Domanda:
Scienza: Hawking, non serviva Dio per creare l'universo?
marco meta
2010-09-02 03:36:15 UTC
12:31 02 SET 2010

(AGI) Londra - Per Stephen Hawking non c'e' posto per Dio nella creazione dell'Universo. Nel nuovo libro "The Grand design", il piu' famoso astrofisico britannico sostiene che come il darwinismo ha eliminato la necessita' di un creatore nel campo della biologia, cosi' le nuove teorie della fisica rendono superfluo il ruolo di un creatore per l'Universo. "La creazione spontanea e' il motivo per cui c'e' qualcosa e non il nulla, per cui l'universo esiste, per cui noi esistiamo", ha scritto il sessantottenne docente di Cambridge, noto per le sue ricerche sulla gravita' e i buchi neri.

Che ne pensate?

Grazie a tutti.
28 risposte:
?
2010-09-02 16:46:09 UTC
Credo abbia ragione, l'universo si auto-crea e si auto-rinnova, è creativo, ma ciò non implica che abbia avuto un inizio, ma dei cicli, in cui si trasforma. Ora scorgiamo solo una parte dell'universo attuale, ma potrebbe essere solo la forma attuale di questo universo. Le stelle, di per sè non sono eterne, dal nostro punto di vista hanno una "vita", nascono, raggiungono un culmine e muoiono ... ma chi ci dice che, con la loro morte, non rinascano, che non creino qualcosa da un'altra parte?



Quando ero più giovane, un paio di decenni or sono, ho supposto, a livello intuitivo, in uno stato meditativo, che la luce in qualche modo "fecondasse" i buchi neri ... e credo, per quanto non possa dimostrarlo in termini scientifici, che vi sia del vero in questa mia intuizione.



Poi, a distanza di anni, mi sono imbattuto in questa frase di Osho:



"… penso che se esistono i buchi neri debbano esistere anche i buchi bianchi, e che se i buchi neri attirano stelle e pianeti e questi scompaiono, muoiono, allora forse dall’altra parte c’è un buco bianco, da cui rinascono di nuovo, dopo un periodo di riposo simile a quello dei nove mesi nell’utero.

Osho"



Bello eh?



Bella anche la risposta di Ipo, che ricorda una cosa simile



"Oggi sappiamo che quei potentissimi oggetti che chiamiamo "buchi neri" altro non sono che il luogo in cui materia ed energia si fondono e tornano ad essere la stessa cosa."



... e ... interessantissimi i libri di Hawking!



Ciao.
IPO
2010-09-02 03:45:52 UTC
Hawking sostiene da tempo questa posizione, peraltro bene argomentata e ben supportata.



C'è da precisare che quando parla di "creazione", Haking non intende che dal "nulla" sia improvvisamente e senza ragione apparso qualcosa. Hawking intende che la materia è nata dalla stato precedente di energia pura e a questo stato è destinata a tornare in un ciclo infinito senza inizio nè fine.



Che la materia e l'energia siano forme diverse della stessa sostanza che compone tutto quanto ci circonda lo aveva già intuito Einstein (E=mc2), solo che Einstein non capì il ruolo fondamentale dei buchi neri nell'equilibrio dell'universo, tanto da non credere nemmeno alla loro esistenza.

Oggi sappiamo che quei potentissimi oggetti che chiamiamo "buchi neri" altro non sono che il luogo in cui materia ed energia si fondono e tornano ad essere la stessa cosa.



L'esperimento del CERN non farà altro che confermare in laboratorio quanto è già ampiamente osservabile.



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X Tamburino



Attenzione! La Pontificia Accademia delle Scienze non ha mai fatto valutazioni sul credo religioso delle persone invitate a farne parte (atteggiamento meritorio).



"I nuovi membri dell'Accademia sono eletti dal corpo degli Accademici tra gli uomini e le donne di ogni razza e religione sulla base del valore scientifico delle loro attività e "del loro profilo morale" (art. 5 dello Statuto).





Quindi la sua appartenenza ad essa non è indicativa di alcunchè in merito alle sue idee e alle sue ricerche, se non che è universalmente riconosciuto come una delle menti più eccelse della Terra.



Hawking ha ribadito in più di una occasione che non crede in alcun Dio.
anonymous
2010-09-02 04:35:27 UTC
Mi viene da notare una fallacia di ambiguità.



Quando ci si chiede per quale "motivo" esiste qualcosa e non il nulla, e si risponde "Dio è una possibile risposta alla domanda", sostanzialmente si usa la parola "motivo" per intendere un fine, uno scopo, cioè un motivo ragionato, un senso.



Quando invece ci si chiede per quale "motivo" esiste qualcosa e non il nulla, e si risponde "la creazione spontanea è una possibili risposta alla domanda", invece, si usa la parola "motivo" in un senso tutto diverso, che non ha a che fare con il fine, lo scopo, un senso, alcunché di ragionato, ma con la spiegazione, naturale, fisica, del fatto.



Quindi, non è tanto l'ipotesi della creazione spontanea a rendere superfluo Dio, bensì, Dio era superfluo comunque, finché ci ponevamo la domanda nel secondo senso, cioè dal punto di vista fisico, scientifico. Infatti rimanendo in quell'ambito postulare Dio non è assolutamente necessario sotto nessun punto di vista, ovvero Dio non "serve", è al limite una ipotesi ridondante, quindi non scientifica, nel senso di non conforme al metodo. Mentre invece per quanto riguarda la domanda intesa nel primo modo, al contrario, ogni scoperta scientifica è ininfluente, poiché quel tipo di domanda indaga su un eventuale senso e si ripropone ogni volta all'infinito.



E' la vecchia distinzione tra "come" e "perché"... Quindi, alla fine, Hawking non ha aggiunto nulla di nuovo a quello che era evidente da secoli, Dio non "serve" per spiegare il come, è ridondante. Dio rimane una possibilità dal punto di vista del senso, per chi ci crede, se vuole crederci.



N.B. Questa distinzione, sia detto di sfuggita, non è che sia chiara a tutti i credenti, anzi, con ogni probabilità troverai (e ne troviamo sempre) persone che non hanno presente questa differenza, e che propugneranno l'idea secondo cui Dio dovrebbe essere una spiegazione necessaria nel secondo senso, mentre dovrebbero attenersi al primo, e dall'altra parte troveremo atei che, a loro volta, confondono i due piani, e pensano che una risposta definitiva alla seconda domanda sia esaustiva anche per la prima, cosa che non è. In mancanza di altri elementi, non posso giudicare su Hawking, se lui in questa dichiarazione confonda o no i due piani. Da come è formulata, pare di sì, ma chissà che il giornalista non abbia estrapolato la frase da un discorso ben più complesso. Le volte che ho letto Hawking, che io ricordi, lo trovai infatti molto oculato in quella distinzione. Diceva chiaramente, se la memoria non mi inganna, che "dal punto di vista fisico" Dio era assolutamente superfluo, e che non si pronunciava sul punto di vista del senso, poiché quell'ambito non interessa il suo campo di studi, pur essendo lui, personalmente, ateo. Trovai apprezzabile tutto ciò, perché dal mio punto di vista dimostra una cautela filosofica apprezzabile in uno scienziato.



A scanso di equivoci, non è che le due domande abbiamo loro stesse la medesima necessità. Infatti, mentre un "come" delle cose ci deve essere per forza, non necessariamente ci deve essere un perché. Quindi, per chi è interessato al senso, ovvero i religiosi, i mistici, o chi comunque si vuol porre quella domanda, prima di chiedersi "Qual è il motivo (inteso come senso)?", dovrebbero chiedersi "Ma almeno, c'è un motivo (senso)?", poiché non è detto che ci sia. Al contrario chi si pone la seconda domanda (il fisico, o chi si interessa al come), non ha dubbi sul fatto che un come ci deve essere per forza.
anonymous
2010-09-02 03:46:25 UTC
La teoria-M (figlia della teoria delle stringhe), ottima candidata a costituire la Teoria del Tutto, permette alla realtà di essere un'insieme autoconsistente, che non ha bisogno di cause esterne per esistere.



