Caro "matematico triestino" hai toccato tanti temi, ma permettimi di dirti che hai le idee un poco confuse.
Fermo restando che sottoscrivo in toto la risposta che ti ha dato "marte", mi permetto di aggiungere alcune osservazioni sparse.
1) Io sono cattolico, ma non mi sento di dover assumere nessun atteggiamento difensivo. Posso argomentare, anche se a volte e' difficile perche' la disinformazione e l'ignoranza circa la religione cattolica e la storia della Chiesa e' talmente abissale, che, per dirla in breve, non so da che parte cominciare. (non sto parlando di te)
2) e' perlomeno singolare che tu voglia estendere a tutti il tuo concetto di sessualita', legittimo sicuramente, ma non universale.
3) se consideri battezzare un bimbo una violenza nei confronti di chi non puo' opporsi, allora tutta l'educazione che i genitori danno ai figli, o che la scuola stessa da' agli alunni e' una violenza. Cosa vorresti che un bimbo cresca da selvaggio fino alla maggiore eta'? Cosa vorresti, che tutti gli imput che subisce siano casuali?
Il concetto dello "sbattesimo" poi e' grottesco: se tu da adulto non credi alla sacramentalita' del battesimo, mi spieghi che senso avrebbe una controoperazione?
Che fastidio ti da. Non compare sui documenti di identita'.
4)Drogarsi non e' un fatto personale (qui non parlo di religione): e' un fatto di una gravita' sociale enorme. Il drogato non vive solo su un isola deserta e tutte le sue azioni interagiscono con la vita degli altri. Ed e' per questo che io sono un sostenitore della punibilita' penale di chi fa uso di droghe, anche in minima misura.
5)La Chiesa non parla di leggi, di illegalita' etc...: la Chiesa entra a pieno diritto ( anzi, direi che ne ha il dovere) nelle problematiche che riguardano la morale.
6) Il tema dei sacramenti per i divorziati e' un tema di attualita' anche all'interno della Chiesa, la quale ha i suoi tempi di riflessione e sono sicuro che prima o poi qualcosa di nuovo ne verra' fuori.
Ho visto che sei nuovo.
Benvenuto in answers.
Ciao