Ho passato un anno senza mangiare nessun prodotto animale, ma è anche vero che 6 mesi li ho passati solo sui libri a studiare (14 ore al giorno circa). Quando poi ho ripreso la vita sociale ne ho sentito il "bisogno" dato soprattutto dalla comodità nel reperirla, anche perché una volta abituato a smaltire le scorie (21 kg persi in tre mesi) tutto diventa più semplice. E certamente è più semplice mangiare prodotti animali tre volte a settimana circa, piuttosto che impazzire fra negozi biologici in mezzo a quei pazzi dei vegani animalisti...
Comunque interiormente io sto benissimo, e anche fisicamente. L'importante è sempre star svegli quando si mangia. Spesso si è tentati "meccanicamente" a mangiare carne o pesce fino a sentirsi sazi, ma è meglio mangiarne fino a che le papille ne hanno voglia. Poi si può passare alla verdura che annacqua un po' lo stomaco ed equilibra il tutto.
Ti consiglierei per esperienza, se proprio ti interessa l'argomento, di non informarti sui testi religiosi dell'antichità (come il Vangelo esseno della pace o le testimonianze gnostiche e manichee), perché sono testi altamente simbolici e scritti con linguaggi diversi dal nostro, che spesso vengono decifrati male anche nei contenuti (l'argomento dietetica è il primo assieme a tutti gli altri di stampo "pratico").
Casomai dai uno sguardo alla dietetica cinese, impadronendoti prima del linguaggio simbolico della medicina tradizionale. Il suo vantaggio principale è che, oltre a non avere moralismi di sorta, non è spiritualisticamente estrema come quella indù (perché per vivere in modo sano di soli vegetali bisogna anche vivere come uno yogi, un monaco o un fachiro, il che è impossibile in società), pertanto l'assunzione dei cibi animali è studiata sulla base dell'interazione con altri alimenti al fine di creare quell'equilibrio che permetta una sana costituzione energetica.