La frase è giustissima: 'quello che "Dio", ... ha unito, ... non l'uomo!' Essere uniti da Dio lo sentono nel proprio intimo, solo ed esclusivamente i due e nessun altro. Un uomo, anche se prete, non ha la benchè minima possibilità di sapere se quell'unione è voluta da Dio o sono solo affari, interessi, convenienza, giovinezza, ormoni, censo, professione, od altro ancora ad interagire nel rapporto. Dunque non ha la benchè minima autorità per decretare l'eternità di un matrimonio, perchè così facendo (e spesso superficialmente sbagliando) si pone lui stesso come 'pietra d'inciampo'.
Non a caso Cristo si è sempre 'scagliato' contro la casta dei sacerdoti chiamandoli 'razza di vipere', perchè addossano ai fedeli oneri e doveri pesanti (in questo caso le conseguenze di un matrimonio religioso fallito) e tengono per sè tutti i privilegi!
@ Sir Walters e tanti altri
Le 'burocrazie' teologiche della chiesa non interessano nel modo più assoluto a Dio. Interessano solo ai 'burocrati' della religione. Dio guarda al sodo dei rapporti ed alle opere dell'uomo, non si può prenderlo in giro in questa squallida maniera!
Finchè non si capirà che quando due (in piena coscienza e non per superficialità, come qualcuno ha citato) sono ai ferri corti, è il segnale che quell'unione non è 'voluta' da Dio, si confonderà sempre il volere di Dio (voi lo sapete?) con le leggi e le norme della chiesa cattolica, altrimenti bisognerebbe pensare che Dio sbaglia! Invece, quando Dio unisce, lo fa per sempre e giustamente si scaglia contro chi 'attenta' alle sue unioni. Dunque statevi accorti! Essere sicuri che Dio c'entri qualcosa con la 'totalità' dei matrimoni religiosi (mentre nella realtà stanno magari andando a rotoli) è solo da uomini che vogliono sostituirsi a Lui. Praticamente degli 'empi'!