Domanda:
io posso credere ad un Creatore e all'esistenza di una dimensione trascendente, ma non riesco a concepire l'esistenza dell'anima umana?
Tempo
2018-12-08 14:40:19 UTC
e soprattutto al discorso sull'immortalità, visto che le neuroscienze e la psichiatria ormai sembrano spiegare ogni comportamento umano alla luce della biochimica del cervello. Però, da ammiratore dei valori cristiani e da persona che, come tutti penso, si interroga sulla propria esistenza, chiedo agli amici cristiani (cattolici o meno) di provare a convincermi dei loro dogmi.
Grazie
Nove risposte:
anonymous
2018-12-08 18:07:34 UTC
Io non ho dogmi e non voglio convincere nessuno, ho avuto un'adolescenza molto inquieta e ho fatto parte prima di circoli anarchici, poi della sinistra extraparlamentare per approdare a Comunione e Liberazione. Nei 5 anni circa che quest'ultima cosa è durata e nei quali ho creduto veramente in Gesù Cristo quale unica risposta a tutte le domande esistenziali che l'uomo da sempre si pone ho conosciuto per la prima volta in vita mia serenità, senso di appartenenza a qualcosa di più grande, pieno appagamento della vita anche nei suoi aspetti più banali e insignificanti. Ho scoperto che Gesù Cristo, se lo accogliamo, è una risposta che anche per i canoni delle neuroscienze tecnicamente "funziona" nel senso che la nostra vita viene completamente stravolta e cambia decisamente in meglio. Adesso sono tornato ad essere uno spirito libero un po' anarchico, ma da quell'esperienza mi è rimasta la certezza che ogni uomo porta con sé una frazione presa in prestito da una più grande e unica "anima" universale alla quale alla fine ogni singola frazione è destinata a ricongiungersi. Di questo non ho nessuna prova scientifica, ovviamente, è solo una percezione o forse una speranza. Boh.
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2018-12-08 23:05:10 UTC
rispondo innanzitutto ai commenti dell'utente caterina, riguardo all'origine della vita.

E' vero che ancora oggi la scienza non è in grado di dare una risposta a tale quesito.

Ma la scienza in senso moderno (ossia la scienza empirico-sperimentale) è iniziata da pochissimo tempo, soltanto da poco più di tre secoli, ossia dal Seicento, il secolo di galileo e newton. Da pochi decenni si sono scoperti il DNA e il codice della vita. Da pochi anni si è decriptato l’intero codice genetico umano. Stiamo affacciandoci timidamente coi nostri corpi fuori dell’atmosfera terrestre verso gli altri corpi del sistema solare. Puoi stare certa che sarà solo questione di tempo e l’umanità conseguirà quelle conoscenze di cui ancora non disponiamo. Sulla questione dell’origine della vita siamo quindi ancora nella fase in cui è lecito avanzare teorie che soltanto sperimentazioni future potranno verificare o falsificare.

Per quanto mi riguarda, ritengo che il plasma vivente sia da considerarsi uno stato della materia, uno degli stati della materia che può svilupparsi in condizioni date entro range strettissimi, ma che una volta trovato un sito adatto dove annidarsi, si sviluppa con una tenacia implacabile, avvinghiandosi perfino a condizioni che divenissero estremamente ostili alla vita, ove queste si instaurassero gradatamente e non convulsivamente.

Il mio parere è che esiste una matrice di materia vivente perfino nello spazio, e d’altronde sono state azzardate ipotesi riguardo la provenienza dallo spazio di alcuni virus: https://www.supereva.it/pericolo-alieni-le-10-malattie-che-vengono-dallo-spazio-27524

Osservazioni astronomiche hanno rilevato nello spazio la presenza di imponenti quantità di materiale organico che può considerarsi precursore del materiale biologico: https://giuseppemerlino.wordpress.com/2014/11/14/molecole-organiche-nello-spazio/

Penso che sia molto probabile che la vita sia estremamente diffusa nell’universo, e che in molti luoghi essa abbia conseguito anche il livello cognitivo umano e l’abbia in molti siti pure superato.
anonymous
2018-12-08 20:24:38 UTC
Dammi retta. Gesù parla di salvezza, parla del suo regno che non è di questo mondo (a Pilato), parla del regno dentro di noi. Dice al buon ladrone : Oggi (sottolineo oggi) sarai con me nel paradiso.

