L'anima che si presenta davanti a Dio e' in debito con Lui perche' Lo ha offeso. Il peccato produce all'anima un duplice danno: la colpa e la pena.La confessione cancella i nostri peccati, ma l'anima deve ancora espiare per il peccato commesso.Per fare un esempio molto semplice: il peccato e' come un chiodo conficcato nella nostra anima; con la confessione viene tolto il chiodo ma rimane il segno, il foro praticato nel muro. Ecco che la chiesa mette a disposizione dei fedeli le Indulgenze, frutto dei meriti infiniti di Gesu' e dei grandi meriti della santissima Vergine Maria e dei santi, utilissime per riportare la nostra anima al suo primitivo candore.
L'Indulgenza dunque, secondo la dottrina cattolica e' la remissione davanti a Dio della pena temporale dovuta per i peccati( gia' perdonati, se mortali, quanto alla colpa e alla pena eterna)
L'indulgenza e' PARZIALE o PLENARIA a seconda che liberi in parte o totalmente dalla pena temporale dovuta per i peccati.
Entrambe le Indulgenze possono essere applicate ai vivi o ai morti
L'indulgenza plenaria ti libera totalmente della pena temporale dovuta per i peccati fino a quel punto commessi,Se, per ipotesi, un secondo dopo si commettesse un peccato mortale,il peccatore si ritroverebbe con la colpa da confessare e la pena.
L'indulgenza parziale e' limitata. Faccio un esempio; se faccio il Segno della Croce,avro' un indulgenza parziale di 100 giorni che posso sommare ad altri giorni ogni qualvolta faccio il Segno di Croce.Sicuramente non basteranno i giorni acquistati per liberarmi dalla pena e, se compio un peccato subito dopo, sarebbe un calcolo matematico che certamente Dio non fa' e noi non si e' in grado di quantificare di quanta la nostra pena e' stata sottratta
Infine il tempo di Dio non corrisponde al tempo umano.
La matematica e' per gli uomini, la spiritualita'(non quantificabile) e' per Dio