Uriel - il Mio Nome è Legione -
2009-01-29 03:53:34 UTC
Userò misericordia con chi vorrò,
e avrò pietà di chi vorrò averla.
Quindi NON DIPENDE DALLA VOLONTA' NE' DAGLI SFORZI DELL'UOMO, ma da Dio che usa misericordia.
DIO QUINDI USA MISERICORDIA CON CHI VUOLE E INDURISCE IL CUORE DI CHI VUOLE!
Mi potrai però dire: «Ma allora perché ancora rimprovera? CHI PUO' INFATTI RESISTERE AL SUO VOLERE?».
O uomo, tu chi sei per disputare con Dio? Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: «Perché mi hai fatto così?».
Forse il vasaio non è padrone dell'argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare?
pertanto Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza vasi di collera, già pronti per la perdizione, e questo per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso vasi di misericordia, da lui predisposti alla gloria
(Romani 9:14-23)
Paolo dice la Salvezza non dipende NE' DALLA VOLONTA' O DAGLI SFORZI UMANI, ma da Dio, che userà Misericordia con chi vuole LUI e avrà Pietà con chi vuole LUI, a prescindere dalle nostre opere e da ciò che vogliamo noi.
Nessuno può resistere infatti al suo volere.
Così anche al presente c'è un resto, conforme a un'elezione per grazia.
E se lo è per grazia, NON LO E' PER OPERE; altrimenti la grazia non sarebbe più grazia.
(Romani 11:5)
perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull'elezione non in base alle opere, ma alla VOLONTA' DI COLUI CHE CHIAMA -
(Romani 9:11)
E continua facendo un paragone molto azzeccato : ovvero Dio come vasaio e uomo come vaso (e il vaso in quanto oggetto non ha libero arbitrio).
quindi Dio è visto come un vasaio che con l'argilla crea vasi per uso nobile [i predestinati alla salvezza] e vasi per uso volgare [i predestinati all'inferno]-
perchè Dio crea [quindi è attivo e non passivo nell'azione] vasi nobili e vasi volgari e non lascia ai vasi stessi decidere cosa essere?
La risposta sta nel testo stesso della lettera: Perchè un vaso non si può opporre alla volontà di colui che l'ha formato come dice il verso 19 del capitolo.
E se il vasaio decide di farlo volgare, quel vaso di collera è predestinato alla perdizione.
Se il vasaio decide di farlo nobile, quel vaso di misericordia è predestinato alla salvezza.
Ma sia la formazione nobile o volgare di questi vasi dipende dal vasaio, non dal vaso.
Allo stesso modo la predestinazione alla salvezza o alla perdizione, dipende dal Creatore e non dalla creatura.
Quindi dove sta il famoso "libero arbitrio", di fronte a un discorso che pare confutarlo completamente?