Domanda:
No no, senza offesa, fatemi capire...per favore?
♣Pournio Ciurlisko♣
2008-10-23 14:06:56 UTC
Io, partecipo all'ora facoltativa tradizionale di religione pur essendo ateo, perchè mi interessa il dibattito. Grazie al cielo la nostra prof è una simpaticissima donna che sa parlare non solo di chiesa ma anche di etica e sa ascoltare l'opinione di tutti. Così, nascono dibattiti costruttivi?

L'ultimo dibattito è stato molto interessante. La chiesa cattolica (coerentemente con le sue dottrine) condanna quasi a priori l'uso di anticoncezionali quali profilattici, pillole e vari ma, sostiene che siano leciti dei metodi anticoncezionali naturali, basati sull'osservazione del proprio corpo o sulla conoscenza dei periodi fertili e\o simili.

Ma qui, scusate, sorge spontanea una domanda... lo scopo di tutto il fervore della chiesa contro gli anticoncezionali, è quello (coerentemente, come ho già detto, con la loro dottrina) di preservare la vita e lasciare intervenire solo Dio e lo Spirito Santo.

Ma se un profilattico evita la nascita di una vita impedendo il passaggo del seme verso la cellula uovo, e un metodo naturale evita la nascita di una vita impedendo che ci siano le condizioni adatte, cosa cambia dal punto di vista delle finalità?

In entrambi i casi si evita la formazione di una vita e in entrambi i casi non si forma nessun embrione.L'unica differenza, è che un metodo è naturale mentre l'altro utilizza i progressi della scienza. Non sarà questo il motivo? Che bisogna combattere la scienza?

Sono consapevole che sia una provocazione ma se mi rispondete spiegandomi la motivazione vera mi togliete un peso dal corpo, perchè se fosse come penso io, non sarebbe bello.
Diciannove risposte:
2008-10-23 16:55:30 UTC
Caro Pournio l'argomento che hai sollevato è assolutamente lecito.



Mi dispiace per quelli che hanno scritto -mai nessuno potrà rispondere. solite contraddizioni della Chiesa-, ma non sanno che in proposito sono state scritte centinaia di pagine.



Il mio invito alla lettura è sempre valido (del resto mi rendo sempre più conto che quasi nessuno di quelli che scrivono qui su answers R&S abbia letto qualcosa di spirtualità cristiana...o anche solo l'ABC).



Iniziamo dal principio.



Per capire perchè i cattolici e la Chiesa pensano su un determinato argomento in un certo modo bisogna prima di tutto cercare sul Catechismo della Chiesa Cattolica (interamente consultabile sul sito http://www.vatican.va/archive/ccc/index_it.htm).

Sul catechismo tutto è spiegato passo passo, anche i bambini possono capirlo.



Partiamo quindi da lì. Ecco cosa dice il CCC sul tema della contraccezione e dei rapporti sessuali all'interno di una coppia.



2361 “La sessualità, mediante la quale l'uomo e la donna si donano l'uno all'altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi, non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l'intimo nucleo della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano solo se è parte integrante dell'amore con cui l'uomo e la donna si impegnano totalmente l'uno verso l'altra fino alla morte”: [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 11]



2362 “Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorevoli e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, ed arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 49]. La sessualità è sorgente di gioia e di piacere: Il Creatore stesso. . . ha stabilito che nella reciproca donazione fisica totale gli sposi provino un piacere e una soddisfazione sia del corpo sia dello spirito. Quindi, gli sposi non commettono nessun male cercando tale piacere e godendone. Accettano ciò che il Creatore ha voluto per loro. Tuttavia gli sposi devono saper restare nei limiti di una giusta moderazione [Pio XII, discorso del 29 ottobre 1951].



2366 La fecondità è un dono, un fine del matrimonio; infatti l'amore coniugale tende per sua natura ad essere fecondo. Il figlio non viene ad aggiungersi dall'esterno al reciproco amore degli sposi; sboccia al cuore stesso del loro mutuo dono, di cui è frutto e compimento. Perciò la Chiesa, che “sta dalla parte della vita”, [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 30] “insegna che qualsiasi atto matrimoniale deve rimanere aperto per sé alla trasmissione della vita” [Paolo VI, Lett. enc. Humanae vitae, 11]. “Tale dottrina, più volte esposta dal magistero della Chiesa, è fondata sulla connessione inscindibile, che Dio ha voluto e che l'uomo non può rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell'atto coniugale: il significato unitivo e il significato procreativo” [Paolo VI, Lett. enc. Humanae vitae, 11].



