L' ateo può come il credente credere ... Ma non lo fa ... Per pigrizia , per debolezza , l' ateo la definisce scelta ... L' ateo che si dichiara ateo lo fa per essere compatito , come un disabile che sfoggia la sua disabilità per lagnarsi , avere vantaggi ... Credere fa parte della volontà , è l' espressione più alta e complessa della volontà ... L' ateo però non si sforza , come un parassita segue calendari cristiani , festività e quant' altro , come una pecora il pastore ... Ma a parole l' ateo si dissocia , è forte , ha scientificamente capito tutto , ha la logica dalla sua , una logica fiacca però è un impreparato , non ha studiato antichi e complicati testi tantrici , che giustificherebbero la sua atea scelta ... Attacca i TDG , qualsiasi religione , se la ride di Dio ... Nel giardino di Dio saltella come una gazzella infischiandosene e andando a vantaggi ... Vengo alla domanda : se l' ateo fosse un vero ateo , uno quindi convinto , estremamente convinto e si dichiara tale , sta di fatto abdicando ad una sua facoltà intellettiva ad un suo arto , non utilizzando un suo senso per scelta , non si vuole sintonizzare con radioDio quindi cede , lascia , molla questa sua prerogativa in mano ai TDG e altri religiosi , che se la prendono , si impossesano di questa prerogativa di proprietà dell' ateo , quindi perchè lamentarsi dei credenti ?