PER LE SUE LIVIDURE SIAMO STATI GUARITI"(1Pietro2:24). E' facile accusare Dio di essere responsabile dei nostri problemi, ma è l' uomo la causa del proprio male..il peccato porta alla morte, alle malattie, alla distruzione psicologica...è uno scudo che separa l'uomo da Dio, perciò Lui non può intervenire(LUI CI LASCIA LIBERI DI SCEGLIERE SE STARE CON LUI O NO!!!). Solo attraverso il sacrificio di Cristo noi possiamo ricevere ogni benedizione. Credendo a Lui con il nostro cuore e dichiarando con la nostra bocca che è il nostro signore e salvatore (romani10:9-10). Non arrabbiarti con Dio se accadono cose brutte.. ma chiede a Dio di rivelarti il suo amore, leggi la sua Parola, e vedrai che Dio non è affatto un giudice cattivo, ma scoprirari quanto ci ama e il suo desiderio di aiutarci nelle difficoltà
beppe
2007-02-06 02:50:09 UTC
NON CI SONO MOTIVAZIONI VALIDE.

QUELLI CHE TU CONTESTI SONO I PUNTI DI VISTA E LE DOTTRINE DELLA CHIESA

IO PENSO CHE SE UN DIO C'E' E SE DOBBIAMO A LUI IL FATTO DI ESISTERE,SE COME TU DICI ABBIAMO QUESTO DONO,NON CI HA DATO SICURAMENTE UN DONO PERFETTO.

PERO' CREDO CHE NOI ABBIAMO LA PIU' AMPIA E ASSOLUTA POSSIBILITA 'DI GESTIRLO A NOSTRA DISCREZIONE

COME NELLA PARABOLA DEI TALENTI,QUESTO DONO POSSIAMO FARLO FRUTTARE ,CONSERVARLO ESATTAMENTE COM'E' O SCIUPARLO.

IO CREDO CHE SE E' UN DONO CHE PER VARI MOTIVI E' INUTILIZZABILE,UN DONO CHE INVECE DI DARCI QUALCOSA CI TOGLIE TUTTO AVREMO PURE IL DIRITTO DI RINUNCIARVI.

TROVO ASSURDA LA POSIZIONE DELLA CHIESA CHE VUOLE COSTRINGERE A VIVERE CHI NON PUO' CHIAMARE VITA QUELLA CHE TIRA AVANTI.

LA CHIESA CONSIDERA QUESTA VITA' SOLO UN PICCOLO MOMEMTO DELL'ETERNITA' CHE CI ASPETTA,QUINDI RITIENE CHE DOBBIAMO SOPPORTARE OGNI COSA IN FUNZIONE DELLA VITA DOPO LA MORTE.

FORSE SI DEVE CONSIDERARE ELETTO CHI PIU SOFFRE PERCHE' SARA PIU' PREMIATO NELL'ALDILA'.

SIAMO DI NUOVO DI FRONTE AD UNA GRANDE INGIUSTIZIA

PERCHE' I SANI I FORTUNATI QUELLI CON POCHI PROBLEMI MERITERANNO MENO,QUINDI DOVREBBE ESSERE UN INVITO A TROVARE IL MODO DI SOFFRIRE PER GODERE DOPO.

QUESTO HA PORTATO SECOLI ADDIETRO HA CONVINCERE I CREDENTI A RINUNCIARE A TUTTO E AD INFLIGGERSI PUNIZIONI CORPORALI NON INDIFFERENTI

TROVO IL TUTTO COSI' ASSURDO,DA PERDERE SPESSO IL RISPETTO PER LA CHIESA,PERCHE' E' CHIARO CHE IL TUTTO E' UN GIRO DI PENSIERO CHE PORTA SOLO A GIUSTIFICARE ERRORI COMMESSI.

