Domanda:
Cosa ne pensate dell'articolo di Galli Della Loggia scritto su Il Corriere della Sera di una settimana fa?
Lionheart
2013-06-10 07:15:10 UTC
Una grande rivoluzione sta silenziosamente giungendo al suo epilogo in
Europa. Una rivoluzione della mentalità e del costume collettivi che segna una
gigantesca frattura rispetto al passato: la rivoluzione antireligiosa. Una
rivoluzione che colpisce indistintamente il fatto religioso in sé, da qualunque
confessione rappresentato, ma che per ragioni storiche, e dal momento che è
dell'Europa che si parla, si presenta come una rivoluzione essenzialmente
anticristiana.
Ormai, non solo le Chiese cristiane sono state progressivamente espulse
quasi dappertutto da ogni ambito pubblico appena rilevante, non solo
all'insieme della loro fede non viene più assegnato nella maggior parte del
continente alcun ruolo realmente significativo nel determinare gli
orientamenti delle politiche pubbliche - non solo cioè si è affermata
prepotentemente la tendenza a ridurre il cristianesimo e la religione in genere
a puro fatto privato - ma contro il cristianesimo stesso, a differenza di tutte le
altre religioni, appare oggi lecito rivolgere le offese più aspre, le più
sanguinose contumelie.
Ecco alcuni esempi, tra gli innumerevoli che potrebbero farsi, di
quanto sto dicendo (tratti in parte da una dettagliata denuncia pubblicata su
un recente numero di Avvenire ). In Irlanda le chiese sono obbligate ad
affittare le sale per le cerimonie di loro proprietà anche per ricevimenti di
nozze tra omosessuali; a Roma, nel corso del concerto del Primo Maggio un
cantante ha mimato il gesto rituale della consacrazione dell'ostia durante
l'eucarestia avendo però tra le mani un preservativo al posto dell'ostia; in
Danimarca il Parlamento ha approvato una legge che obbliga la Chiesa
evangelica luterana a celebrare matrimoni omosessuali nonostante un terzo
dei ministri di questa si siano detti contrari; in Scozia due ostetriche
cattoliche sono state obbligate da una sentenza a prendere parte a un aborto
effettuato dalle loro colleghe, mentre dal canto suo l'Ordine dei medici inglese
ha stabilito che i medici stessi «devono» essere preparati a mettere da parte il
proprio credo personale riguardo alcune aree controverse.
Ancora: in un recente video di David Bowie, in cui la celebre rockstar è
abbigliato in modo che ricorda Gesù, la scena mostra un prete che dopo aver
percosso un mendicante entra in un bordello e qui seduce una suora sulle cui
Sette risposte:
?
2013-06-10 10:14:44 UTC
Se non sbaglio Gesù disse "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio" e quando fu interrogato da Pilato che gli chiese "Sei tu il Re dei Giudei" lui rispose "Il mio regno non è di questo mondo".



Se la Chiesa non interferisse nelle regole degli Stati (laici), su questioni morali, nessuno avrebbe da discutere o discriminare, ai cattolici è ammesso avere un'opinione ed anche praticarla (tutti dovremo essere liberi, anche gli atei, di fare delle scelte personali), allo Stato tocca decidere su temi che riguardano tutti i cittadini e non solo quelle deii cattolici.

Anche l'unione gay, si tratta di unione totalmente civile, ma i cristiani ci devono mettere bocca, non obbliga la Chiesa a sposare i gay ed anche la maggior parte dei cristiani "non cattolici" sono d'accordo.



Anche sulla cannabis medica, il Vaticano (nelle sue farmacie) è stato l'unico in Italia ad averla per anni come medicinale, poi è diventata una battaglia ideologica assurda ed insensata e l'hanno tolta.



Mentre i cristiani americani sono favorevoli, fin dal 2004, alla marijuana terapeutica federale:

Dal WashingtonPost - article, A6995-2004/Jun/25:

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"La Chiesa Metodista Unita, l'Union for Reform Judaism, il Progressive National Baptist Convention, la Chiesa episcopale, l'Associazione Unitaria universalista, la Chiesa Presbiteriana (USA), la Chiesa Evangelica Luterana in America e la Chiesa Unita di Cristo hanno fatto dichiarazioni che sostengono l'uso controllato di marijuana per ragioni mediche. "Secondo la nostra tradizione, un medico è obbligato a curare i malati", inizia una risoluzione adottata nel novembre dalla Union for Reform Judaism.

La dichiarazione riconosce l'uso medico della marijuana come dei 5.000 anni di tradizione e incoraggia il governo federale a cambiare lo stato di marijuana da una sostanza proibita ad un farmaco di prescrizione.