Per "creazione spontanea" si intende la creazione del nostro universo, nato appunto da un urto spontaneo tra due membrane immerse in un Multiverso con un numero di dimensioni maggiore (forse 11). In questo caso sarebbe il Multiverso ad essere sempre esistito, dato che il tempo è una variabile che inizia con l'evento dello scontro tra membrane.



Una verifica definitiva potrà essere considerata quella del CERN di Ginevra se verrà osservata una nuova particella, il gravitone, formarsi per poi scomparire nel nulla senza lasciar traccia (confermerebbe una previsione della teoria-M, ovvero che le dimensioni sono trasparenti alla gravita).



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@ TEOLOGO: non solo la teoria è dimostrabilissima, ma anche dimostrabile in modo univoco, cioè inequivocabile. È questo il bello della scienza: fenomeni non osservabili possono essere dimostrabili a partire da effetti indiretti. E l'esistenza del Multiverso, come ho detto, provoca effetti sul nostro universo che sono osservabilissimi. Se il Multiverso è ciò che tu chiami Dio (mi sta bene) allora l'ipotesi valida risulta quella panteistica (e mi sta bene). Il Multiverso non è trascendente, ma immanente. Infatti il nostro universo immanente ne fa parte, così come tutti gli altri (e sono tutti oggetti fisici). La fisica va oltre lo spazio e il tempo da circa un secolo ormai (da quando siamo riusciti a comprendere la possibile curvatura fisica del nostro spazio tridimensionale, curvatura che tu chiameresti trascendente). Se il confine dello spazio e del tempo fosse un criterio per definire la trascendenza o l'immanenza, allora (stando in tema Hawking) ogni buco nero (più precisamente ogni regione di spazio racchiusa entro un orizzonte degli eventi) risulterebbe trascendente. Traduco: viaggio con la mia astronave, e a un certo punto passo dall'essere immanente ad essere trascendente. Impossibile, a meno che non ammetti che nel passaggio la natura fisica risulti invariata, e cambi solo la forma dello spazio e del tempo. Non è questa la definizione di trascendenza.



@ ELOHIM: stai prendendo una cantonata. Il multiverso da te citato è un multiverso differente da quello scaturito dalla teoria delle stringhe. Il tuo parte dall'ipotesi a molti mondi della meccanica quantistica (Everett, anni '50 mi sembra) e rappresenta una tra le interpretazioni speculative (neanche la più bella) atte a spiegare il collasso della funzione d'onda. Il multiverso della teoria del tutto è un'ipotesi molto postuma che ha origine del tutto diversa in un contesto diverso. E posso garantirti che è scientifica.



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@ TEOLOGO e ELOHIM: Rispondo a tutti e 2. Purtroppo sono sintetico sia per lo spazio sia perchè scrivo con l'iPhone (!). Provo a riassumere il concetto. La relatività generale, su cui si basa la cosmologia, rivoluziona il concetto di spazio e di tempo. Non più gli a priori kantiani, ma diventano un ente fisico a tutti gli effetti: lo spazio-tempo. Un oggetto reale, esistente a sè stante. Questo oggetto è descrivibile tramite una formula che si chiama "metrica". La metrica sintetizza tutte le proprietà delle distanze e dello scorrere del tempo in quel determinato spazio-tempo. Per fare ciò, deve utilizzare n variabili (una per ogni dimensione) legate da una relazione matematica. Ad esempio, la metrica di uno spazio-tempo piatto (di Minkowsky) è: (ds)^2 = (dx)^2 + (dy)^2 + (dz)^2 - c^2(dt)^2 dove le 4 dimensioni sono x, y, z e t. La metrica di uno spazio-tempo curvo (vicino ad un oggetto che ha massa, anche qua sulla Terra) è una più complicata (quella di Schwarzschild, ad esempio). La metrica di un universo isotropo ed omogeneo in espansione, come il nostro, è un'altra ancora (Robertson-Walker).

Prima che la scienza non cominciasse a somigliare alla fantascienza, si riteneva che l'Universo, quello con la nostra metrica, quello che si espande e che comincia col Big Bang, che ha lo spazio e il tempo legate dalla metrica RW, fosse tutto. Fine della storia. In quel caso rimaneva la domanda: perchè il Big Bang? Chi ha messo lì tutta l'energia? Chi ha fatto iniziare il tempo a scorrere?

Ma le cose non sono così semplici. Fuori c'è un Multiverso. Fuori dalla nostra scatola, finita e illimitata, con un inizio temporale, c'è tutto un ambiente, questo senza confini temporali, pieno di oggetti (le membrane) che creano e distruggono continuamente miliardi di scatole, ognuna con una metrica, ognuna con un proprio tempo, ognuna con un proprio Big Bang. Ecco perchè il Multiverso è al di fuori del tempo: il tempo così come lo conosciamo, iniziato con il nostro Big Bang, esiste solo dentro la nostra scatola. La stessa cosa vale per lo spazio. Il Multiverso è al di fuori dello spazio. Questo ambiente "madre" è di dimensioni superiori (11), e non ha un principio, nè temporale, nè spaziale. Ma è immanente, non trascendente. Il perchè, teologo, te lo spiego girandoti la domanda: cosa intendi tu per trascendenza?



1) che trascende la natura fisica, e anche la metrica (cioè lo spazio e il tempo).

2) che trascende la metrica, ma non la natura fisica.



Se rispondi 2), allora il Multiverso è trascendente. Tuttavia ti ritroveresti anime, spiriti e lo stesso Dio costituiti da bosoni e fermioni. Se uno spirito per strada ti dà uno schiaffo, ti fa male. Dio avrebbe una sua composizione chimica, una sua densità, una sua temperatura. Ma sarebbe al di fuori dello spazio e del tempo. Se invece rispondi 1), il Multiverso non è trascendente: infatti la natura fisica è la stessa (gli assunti che hanno portato alla M-teoria postulano che TUTTO è costituito dagli stessi enti della nostra fisica, anche se magari possono essere regolati da leggi fisiche diverse). Sembra un mare di cazzàte detto così, sembra metafisica (fuori dallo spazio e dal tempo!!) solo perchè ancora, dopo un secolo, non siamo capaci di renderci conto che lo spazio e il tempo non sono a priori filosofici universali, ma proprietà fisiche vere e proprie, e possono essere aggirate. Ci sono molti modi. Le particelle quantistiche viaggiano indietro nel tempo continuamente, la metrica all'interno di un orizzonte degli eventi diventa stile "Alice in Wonderland", i gravitoni attraversano i vari spazi-tempi come la luce attraversa una finestra. Ecco perchè la teoria è falsificabile, e scientifica. Che poi sia vera è da dimostrare (Ginevra, LHC). Ma l'impalcatura teorica che c'è dietro è ESATTA (la teoria è fatta da passaggi matematici, e questi o sono esatti o errati, non c'è via di mezzo. Glashow critica la possibilità di verificarla, non l'esattezza dei passaggi, e quest'esattezza produce delle conseguenze precise a livello empirico, senza bisogno di modificare il metodo scientifico). La M-teoria è la teoria madre che deriva dall'unione di 5 diverse teorie delle stringhe, tutte ricavate in modo separato, che a prima vista sembravano inconciliabili. Invece, dopo mesi di calcoli, Witten (anni '90) ha fatto la scoperta del millennio: tutte e 5 le teorie si incastrano perfettamente! Come quando ho 5 immagini differenti che si rivelano tutte proiezioni di un unico oggetto, diverse perchè osservate da punti di vista differenti. E' una bella coincidenza, dato che le 5 teorie erano state ricavate indipendentemente l'una dall'altra.
¨‘°º ℓα∂у gσ∂ινα º°‘¨
2010-09-02 03:40:09 UTC
I credenti dicevano fosse divenuto credente.