2368 Un aspetto particolare di tale responsabilità riguarda la regolazione della procreazione. Per validi motivi gli sposi possono voler distanziare le nascite dei loro figli. Devono però verificare che il loro desiderio non sia frutto di egoismo, ma sia conforme alla giusta generosità di una paternità responsabile. Inoltre regoleranno il loro comportamento secondo i criteri oggettivi della moralità: Quando si tratta di comporre l'amore coniugale con la trasmissione responsabile della vita, il carattere morale del comportamento non dipende solo dalla sincera intenzione e dalla valutazione dei motivi, ma va determinato da criteri oggettivi, che hanno il loro fondamento nella natura stessa della persona umana e dei suoi atti, criteri che rispettano, in un contesto di vero amore, l'integro senso della mutua donazione e della procreazione umana; e tutto ciò non sarà possibile se non venga coltivata con sincero animo la virtù della castità coniugale [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 51].



ADESSO ARRIVIAMO AL DUNQUE:



2370 La continenza periodica, i metodi di regolazione delle nascite basati sull'auto-osservazione e il ricorso ai periodi infecondi [Cf ibid., 16] sono conformi ai criteri oggettivi della moralità. Tali metodi rispettano il corpo degli sposi, incoraggiano tra loro la tenerezza e favoriscono l'educazione ad una libertà autentica. Al contrario, è intrinsecamente cattiva “ogni azione che, o in previsione dell'atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione” [Cf ibid., 16].Al linguaggio nativo che esprime la reciproca donazione totale dei coniugi, la contraccezione impone un linguaggio oggettivamente contradditorio, quello cioè del non donarsi all'altro in totalità: ne deriva non soltanto il positivo rifiuto all'apertura alla vita, ma anche una falsificazione dell'interiore verità dell'amore coniugale, chiamato a donarsi in totalità personale.



Riassumendo:

Il Creatore ha stabilito nella sua infinita sapienza che l'uomo e la donna possano unirsi tra di loro per quindici giorni (circa) al mese senza poter procreare e per altri quindici nella fecondità.

E' il Signore che ha deciso questo, non noi esseri umani.

Se una coppia fa l'amore nel periodo non fecondo rispetta assolutamente la volontà di Dio. La coppia infatti non antepone in nessun modo la propria volontà a quella del Creatore.

Il preservativo (o qualunque altro metodo contraccettivo) al contrario se ne frega di ciò che il Signore ha voluto e by-passando la natura stessa della donna la fa diventare solo uno strumento sessuale. L'atto sessuale a questo punto non è più un donarsi a vicenda, ma un godere egoistico. Nel momento stesso in cui si elimina la volontà del Signore dal rapporto sessuale, essa non portà più in sè nulla del vero Amore, ma al massimo solo di piacere.

A questo si aggiungono altri fattori quali l'importanza dell'autocontrollo, il rispetto dei ritmi naturali, la volontà di non avere rapporti occasionali e la responsabilizzazione di fronte all'atto sessuale.

Insomma, la sessualità cattolica non è assolutamente quella descritta da certa gente ideologizzata e ignorante.

La sessualità per il cattolico è uno stupendo dono del Creatore e che proprio perchè dono speciale di Dio, deve essere "usato" secondo la Sua volontà e non secondo la nostra.

Se il Signore ha deciso che debbano esistere un periodo fecondo e uno non fecondo ci deve essere una ragione. Se Lui è il Vero Bene, logicamente ne scaturisce che rispettare la Sua Volontà sia il Vero Bene anche per noi.

I contraccettivi estromettono Dio dalla nostra vita, lo relegano ad una posizione subordinata alla nostra volontà e Gli si "impedisce" di proseguire l'opera della creazione. Insomma, non mi sembra una cosa così insignificante.

