Domanda:
Se l'antenna diventa bomba. Radio Vaticana espone al rischio leucemia. Cosa ne pensate?
2010-12-20 12:09:34 UTC
Un'altra conferma, implacabile e impietosa. «Vivere a ridosso delle antenne di Radio Vaticana significa esporsi al rischio di ammalarsi di leucemia». Questo il risultato della perizia, durata oltre quattro anni, e portata avanti dal consulente tecnico Andrea Micheli, dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Si è concluso così l’incidente probatoriorichiesto nel 2006 dalla procura della Repubblica di Roma nell'ambito del procedimento penale nei confronti dei responsabili dell'emittente della Santa sede. I risultati sono stati resi noti dal comitato dei cittadini di Roma Nord, dove, in 425 ettari, sorge l'intero impianto radio-trasmittente. Il dossier del perito del tribunale non lascia spazio a dubbi.
Nella carta viene indicata un'associazione «coerente, importante e significativa» di rischio di morte per leucemia o di rischio di ammalarsi di leucemia, linfoma e mieloma per lunga esposizione ai ripetitori fino a 12 chilometri di distanza. Ma non basta.
Nella carte si legge ancora: «Non siamo stati in grado di trovare un fattore di causa diverso dalla Radio Vaticana. I risultati hanno a che fare con la dislocazione in cui queste persone, e soprattutto i bambini, hanno abitato nel loro periodo di vita. Livelli così elevati di rischio si riscontrano, nella letteratura scientifica, soltanto negli studi epidemiologici relativi alle zone che hanno subito gli effetti dell'esplosione di una bomba atomica».
I decessi per leucemia sono stati 137 in sei anni
Lo studio di mortalità ha analizzato i 137 decessi per leucemia dal 1997 al 2003 prendendo in esame 20 anni di storia abitativa antecedenti la data della morte. Il risultato lascia senza fiato: nei territori compresi entro i dodici chilometri dalle antenne, il rischio di morte per leucemia è 6,6 volte superiore a quello attestato oltre i dodici chilometri.
Lo studio di incidenza ha analizzato i casi di leucemie, linfomi e mielomi nei bambini da 0 a 14 anni avvenuti dal 1989 al 2005 ed ha esaminato l’intera storia abitativa individuale antecedente la data in cui si è manifestata la patologia. Fino a 12 chilometri dagli impianti, il fattore di rischio è da 4,1 a 4,7 volte superiore al valore oltre i 12 chilometri di distanza. Il rischio sale fino a 6,9 volte se si considerano solo i bambini di età maggiore di un anno. Questo si traduce in circa 1 caso stimato di leucemia o linfoma per ciascuno dei 17 anni di studio.
Troppe frequenze nell'etere
Tutto è iniziato nel 2002. I primi a denunciare la pericolosità delle antenne vaticane sono state Le Iene. Il programma di Italia 1 accusò l'emittente radiofonica di un uso spropositato delle frequenze, che facevano, a loro dire, 3 volte il giro del mondo per quanto erano potenti. Il problema è che, partendo dal centro di Santa Maria di Galeria, un frazione di Roma con circa 3.000 abitanti, superavano di gran lunga i limiti previsti dalla legge, finendo con il favorire l’insorgere di leucemie tra i bambini della zona.
Si è aperta così un'inchiesta che ha chiamato in causa Roberto Tucci, Pasquale Borgomeo e Costantino Pacifici (responsabili dell’emittente della Santa Sede) e Gino Bizzarri, Vittorio Emanuele Di Cecco e Emilio Roberto Guarini, della Marina Militare.
I primi tre sono finiti sotto processo per getto pericoloso di cose, in relazione all’emissione nociva di onde elettromagnetiche provenienti dagli impianti radiofonici di Santa Maria di Galeria. Pacifici, però, è stato assolto in primo grado, mentre per Tucci e Borgomeo (poi deceduto) la corte d’appello, dopo una prima assoluzione che era stata annullata dalla Cassazione, ha stabilito il «non doversi procedere» per intervenuta prescrizione del reato. Il nuovo procedimento riparte dall’accusa di «getto pericoloso di cose».
In questi giorni è nato il coordinamento dei comitati di Roma Nord che chiede alle autorità nazionale e locali: «l'immediata sospensione delle trasmissioni della Radio Vaticana e la sua delocalizzazione in un luogo in cui non possa accrescere il rischio di morte e di malattie per gli esseri umani, oppure l'abbandono totale di questa obsoleta tecnologia in favore della diffusione satellitare dei propri programmi radiofonici».
A luglio, quando iniziarono a girare le voci sui dati della perizia, i genitori dei bambini morti per leucemia nel territorio della antenne, scrissero un appello accorato a Benedetto XVI per chiedere di spegnere quei ripetitori «in ragione del medesimo senso di umana partecipazione che ha sempre ispirato i suoi atti». Quella lettera attende ancora una risposta.