IO RISPSTTO ASSOLUTAMENTE I CRISTIAN,COME DEL RESTO QUASI TUTTE LE RELIGIONI,LA MIA EDUCAZIONE E PROFONDAMENTE CATTOLICA,ANCHE SE ORMAI SONO ATEO DA DECENNI,TROVO DEGNA DI RISPETTO ED ANCHE DI PIU' UNA RELIGIONE IL CUI FONDAMENTO E' L'AMORE

SE NON FOSSE COSI' IMMOBILE DI FRONTE AD ALCUNI SUOI CREDO SUPERATI DALLA REALTA'

SPERO DI NON ESSERE STATO TROPPO PROLISSO E SOPRATUTTO DI ESSERE STATO COMPRENSIBILE

CIAO
luigi d
2007-02-06 02:16:18 UTC
la vita e' un dono di Dio (solo per chi ci crede),quindi i credenti sono tenuti a comportarsi di conseguenza.

Per i non credenti la vita e' qualcosa di inipiegabile,quindi si comportino di conseguenza.



P.S. ora parlo da credente,e' davvero triste che la nostra vita sia inispiegabile alchimia,quindi non ci sarebbe futuro spirituale,e di conseguenza nulla dopo,e nulla prima.

Quindi i non credenti vivono ,soffrono,e muoiono per nulla.
Lope
2007-02-06 02:10:25 UTC
il punto qui è uno solo, è una questione di prospettiva; senza la prospettiva di una vita dopo la morte, tutte queste cose NON HANNO SENSO. è ovvio ribellarsi, non accettare, disperarsi, non starci che l'unica vita che ci è stata data sia così brutta in quei casi; ma la prospettiva che Gesù è venuto a insegnarci è un'altra: c'è una vita dopo la morte, che è la vera vita e che dura eternamente, qui siete solo di passaggio come un fungo nel bosco; la vita terrena va via in un soffio se paragonata alla vita eterna nei cieli e maggiori le sofferenze vissute qui PER AMOR DI DIO, E SOLO PER AMOR DI DIO, maggiore la gloria eterna in cielo. la beatitudine del paradiso val bene un po' di sofferenza su questa terra. addirittura, fortunati coloro che soffrono, perchè maggiore sarà la gloria e il godimento in paradiso.

la sofferenza à senso solo se inquadrata nella vita nell'aldilà, se no non à senso. ciao.

VOLEVO DIRE UN'ALTRA COSA: IL DOLORE E LA MALATTIA NON SONO UN DONO DI DIO, SONO UNA CONSEGUENZA DEL PECCATO E DEL MALE. SI PUO' INVECE DIRE CHE DIO TRAE IL BENE DAL MALE E ATTRAVERSO LA MALATTIA TRAE UN BENE PER NOI.
2007-02-06 01:03:21 UTC
Bella domanda.... Dovresti ringraziare Dio doppiamente dato che nn sei in prova con una cosa del genere... Sai molto spesso vediamo solo le cose brutte che ci capitano e spesso dopo un esperienza del genere la gente inizia a cercare Dio.... e chi e sincero nella sua ricerca dio gli mostra la retta via... ma il punto nn e questo, parlavamo dalle prove secondo te guadagnare La misericordia di Dio e cosi facile? Dio ci mette alla prova finche nn divide colui che pazienta e lotta nel suo nome da qeulli che cedono alla tentazione di questo mondo. preferendo il mondano alla eterna salvezza....



C'e chi sara messo alla prova con la poverta, altri con ricchezza e altri ancora con le paure e altri con le malattie... ma la cosa piu importante e avere pazienza e sapere che il tutto arriva da Dio che una prova, un esame di vita e sapere che alla fine c'e una ricompensa che nn viene dato dal uomo bensi da Dio...



Ciao
vale_85
2007-02-06 03:40:21 UTC
nn conosciamo il nostro futoro e il perchè d quello ke ci succede...lo sa solo LUI...!io mi fido di Lui xkè so ke ci AMA e nn farebbe mai niente x farci stare male psicologicamente...!



alcune volte la malattia serve x far capire alla persona l'importanza della VITA...!xkè l'importanza delle cose si capiscono sempre quando le stai perdendo...!e poi è normale ke c siano tante malattie...!la vita sarebbe troppo facile...!e poi nn è colpa di DIO...!

