Domanda:
Cari atei, posso dedicarvi un pensiero di Einstein?
2009-08-12 11:08:36 UTC
Einstein: Voglio capire

Voglio capire come Dio ha creato il mondo. Non mi interessa questo o quel fenomeno in particolare: voglio penetrare a fondo il Suo pensiero. Il resto sono solo minuzie ... l'esperienza più bella che possiamo avere è il senso del mistero. E' l'emozione fondamentale che accompagna la nascita dell'arte autentica e della vera scienza. Colui che non la conosce, colui non può più provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere.

(Einstein)
35 risposte:
ellepuntoerre
2009-08-14 13:45:22 UTC
Demonologo, può anche guadagnarne parcchio, di valore, invece di perderlo



E comunque sì, saper coltivare il senso del mistero e non perdere la capacità di stupirsi, sono due cose che non stanno solo nella religione

Alcune "gerarchie" poi provocano una vera allergia.

Ma arrivare al nocciolo, al cuore della religione è quello che in teoria dovremmo cercare di fare per tutta la vita.

Non di una religione in particolare, Gandi diceva che non c'è nulla di male a non uscire dall'amiente religioso in cui si è nati.

L'importante è come si vive e si esprime il senso religioso, e non quale fede.



Forse anche Einstein era convinto che siamo tutti veramente fratelli, anche con i budisti e le tribù lakota

E pensa in po', demonologo, in certe culture si è fratelli anche con piante, animali e mondo minerale

Noi a questo livello abbiamo avuto solo fratello Francesco di Assisi

Ma che ne sai.... forse aveva ragione lui
2009-08-12 15:58:25 UTC
Grazie.....sapresti anche dedicarmi le fonti da dove attingi questa frase, così, per curiosità?





Comunque, ti ricambio subito il favore, dedicandoti alcune frasi di Albert Einstein:



"L'idea di un Dio personale è un concetto antropologico che non sono capace di prendere seriamente." (da una lettera del 1946, citato in Helen Dukas and Banesh Hoffman, Albert Einstein - The Human Side)



“Non posso immaginarmi un Dio che ricompensa e che punisce l’oggetto della sua creazione... Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale” (dal suo libro ‘Come io vedo il mondo’, 1930).





"Io non credo in un Dio personale e non l'ho mai negato, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente."

(Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso)



Come puoi vedere da te -e confrontare anche con le fonti che io cito, mentre tu non lo fai - Einstein non credeva in un dio personale; diciamo che il suo concetto era più vicino alla filosofia di Spinoza.







Ovviamente, manipolando ciò che disse, è facile fargli dire quello che non pensava......



Sai, noi atei siamo più intelligenti di come ti piace dipingerci....come fai qui:



https://answersrip.com/question/index?qid=20090806150117AAsnDAq&r=w#Psd0XG_dCnFMqVVXzZm5



mi spiace per te.



E adesso,mi raccomando...inizia pure con il tuo tono saccente, abbastanza maleducato e a mio parere pseudoscientifico.

In questo, sei un vero maestro, secondo me.







Saluti carissimo.....



E la prossima volta, se ti riesce, cita un pochino meglio.



P:S:



Io non ho mai avuto alcun problema a riconoscere i miei limiti, anche se a mio parere non potrei dire altrettanto di te, ma transeat...

So benissimo di avere molto da imparare, chi mai lo nega?



Però, se mi permetti, come maestro posso trovare di meglio...



_______________________



Ah...saremmo noi atei a rasentare il fanatismo....tu,invece, no, eh?Tu che definisci gli atei "una setta" -dimenticandoti che l'ateismo non è una religione, tra l'altro -dai del fanatico al prossimo?

Da qual pulpito.....



Come al solito, non ti smentisci mai....



Comunque, carissimo, non c'è bisogno del tuo..."invito" ( se possiamo chiamarlo così, ma è inesatto data la tua arroganza) per credere che noi siamo più evoluti di una scimmia; lo sappiamo già....basta studiare il DNA.

Ma l'essersi evoluti da un parente in comune con gli scimpanzè -come ci dimostra il DNA - non implica necessariamente che dio esista......sai, occorre anche un qualcosa detto "nesso logico"....che tu ovviamente non metti.



Però, non lo chiedo certo a te....mi hai ampiamente dimostrato che oltre a qualche "perla di saggezza", a qualche pseudoragionamento, e a qualche esempio di arroganza, non è che tu vada molto oltre....al massimo sei capace di citare -male -le frasi altrui, o di fare qualche discorso senza capo nè coda.



Nihil novi sub Sole.



P.S:



Tu scrivi che noi atei -che per te saremmo una setta, cosa alquanto ridicola, ma non me ne stupisco -ci arrabbieremmo...