Una cosa notevole di sostegno religioso di marijuana medica è stata la mancanza di un dibattito intenso, soprattutto in tagli dilaniato sulle questioni di unioni omosessuali e l'ordinazione di sacerdoti gay, secondo gli attivisti religiosi...



Alcune denominazioni asseriscono forte sostegno per la marijuana medicinale, ma rifiutano l'uso ricreativo - sostenendo in tal modo un obiettivo di secolari gruppi di pressione di marijuana, ma non l'obiettivo finale di depenalizzare completamente il farmaco."

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Qui in Italia ci sono invece dei cattolici considerati "buoni", che impediscono alle persone una cura medica (per malattie come la SLA, la SM, la Fibromialgia, il cancro terminale, ecc..).

Persone come quel gran cristiano di Giovanardi che hanno fatto una legge che punisce i consumatori o chi si cura con essa, come degli spacciatori d'eroina, rapinatori a mano armata e stupratori di minori:

Con da 6 a 20'anni di prigione e oltre 15.000 euro di sanzione (secondo la Fini-Giovanardi).



Uno che ha detto, di un ragazzo ucciso a calci nella schiena, per il valore di 100 euro di cannabis (era un drogato, una larva umana, un parassita e sarebbe morto lo stesso!)



Imparate ad esserlo veramente "cristiani", piuttosto di fare finta di esserlo, o prima di giudicarci...
anonymous
2013-06-10 14:39:12 UTC
Ne penso che se non era già suo, il Vaticano ha comprato anche il Corriere della Sera, giusto un gallo castrato detto comunemente cappone poteva scrivere un' eresia del genere.

Non so dove vivi tu, io abito a Roma, la città con più chiese e tipi di credi al mondo, forse ancora più di Gerusalemme, e tu cosa prendi per buono? Un cretino che si sente minacciato dall' ateismo dilagante, come se gli atei fossero in grado di far chiudere tutte le chiese e vietare agli altri di credere.

Voi con la paranoia ci convivete, perchè questa è paranoia.

La chiesa chiuderà, questo è certo, ma non per colpa\merito degli atei, ma semplicemente perchè la gente oggi è più istruita, quindi meno credulona. Con i mass media che ormai riportano tutto, la chiesa non può più nascondere le sue schifezze, quindi anche chi non è istruito, se ha un cervello si rende conto di chi sono certi preti e di conseguenza alla chiesa gli dice good bye.

Chiudo qua, altrimenti dovrei scrivere il triplo di quello che hai scritto tu per elencarle tutte.



http://www.intoleranceagainstatheists.eu
?
2013-06-10 15:43:37 UTC
E' assai curiosa tutta questa agitazione da parte dei cristiani i quali dimostrano una assoluta mancanza di decenza o come minimo una totale mancanza di memoria. Dal 313 in poi (editto di Costantino) i cristiani hanno fatto ben di peggio: hanno imposto il loro credo con la violenza fisica e morale approfittando del potere politico e militare che avevano. Hanno costretto chiunque ad inginocchiarsi al loro dio, hanno mortificato la libera espressione del pensiero, hanno impedito il progresso scientifico, non si sono fatti scrupolo di usare tortura e roghi per annientare ogni resistenza al loro volere. E adesso fanno i perseguitati per queste sciocchezze???? Ma dovrebbero ringraziare che non vengono trattati come LORO hanno trattato gli altri per secoli!! Se dovessimo usare il LORO sistema oggi si demolirebbero le chiese con gli esplosivi e si fucilerebbero preti e suore. Invece no, noi siamo molto piu' civili di loro e ci limitiamo a dirgli di fare quello che vogliono purche' cio' non interferisca con le leggi e il funzionamento della societa'. Non mi sembra una gran persecuzione. La sfera religiosa e' privata e ognuno se la vive nel privato. Se sei religioso non fare il ginecologo o l'infermiere, così non avrai problemi di coscienza.
Gabriele
2013-06-10 14:21:06 UTC
mediche e paramediche.

Non si contano infine in tutte le sedi più o meno ufficiali, a cominciare da

quelle scolastiche, i casi di cancellazione, a proposito delle relative festività,

della parola Natale, sostituito dal neutrale «vacanze invernali» o simili.