Si fa in fretta a smentire le malelingue.



E' una conseguenza naturale delle cose. Si stanno escludendo passo per passo tutte le ipotesi meno plausibili sulla creazione dell'Universo.

Perchè non si può escludere da queste l'intervento di un Dio cristiano? Del resto è solo una delle ipotesi....



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Uno dei più grandi errori è stato tradurre il termine "Creation" con "Creazione".

Quando noi parliamo di creazione, intendiamo soprattutto la creazione da parte di una divinità.

Gli inglesi preferiscono non usare questo termine per la scienza: parlano di cosmogonia (che noi usiamo in mitologia, invece), di abiogenesi, di big bang, ma non di creazione....



;-)
Isgaroth
2010-09-03 08:05:46 UTC
Hmm....la cosa mi lascia alquanto perplesso....

Non tanto per quello che afferma in sè, ma per il fatto che ad affermarlo sia un astrofisico (se lo affermava una persona qualunque, poteva essere accettabile).....poichè, se si conoscono veramente le più attuali leggi della fisica, e si usa la logica in modo coerente, non si può che affermare che all'origine del Tempo e dello Spazio, e di coseguenza della materia fisica, non può che esservi una Causa Prima.....e, quindi, se identifichiamo questa causa prima con Dio, allora esiste Dio.



Nella frase che te riporti, in realtà, è alquanto contraddittorio; infatti dice: "La creazione spontanea è il motivo per cui c'è qualcosa e non il nulla, per cui l'universo esiste, per cui noi esistiamo"....



cioè: ha identificato Dio con l'Universo, quindi Dio esiste per lui, ed è l'Universo stesso che si autogenera da solo, però poi si autodefinisce ateo.....



parla di "creazione" (o anche "creazione spontanea") e poi dice che Dio non esiste...?!?...noti la contraddizione?



Un ateo coerente dal punto di vista logico, non può ammettere nessuna creazione: tutto dovrebbe esistere da sempre e per sempre, senza avere inizio nè fine......se c'è un inizio, ci sarà inevitabilmente anche una fine, e se c'è un'inizio, c'è una Causa Prima da cui questo inizio è scaturito, e questa Causa Prima è Dio, e nel caso di Hawking lui identifica Dio con l'Universo (dice: "creazione spontanea"...si è autocreato per lui l'Universo), ma appunto, esiste!



La cosa che mi lascia perplesso è che in quella frase dice che Dio esiste, e che Dio è l'Universo (cioè identifica Dio con l'Universo stesso), ma non nè è consapevole, non se ne rende conto......



Comunque, a parte questo, considerando che Hawking è un astrofisico, ora vediamo a che conclusione portano le attuali conoscenze della fisica e dell'astronomia riguardo l'esistenza o non esistenza di Dio (rimango nel suo stesso campo, dove lui, almeno in teoria, dovrebbe essere un esperto).

Procederò nell'analisi con ragionamenti e conoscenze, per quanto mi sarà possibile, alla portata non dico di tutti, ma di molti (almeno spero).

E seguirò un discorso logico (non mi piace parlare per dogmi o fede).



Nel caso in cui Dio non esiste, l'Universo deve esistere da sempre e per sempre (in un tempo infinito), non può avere un inizio, e neanche una fine.

Nel caso invece che l'Universo ha avuto un inizio, avrà anche una fine, e possiamo identificare con Dio la Causa Prima che ha dato inizio all'Universo, che lo ha generato.



Vediamo ora cosa si può dire osservando l'Universo.



Dalle moderne osservazioni dell'Universo, ormai da alcuni decenni, si è osservato che le galassie, con i loro pianeti, sono in costante allontanamento tra di loro, e si allontanano tutte da un punto centrale ideale.

Inoltre si è visto che il moto di allontanamento da questo centro ideale, è di moto uniformemente accelerato, cioè più ci si allontana da questo centro ideale, e maggiore è la velocità con cui la galassia (con tutte le stelle, i pianeti, i sistemi solari che la compongono...) si allontana.



Questa osservazione, ha fatto giungere alla conclusione che, ritornando indietro nel tempo, si arriva ad un punto in cui tutto l'universo era racchiuso in una sfera di materia estremamente condensata in quel punto ideale.

Poi, a seguito di un'esplosione, la materia ha iniziato ad allontanarsi da quel punto iniziale, formando tutto ciò che esiste, in continuo allontanamento da quel punto iniziale, e di moto uniformente accelerato.



Giunti a questo punto, per capire cosa può accadere, è bene tenere presente alcune leggi della fisica moderna.

Albert Einstein ha scoperto che l'energia può essere trasformata in materia e la materia in energia (principio su cui si basa l'energia atomica e la bomba atomica) (e=m*c^2 ; energia=massa*velocità della luce al quadrato).

Inoltre, sempre secondo quanto ha scoperto Albert Einstein, la massa di un corpo in movimento è uguale alla massa dello stesso corpo a riposo diviso la radice quadrata di 1 meno la velocita di quel corpo al quadrato diviso la velocità della luce al quadrato.



E, con questa formula, si può vedere benissimo cosa accade quanto un corpo raggiunge la velocità della luce....si smaterializza, si trasforma in energia (è la trasformazione della materia in energia che si ha con la bomba atomica, con l'energia nucleare...).





Ora, riprendo la spiegazione dal punto in cui ero rimasto.

Come dicevo, tutti gli astronomi sono d'accordo che l'Universo è nato da un'esplosione della materia iniziale, che hanno chiamato Big Bang.



Riguardo al proseguimento, cosa accadrà, ci sono 2 teorie possibili:

1) i vari corpi celesti continueranno ad allontanarsi dal centro, fino a quando raggiungeranno la velocità della luce, trasformandosi quindi in energia (cessando quindi di esistere la materia fisica che li componeva)

2) ad un certo punto, prima di raggiungere quella distanza dal centro, e quella velocità in cui si smaterializzerebbero, iniziano ad invertire la rotta (qui tuttavia, non si sà bene perchè, dal punto di vista logico, dovrebbero cambiar rotta, ma è una delle 2 teorie attualmente (insieme alla 1) attualmente accettate dalla scienza), ed a tornare verso l'origine, e, poi, vi sarebbe una nuova esplosione, che darebbe origine ad un nuovo universo, e cosi via.....



Arrivati a questo punto, già si possono trarre alcune conclusioni:

1) se accetto la teoria 1, delle uniche 2 possibili secondo la logica e le attuali conoscenze della fisica, allora l'Universo:

è limitato sia in senso spaziale (poichè ad un certo punto la materia si smaterializza)

sia in senso temporale (poichè avverrebbe una graduale ma costante smaterializzazione della materia).

Quindi, l'Universo avrebbe un inizio, una fine, e sarebbe limitato anche come spazio, come estensione (se lo spazio lo si intende come lo si intende attualmente, e non in senso euclideo...ma stiamo parlando della fisica moderna, non di quella euclidea), ed avendo un inizio c'è una Causa Prima che ne ha dato origine, e che possiamo identificare con Dio.



2) Se sono ateo, quindi, per coerenza, dovrò accettare la teoria 2, secondo la quale l'Universo sembrerebbe infinito, anche se non in termini di spazio, almeno in termini di tempo.

