ciao riflessivo,
per rispondere alla tua domanda devo partire da una data franca, il 66-70 EV., anche se tu conosci già la profezia di Gesù riguardante la fine del Tempio di Gerusalemme, questo era il secondo Tempio, quello ristrutturato da Zorobabele e ampliato da Erode con l' aggiunta del cortile dei gentili.
La profezia di Gesù fatta 37 anni prima non si adempi solo sulla città ma anche sulla popolazione ebraica, infatti questo popolo ancora una volta conobbe l' esodo.
Nella sua Storia ecclesiastica (III, V, 3) Eusebio afferma che i cristiani da Gerusalemme e da tutta la Giudea fuggirono in una città della Perea chiamata Pella.
Gerusalemme rimase praticamente desolata fin verso il 130 E.V., quando l’imperatore Adriano vi fondò una nuova città chiamata Aelia Capitolina. Questo provocò l’insurrezione ebraica di Bar Kokeba (132-135 E.V.), che ebbe successo per un po’ ma infine fu stroncata. Per quasi due secoli nella città romana non fu consentito l’accesso agli ebrei. Nel IV secolo Elena, madre di Costantino il Grande, si recò a Gerusalemme e iniziò l’identificazione di molti cosiddetti luoghi santi e santuari. In seguito la città fu conquistata dai musulmani. Oggi sul Monte del Tempio ci sono due edifici islamici. Verso la fine del VII secolo il califfo ‛Abd al-Malik ibn Marwan edificò una moschea, la Cupola della Roccia, sull’area del tempio o nei pressi. Più a S c’è la moschea el-Aqsa costruita verso l’inizio del VII secolo al posto di un edificio precedente.
Da allora gli ebrei non hanno più avuto il loro tempio, perchè come aveva predetto Gesù " la vostra casa vi sarà abbandonata".
Questo significava che il Dio degli Ebrei Jahvè non rappresentava più il suo popolo per la semplice ragione che avevano messo a morte il suo figlio Gesù Cristo.
Ed anche perchè non era più necessario che avessero dei sacerdoti, perchè Gesù Cristo con il suo sacrificio aveva adempiuto la legge, che era diventata obsoleta.
Per quanto riguarda il muro del pianto, non è il muro del Tempio, ma il muro del cortile dei gentili costruito da Erode.
Cose buone db.
@ risposta,
per il nik non ti preoccupare ci sono affezionata, basta che scrivi solo "db" in questo modo è molto facile ricordare.
Per il resto mi fa piacere risponderti, però siccome sono vecchietta fra un po vado a letto, ma domani pomeriggio ho tutto il tempo di chiarirti l'affare del muro.
db.
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Come promesso aggiunfo informazioni, ma ti ci vorrà pazienza a leggere, perchè non si possono racchiudere in poche parole anni di storia.
Le Scritture non forniscono i particolari di questo tempio. La principale fonte di informazioni è Giuseppe Flavio, che lo vide personalmente, e ne descrisse la costruzione nelle sue opere Guerra giudaica e Antichità giudaiche. La Mishnàh ebraica contiene qualche informazione, e qualcosa si apprende dall’archeologia. Perciò la descrizione che segue si basa su queste fonti, che in alcuni casi possono dare adito a dubbi.
* Giuseppe Flavio dice che Erode ricostruì il tempio nel 15° anno del suo regno, mentre nelle ** dice che era il 18° anno. Quest’ultima è la data accettata generalmente dagli studiosi, anche se l’inizio del regno di Erode, o come l’abbia calcolato Giuseppe Flavio, non può essere stabilito con sicurezza. La costruzione del santuario vero e proprio richiese 18 mesi, mentre i cortili e il resto furono ultimati in otto anni. Quando alcuni ebrei nel 30 E.V. si rivolsero a Gesù Cristo, dicendo “questo tempio è stato edificato in quarantasei anni” , probabilmente parlavano dei lavori ancora in corso nel complesso dei cortili e degli edifici. I lavori furono ultimati solo circa sei anni prima della distruzione del tempio nel 70 E.V.
A motivo dell’odio e della diffidenza che avevano per Erode, gli ebrei non gli permisero di cominciare a ricostruire il tempio, come si era proposto di fare, finché non ebbe preparato ogni cosa per la nuova costruzione. Per la stessa ragione non lo consideravano un terzo tempio, ma solo una ricostruzione, e parlavano unicamente del primo e del secondo tempio (di Salomone e di Zorobabele).