x esempio..se uno fa un incidente e muore o rimane paralizzato è colpa di DIO se quello voleva provare l'ebrezza di correre????o per caso siamo anke noi ke nn curiamo la nostra vita?

vuoi sapere dove sta il DONO DI DIO????

beh...CI SONO TANTI DONI...:

-LA VITA

-IL SUO IMMENSO AMORE (se solo riusciste a lasciarvi andare in Lui)

-IL SORRISO

-L'AMORE

-LA FAMIGLIA

-GLI AMICI

-LA FORZA ke ci dona x superare questi momenti

-LA FEDE

tante tante altre cose....!



ricorda ke LUI STA MALE QUANDO C VEDE SOFFRIRE XKè LUI è IL NOSTRO PAPà...COLUI KE C HA CREATI E CI AMA PIù DI QUALUNQUE ALTRA PERSONA...!



vedi....il tuo dono è preoccuparti di queste persone ke stanno male...!



ti consigli di PREGARE...!vedrai ke troverai tante risposte...!



KE IL SIGNOE TI ILLUMINI E TI FACCIA CAPIRE IL SUO GRANDE MISTERO...!



CIAO CIAO ^__^
2007-02-06 02:09:34 UTC
Quello che accade ad una persona, può essere capitato anche a te in altre vite passate questa è la vita che noi nelle nostre incarnazioni dobbiamo subire la sofferenza, tribolazione come la gioia e la consolazione è legge di natura, il Dio non centra niente.

Anche te puoi diventare Dio e quando lo sarai cosa pensi di fare a queste creature? Se la persona non entra in se stesso il Dio non va a salvarli questa è una scuola che purtroppo la dobbiamo fare e se non riusciamo a capire ne dobbiamo sempre subire. Basta cercare Dio che le cose man mano cambiano. Se cerchi Dio, Dio non ti abbandona.
Antares
2007-02-06 01:03:59 UTC
Il DONO sta nelle persone che portano queste esperienze. Sei tu a giudicarle traumatiche, perchè non le accetti o non ne comprendi il significato. Ma queste esperienze ci sono, proprio per farci riflettere sul significato della vita e su Dio. Dio non sceglie di farci soffrire, sono gli uomini che scelgono la sofferenza percependosi separati da Lui.
puce
2007-02-06 01:02:41 UTC
Se lo chiedi ad un prete ti dice che le malattie, le sofferenze, sono come prove che Dio ci mette nel nostro cammino.

Io non sono poi così religiosa, ieri ti ho risposto con una frase standard perchè nella domanda non c'era riferimento a quello che pensiamo noi, solo cosa ne pensa la chiesa di questo e quello.



Che dire? Siamo nati per soffrire? E' un pò poco, secondo me dobbiamo cercare di essere felici se abbiamo la fortuna di nn essere malati e di non avere accanto a noi persone sane. Non incolperei Dio per le malattie terminali, tutto qui.



Poi, per quanto riguarda cecità, diversamente abili etc. ho conosciuto persone con problemi fisici gravi che amano la vita più di individui perfetti... è tutta una questione di cervello.



Scusa, una domanda. Quando parli di suicidio ti rierisci all'eutanasia?
rone2861
2007-02-06 01:33:04 UTC
le domande che poni, sono vecchie quanto il mondo, magari tu ti sentirai un critico "arguto"...



la vita è un DONO?: se lo chiedi alla Chiesa, cosa vuoi ti risponda? la straordinarietà della vita sta nel fatto che se lo chiedi ad una tipologia di "disgraziato" da te elencato, troveresti qualcuno che ti risponde con le stesse parole di un prete in perfetta salute e condizione ...



DIO sceglie di farci soffrire: cosa vuol dire?? quando l'ha detto??



DIO, sta nei fatti della vita, ci ha dato, casomai, il libero arbitrio ... ciascuno è libero di scegliere del proprio destino ...



l'unico POTERE che si è riservato sono i MIRACOLI!!! (gliene vuoi dare una colpa??)



la Chiesa, TENTA di interpretare il disegno, eventuale, di DIO, ed è normale ... nello specifico dei tuoi esempi cosa dovrebbe fare?? istigarci al suicidio di massa??


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