Poi le nuero hanno dei presupposti, non certezze. Presumono che se 2000 persone sono state in qualche modo in un'altra dimensione e lo hanno raccontato perché hanno visto persone che avevano conosciuto o no, ma spesso il Cristo, spesso. Può uno stato di malattia far vedere cose sempre uguali? cose chiare, cieli azzurri, prati di un verde non esistente sulla terra. Leggetevi le relazioni , tante, di questa gente. Ci sono persone normali e persone famose. Pensate che sono in tanti a non volere che si abbia fede o che questa sia avvalorata da esperienze personali. Non parlo dei defunti che si presentano ai propri cari, è una cosa che avviene spesso. Quello che non si vuole capire è che la religione tratta di un mondo trascendente a cui noi terrestri abbiamo accesso solo in casi eccezionali, perché le nostre facoltà non lo permettono. A questo mondo non si può applicare il metodo scientifico, perché perfino per la fisica ultima le dimostrazioni stanno diventando un problema. E poi sappiamo poco e quel poco è in itinere, cioè può cambiare come è già cambiato tante volte. Dio non cambia: appare ai santi ora come appariva nel 1200, nel 1300, nel 1600, nel 1900 etc.
Giampiero M
2018-12-08 17:39:17 UTC
La scienza, con tanto sforzo, riesce a riconoscere "le leggi, le forze, le regole" che il Creatore ha immesso nel suo Creato visibile e invisibile, riesce a capire e a spiegarci alcuni "come" dell'universo, ma non sa dirci i "perché".

Una tartaruga di oggi è, piu' o meno, come una sua simile di migliaia di anni fa. Il DNA di un uomo di oggi è molto simile a quello di un Neanderthal, che a malapena era capace di compiti elementari, ma le sue conoscenze e capacità sono infinitamente superiori.

E' lo spirito, l'anima dell'uomo, la sua intelligenza, che ha operato il miracolo del suo progresso globale.

Dio sarebbe un falso "creatore" se non avesse dato all'uomo la sua immagine e somiglianza, se si contentasse di veder nascere e morire miliardi di persone sulla Terra senza recuperare le loro anime, da Lui create, per tenerle per sempre con sé.
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2018-12-08 15:13:15 UTC
Provo a fare l'inverso. Trovi sensata l'idea di un Creatore di tutto? Abitiamo su un pianeta roccioso, sferico dal diametro di 12.700 km circa, distiamo 149.600.000 km da una palla di gas incandescente fatta di elio e idrogeno di un diametro pari a circa 1.400.000 km. La stella più vicina a noi proxima centauri dista 4,3 anni luce ovvero circa 4*10^13 km ovvero 40.000.000.000.000 km, abitiamo nella via lattea, la sua lunghezza è 100.000 anni luce, ovvero 10^18 km 1.000.000.000.000.000.000 km, la nostra galassia dista dalla galassia di Andromeda 2,5 milioni di anni luce ovvero 2.500.000 al, in km sono 2,36*10^19 ovvero 23.600.000.000.000.000.000 km. Nell'universo conosciuto ci sono circa 2.000 miliardi di galassie che distano tutte una media di 3.000.000 di anni luce, facendo due conti approssimati stiamo parlando di un estensione dell'universo conosciuto di 3,6*10^63 km^2 ovvero 63.000.000.000.000. 000.000.000.000.000.000. 000.000.000.000.000.000. 000.000.000.000.000 m^2 metri quadri ed è solo quello che possiamo vedere, tutto il resto non ci è dato nemmeno immaginarlo; il tuo appartamento è 80/100 m^2. Che ne dici ha senso credere di essere gli unici nell'universo e che tutto quello che ci circonda sia solo un enorme giardino inesplorabile?
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2018-12-09 08:54:26 UTC
Visto che qualcuno (assai ignorante) si impunta a segnalare TUTTE le risposte che non sono in linea con il suo LIMITATO pensiero … ciò mi stimola a riproporre quelle risposte.







Il vangelo e la bibbia sono pieni di contraddizioni perché nel corso della storia sono stati abilmente modificati alcuni dei loro passi ... per tentare di far dire a quei libri quel che faceva più comodo a re e tiranni.

Per meglio capire il concetto suggerisco di rileggere la fattoria degli animali e in particolare di soffermarsi sul sogno del Vecchio Maggiore.