Ora andiamo ad analizzare cosa accade invece accettando questa seconda ipotesi.



L'Universo sarebbe una specie di continua pulsazione, con infiniti Big Bang, cosi: c'è un Big Bang, e l'Universo si espande fino ad un certo punto, raggiunto il quale, comincia a contrarsi di nuovo, fino a tornare tutta la materia come all'inizio, concentrata in quel punto, e poi ricominciare ad espandersi nuovamente, e continuando cosi il ciclo all'infinito.

Tuttavia, c'è da considerare che per questo moto costante di allontanamento e riavvicinamento dei corpi celesti da questo centro ideale, occorre una certa quantità di energia, la quale in qualche modo deve rigenerarsi, in quanto ogni sistema produce meno energia di quanta ne consumi (altrimenti sarebbe possibile il moto perpetuo, ma questo è un assurdo meccanico).

E, se anche si rigenerasse a spese della materia, tramite cioè la trasformazione di una parte della materia in energia, non può essere mai totale, ed ogni universo sarebbe più piccolo del precedente, fino a raggiungere un punto in cui vi sarebbe:

1) o la stasi

2) o la fine della materia

In ogni caso, l'Universo fisico finirebbe



Qualunque ipotesi si considera, quindi, si giunge ad un Universo limitato sia in termini spaziali che temporali, in ogni caso ha un inizio ed una fine, e quindi non può che esserci una Causa Prima che ha dato origine all'Universo, e questa Causa Prima è Dio (capisci che è ovvio però, che non può essere un omino anziano con la barba bianca, che logicamente non poteva esistere, ma una Causa di tutt'altra natura).
Teologo Cattolico
2010-09-02 04:41:03 UTC
Basta che dimostri la creazione dal nulla e siamo a posto: per fortuna la scienza richiede qualche sperimentazione per non essere pura speculazione pre-galileiana.

Hawking aveva anche sostenuto a suo tempo che si potesse viaggiare indietro nel tempo... poi ha ammesso di aver detto una enorme sciocchezza.



.. sempre ammesso che abbia fatto lui questa affermazione, in quei termini che riporti. come sai si tende un po' a deformare le notizie per "venderle", per creare curiosità e attesa. non sarebbe la prima volta (vedi per ultimo l'idea della "creazione della vita artificale" di Craig..poi precisata e ridimensionata dagli stessi biologi rispetto all' "urto" mediatico)



ciao



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@Ipo: Grazie delle precisazioni (che ho letto dopo mio intervento). Come appunto sospettavo, nessuna creazione dal nulla; il concetto di creazione è male usato.

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@Neuro: fosse vero che si possa dimostrare scientificamente una realtà - che tu chiami "Multiverso"- e che prima del tempo fonda il nostro tempo !!

é quella realtà che tutti diciamo Dio. Non so fino a che punto si potrebbe studiare questa realtà trascendente - trascendente in quanto non può avere le caratteristiche fisiche e materiali immanenti, non è spazio temporale come il nostro universo da quello che capisco, altrimenti il problema si riaprirebbe ( multiverso si potrebbe dire anche "trans-universo".. so che sembrano concetti alla Reed Richards): non so infatti con quali mezzi e strumenti conoscitivi si potrebbe investigare qualcosa di fuori del tempo, faremmo metafisica appunto (!) e non scienza.

In questo caso forse si potrebbe anche mostrarne le caratteristiche di Eternità, Causalità, Infinità....ecc e aggiungo anche Libertà e infine di Personalità (so che non posso essere smentito, non per ora).



speriamo bene...



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@zann: non so se stai parlando con me, o anche con me. E non so perchè e su cosa. Se ti rifersci alle osservazioni sul concetto di creazione, ribadisco che è male usato nel contesto. la creazione è da vocabolario spesso intesa (e talvota anche mal-intesa) come creazione dal nulla. Altrimenti si deve usare il concetto più appropriato di trasformazione. Sono precisazioni che fa anche @ipo quando indica il senso dell'uso del concetto di creazione in Hawking (come gli ho riconosciuto, dopo aver scritto il mio intervento).



Su tutto il resto, che vomiti senza alcuna relazione con questa discussione, ti ho già messo a tacere, e non mi va di soddisfare il tuo desiderio masochistico per rinnovate figuracce.



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@neuro: ti chiedo chiarimenti perché non ho capito bene. Faccio due considerazioni. Prima di dico in positivo la classica idea filosofica sulla questione. Poi in “negativo”, ti chiedo chiarimenti. La difficoltà sarà forse tradurre in termini scientifici i concetti che esprimo…ma lascio a te il compito di superarla (io non so cosa si intende per “Multiverso” naturalmente).



In positivo:...



NB: Ho cancellato la prima parte del mio intervento, altrimenti non avevo spazio per scrivere l' ultima risposta a @neuro. Lascio solo un concetto della prima parte che mi sembra utile per seguire discussione



.... Per trascendenza la metafisica pensa dunque ciò che fuori del tempo in quanto è la ragione del tempo, dato che il tempo e lo spazio, ovvero la composizione, la relazione, è quanto struttura il finito, le coordinate di ogni cosa, ogni elemento della nostra esperienza.



In negativo.

Quello che non capisco, anche perché non conosco concetti scientifici e anche tu sei costretto a esprimerti in poche battute:

- il multiverso è prima del tempo?, ossia quando dici che “l’urto tra membrane del multiverso crea l’universo” (per me è come dire il “battito di ciglia del Tao”, o lo “sbadiglio del BAO BAO MICIO MICIO”) è una azione nel tempo, è qualcosa che avviene o non avviene? Se avviene è nel tempo?, dunque è successivo al tempo?.. questo non lo capisco.

- cosa intendi tu per immanente e trascendente? Io per immanente intendo ciò che è parte ed è interno all’universo. Ma se dici che il multiverso è altro e “prima” dell’universo, in quanto pone l’universo, come fai a dirlo immanente? Quale concetto usi? E per converso cosa pensi come trascendenza per dire invece che parli di immanenza? Se il "multiverso” è dentro l’universo allora non spiega l’universo, è ancora parte dell’universo, ergo si riapre il problema della spiegazione ultima: ovvero donde il multiverso? e siamo daccapo. La spiegazione/ragione deve essere altra da quanto è spiegato: questa distinzione è appunto quella che separa trascedenza e immanenza

-Quando dici che la fisica va oltre lo spazio e il tempo fai allora riferimento ad oggetti reali fisicamente, ma che non sono nello spazio e nel tempo? Ancora una volta ti chiedo in quale modo distingui queste realtà metaspaziali immanenti da quelle trascendenti? Dici: “Non è questa la trascendenza” : ecco in questa affermazione si racchiude un po’ tutto. Non capisco cosa sia per te trascendenza e dunque immanenza, le tue definizioni. Io ti ho spiegato cosa si intende per trascendenza in filosofia (e lo troverai anche in qualche vocabolario. Cosa intendi allora per trascendenza per definire che quello che pensi essere invece immanenza? Il multiverso è fuori o dentro, al di là o meno, dell’universo? Se per ipotesi è ciò che causa un evento o fenomeno nel tempo, allora questa causazione avviene nel tempo. Ma se intendi la causa come condizione/ragione/posizione assoluta di un ente, allora questo tipo di causa, di cui possiamo costatare gli effetti è trascendente (il divino). In cosa puoi negare la trascendenza della causa se non ammetti il criterio della temporalità? Okkio che io sarei felice nel verificare che la scienza ammette tale trascendenza, ma ho dei dubbi che sia così.

-Anch’io nell’esempio di Hawkins non capsico come possa si possa “passare” ad un non tempo se il passare è temporale.