Senza contare che chi usa il preservativo ha la fede uguale a quella della mia scrivania.

Dio non sbaglia a mandare i figli: se arrivano vuol dire che è un bene la loro nascita, se non arrivano vuol dire che non è un bene. Questo significa avere fede.



Nella società sessuomane, edonista e materialista nella quale viviamo tutti questi discorsi suonano strani ed incomprensibili come quelli che Gesù faceva ai suoi tempi agli ebrei.

Noi cattolici veniamo visti con sospetto, e spesso con odio, perchè non ci conformiamo alla mentalità consumistica dilagante. Anche il sesso ormai è un prodotto globalizzato: più ne fai meglio è. Per farlo più spesso possibile è ovviamente necessario deresponsabilizzarlo. Quale modo migliore per farlo che usare i contraccettivi?
º°`°º¤ø,¸ §aïlo® (v)ooÑ°º¤ø,¸¸ø¤
2008-10-23 14:19:01 UTC
Cambia il fatto che con i metodi "non naturali" tu eviti di proposito la formazione di una vita umana, e quindi è come se tu la stessi uccidendo, mentre con i metodi naturali, è il tuo corpo, isieme con Dio, che decide se far nascere o no una vita(poichè questi metodi sono tutt'altro che sicuri).

ecco spiegato il perchè. non devi essere tu a decidere.

io sono contraria a quest'idea, perchè la chiesa parla così perchè loro non concepiscono il sesso prima del matrimonio, quindi si rivolgono a persone sposete, e cmq il discorso è sbagliato, perchè una coppia,non può fare del sesso una o due volte nella vita. Ne tantomeno può rischiare di avere un figlio ogni qualvolta ha un rapporto sessuale, visto che i metodi naturali non sono affatto sicuri, e dell'aborto nemmeno a parlarne.

Ma il problema di fondo sta nel fatto che la chiesa concepisce il sesso solo come l'atto di procreare e niente +.

ed ha accettato i metodi naturali solo per forze di causa maggiori, ossia perchè la società è cambiata.
2008-10-23 14:51:10 UTC
hey, pensi che possa leggere questa pappardella a quest'ora?

no, fammi capire



ho letto solo l'inizio e sei un grande a frequentare quell'ora di religione pur essendo ateo. non è da tutti
2008-10-23 15:06:28 UTC
Usando il preservativo si introduce un elemento estraneo alla coppia,che per prima cosa esprime il non avere fede in Dio("cosi sono sicuro che..",anche se statisticamente poi si è rivelato falso..),seconda cosa fa si che la coppia non si abbandoni completamente spirito e corpo,non gustando pienamente il dono che Dio ci ha dato del piacere sensibile unito all'amore(non sto parlando di semplice "sesso",quando farai all'amore con tua moglie capirai quello di cui sto parlando..).
2008-10-23 15:55:44 UTC
Mi meraviglio che la chiesa non abbia ancora pensato di condanare le coppie che non riescono ad avere figli, per invasione dal demonio e proporre penitenze ed esorcismi.

Nessuna provocazione dunque da parte tua e nessun peso da toglierti per il tuo raggionamento perfettamente logico.

Se la chiesa proponesse l' astensione volontaria e non surrogati, potrebbe anche avere raggione dal suo punto di vista. La sua tesi invece, posta in quel modo, conferma solo la sua solita ipocrisia.
.
2008-10-23 14:57:34 UTC
d'accordo con sailor moon, soprattutto vedendo l'ogino-knaus in seno ad una coppia sposata con tutti i sacri crismi.

L'alta casualità nel risultato del metodo naturale è "facilmente" sopportabile all'interno di un contesto familiare mentre è meno tollerato in un'attività sessuale promiscua. Seppure ci siano molti giovani e meno giovani che praticano il sesso senza protezioni, lo spauracchio della gravidanza indesiderata è forte in relazioni libere (li convinci più facilmente così che elencandogli malattie extraterrestri trasmissibili via sex).

