Il processo della reincarnazione esiste ed è Vero, Cristo c'è lo ha detto, ma il cattolicesimo che si è affermato secondo l' idea di Paolo di Tarso, ha trovato tra il terzo ed il quarto secolo una certa accondiscendenza tra gli imperatori romani da Costantino in poi. E' risaputo il pragmatismo degli imperatori romani, questi sono stati più propensi a concedere il loro consenso a quel tipo di cristianesimo che era stato portato avanti da Paolo di Tarso rispetto agli altri cristianesimi di matrice giudeo-cristiana o gnostica. Il cristianesimo di Paolo di Tarso ha una sua logica tutta particolare che non sempre coincide con la Parola e gli insegnamenti di Cristo e che, purtroppo ha in pratica depistato il Cristianesimo delle origini privandolo della vera Spiritualità, del vero concetto di Anima Spirituale che Cristo ci ha insegnato e di cui gli apostoli hanno continuato a predicare, tanto che tracce di ciò associato al concetto della reincarnazione risultano ancora oggi nei vangeli canonici ed in quelli apocrifi. Il Cristianesimo di Paolo è un cristianesimo farisaico con un Dio che giudica e che condanna simile ad un imperatore romano .....ed un Figlio che insieme alla Chiesa diventa < mediatore > tra il Padre e gli uomini..... Un concetto che divenne ben accolto presso gli imperatori da Costantino in poi.....che miravano ad avere un unico stato con i popoli controllati ed ubbidienti da una unica religione.
Con il concilio di Costantinopoli del 553 d.C. , indetto e presieduto dall' imperatore romano: Giustiniano, ostile alla idea di inserimento nella dottrina del concetto della reincarnazione, su espresso ordine dell' imperatore stesso fu convocato un sinodo di vescovi di idee molto accondiscendenti alle direttive dell' impero, con il compito di esaminare la Spiritualità secondo lo studio fatto dal grande teologo alessandrino Origene, favorevole ad accogliere il processo della reincarnazione nella dottrina cristiana. Un mese circa prima del Concilio, il sinodo dei vescovi si pronunuciò emettendo parere contrario a Origene, con il risultato che quando ci fu il concilio, l' argomento del processo della reincarnazione non venne mai discusso in sede di concilio, giacchè fu ritenuto sufficiente il parere contrario emesso in precedenza dal Sinodo stesso.
In quel concilio, va anche rilevato la non partecipazione del papa di allora: Vigilio, per sua espressa volontà dovuta a contrasti verso l' imperatore a causa della sua ossessiva ingerenza nelle problematiche teologiche della dottrina della chiesa in via di impostazione definitiva, così che il teologo ORIGENE, Padre della Chiesa, (183 - 254) venne condannato come eretico, dopo tre secoli dalla sua morte, e con lui la sua opera
fu ritenuta eretica. In essa era descritta la base della Spiritualità cristiana in armonia con il processo della reincarnazione.
Fu grazie, per modo di dire, alla iniziativa di un imperatore romano che il processo della reincarnazione fu letteralmente dal Cristianesimo delle origini, nato dalla Parola e dagli insegnamenti di Cristo.
Il processo della rencarnazione è sopravvissuto lo stesso ai secoli malgrado la forte opposizione del cattolicesimo ortodosso che ha consolidato il suo potere, proiettando la chiesa nella logica del < Potere Temporale >; potere che, come sappiamo, è del tutto contrario alla Parola e agli insegnamenti di Cristo......