-Infine non capisco perché opponi con certezza panteismo e teismo: perché sai che la realtà trascendente non può essere un assoluto personale, da quale argomentazione scientifica deduci questa conclusione inattaccabile? è dimostrazione falsificabile o dogma? .

-Non capisco infine dove stia la dimensione dell’esperimento in tutto questo, dove sia il rispetto della prospettiva galileiana (su questo avevamo già discusso mi sembra): ai miei occhi sembra speculazione pura, metafisica. In altri termini non capisco in cosa consista la falsificabilità di queste tesi, quale esperimento possa contraddire queste tesi, tanto più se mi dici che sono teoria su oggetti non spazio-temporali, non misurabili, osservabili. Come posso falsificare qualcosa che non è spazio temporale, non misurabile spazio temporalmente? Se l’effetto fosse spazio temporale, ma non la causa (che è poi l’idea stessa della azione di Dio, alla faccia della non necessità del Deus ex machina per la scienza), mi chiedo come possa essere verificata quella causazione, la relazione tra causa ed effetto, se la relazione è fuori spazio e tempo



Scusa per la lunghezza (e non avrò spazio per replicare probabilmente). So che è un po’ difficile parlare di queste cose nei limiti di RS. In ogni caso queste sono le mie perplessità. Spero siano utili per un confronto. Lo saranno certo per me le tue considerazioni.



Ciao.



-

@Elohim: hai detto chiaramente e sinteticamente quello che io ho espresso lungamente e oscuramente, specie nelle citazioni che riporti.... si, la risposta di @neuro non è molto illuminante.. dice solo che il multiverso Hawkin di cui parla è un'altra cosa.. gggrrrrrr...anche qui sei più sintetico di me.



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@neuro: grazie per l'impegnativa risposta. Non ho capito molto naturalmente, tranne che io lego natura fisica e spazio tempo, mentre tu le distingui. Ho sempre l'impressione che la differenza sia di "descrizione" e "traduzione", nel senso che mi risulta difficile pensare al tempo e spazio come "oggetti" esperibili come dici tu (anche le "membrane" le dici oggetti ma non finiti...). Naturalmente allora va cambiato il concetto di "oggetto", e quello di "esperienza", o meglio si tratta di "tradurre" da due registri semantici differenti che usano i concetti in modo un po' differente. Voglio dire che se usi i concetti di spazio e tempo con un significato scientifico proprio, ad esempio li intendi come "oggetti", poi bisogna fare attenzione a non riportare senza mediazioni, senza una ri-traduzione, le conclusioni in altri ambiti, ad esempio quelli dell'ordinaria esperienza. Dunque non posso apprezzare appieno e immediatamente almeno la relazione alle questioni di metafisica della scoperta scientifica.

Se usi un concetto di realtà di "fisica" differente da quello ordinario o comunque quello filosofico, almeno da quello che ti ho presentato, non si può dire che rilievo "metafisco" - nel mio senso - abbiano certe conquiste scientifiche. Se usi un concetto di "immanenza" e "trascendenza" differenti rispetto a quelli ordinari della metafisica e filosofia -almeno quelli che ho presentato io - non si può poi immediatamente opporli, dire che la scienza nega la trascendenza, se usa questa nozione in modo differente da quella filosofica...negherà al più il proprio concetto di trascendenza.



Non sono in grado di capire - e a maggior ragione se si usano differenti concetti e significati di quelli filosofici - quali novità in relazione alla posizione di un Essere trascendente siano introdotte dal nuovo Modello cosmologico rispetto alla teoria classica del BB; nello specifico non capisco quale differenza per la metafisica vi sia tra l'ipotizzare un inizio puntuale o un "ambiente&qu
mysticpuma
2010-09-02 06:43:09 UTC
Ciao,è più probabile che il suo pensiero sia rimasto fagocitato da " un buco nero" dove non esiste una speranza circoscritta in un circuito che non potrebbe risolvere altro che esorcizzare "il nulla " come fonte di sapere . Che dire poi della ricerca della particella divina nella spasmodica induzione follicolare del " Bigben " come esaltazione di un'esperimentazione inutile e provocatoria ,procacciatrice di disastri sismici e jonosferici su quel che rimane del nostro sistema territoriale? Il buon docente 68enne esporrà sicuramente un pensiero che in mezzo a tanta blasfemia rappresenta uno dei tanti,da qui al divenire ci sta di mezzo la spiritualità dell'uomo e la catervata di inutili profeti che dichiarano un avvento...di chissà chi non si sa poi e la miracolistica di un ignorare latente di uno scibile monco,che mostra a spezzoni ciò che non si potrà mai capire,che stia preconizzando quell'imminente demenza senile tipo " idiote savante" con chiara apertura mentale verso la paura della morte per esorcizzarla e crearsi così l'alibi nel caso si dovesse presentare da qualche parte ? Sarebbe troppo misera la nostra vita se non avesse contenuti e lo Spirito,a mio parere,è prioritario a tutto ,anche alla scienza stessa,basta leggere per comprendere il dire ed il disdire di conseguenza per rimanere nelle proprie convinzioni ,con i piedi ben ancorati per terra ( fin che si potrà ) e la mente rivolta a Qualcuno di Superiore che sta al di sopra delle nostre teste e credo non sia importante che abbia un nome ,Egli è e sarà prima che la luce dichiarasse l'alba dell'umanità,
?
2010-09-02 05:23:20 UTC
Stephen Hawking è libero di esprimere il suo pensiero, purché non pretenda di avere il monopolio delle verità "scientifiche". Infatti ci sono fior di scienziati che la pensano diversamente da lui ed uno di questi è Antonino Zichichi che ha ricevuto lauree honoris causa e riconoscimenti in tutti i paesi più importanti del mondo. Antonino Zichichi ha appena pubblicato un libro intitolato "Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo" ed afferma " Nata con un atto di Fede nel Creato, la Scienza non ha mai tradito il Padre Suo. Essa ha scoperto - nell'immanente - nuove leggi, nuovi fenomeni, inaspettate regolarità, senza però mai scalfire, anche in minima parte, il Trascendente. Non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al fine di mettere in dubbio o di negare l' esistenza di Dio"

E questo lo afferma un uomo che in quanto a Scienza ne sa molto:

ha progettato e realizzato il più potente circuito elettroni,che ha permesso di raggiungere una precisione di settanta millesimi di miliardesimi di secondo nella misura del "tempo di volo" delle particelle subnucleari

ha scoperto l' Antimateria Nucleare

ha scoperto l' Energia Effettiva delle forze subnucleari che agiscono fra quark e gluoni, la struttura "tipo-tempo" del protone

ha al suo attivo le ricerche pionieristiche che hanno portato alla scoperta della Terza Colonna nella struttura delle componenti fondamentali della natura

ha misurato con estrema precisione la "carica" debole universale e gli effettivi virtuali nella fisica dei muoni...

Vogliamo dargli credito?



dettagli

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Benissimo! Zichichi può essere criticato da chi non condivide le sue idee ma è pur sempre uno scienziato che crede in Dio e che si contrappone a chi non crede e non è certo l'unico scienziato che la pensa in questo modo.

Poi, secondo me, non ci può essere alcuna certezza che Dio ci sia, nè che Dio non ci sia, perchè si entra nella sfera del Trascendente e qui, nessun uomo, scienziato o no, ha in tasca la verità o la dimostrazione "assoluta" della Verità. E se non vogliamo credere ad un Dio che ha creato l'Universo, chi ci dice che l'Universo o il Tutto non sia la sostanza o la manifestazione di Dio? Si tratta di capire quale significato dare alla parola "DIO" e visto che da secoli si pongono domande su Dio, si fanno ragionamenti, negazioni e affermazioni, credo che nessun "solone" possa affermare che si discuta del "nulla": saremmo tutti degli idioti. Non vi pare?
Blackjack
2010-09-02 03:45:09 UTC
Hawking è un genio,ma sulle grandi domande ne sa quanto noi,non è nulla più che un'essere umano,va bene fidarsi ma io non considererei come vangelo ciò che dice.