http://www.nocensura.com/2010/11/se-lantenna-diventa-bomba-radio.html
Sette risposte:
BlackCat
2010-12-23 17:02:03 UTC
Questo è non un problema riguardante solo Radio Vaticana, che trasmette morte con oltre 20.000 watt di potenza, da anni si fanno studi sugli effetti delle onde elettromagnetiche sulla popolazione ed i risultati sono allarmanti soprattutto nelle zone(ad es. vicino centrali elettriche) in cui la loro concentrazione è molto alta. Il problema è che ammettere la pericolosità di queste onde non conviene a nessuno, nè al vaticano nè alle compagnie telefoniche, elettroniche ecc. che ci speculano sopra. I limiti di sicurezza esistono ma sembra non siano un granchè attendibili visto che sono stati alzati varie volte... gli effetti delle onde sulla popolazione non cambiano, i morti che sono disposti ad avere sulla coscienza( ammesso che ne abbiano una) sembrano invece aumentare in maniera impressionante.

Vedete se riuscite a trovare la puntata(2008) intera, in ogni caso è un' inchiesta molto interessante sull'argomento fatta da Report: http://news.iltuoweb.net/blog/2009/05/19/video-inchiesta-sul-wi-fi-segnale-dallarme-report-rai-3-23/



p.s: se vi va potete pure ascoltare questa bellissima canzoncina dei Punkreas dedicata al Vaticano apposta per l'occasione ;)

http://www.youtube.com/watch?v=YVK4cZRK5Pg
Provare per credere
2010-12-21 00:34:16 UTC
...radio maria, per farsi sentire , semplicemente non rispetta le norme sulla potenza di emissione, ed è stata richiamata più volte, mi dispiace che si continui a giustificare comportamenti scorretti...se questa volta lo scorretto è radio maria si abbia l' onestà intellettuale di condannare radio maria, un' altra volta quando si parlerà d' altro, ci si concentrerà su altro...
scricciolo
2010-12-20 12:19:05 UTC
guarda non ho letto tutto devo essere sincera ma con tutte le antenne che abbiamo e telefonini e catrame che scivola nella nostra terra visto che dopo un anno le strade gia sono da rifare tu pensi solo a radio vaticana? le dovrebbero togliere tutte se fanno male. compresa quella e pure radio maria. ma non solo quelle.siamo obiettivi.
giuseppe l
2010-12-20 13:51:19 UTC
@Tamburino spero tu stia trollegiando, io vivo ad una trentina di km da Cesano e accendendo delle casse spia si prende abbastanza bene radio vaticana. Poi auto che vanno in salita senza l'azione di un motore ma solo spinte da queste fantomatiche radiazioni di cui parli, hai idea di quanto pesi un'automobile e di quanta energia ci voglia per muoverle. Una radiazione capace di spostare un'auto non mi preoccuperebbe dal punto di vista tumorale poichè venendo carbonizzato all'istante non farei in tempo a svilupparli. Riguarda le fantomatiche radiazioni di cui parli si tratta di semplice gas radon normalmente intrappolato nel tufo che costituisce buona parte del terreno e del materiale da costruzione specialmente negli edifici più vecchi. La faccenda delle auto che si muovono in salita non è una legenda metropolitana ma solo una semplice illusione ottica (non ricordo la via precisa ma ce ne è una anche a roma di salita di questo tipo). Tali antenne trasmettono ancora in AM quando nel 2010 si potrebbe utilizzare tranquillamente satellite o streaming internet abbinato a ripetitori locali di potenza inferiore.
tamburino nero
2010-12-20 13:02:55 UTC
facciamo finta di dire almeno per una volta cose serie che tutti conoscono ma che le mode impediscono di portare alla luce.

