Hmm....la cosa mi lascia alquanto perplesso....
Non tanto per quello che afferma in sè, ma per il fatto che ad affermarlo sia un astrofisico (se lo affermava una persona qualunque, poteva essere accettabile).....poichè, se si conoscono veramente le più attuali leggi della fisica, e si usa la logica in modo coerente, non si può che affermare che all'origine del Tempo e dello Spazio, e di coseguenza della materia fisica, non può che esservi una Causa Prima.....e, quindi, se identifichiamo questa causa prima con Dio, allora esiste Dio.
Nella frase che te riporti, in realtà, è alquanto contraddittorio; infatti dice: "La creazione spontanea è il motivo per cui c'è qualcosa e non il nulla, per cui l'universo esiste, per cui noi esistiamo"....
cioè: ha identificato Dio con l'Universo, quindi Dio esiste per lui, ed è l'Universo stesso che si autogenera da solo, però poi si autodefinisce ateo.....
parla di "creazione" (o anche "creazione spontanea") e poi dice che Dio non esiste...?!?...noti la contraddizione?
Un ateo coerente dal punto di vista logico, non può ammettere nessuna creazione: tutto dovrebbe esistere da sempre e per sempre, senza avere inizio nè fine......se c'è un inizio, ci sarà inevitabilmente anche una fine, e se c'è un'inizio, c'è una Causa Prima da cui questo inizio è scaturito, e questa Causa Prima è Dio, e nel caso di Hawking lui identifica Dio con l'Universo (dice: "creazione spontanea"...si è autocreato per lui l'Universo), ma appunto, esiste!
La cosa che mi lascia perplesso è che in quella frase dice che Dio esiste, e che Dio è l'Universo (cioè identifica Dio con l'Universo stesso), ma non nè è consapevole, non se ne rende conto......
Comunque, a parte questo, considerando che Hawking è un astrofisico, ora vediamo a che conclusione portano le attuali conoscenze della fisica e dell'astronomia riguardo l'esistenza o non esistenza di Dio (rimango nel suo stesso campo, dove lui, almeno in teoria, dovrebbe essere un esperto).
Procederò nell'analisi con ragionamenti e conoscenze, per quanto mi sarà possibile, alla portata non dico di tutti, ma di molti (almeno spero).
E seguirò un discorso logico (non mi piace parlare per dogmi o fede).
Nel caso in cui Dio non esiste, l'Universo deve esistere da sempre e per sempre (in un tempo infinito), non può avere un inizio, e neanche una fine.
Nel caso invece che l'Universo ha avuto un inizio, avrà anche una fine, e possiamo identificare con Dio la Causa Prima che ha dato inizio all'Universo, che lo ha generato.
Vediamo ora cosa si può dire osservando l'Universo.
Dalle moderne osservazioni dell'Universo, ormai da alcuni decenni, si è osservato che le galassie, con i loro pianeti, sono in costante allontanamento tra di loro, e si allontanano tutte da un punto centrale ideale.
Inoltre si è visto che il moto di allontanamento da questo centro ideale, è di moto uniformemente accelerato, cioè più ci si allontana da questo centro ideale, e maggiore è la velocità con cui la galassia (con tutte le stelle, i pianeti, i sistemi solari che la compongono...) si allontana.
Questa osservazione, ha fatto giungere alla conclusione che, ritornando indietro nel tempo, si arriva ad un punto in cui tutto l'universo era racchiuso in una sfera di materia estremamente condensata in quel punto ideale.
Poi, a seguito di un'esplosione, la materia ha iniziato ad allontanarsi da quel punto iniziale, formando tutto ciò che esiste, in continuo allontanamento da quel punto iniziale, e di moto uniformente accelerato.
Giunti a questo punto, per capire cosa può accadere, è bene tenere presente alcune leggi della fisica moderna.
Albert Einstein ha scoperto che l'energia può essere trasformata in materia e la materia in energia (principio su cui si basa l'energia atomica e la bomba atomica) (e=m*c^2 ; energia=massa*velocità della luce al quadrato).