Purtroppo anche lui ah mezzi limitati.



Anche io credo come lui che non ci sia un dio vero e proprio a gestire tutto,però chissà se abbiamo ragione a pensarla cosi?

Sarà anche un grande ma finchè non fornisce qualcosa di più di una convincente idea,io non mi sbilancierei.



@I.K.E:

Einstein non ha detto solo quello che dici tu.....perchè non dici tutto?

E comunque,anche gli scienziati non hanno fornito prove inconfutabili,ma solo loro idee personali,quindi anche se tutti loro credessero davvero in dio,non stà scritto da nessuna parte che dio esiste!

Io credo alle prove,non alle convinzioni,anche se sono proprie di gente geniale.
Manuela
2010-09-02 07:54:10 UTC
Molto spesso, biologi, astronomi, genetisti, ecc... si fermano a porsi una domanda importante:"chi decide le regole da rispettare nella comunità scientifica quando parliamo di "possibilità dell'esistenza di un essere superiore?""

Non solo questa domanda mi ha fatto pensare, ma la cosa più strana è stato leggere un giorno LA REGOLA.

la più grande ed intoccabile regola della comunità scientifica (della maggioranza). se qualcuno tende a non rispettarla, corre il rischio di essere espulso e di rovinarsi la carriera accademica a vita. la regola dice:

"Vediamo quanto lontano possiamo arrivare nel spiegare il comportamento del mondo fisico e chimico in termini di pure cause materiali , senza invocare una causa soprannaturale."

ancora più sorprendente è che quasi tutta la comunità scientifica aderisce alla regola e la applica alla ricerca scientifica, uno fra i primi esempi è il signor hawking. Dopo aver letto il suo libro "A Brief History of Time" sono rimasto in parte deluso ed in parte sorpreso. nulla da dire sulle sue qualità di divulgatore scientifico, ma la REGOLA è stata magistralmente e furbescamente applicata alla sua ricerca. Evidentemente non vuole seguire le orme di Newton in questo senso, pur avendo la cattedra lucasiana di matematica a Cambridge, (una volta dello stesso newton).



passo alle mie opinioni:

Il multiverso è una interpretazione possibile della fisica quantistica. Ma oltre a non essere la sola, finora non si eleva con nulla al di sopra della possibilità di un Creatore. Potrebbe essere "testata" al CERN (sempre in teoria) e sempre che l'interpretazione dei risultati non sia frutto della REGOLA più che di vera scienza. se esistessero altri universi, saremmo comunque limitati dalle leggi del nostro universo e non potremmo "captarli". in questo caso parliamo di science fiction. per come la vedo, abbiamo la possibilità Dio e la possibilità multiverso, entrambe richiedono una uguale dose di fede, solo che una porta l'emblema "religione" e l'altra "scienza".

Bernard Carr, cosmologo al Queen Mary University di Londra si è espresso abbastanza chiaramente dicendo: “If there is only one universe, you might have to have a fine-tuner. If you don’t want God, you’d better have a multiverse.”



Folger, T. Science's Alternative to an Intelligent Creator: the Multiverse Theory. Discover online. Posted on discovermagazine.com November 10, 2008



Secondo alcuni invece il multiverso non toglie la possibilità di un designer, ma la rimanda. Don Page, cattolico e fisico teorico all'università di Alberta dice:

“The multiverse is not an alternative to design by god, God could have designed the whole thing.”

Jeffrey Zweerink, astrofisico creazionista: "“It seems that any multiverse model which can explain our observable universe requires a beginning and still exhibits design,...”



http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:bU8oBx-FY7oJ:seedmagazine.com/content/article/the_multiverse_problem/+multiverse+theory+god+creation&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it



Lo stesso Andre Linde, il più conosciuto contributore della teoria del multiverso e dell'universo inflazionario dice:

“Expanding this area of positive knowledge does not remove the question of god, it just pushes it further away.”



Quindi, 1)il multiverso non è una teoria scientifica e richiede una buona dose di fede; 2)anche se fosse una teoria scientifica non escluderebbe la necessità e tanto meno la possibilità di un designer.

Sono curioso di leggere il nuovo libro di Hawking e vedere come esprime le l'idea del Dio innecessario , grazie del suggerimento e della domanda.





@neurowalker



gggggggrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.......



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prima di tutto grazie della dritta.

poi, continuo a scrivere, magari mi raddrizzi ancora.....

se non sbaglio fino ad ora il big bang era di moda no? Ma, siccome le lacune che si lascia dietro (come l'omogeneità dell'universo dal punto di vista termico) sono macroscopiche si è passati alla string theory. Sul terreno filosofico questo può essere spiegato facilmente:

1)i cristiani(et al.) dicono che esiste un designer;

2)atei (et al) dicono che non esiste.

3)sorpresa!!! l'universo sembra l'opera di un designer.....

quindi ognuno fa le sue conclusioni sulla base del proprio modo di vederla: cristiani dicono che esiste Dio, atei (dopo aver abbandonato la TEORIA CHE NON VA DI MODA) dicono che la teoria delle stringhe ed il multiverso spiegano tutto senza Dio. non fraintendermi, non ho nulla in contrario alle teorie scientifiche ben formulate, ma la teoria del multiverso e delle stringhe non mi sembra proprio una teoria scientifica provata essere vera.

Parlando di stringhe o di singolarità noto che hanno una cosa in comune: un evento assomigliante al big bang, che avrebbe dato origine all'universo (il nostro).

http://www.physorg.com/news63041667.html

ora, prima che il big bang accada le leggi della fisica non esistono più. Gli universi "paralleli" che dovrebbero esistere non sono rintracciabili, poiché hanno leggi fisiche differenti. Quindi come potremmo fare a testare una teoria con i nostri cervelli e le nostre leggi se questa teoria va oltre il nostro universo? Finora non si ha nemmeno una singola PROVA che il multiverso possa essere una teoria scientifica vera perché essa non fa nessunissima previsione testabile. infatti una teoria scientifica valida deve fare qualche previsione (quello che sento dire spesso in altri contesti biologici), altrimenti non potrà mai essere una teoria valida. Ciò ha dato il via alle string wars (tipo star wars) fra chi dice che l'universo ha leggi che non possiamo conoscere e chi è atterrito da questa ipotesi hmm.....""scientifica"".



Mi allineo a David Gross (nobel per la fisica 2004):



"We [string theory physicists] don’t know what we’re talking about."



O Robert Laughlin (nobel per la fisica1998):

"Far from a wonderful technological hope for a greater tomorrow, string theory is the tragic consequence of an obsolete belief system."



Molti si ostinano a dire che la teoria può essere testata in "altri modi", come certi strani comportamenti degli elettroni o roba del genere. ma saremmo disposti a modificare persino il metodo scientifico pur di togliere Dio come essere necessario?



"Dozens of string-theory conferences have been held, hundreds of new Ph.D.s have been minted, and thousands of papers have been written. Yet... not a single new testable prediction has been made, not a single theoretical puzzle has been solved. In fact, there is no theory so far — just a set of hunches and calculations suggesting that a theory might exist. And, even if it does, this theory will come in such a bewildering number of versions that it will be of no practical use: a Theory of Nothing... String theory has always had a few vocal skeptics... Sheldon Glashow, who won a Nobel Prize for making one of the last great advances in physics before the beginning of the string-theory era, has likened string theory to a 'new version of medieval theology,' and campaigned to keep string theorists out of his own department at Harvard. (He failed.)"

http://www.newyorker.com/archive/2006/10/02/061002crat_atlarge



buona serata...