a meno di un km da me ci sono delle antenne radio - ad uso civile - estremamente più potenti di quelle della Radio Vaticana di Galeria e nessuno si è accorto di nulla in termini di malattie tumorali (ah, forse Veronesi potrebbe anche dirvi qualcosa in merito).

a pochi km da me ci sono altre antenne, militari, stessa potenza. nessuno dice niente.

e adesso invece andiamo a pensare alla radioattività di fondo della zona di Galeria, vulcanica, ricca di fenomeni inspiegabili, come le macchine che in folle vanno verso l'alto.

lo sapevano tutti che quella è una zona in cui non si doveva abitare, è la zona che era talmente disabitata che il comune di Roma arriva fino al lago di Martignano (una specie di piscina accanto a quello di Bracciano).

chi ha autorizzato la gente a costruire le case lì?

Galeria Vecchia a partire dal 1600 e fino al 1850 fu abbandonata, ci sono ancora i ruderi. non era peste, il posto era antichissimo, etrusco.

leggiti il mistero di queste radiazioni che tra 0 e 6 km non fanno danni.
Remangura
2010-12-21 01:29:39 UTC
il tutto...è da decenni risaputo,che:il rischio di leucemie,e tumori in generale esiste,ma nessun governo,sia:democristiano,di centro sinIstra,centro destra,è mai intervenuto,perché:mettersi contro la Città Santa,non conviene a nessuna forza politica,per un fattore di perdere:milioni di voti.ciao
2010-12-20 12:39:07 UTC
La scienza assolve Radio Vaticana, ma gli atei non ci stanno.

InContraddizioni, assurdità atei, False accuse alla Chiesa su 31 luglio 2010 a 16:11





Secondo una perizia del tribunale ci sarebbe un nesso tra l’emittente cattolica e l’insorgenza di tumori e leucemie nella popolazione locale. Ma non ci sono prove che queste onde elettromagnetiche siano nocive. Le conclusioni della perizia sono però in contraddizione con le evidenze scientifiche. Lo dichiara il magazine scientifico Oggi scienza. Paolo Vecchia, presidente della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti, l’organismo più autorevole in materia ha dichiarato: «Non c’è prova che questo tipo di campi elettromagnetici abbia effetti sulla salute. Centinaia di studi, analisi epidemiologiche, ricerche su modelli animali e ricerche sugli effetti cellulari delle onde elettromagnetiche, sono coerenti in questo senso. Coerenti e confortanti». Prende le distanze dalla perizia anche Andrea Pession, il maggior esperto italiano di leucemia infantile: «La causa dei tumori è nel patrimonio genetico. Sono la conseguenza di una serie di mutazioni che vanno accumulandosi nel tempo, iniziano prima della nascita e poi si aggravano. Non è dimostrato il legame con le onde elettromagnetiche». Paolo Vecchia fa notare che «una perizia è una perizia, non uno studio scientifico pubblicato su una rivista peer-reviewed. Inoltre, a ben vedere, quello che la perizia ha stabilito è un po’ diverso da come sembra. Il perito ha preso in considerazione la popolazione locale e ha stabilito che alcune patologie si sono verificate con maggior frequenza tra chi abitava nel raggio di 6-12 chilometri da Radio Vaticana rispetto al resto dei residenti. Come mai il rischio tra 6 e 12 chilometri è maggiore rispetto a chi vive proprio sotto la sorgente, tra 0 e 6 chilometri? Il dato non si spiega». L’esperto poi rileva una serie di vizi ed errori metodologici nella perizia. Ma dopo più di 50 anni di dimostrazioni in questo senso i razionalisti anticlericali fantaecologici non sembrano proprio volersi arrendere alla scienza e alla fede. Intanto gli abitanti dell’area in cui sono presenti le antenne, fomentati e ingannati dagli ateoecologisti, hanno scelto di scrivere una bellissima lettera piena di devozione paterna a Benedetto XVI (leggi la lettera).


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