Inoltre, sempre secondo quanto ha scoperto Albert Einstein, la massa di un corpo in movimento è uguale alla massa dello stesso corpo a riposo diviso la radice quadrata di 1 meno la velocita di quel corpo al quadrato diviso la velocità della luce al quadrato.
E, con questa formula, si può vedere benissimo cosa accade quanto un corpo raggiunge la velocità della luce....si smaterializza, si trasforma in energia (è la trasformazione della materia in energia che si ha con la bomba atomica, con l'energia nucleare...).
Ora, riprendo la spiegazione dal punto in cui ero rimasto.
Come dicevo, tutti gli astronomi sono d'accordo che l'Universo è nato da un'esplosione della materia iniziale, che hanno chiamato Big Bang.
Riguardo al proseguimento, cosa accadrà, ci sono 2 teorie possibili:
1) i vari corpi celesti continueranno ad allontanarsi dal centro, fino a quando raggiungeranno la velocità della luce, trasformandosi quindi in energia (cessando quindi di esistere la materia fisica che li componeva)
2) ad un certo punto, prima di raggiungere quella distanza dal centro, e quella velocità in cui si smaterializzerebbero, iniziano ad invertire la rotta (qui tuttavia, non si sà bene perchè, dal punto di vista logico, dovrebbero cambiar rotta, ma è una delle 2 teorie attualmente (insieme alla 1) attualmente accettate dalla scienza), ed a tornare verso l'origine, e, poi, vi sarebbe una nuova esplosione, che darebbe origine ad un nuovo universo, e cosi via.....
Arrivati a questo punto, già si possono trarre alcune conclusioni:
1) se accetto la teoria 1, delle uniche 2 possibili secondo la logica e le attuali conoscenze della fisica, allora l'Universo:
è limitato sia in senso spaziale (poichè ad un certo punto la materia si smaterializza)
sia in senso temporale (poichè avverrebbe una graduale ma costante smaterializzazione della materia).
Quindi, l'Universo avrebbe un inizio, una fine, e sarebbe limitato anche come spazio, come estensione (se lo spazio lo si intende come lo si intende attualmente, e non in senso euclideo...ma stiamo parlando della fisica moderna, non di quella euclidea), ed avendo un inizio c'è una Causa Prima che ne ha dato origine, e che possiamo identificare con Dio.
2) Se sono ateo, quindi, per coerenza, dovrò accettare la teoria 2, secondo la quale l'Universo sembrerebbe infinito, anche se non in termini di spazio, almeno in termini di tempo.
Ora andiamo ad analizzare cosa accade invece accettando questa seconda ipotesi.
L'Universo sarebbe una specie di continua pulsazione, con infiniti Big Bang, cosi: c'è un Big Bang, e l'Universo si espande fino ad un certo punto, raggiunto il quale, comincia a contrarsi di nuovo, fino a tornare tutta la materia come all'inizio, concentrata in quel punto, e poi ricominciare ad espandersi nuovamente, e continuando cosi il ciclo all'infinito.
Tuttavia, c'è da considerare che per questo moto costante di allontanamento e riavvicinamento dei corpi celesti da questo centro ideale, occorre una certa quantità di energia, la quale in qualche modo deve rigenerarsi, in quanto ogni sistema produce meno energia di quanta ne consumi (altrimenti sarebbe possibile il moto perpetuo, ma questo è un assurdo meccanico).
E, se anche si rigenerasse a spese della materia, tramite cioè la trasformazione di una parte della materia in energia, non può essere mai totale, ed ogni universo sarebbe più piccolo del precedente, fino a raggiungere un punto in cui vi sarebbe:
1) o la stasi
2) o la fine della materia
In ogni caso, l'Universo fisico finirebbe
Qualunque ipotesi si considera, quindi, si giunge ad un Universo limitato sia in termini spaziali che temporali, in ogni caso ha un inizio ed una fine, e quindi non può che esserci una Causa Prima che ha dato origine all'Universo, e questa Causa Prima è Dio (capisci che è ovvio però, che non può essere un omino anziano con la barba bianca, che logicamente non poteva esistere, ma una Causa di tutt'altra natura).