Ce n'è abbastanza da suscitare la preoccupazione di qualunque coscienza

liberale. Qui infatti non si tratta tanto di cristianesimo, di Chiesa, o di

religione, bensì di qualcosa di ben più importante: si tratta di libertà. E di

storia. Di consapevolezza cioè che in Europa la libertà religiosa ha

rappresentato storicamente l'origine (e la condizione) di tutte le libertà civili e

politiche. Essere assolutamente liberi di adorare il proprio Dio, di propagarne

la fede, di osservarne i comandamenti, di aderire alla visione del mondo e al

senso dell'esistere che questi definiscono, di praticarne pubblicamente il

culto; ma anche naturalmente essere libero di non avere alcun Dio e alcun

culto: da qui è partito il cammino della libertà europea. E c'è bisogno di

ricordare che si è trattato del Dio cristiano?

La libertà religiosa vuol dire alla fine null'altro che la libertà della

coscienza, cioè il non essere obbligati per nessuna ragione ad abbracciare idee

o comportamenti contrari ai dettami accettati nel proprio foro interiore. Che è

appunto la libertà di autodeterminarsi: e pertanto anche di parlare, di

scrivere, di discutere a sostegno delle proprie convinzioni, così come di

ascoltare quelle altrui e magari farsene convincere. Insomma, libertà religiosa

da un lato e dall'altro libertà di opinione e di parola - che sono i due pilastri

della libertà politica - vanno all'unisono. È innanzi tutto da questo punto di

vista, dunque, che è quanto mai preoccupante il fatto che oggi, in Europa, in

molti luoghi e per molti versi, la libertà dei cristiani appaia oggettivamente

messa in pericolo. E non importa che ciò avvenga per il proposito di

proteggere da supposte discriminazioni questa o quella minoranza. È anzi

semplicemente paradossale, dal momento che nell'attuale panorama del

continente sono i cristiani in quanto tali che appaiono una minoranza. Lo

2

sono di certo - e massimamente i cristiani cattolici e la loro Chiesa - rispetto al

mainstream dell'opinione e del costume dominanti e culturalmente

accreditati.

Basta vedere come nelle materie più scottanti alcuna voce autorevole,

riconosciuta generalmente come tale, si alzi quasi mai a sostegno del loro

punto di vista; come ogni accusa nei confronti loro e del loro clero raccolga

sempre larghissimo favore; come ogni attribuzione di responsabilità storica

per qualunque cosa negativa del passato, anche la più fantasiosa, sia invece

sempre di primo acchito giudicata fondatissima. È forse ora che l'Europa che

si dice e si vuole «Europa dei diritti» - ma che finisce troppo spesso per essere

solo l'Europa del pensiero unico politicamente corretto - ricordi il celebre

ammaestramento di una grande figlia dell'ebraismo rivoluzionario, Rosa

Luxemburg. La quale si può presumere che come ebrea e rivoluzionaria

sapesse bene ciò di cui parlava: «La libertà è sempre e solo la libertà di chi la

pensa diversamente»
Dreamer
2013-06-10 18:15:21 UTC
Si potrebbe scrivere un papiro per risponderti, ma la faccio semplice anche perchè immagino che non avrai voglia di leggere 20.000 righe di risposta.

1 E' vero che il cristianesimo sta lentamente perdendo il suo ruolo, ma voi credenti esagerate davvero! Sembra che domani tutte le chiese debbano essere bruciate al grido di "Viva Darwin"!

2 La religione E' e DEVE ESSERE un fatto privato. Credi davvero che i preti possano governare? Credi davvero che possiamo basare la nostra vita pubblica e politica su di un libro di racconti mitologici scritto 2000 anni fa da un branco di pastori ignoranti? Decisamente no.
?
2013-06-10 15:15:35 UTC
Che è ora che ci si accorga che qualcosa di veramente profondo e radicale sta cambiando e non solo in europa ma nel mondo intero.

Le religioni, che hanno "accompagnato bene o male" l'essere umano nel suo sviluppo hanno fatto o stanno facendo o al massimo faranno tra qualce decennio o un secolo il loro tempo.

Molti, tanti e mi auguro presto tantissimi si "aprono" a valori diversi da quelli inscatolati delle religioni.

E' veramente iniziata un'epoca di grandi cambiamenti che porterà, con le nuove generazioni, a dover fare i conti con una nuova visione della vita, del sociale, dello sviluppo e dei privilegi.

Ci saranno e ci sono molti colpi di coda e ci saranno e ci sono, per contro, molte esagerazioni ovvero l'andare all'estremo opposto, ma questo movimento è già ora inarrestabile.

Chi non se ne renderà conto sarà destinato ad essere marginalizzato e parlo di coloro che occupano attualmente il potere sia economico sia politico sia religioso.
?
2013-06-10 15:59:37 UTC
"Danimarca il Parlamento ha approvato una legge che obbliga la Chiesa

evangelica luterana a celebrare matrimoni omosessuali nonostante un terzo

dei ministri di questa si siano detti contrari;"



ah ah..sfigati


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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