@teologo cattolico



.interessante il libro "Fuggita da Satana". recentemente ne ho letto uno simile chiamato "La Morte di un Guru". Parla di uno yoghin che si è trovato in una situazione simile e si è convertito al cristianesimo: mi è piaciuto molto...
anonymous
2010-09-02 05:35:41 UTC
Penso che ha perfettamente ragione, e non è l'unico scienziato che disse concetti del genere..

Laplace ad esempio disse: "Dio è un'ipotesi di cui non ho bisogno".

Chi afferma cose come: "basta che dimostriate la creazione dal nulla e siamo a posto", si dimentica di due cosette:

La prima è che il Big Bang -o come lo chiama certa gente "BB", come la Ferrari 512 , o "megateoria evoluzionismo"(?)-purtoppo per lui è dimostrato...basterebbe ad esempio notare cose come la radiazione di fondo, l'abbondanza di elementi leggeri, le supernovae di tipo Ia, tanto per dirne alcune...ma temo sarebbe tempo perso.

Dopotutto, stiamo parlando di uno che spiega l'universo in questo modo: "resurrezione Cristo spiega tutto"..

E la seconda è che la "dimostrazione della creazione dal nulla" è una cosa che dovrebbe fare la teologia, la quale parla di dio, ma ancora non lo dimostra...



Stiamo comunque parlando di "considerazioni scientifiche" come queste, fatte da uno che tenta pure di mescolare la criminalità al fatto di essere atei:

https://answersrip.com/question/index?qid=20100408114652AAWvEys
?
2010-09-02 03:54:55 UTC
quanto più lontano si spinge la nostra ricerca dell' "origine di Tutto" ancora più lontano sfugge la risposta: quand'anche si trovasse la risposta ultima e definitiva alla domanda "qual è l'origine di Tutto?" occorrebbe rispondere alla domanda "chi/cosa ha creato l'origine di Tutto?".. in altri termini, l'affermazione del Dottor Hawking mi sembra una riedizione dell'eterno conflitto scienza-fede, con la prima che cerca di escludere la seconda..
Forza Milan
2017-02-18 13:33:38 UTC
Ha torto, senza un essere intelligente l universo sarebbe collassato su se stesso. Non esistono prove ne del big bang ne dell evoluzione. Einstein aveva capito sin da subito che l universo era stato creato, hawkings non lo accetta, con le sue teorie dettagliate riesce a far credere alla gente tutti ciò che dice, ma lui sa che non è cosí.
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2016-12-11 17:16:02 UTC
Infatti hai ragione2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Il cristianesimo del nuovo regno cube cose ben different: "Dio non crea l'universo, DIo è l'universo nel suo insieme, inclusi noi" "Come le cellule del corpo umano vivono inseieme in line with formare l'organismo, così ognuno di noi è una cellula del corpo di Dio (l. a. natura), esistiamo come parte del tutto perché il tutto funzioni in armonia" "nulla si crea ne si distrugge ma tutto si trasforma nell'universo, anche le nostre anime quindi2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Dopo l. a. morte forse c'è l. a. reincarnazione ma non possiamo esserne certi, l'importante della religione è che ci renda più sereni e felici già in questa vita" "I miracoli sono l'agire di forze naturali che ancora non abbiamo scoperto (come nel medio evo non avevano ancora scoperto l'elettricità advert esempio) e che un giono l. a. scienza spiegherà2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Le apparizioni sono dovute advert entità superiori (solitamente Angeli, ma in un certo senso si potrebbe dire Alieni anche)" "l. a. preghiera ed i rituali servono advert aiutarci a vivere più felicemente e advert armonizzarci con l. a. natura2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Il peccato non esiste, è peccato un atto che fa del male e siccome in line with equilibrio e azioe-reazione il male torna indietro, non è conveniente fare male ma invece fare il bene" "non ci sono dogmi ma solo postulati e teorie, una religione deve essere una scienza e non superstizione2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Come tale deve basarsi sulla realtà ed aiutarci a cercare l. a. verità, oltre che a cercare l. a. felicità" "non ci sono religioni giuste ne errate2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Tutte le strade portano al divino, con il quale è buono che ognuno abbia un rapporto personale ed esperienziale2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Non ci sono verità assolute nell'universo ma tutto è relativo" [2f43b42fd833d1e77420a8dae7419002f43b42fd833d1e77420a8dae7419002f43b42fd833d1e77420a8dae741900] Non sà se sono stato chiaro abbastanza
?
2016-12-10 11:42:30 UTC
Infatti hai ragione2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Il cristianesimo del nuovo regno cube cose ben different: "Dio non crea l'universo, DIo è l'universo nel suo insieme, inclusi noi" "Come le cellule del corpo umano vivono inseieme according to formare l'organismo, così ognuno di noi è una cellula del corpo di Dio (l. a. natura), esistiamo come parte del tutto perché il tutto funzioni in armonia" "nulla si crea ne si distrugge ma tutto si trasforma nell'universo, anche le nostre anime quindi2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Dopo l. a. morte forse c'è l. a. reincarnazione ma non possiamo esserne certi, l'importante della religione è che ci renda più sereni e felici già in questa vita" "I miracoli sono l'agire di forze naturali che ancora non abbiamo scoperto (come nel medio evo non avevano ancora scoperto l'elettricità advert esempio) e che un giono l. a. scienza spiegherà2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Le apparizioni sono dovute advert entità superiori (solitamente Angeli, ma in un certo senso si potrebbe dire Alieni anche)" "l. a. preghiera ed i rituali servono advert aiutarci a vivere più felicemente e advert armonizzarci con l. a. natura2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Il peccato non esiste, è peccato un atto che fa del male e siccome according to equilibrio e azioe-reazione il male torna indietro, non è conveniente fare male ma invece fare il bene" "non ci sono dogmi ma solo postulati e teorie, una religione deve essere una scienza e non superstizione2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Come tale deve basarsi sulla realtà ed aiutarci a cercare l. a. verità, oltre che a cercare l. a. felicità" "non ci sono religioni giuste ne errate2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Tutte le strade portano al divino, con il quale è buono che ognuno abbia un rapporto personale ed esperienziale2f43b42fd833d1e77420a8dae741900 Non ci sono verità assolute nell'universo ma tutto è relativo" [2f43b42fd833d1e77420a8dae7419002f43b42fd833d1e77420a8dae7419002f43b42fd833d1e77420a8dae741900] Non sà se sono stato chiaro abbastanza
BICKELL
2014-12-02 19:17:34 UTC
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anonymous
2010-09-02 04:19:24 UTC
L’astrofisico ne è sicuro: per spiegare i complicati meccanismi della materia elementare, e i processi che hanno portato alla strutturazione del Cosmo per come oggi lo conosciamo, Dio non serve. "Dal momento che esiste una legge chiamata gravità”, scrive il fisico, “l’universo può e ha potuto crearsi dal nulla. La creazione spontanea è la ragione per cui c’è qualcosa invece che il nulla, il perchè l’universo esista, il perchè noi esistiamo”. Ma ricordiamo anche che, in una precedente opera, lo scienziato aveva collegato il ragionamento fisico sull’universo all’idea di Dio: “Se scoprissimo una teoria completa”, aveva affermato Hawking nella “Breve storia dei tempi”, “sarebbe il trionfo ultimo della ragione umana – poichè comprenderemmo la mente di Dio”.