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[…] Non appena la luce nella stanza da letto si spense, tutta la fattoria fu un brusio, un’agitazione, uno sbatter d’ali. Durante il giorno era corsa voce che il Vecchio Maggiore, il verro Biancocostato premiato a tutte le esposizioni, aveva fatto la notte precedente un sogno strano che desiderava riferire a tutti gli animali”. Nel suo discorso il Vecchio Maggiore annuncia la rivoluzione e la liberazione: “L’uomo è il solo, vero nemico che abbiamo. Si tolga l’uomo dalla scena e sarà tolta per sempre la causa della fame e della fatica”. E poi conclude: «Poco mi rimane ancora da dire. Solo ripeto di ricordar sempre il vostro dovere di inimicizia verso l’uomo e tutte le sue arti. Tutto ciò che cammina su due gambe è nemico. Tutto ciò che cammina su quattro gambe o ha ali è amico. E ricordate pure che nel combattere l’uomo non dobbiamo venirgli ad assomigliare. Anche quando l’avrete distrutto, non adottate i suoi vizi. Nessun animale vada mai a vivere in una casa, o dorma in un letto, o vesta panni, o beva alcolici, o fumi tabacco, o maneggi danaro, o faccia commercio. Tutte le abitudini dell’uomo sono malvagie. E, soprattutto, nessun animale divenga tiranno ai suoi simili. Deboli o forti, intelligenti o sciocchi, siamo tutti fratelli. Mai un animale uccida un altro animale. Tutti gli animali sono uguali” […]

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Quel sogno porterà alla rivoluzione e i maiali assumeranno il potere, che con il passare del tempo diventeranno tiranni a loro volta … travisando i passi di quel famoso sogno.



Interessantissimo è il finale di quella fiaba che contraddice l’ipotesi che si tratterebbe di un messaggio antibolscevico e solo antibolscevico. Infatti vien raccontato che i maiali (i bolscevichi) ─ sebbene all'insaputa degli altri animali ─ sono in ottimi rapporti con gli uomini (con gli anti-bolscevichi o capitalisti) e addirittura spesso i due gruppi si ritrovano per banchettare assieme o per giocare a carte.



E durante uno di questi loro banchetti succederà qualcosa di straordinario: chi li osserva dall'esterno non riesce a discernere ─ tra maiali (/ i bolscevichi) e uomini (/ i capitalisti democratici) ─ il meno cattivo.







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[…] Gli animali silenziosamente si ritirarono. Ma non avevano percorso venti metri che si fermarono di botto. Un clamore di voci veniva dalla casa colonica. Si precipitarono indietro e di nuovo spiarono dalla finestra. Sì, era scoppiato un violento litigio. Vi erano grida, colpi vibrati sulla tavola, acuti sguardi di sospetto, proteste furiose. Lo scompiglio pareva esser stato provocato dal fatto che Napoleon e il signor Pilkington avevano ciascuno e simultaneamente giocato un asso di spade. Dodici voci si alzarono furiose, e tutte erano simili. Non c'era da chiedersi ora che cosa fosse successo al viso dei maiali. Le creature di fuori guardavano dal maiale all'uomo, dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due.

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Maria Lol
2018-12-09 08:49:29 UTC
https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibbia/domande/cosa-è-anima/#?insight[search_id]=072d8b42-674c-4d39-93a7-cbb8290cb930&insight[search_result_index]=0
francesca
2018-12-09 14:11:55 UTC
Caro Jean, ti rispondo anche se hai già chiuso la domanda.

Rispetto alla bellissima risposta che hai scelto come migliore (e che mi ha toccato) io voglio solo fare una precisazione, diciamo così, tecnica, teologica: credere all'immortalità dell'anima non è necessario per essere cristiani.



La Bibbia è supportata da antropologie diverse, ma la prevalente (quella di anima ebraica, semita) quando parla di "anima", "spirito", carne", intende sempre l'intera persona, colta da punti di vista diversi. Più o meno, anima è l'uomo in quanto vivente, spirito l'uomo in quanto idealità pensiero e progettualità, carne o corpo l'uomo come individuo ed essere in relazione (siamo in relazione attraverso i 5 sensi), anche debole, vulnerabile. Sempre dell'uomo tutto intero si parla. Come se noi dicessimo (esempi che faccio ora, ad hoc) "la creatura superiore", "Il mortale", "il terrestre", sempre intendendo l'uomo.

Ma l'autore del libro della Sapienza (che sembra essere l'ultimo scritto dell'Antico Testamento) cerca di inculturare il messaggio biblico in una civiltà mutata; l'ebraismo è entrato in contatto con la filosofia greca, allora questo autore raccoglie la sfida e prova ad esprimere lo stesso messaggio con categorie culturali diverse. Accoglie l'antropologia greca, che vede l'uomo come composto di anima e di corpo. In quel testo allora le due parole cambiano di significato e dicono ciascuna una parte dell'uomo. (Wittgenstein diceva che una parola prende significato dal contesto in cui è situata).

