Domanda:
Cos'è secondo voi la perfetta letizia di cui parla San Francesco?
anonymous
2009-08-27 02:03:51 UTC
(è lungo ma bello)
Avvenne un tempo che, san Francesco d’Assisi e frate Leone andando da Perugia a Santa Maria degli Angeli, il santo frate spiegasse al suo compagno di viaggio cosa fosse la “perfetta letizia”.
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Era una giornata d’inverno e faceva molto freddo e c’era pure un forte vento tanto che procedevano camminando l’uno innanzi all’altro e, mentre frate Leone stava avanti, frate Francesco chiamandolo diceva: frate Leone, se avvenisse, a Dio piacendo, che i frati minori dovunque si rechino dessero grande esempio di santità e di laboriosità, annota e scrivi che questa non è perfetta letizia.Andando più avanti San Francesco chiamandolo per la seconda volta gli diceva: O frate Leone, anche se un frate minore dia la vista ai ciechi, faccia raddrizzare gli storpi, scacci i demoni, dia l’udito ai sordi, fa camminare i paralitici, dia la parola ai muti, e addirittura fa resuscitare i morti di quattro giorni; scrivi che non è in queste cose che sta la perfetta letizia.E ancora andando per un poco san Francesco grida chiamandolo: O frate Leone, se un frate minore parlasse tutte le lingue e conoscesse tutte le scritture e le scienze, e sapesse prevedere e rivelare non solo il futuro ma anche i segreti più intimi degli uomini; annota che non è qui la perfetta letizia.E andando ancora più avanti san Francesco chiamando forte diceva: O frate Leone pecorella di Dio, anche se il frate minore parlasse la lingua degli angeli, conoscesse tutti i misteri delle stelle, tutte le virtù delle erbe, che gli fossero rivelati tutti i tesori della terra, e tutte le virtù degli uccelli, dei pesci, delle pietre, delle acque; scrivi, non è qui la perfetta letizia.E andando più avanti dopo un po’ san Francesco chiamava il su compagno di viaggio: O frate Leone, anche se i frati minori sapessero predicare talmente bene da convertire tutti i non credenti alla fede di Cristo; scrivi non è questa la perfetta letizia.E così andando per diversi chilometri quando, con grande ammirazione frate Leone domandò: Padre ti prego per l’amor di Dio, dimmi dov’è la perfetta letizia. E san Francesco rispose: quando saremo arrivati a Santa Maria degli Angeli e saremo bagnati per la pioggia, infreddoliti per la neve, sporchi per il fango e affamati per il lungo viaggio busseremo alla porta del convento. E il frate portinaio chiederà: chi siete voi? E noi risponderemo: siamo due dei vostri frati. E Lui non riconoscendoci, dirà che siamo due impostori, gente che ruba l’elemosina ai poveri, non ci aprirà lasciandoci fuori al freddo della neve, alla pioggia e alla fame mentre si fa notte. Allora se noi a tanta ingiustizia e crudeltà sopporteremo con pazienza ed umiltà senza parlar male del nostro confratello, anzi penseremo che egli ci conosca ma che il Signore vuole tutto questo per metterci alla prova, allora frate Leone scrivi che questa è perfetta letizia. E se noi perché afflitti, continueremo a bussare e il frate portinaio adirato uscirà e ci tratterà come dei gaglioffi importuni, vili e ladri, ci spingerà e ci sgriderà dicendoci: andate via, fatevi ospitare da altri perché qui non mangerete né vi faremo dormire. Se a tutto questo noi sopporteremo con pazienza, allegria e buon umore, allora caro frate Leone scrivi che questa è perfetta letizia.E se noi costretti dalla fame, dal freddo e dalla notte, continuassimo a bussare piangendo e pregando per l’amore del nostro Dio il frate portinaio perché ci faccia entrare. E questi furioso per cotanta molesta insistenza si riprometterebbe di darci una sonora lezione, anzi uscendo con un grosso e nodoso bastone ci piglierebbe dal cappuccio e dopo averci fatto rotolare in mezzo alla neve, ci bastonerebbe facendoci sentire uno ad uno i singoli nodi. Se noi subiremo con pazienza ed allegria pensando alle pene del Cristo benedetto e che solo per suo amore bisogna sopportare, caro frate Leone, annota che sta in questo la perfetta letizia. Ascolta infine la conclusione, frate Leone: fra tutte le grazie dello Spirito Santo e doni che Dio concede ai suoi fedeli, c’è quella di superarsi proprio per l’amore di Dio per subire ingiustizie, disagi e dolori ma non possiamo vantarci e glorificarci per avere sopportato codeste miserie e privazioni perché questi meriti vengono da Dio. Infatti le sacre scritture dicono: cosa hai tu che non sia stato concesso da Dio? E se tu hai ricevuto una grazia da Dio perché te ne vanti come se fosse opera tua? Noi ci possiamo gloriare nella nostra croce fatta di sofferenze e privazioni. Sul Vangelo sta scritto: Io non mi voglio gloriare se non nella croce di nostro Signore Gesù Cristo.
Sei risposte:
anonymous
2009-08-27 02:32:44 UTC
"Chi mi ama prenda la sua croce e mi segua"..... e' la perfetta letizia.
anonymous
2009-08-27 09:15:15 UTC
Proprio come ha fatto Gesù che oltraggiato,schiaffeggiato,maltrattato,non aprì bocca.



