Ciao Micael,
Si tratta di un'antica diatriba, nata addirittura ai tempi della patristica.
Va comunque detto che, nonostante tutto, l'Epistola agli Ebrei è comunemente attribuita all’apostolo Paolo. Era accettata come epistola di Paolo da alcuni dei primi scrittori. Il papiro Chester Beatty II (P46) (ca. 200 E.V.) include Ebrei fra nove lettere paoline, ed Ebrei è elencata fra le “quattordici lettere di Paolo l’apostolo” nel “canone di Atanasio”, del IV secolo E.V.
Lo scrittore di Ebrei non si identifica per nome. Anche se tutte le altre lettere di Paolo portano il suo nome, l’assenza del nome dello scrittore non esclude a priori che sia stato Paolo a scriverla. L’evidenza intrinseca della lettera indica fortemente Paolo come scrittore e l’Italia, probabilmente Roma, come luogo in cui fu scritta. (Ebrei 13:24) Paolo fu detenuto per la prima volta a Roma evidentemente negli anni fra il 59 e il 61 E.V. Timoteo era a Roma con Paolo, dato che è menzionato nelle lettere dell’apostolo ai Filippesi, ai Colossesi e a Filemone, scritte da Roma durante quella detenzione. (Filippesi 1:1; 2:19; Colossesi 1:1, 2; Filemone) Questa circostanza concorda con l’osservazione fatta in Ebrei 13:23 circa la liberazione di Timoteo dalla prigione e il desiderio dello scrivente di recarsi presto a Gerusalemme.
Inoltre, la dottrina è tipica di Paolo, benché gli argomenti siano presentati da un punto di vista giudaico, destinati a suscitare interesse nella congregazione strettamente ebraica cui la lettera era indirizzata. A questo proposito un commentario biblico [Clarke’s Commentary, Volume 6, page 681] dice della lettera agli Ebrei: “Che fosse scritta a giudei, per natura tali, è provato dalla struttura dell’intera epistola. Se fosse stata scritta ai gentili, nemmeno uno su diecimila avrebbe potuto comprendere l’argomento, perché essi non avevano dimestichezza con il sistema giudaico, la conoscenza del quale è data ovunque per scontata dallo scrittore di questa epistola”. Questo contribuisce a spiegare la differenza di stile rispetto alle altre lettere di Paolo.
Del resto, lo stesso Origene disse che "solo Dio sa chi veramente scrisse l'epistola" (in Historia Ecclesiastica - pagina 273).
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