A proposito delle misure indicate da Giuseppe Flavio, un dizionario biblico dice: “Le sue dimensioni orizzontali sono così minuziosamente accurate che sospettiamo quasi che, quando scriveva, avesse sotto gli occhi qualche pianta dell’edificio preparata dal comando dell’esercito di Tito. Queste costituiscono uno strano contrasto con le dimensioni in altezza che, quasi senza eccezioni, sono chiaramente esagerate, in genere raddoppiate. Poiché gli edifici furono tutti abbattuti durante l’assedio, era impossibile imputargli qualche errore rispetto alle misure verticali”. ***
Giuseppe Flavio scrive che Erode raddoppiò l’estensione dell’area del tempio, rialzando i pendii del monte Moria con muraglioni di grosse pietre e spianando in parte la sommità del monte. ****
il Monte del Tempio aveva un lato di 500 cubiti (223 m). La spianata era delimitata da colonnati. Il tempio guardava a E, come i precedenti. Lungo questo lato c’era il colonnato di Salomone, con tre file di colonne di marmo. Qui una volta, d’inverno, Gesù fu avvicinato da alcuni ebrei che gli chiesero se era il Cristo. Anche a N e a O c’erano colonnati, che però apparivano insignificanti in paragone con il colonnato reale a S, costituito da quattro ordini di colonne corinzie, 162 in tutto, che formavano tre navate. La circonferenza delle colonne era tale che ci volevano tre uomini con le braccia tese per cingerne una, ed erano molto più alte di quelle degli altri colonnati.
I colonnati circondavano l’ampio spiazzo detto cortile dei gentili, così chiamato perché ai gentili era permesso di entrarvi. Fu di qui che Gesù, in due occasioni, una all’inizio e una alla fine del suo ministero terreno, scacciò coloro che facevano della casa del Padre suo una “casa di mercato”.
Per raggiungere l’edificio centrale, il santuario vero e proprio, si attraversavano diversi cortili. Ciascun successivo cortile era considerato più santo. Attraversando il cortile dei gentili si incontrava un muro alto tre cubiti (1,3 m), con delle aperture per consentire il passaggio. In cima c’erano grandi lastre di pietra con avvisi in greco e in latino. Un’iscrizione greca, secondo una traduzione, diceva: “Proibito a tutti gli stranieri di oltrepassare la balaustra e di penetrare all’interno del santuario. Chiunque sarà colto in flagrante, risponderà lui stesso della morte che ne seguirà”. *****
È interessante sapere che nei due Tempi precedenti, cioè quello di Salomone e quello di Zorobabele non era inserito il cortile dei gentili, questi fu un aggiunta dall'ampliamento di Erode, ma andiamo per ordine.
Il cortile dei gentili fu costruito dal re Erode, un edomita, per esaltare se stesso e per ingraziarsi Roma. Erode si accinse a ristrutturare il tempio di Zorobabele forse verso il 18 o il 17 a.E.V. Un dizionario biblico spiega: “Il gusto classico della potenza imperiale d’Occidente [Roma] . . . rendeva necessario un tempio più grande di quelli di simili città orientali”. ****** Tuttavia le dimensioni del tempio vero e proprio erano già fissate. Il dizionario spiega: “Se il Tempio stesso doveva avere le medesime dimensioni di quelli precedenti [quello di Salomone e quello di Zorobabele], il Monte del Tempio poteva variare in ampiezza”. Quindi Erode allargò l’area del tempio aggiungendo il cortile dei gentili, com’è stato chiamato nei tempi moderni.
Quale era lo scopo di questa aggiunta? Quasi tutti ,i ciechi, gli zoppi e i gentili incirconcisi potevano entrare nel cortile dei gentili. Libro biblico di Matteo capitolo 21 i versi14, 15. È vero che il cortile serviva a uno scopo per molti gentili incirconcisi che desideravano fare offerte a Dio.
Comunque un’enciclopedia dice: *******“A rigor di termini, questo cortile esterno non faceva parte del Tempio. Il suo suolo non era sacro e chiunque poteva entrarci”.
Siccome il cortile dei gentili si trovava nell'area perimetrale del Tempio, erroneamente si parla dell'area del Tempio.
In conclusione oggi il muro del pianto è il confine del cortile dei gentili, voluto da Erode per tutti coloro che non essendo ebrei di nascita o semplicemente come lui proseliti, potevano accedere all'area del Tempio.
Ma come Gesù aveva profetizzato di Gerusalemme non vi rimase pietra sopra pierta che non sarebbe stata diroccata.
Ci cono altre stestimonianze archeologiche recenti che avvalorano quanto detto sopra, ma in questo momento non le trovo, magari in una prossima domanda.
Spero di esserti stata utile.
db.