S Francesco mi è molto caro,perchè proprio in uno dei suoi viaggi con frate Leone,sotto la pioggia,infreddolito,stanco,rispose,a frate Leone,che gli chiedeva il perchè di tanto silenzio e tanta sofferenza senza un lamento,disse:"Tanto è grande il bene che aspetto,che ogni pena mi è diletto".



Potessi io amare ,come fratello Francesco,il Signore Gesù!
Catia
2009-08-28 15:59:37 UTC
Accettare la via dell'amore, sempre e mai a tratti come spesso facciamo e sussuriamo a tanti.

Essere di amore comporta esserci e non sottostare alle vie che Dio ci presenta sempre, per crescere e per comprendere, che amore è essere sempre presente e seguire i segni che troviamo lungo la via.

Con affetto

Caterina
Dario
2009-08-28 15:45:30 UTC
Grazie Paolo per portare il messaggio di Cristo, che per amore nostro continua a minfestarsi nelle persone umili e senza pretese!

Che il Signore sia con te!

Pace e Bene!
doxama
2009-08-27 09:21:16 UTC
Scrivo ciò che secondo la BIbbia è la gioia completa (o perfetta ):

Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre amni hanno toccato della Parola della Vita (e la vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunciamo la vita eterna che era presso il Padre e che è stata manifestata a noi) quello che abbimo visto e udito noi ve lo annunciamo, affinchè anche voi abbiate comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio, GEsù Cristo. E vi scriviamo queste cose affinchè la VOSTRA GIOIA SIA COMPLETA.

... naturalmente continua .. ma da questo evinco che la gioia completa si ha quando si ascolta il lieto messaggio della salvezza poichè 'se confessiamo i nostri pecati, Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e puruficarci da ogni iniquità.

Inoltre Gesù stesso nei capitoli 14-1 di Giovanni dice una serie di cose sulla propria deità e sul mistero della Sua morte e Resurrezione, di dove è in questo momento e di cosa sta facendo per noi e conclude dicendo 'Vi ho detto queste cose, affinchè la mia gioia dimori in voi e la vostra giaia sia completa (o perfetta secondo il testo greco!)... che dire di più??
anonymous
2009-08-27 11:45:33 UTC
Probabilmente la follia e l'ossessione che porta un uomo a gioire masochisticamente per la sofferenza e l'autolesione..


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