Con l'ogino-knaus, alla fine, è come giocare a mosca cieca, in tangenziale, nell'ora di punta. Delegare l'arduo compito del "sei incinta" o "no, non sei incinta" ad un conteggio sbagliato, al destino, o al padreterno tiene tranquilla la coscienza (incoerentemente).
bibi
2008-10-23 15:45:48 UTC
credo che tu abbia ragione.
2008-10-23 14:26:40 UTC
la chiesa deve per forza combattere la scienza e i suoi progressi dato che le scoperte scientifiche dimostrano qualcosa di molto diverso da quello che la chiesa cerca di dare a bere ai credenti...
New One
2008-10-23 14:17:52 UTC
Non cambia nulla... penso che se la Chiesa avesse delle percentuali sui proventi dell'industria del lattice, non avrebbe nulla da dire contro i preservativi.
?
2008-10-23 14:42:46 UTC
Premetto che io, pur essendo cattolica, non sono d'accordo con molti dei dogmi imposti dalla chiesa... Comunque tecnicamente la Chiesa è contraria alla "dispersione del seme", perchè "contiene" la vita... Come se mettere al mondo un figlio ogni volta che si fa l'amore potesse essere una cosa accettabile!!... Vabbè.... Solite contraddizioni!...





buona serata, Karin.
2008-10-23 14:15:57 UTC
Non ho mai approfondito l'argomento, però credo che sia perché il profilattico nega a priori la nascita mentre il metodo naturale lascia una certa probabilità
scharroo
2016-12-17 00:00:22 UTC
vero,tutto vero!!!troppo spesso facciamo domande con l'unico scopo di sentirci rispondere nel modo in cui vogliamo, e se l'uomo in questione risponde anche di una virgola diversamente, il rischio è alto!!!!
dbmpfbn
2008-10-23 23:20:13 UTC
ciao Poumio,



hai ragione la tua perplessità merita una risposta.



Io che sono di vecchia data so, per inciso che la Chiesa Cattolica, all' inizio quando ha emanato questa legge ecclesiale, ha dato come punto fermo nientemeno che un riferimento biblico, nel racconto del libro biblico della Genesi* si narra che un certo uomo di nome Giuda non rispettò ne lui ne i suoi figli la legge del levirato, sciupando il seme per terra per non dare continuazione alla sua progenie.

Ma siccome continuità della progenie era importante, la nuora escogitò uno stratagemma e Giuda ebbe un' erede, e da questa genealogia venne Gesù.



Rimane il fatto che la Chiesa detta come legge specifica che, i rapporti sessuali devono avere come fine la procreazione, cioè il seme non deve essere sciupato, ne per terra come nel caso di Giuda, ne nel preservativo.



Da quello che tu dici mi sembra che la Chiesa ora abbia annacquato tutto quello che precedentemente aveva emanato.

Non conosco la ragione di questo cambiamento, ma tu hai ragione il concetto non fila per nulla, il seme è perso comunque.

Per tua informazioni la Chiesa allora condannava il puro e semplice godimento, lo riteneva un peccato.



Io che sono una persona riflessiva mi chiedevo:" Come si fa a non godere e poi a mettere al mondo dei figli? Se l' atto sessuale non mi fa godere come esce il seme?



Di questi ragionamenti contorti la Chiesa Cattolica ne fa molti, ma con il tempo mi sono resa conto che la Chiesa Cattolica è una cosa e la verità biblica è un' altra.



Se desideri conoscere la storia di questo personaggio ti ho messo il riferimento, cosi hai un quadro più chiaro.



Cose buone db.





@ paoletto,

ho letto attentamente la tua risposta, e mi sono fatta molte domande in merito, ma chiedo se ti è possibile in base al tuo ragionamento, come collimi il fatto che, il Creatore abbia creato le sue creature con il libero arbitrio, e dotandole di un corpo atto 'si' alla procreazione ma non sempre fecondo?

Non era questa la libertà che gli esseri umani dovevano prendersi per gestire meglio la loro vita?



Come spiegheresti a quelle popolazioni che non hanno di che sfamare neppure loro, che Dio gli ha mandato pure i figli?