Per molto tempo siamo rimasti ancorati alla visione greca della realtà; la filosofia greca ha permesso alla chiesa, nei primi secoli, di esprimere con esattezza delle realtà di fede che erano delicate e facilmente storpiabili (natura, persona...). E forse abbiamo preso lo schema greco come se fosse più di uno schema mentale, atto a capire il mondo e noi stessi; ne abbiamo fatto una questione di sostanza! Solo in tempi recenti si guarda all'uomo in maniera olistica -che, guarda caso, è la più vicina al mondo mediorientale antico, biblico-.



Quello che interessa al credente è che alla morte risorgeremo, come Cristo è risorto e ci ha aperto la porta del cielo. Risorgeremo con la "carne" = il nostro io individuale, percepibile come io; non come asseriscono le filosofie orientali, immersi e dispersi nel tutto, indistinti.



Religione e filosofia sono due cose diverse. La Bibbia adopera indifferentemente una o l'altra antropologia, a seconda della cultura in cui è immersa; e così il cristiano. Come scienza e fede non si oppongono nè si sostengono l'una con l'altra, perchè sono pertinenti a campi diversi, così pure filosofia e fede.

Puoi abbracciare qualsiasi filosofia sull'uomo -purchè non sia palesemente atea- e restare credente. Galilei Galilei, giocando con l'ambivalenza della parola "cielo", diceva che "la scienza c'insegna come è fatto il cielo, la Bibbia/la fede come si vada in cielo".
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2018-12-08 15:31:41 UTC
Se questo ti consola non lo insegna neanche la Bibbia che abbiamo un'anima immortale. Questo concetto lo avevano i popoli pagani ma gli ebrei e i primi cristiani non avevano questa credenza. Infatti già dalla genesi si legge chiaramente

(Genesi 3:19) ...tornerai al suolo, perché dal suolo sei stato tratto: polvere sei e polvere tornerai”.

Ti sembra che compaia il concetto di immortalità dell'anima?

Dal racconto della morte di Lazzaro emerge chiaramente qual era la credenza comune ai tempi di Gesù…

(Giovanni 11:23, 24) ...Gesù le disse: “Tuo fratello (Lazzaro) risorgerà”. 24 Marta gli rispose: “So che risorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno”.

(qui compare il concetto di resurrezione che avverrà nell'ultimo giorno ma non di anima immortale).



Hai notato? Marta non accenna affatto a un'anima immortale!! E tanto meno Gesù.

Forse ti è più chiaro in questo versetto?

(Ecclesiaste 9:5, 6) ...Infatti i vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla, né hanno più alcuna ricompensa, perché di loro non rimane alcun ricordo. 6 Il loro amore, il loro odio e la loro gelosia sono ormai scomparsi....



Altro concetto… Anima.

Nella Bibbia “anima” traduce l’ebraico nèfesh e il greco psychè. L’uso biblico di questi termini mostra che per anima si intende una persona o un animale, o la vita che la persona o l’animale ha in quanto tale. Per molti, comunque, l’“anima” è una parte immateriale o spirituale dell’uomo che sopravvive alla morte del corpo fisico. Per altri sarebbe il principio vitale. Ma queste due ultime concezioni non sono insegnamenti biblici.

(Genesi 2:7) ...Dio formò l’uomo dalla polvere del suolo e gli soffiò nelle narici l’alito della vita; così l’uomo diventò un essere vivente.

Nota che non viene detto che all’uomo fu data un’anima, ma che egli divenne un’anima, una persona vivente). (Il termine ebraico qui tradotto “anima” è nèfesh. Di, Na, PIB e VR concordano con questa versione. CEI, Con, Ga e Mar traducono “essere”; Ri ha “persona”.

1 Cor. 15:45: “Così è anche scritto: ‘Il primo uomo Adamo divenne anima vivente’. L’ultimo Adamo divenne spirito vivificante”. (Perciò le Scritture Greche Cristiane concordano con le Scritture Ebraiche sul significato di anima). (La parola greca qui tradotta “anima” è l’accusativo di psychè. Anche Con, Di, Mar, Na, PIB, Ri e VR traducono “anima”. CEI e Ga hanno “essere”).



(Le sigle sono traduzioni diverse della Bibbia)


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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