Queste tuttavia rimangono solo e soltanto teorie perchè nessuno c’era e nessuno può dire con certezza come andarono le cose, tranne Dio, ovviamente, che rispose a questa domanda.



1 Allora il Signore rispose a Giobbe dal seno della tempesta, e disse: 2 «Chi è costui che oscura i miei disegni con parole prive di senno? 3 Cingiti i fianchi come un prode; io ti farò delle domande e tu insegnami!



4 Dov’eri tu quando io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza.

5 Chi ne fissò le dimensioni, se lo sai, o chi tirò sopra di essa la corda da misurare? 6 Su che furono poggiate le sue fondamenta, o chi ne pose la pietra angolare, 7 quando le stelle del mattino cantavano tutte assieme e tutti i figli di Dio alzavano grida di gioia? 8 Chi chiuse con porte il mare

balzante fuori dal grembo materno, 9 quando gli diedi le nubi come rivestimento e per fasce l’oscurità, 10 quando gli tracciai dei confini, gli misi sbarre e porte?

11 Allora gli dissi: “Fin qui tu verrai, e non oltre; qui si fermerà l’orgoglio dei tuoi flutti”.

12 Hai tu mai, in vita tua, comandato al mattino, o insegnato il suo luogo all’aurora, 13 perché essa afferri i lembi della terra, e ne scuota via i malvagi? 14 La terra si trasfigura come creta sotto il sigillo

e appare come vestita di un ricco manto; 15 i malfattori sono privati della luce loro, e il braccio, alzato già, è spezzato. 16 Sei tu penetrato fino alle sorgenti del mare? Hai tu passeggiato in fondo all’abisso? 17 Le porte della morte sono state da te scoperte? Hai tu veduto le porte dell’ombra di morte? 18 Hai tu abbracciato con lo sguardo l’ampiezza della terra? Parla, se la conosci tutta! 19 Dov’è la via che guida al soggiorno della luce? Le tenebre dove hanno la loro sede? 20 Le puoi tu guidare verso i loro domini e conosci i sentieri per ricondurle a casa? 21 Lo sai di sicuro! Perché tu eri allora già nato, e il numero dei tuoi giorni è grande!… 22 Sei forse entrato nei depositi della neve?

Li hai visti i depositi della grandine, 23 che io tengo in serbo per i giorni della sciagura, per il giorno della battaglia e della guerra? 24 Per quali vie si diffonde la luce e si sparge il vento orientale sulla terra? 25 Chi ha aperto i canali all’acquazzone e segnato la via al lampo dei tuoni, 26 perché la pioggia cada sulla terra inabitata, sul deserto dove non sta nessun uomo, 27 e disseti le solitudini desolate, sicché vi germogli e cresca l’erba? 28 Ha forse la pioggia un padre? Chi genera le gocce della rugiada? 29 Dal seno di chi esce il ghiaccio, e la brina del cielo chi la dà alla luce? 30 Le acque, divenute come pietra, si nascondono, e la superficie dell’abisso si congela. 31 Puoi tu stringere i legami delle Pleiadi, o potresti sciogliere le catene d’Orione? 32 Puoi tu, al suo tempo, far apparire le costellazioni e guidare l’Orsa maggiore insieme ai suoi piccini? 33 Conosci le leggi del cielo? Regoli il suo dominio sulla terra? 34 Puoi alzare la voce fino alle nubi e far in modo che piogge abbondanti ti ricoprano? 35 I fulmini partono forse al tuo comando? Ti dicono essi: “Eccoci qua”? 36 Chi ha messo negli strati delle nubi saggezza, o chi ha dato intelletto alla metèora? 37 Chi conta con saggezza le nubi? Chi versa gli otri del cielo, 38 quando la polvere stemperata diventa una massa in fusione e le zolle dei campi si saldano fra loro? Dio si prende cura degli animali

39 «Sei tu che cacci la preda per la leonessa, che sazi la fame dei leoncelli, 40 quando si appiattano nelle tane e si mettono in agguato nella macchia? 41 Chi provvede il pasto al corvo quando i suoi piccini gridano a Dio e vanno peregrinando senza cibo? (Giobbe 9)



Chi vuol intendere, intenda.
Rob L
2010-09-02 04:15:20 UTC
...ciò deriva dal fatto che attualmente ...le ipoitesi più accreditate secondo i dati raccolti...a cui attribuire l'inizio del tutto... sia dovuto a "fluttuazioni quantistiche" casuali nel campo di Higgs....quindi per dirla breve ..non ci sarebbe nessun "essere trascendente" che ha fatto simpaticamente oscillare dei "quanti" per dare inizio all' espansione dello Spazio-tempo!!!



Ciao
Paolo D
2010-09-03 04:12:55 UTC
Penso che su Dio ne sa di più un analfabeta credente, che un grande scienziato non credente.



A livello personale mi spiace per Hawking, che oltre a essere malato e anziano sia pure ateo.
verbatron
2010-09-02 04:10:10 UTC
Ma è scontato .... è illogico pensare che il Dio descritto, eterno e immutabile, all'improvviso interrompe l'eterno nulla .... si era annoiato? come se sentisse qualche bisogno ( inconcepibile per un entità perfetta a cui non manca nulla, ma che un bel giorno ha dato inizio a qualcosa, che poi non gli è uscita nemmeno bene visti i disastri ) ..... ma forse gli mancava qualcosa ... doveva colmare un vuoto che sentiva dentro di sè! ma si dai ....
tamburino nero
2010-09-02 04:18:32 UTC
penso che comunque Hawking fa parte della Accademia Pontificia per le Scienze.

per la scienza non ci può essere una reductio ad Deum per spiegare la natura. questa reductio ad Deum viene rifiutata dalla religione: Dio non può essere dimostrato come una necessità scientifica perchè se la si accettasse sulla base delle conoscenze di oggi, per definizione insufficienti, quando le conoscenze future dovessero dare delle risposte ulteriori cadrebbe necessariamente la necessità dell'intervento di Dio.
?
2010-09-02 03:43:14 UTC
creazione spontanea? ma per tutto l'universo? se non vuole sentir parlare di Dio farebbe meglio a dire che l'universo esiste da sempre...pensare che dal nulla si origini per creazione spontanea l'universo mi sembra una scemenza,con tutto il rispetto per Hawking che è un grandissimo scienziato
anonymous
2010-09-02 03:38:06 UTC
Bhè è certo se non è zuppa è pan bagnato. Chi è nato prima, l'uovo o la gallina?



Se tu dici che non c'è un creatore assumi per certo che l'universo è sempre esistito.
sunshine80
2010-09-02 04:04:05 UTC
Allora invece di chiamarla Dio chiamala "creazione spontanea"! ma è sempre qualcosa che ha voluto la creazione del'universo! questo Hawking si arrampica negli specchi!
?
2010-09-02 03:39:47 UTC
verrai segnalato dai ciandala, per questa eretica idea.



A quando la agognata versione in italiano? grazie
?
2010-09-02 04:26:18 UTC
ettecredo,hawking è un ateo militante al 100%.

Sarebbe come chiedere ad Gheddafi se sono meglio i cristiani o i musulmani..



Per la cronaca il maestro di Hawking (40 anni di ateismo militante,30 libri sull'argomento) alla fine è diventato credente "per evidenza scientifica dell'esistenza di Dio"..



http://www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=article&sid=794



inoltre..





"Io non sono ateo..noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise" (Albert Einstein)



la maggior parte degli scienziati di sempre (i più grandi) credevano

http://dallaragioneallafede.blogspot.com/2009/11/scienziati-credenti.html
?
2010-09-02 03:37:35 UTC
questa spiegazione non mi convince, la la spiegazione "dio" mi convince ancora meno


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