Questo è uno di quei ragionamenti che proprio non capisco.
polly jean
2008-10-23 16:47:00 UTC
la questione non è l'odio per la scienza o per il progresso... l'interesse è al pieno rispetto del corpo e del rapporto sessuale nella sua pienezza... ora, andando proprio sul pratico, io non sono un maschietto, quindi non lo so cosa si prova con il preservativo addosso... so che c'è chi dice che non gli cambia nulla... ma mi risulta che tutti preferiscano poterne fare a meno (potendo, ovviamente... nelle giuste condizioni...)

e con tutte le ragazze madri che conosco, non credo che la gravidanza indesiderata sia arrivata perché non hanno usato il preservativo perché sono contro il progresso scientifico ;)

ci si potrebbe fare discorsi più approfonditi, ovvio, però adesso sono un po' stanca :) per esempio, se guardi sul catechismo, troverai scritto che il rapporto sessuale ha senso se è un darsi nella propria pienezza... il preservativo è visto come un ostacolo a ciò.

come vedi la questione "concepire/non concepire figli" non è l'unica cosa a cui la chiesa guarda, come del resto (e sarebbe andare contro la natura umana non riconoscerlo) non è l'unica cosa a cui due persone che vogliono fare l'amore pensano... anche quando stanno cercando di avere figli. la prima cosa a cui si pensa dovrebbe essere sempre il desiderio di unirsi all'altro. hai visto il film Match Point? hai in mente quando c'è la brunetta che vuole avere un bambino ed è lì la mattina con il termometro ficcato in bocca (o qualcosa del genere) e a un certo punto dice al marito "dobbiamo fare l'amore adesso" (o qualcosa del genere) e lui è scocciato, ma lo fanno lo stesso, perché è il momento in cui è più probabile che lei rimanga incinta? non sembra un po' squallido? credi davvero che una persona qualsiasi sana di mente possa proporre una cosa del genere come l'ideale di vita sessuale della coppia? (poi non sto dicendo che, se uno ha problemi a fare figli, non si possano presentare situazioni simili... dico che come modello di vita sessuale mi sembrerebbe un po' perverso).

tu devi tenere conto che il punto di vista della Chiesa è sempre quello del rispetto della persona... poi naturalmente tu puoi ritenere che sbagli (in questo e in altri campi), magari anche con buone argomentazioni... ma non cambiano i motivi che spingono la Chiesa a dire una certa cosa.
SalvoC
2008-10-23 14:17:37 UTC
Va bene ogni tipo di anticoncezionale purchè non formi l'embrione.L'ovulo fecondato è già una vita.Prendere ad esempio la pillola del giorno dopo significa abortire.Peccato grave contro Dio.
2008-10-23 14:15:25 UTC
Vorrei poterti dire qualcosa di diverso, ma in effetti credo che la Chiesa abbia proprio il fianco scoperto da quel punto di vista...e comunque imbrigliando la sessualità degli individui stabilisci un controllo notevole su di loro..
Mournful
2008-10-23 15:46:51 UTC
A parte per le solite incoerenze e l'ipocrisia potrebbe essere perchè se usi il preservativo lo sperma vi irmane intrappolato e viene buttato via, mentre con i rimedi "naturali" viene comunque a contatto con la donna e lì vi resta.. E' l'unica cosa che mi viene in mente, anche se pure lì ci sono delle obiezioni da fare, perchè con non tutti i metodi naturali si previene lo sperma dall'essere sprecato (coito interrotto.. di solito rimane sulle lenzuola o in un fazzoletto...) ed allo stesso modo con l'uso della pillola, che è un mezzo chimico, che rilasciando una certa quantità di ormoni nel corpo, dovrebbe regolare il ciclo e rendere più facile il calcolo dei giorno fertili ed inoltre agire da contraccettivo, lo sperma non verrebbe sprecato, nel senso che non finirebbe nel cestino dei rifiuti, anche se non risulterebbe fruttifero.. Non saprei che altro aggiungere.. Bisognerebbe chiederlo al Papa, che con un bel giro di parole ti liquiderebbe senza averti spiegato nulla...

♥кαsнα тнε sμ¢¢μвμs♥
2008-10-23 14:16:08 UTC
La Chiesa è ipocrita
2008-10-23 14:18:39 UTC
IO NON VOGLIO CAPPUCCI E POI NON LI FANNO PER ME


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...