anonymous
2011-06-15 05:16:16 UTC
I discriminati siamo noi, costretti a subire l'arroganza e la violenza di immagini ed espressioni contro le quali siamo impossibilitati a dire alcunché, pena la denuncia di omofobia
E' andata come si sapeva, tutti sicuramente abbiamo visto le immagini. La manifestazione romana dei gay europei ha dimostrato ancora una volta quanto siano vere le affermazioni che Luca di Tolve, ex gay militante, ha fatto a La Bussola Quotidiana riguardo alla realtà del mondo gay e al vero scopo di questi gay pride. Alla fine, per quanto lo spettacolo offerto sia stato becero e di cattivo gusto, possiamo dire che non siamo stati sorpresi: i gay pride sono sempre stati così.
Purtroppo sembra che le regole e le leggi che valgono per i comuni cittadini, non valgano più per gli attivisti gay, alla faccia della loro presunta discriminazione. I discriminati siamo noi, costretti a subire l'arroganza e la violenza di immagini ed espressioni che ci sono imposte e contro le quali siamo impossibilitati a dire alcunché, pena la denuncia di omofobia. Peraltro anche le proteste o la legittima disapprovazione di persone e religioni dovrebbe stare entro i limiti del rispetto. Quello che si è visto sabato sera a Roma contro il Papa e la Chiesa va ben oltre quei limiti, e non è accettabile. E men che meno è accettabile che sindaco e presidente della Regione, troppo impegnati a elemosinare qualche consenso da gay e lesbiche, abbiano ignorato il tutto.
Fonte: La Bussola Quotidiana, 13/06/2011
Pubblicato su BASTABUGIE n.197