Beh, guarda.....non so gli altri, ma posso dirti due cose:



La prima è che a mio parere non ho notato molta rabbia nelle risposte che alcuni atei ti hanno dato....



e la seconda è che per quanto mi riguarda, io non mi arrabbio affatto conte, sai?

Non riesci a farmi rabbia....al massimo,mi fai un poco sorridere, carissimo...perchè ti ritengo un poco patetico.





Buone cose, carissimo.....e stai tranquillo: non riuscirai mai a farmi arrabbiare..
2009-08-12 12:09:42 UTC
Universo...Pensiero....Mistero....

Emozioni....



ma la madonna era vergine ?



con questa noiosa domanda l' uomo

perde l' emozione del mistero dell'Universo

affossando lo stesso Pensiero....



Einstein non avrebbe mai chiesto a Dio



la madonna era vergine ?



Impariamo a pensare !
2009-08-12 11:44:32 UTC
Einstein intendeva un Dio impersonale, di tipo panteista, che era l'universo stesso.



Certo, se tutto e tutti sono Dio, il concetto di definizione del divino perde ogni valore.
2009-08-12 11:50:08 UTC
bellissima questa frase, ma non c'è niente che riguarda la religione nelle sue parole



è un invito alla ricerca della verità. chi è credente gia sa (o meglio, crede di sapere) qual è la verità. sa gia com'è fatto l'universo, cosa c'è dopo la morte, qual è lo scopo della vita.

chi è credente è gia morto, e i suoi occhi sono incapaci di vedere che c'è tanto da scoprire





ANCORA UNA VOLTA VORREI FAR NOTARE CHE E' CONSUETUDINE DEI CREDENTI MANIPOLARE E DISTORCERE LE AFFERMAZIONI DEI VARI PENSATORI (IN QUESTO CASO DI EINSTEIN CHE, NOTORIAMENTE, NON ERA UN RELIGIOSO!!!!!!!) PER USARLE COME ARGOMENTAZIONI NELLA LORO (ASSURDA) TESI, CIOE' L'ESISTENZA DI DIO



VERGOGNA!!!!





___________________



sono gli atei che rasentano il fanatismo??

voi manipolate VOLUTAMENTE il pensiero di uomo che NOTORIAMENTE non aveva niente a che fare con gesù, maometto o mosè SOLO per PROVOCARE , e noi siamo i FANATICI??!!



l'arroganza cristiana è disgustosa
Jack
2009-08-12 11:16:13 UTC
Ok s'è capito, sembra che creda ad un essere superiore, sbaglia anche lui perchè ancora adesso, dopo la sua morte e ancora per lungo tempo (forse per sempre) non si è capito cosa c'è prima del Big Bang,



Strano,,,eppure aveva detto che niente calma i nervi come un rum e la vera religione, bah,.,,,,geni pazzoidi...o forse era in punto di morte, per esprimersi in modo così,,,religioso.



O forse aveva le prove di un creatore di quanti ?
John Fante
2009-08-12 16:52:04 UTC
Scusa, ma chi mai ti ha detto che gli atei non possono provare stupore e meraviglia?



Sono agnostica, quindi non credo in Dio, eppure non hai idea della meraviglia e del senso di infinito e di mistero, per usare parole a te tanto care, che provo tutte le volte che mi fermo a guardare un cielo stellato, che ascolto della buona musica, che leggo delle poesie di Garcia Lorca. Non hai idea di che stato di estasi raggiungo. Eppure non sono affatto credente.



Noi non credenti non siamo delle specie di computer o di esseri robotizzati, proviamo sentimenti esattamente come ogni altro essere umano, ci meravigliamo, ci stupiamo, godiamo della bellezza di un paesaggio e di un tramonto.

Solo che non crediamo in un dio cristiano, o nel dio di una qualunque altra religione istituzionalizzata, oppure dubitiamo fortemente della sua esistenza.



Un conto è sentire, un conto è credere, un conto è pensare, sono cose molto diverse che comunque non si escludono a vicenda.





Per favore, smettiamola di citare a caso e di voler dimostrare ciò che certe parole non dimostrano affatto. Smettiamola di ragionare sempre come nel Medioevo, in base al principio di autorità, e usiamo un po' la nostra testa, perché tutti possono dire cavolate, anche i premi Nobel.



E comunque una precisazione: Einstein non era un credente o un ateo nel senso comune del termine. Andava oltre a queste semplici classificazioni. Quando gli chiesero se credeva in Dio, rispose: "Ditemi cos'è Dio e vi dirò se ci credo o meno". Una delle più belle risposte date da un essere umano.



La tua citazione non vuole essere un invito a credere in Dio, rileggetela attentamente, per favore (e citate le fonti, se possibile).

Grazie.





Scusa, mi vorresti spiegare cosa c'entrano le scimmie adesso? E' colpa nostra se il nostro patrimonio genetico è quasi uguale a quello di una scimmia? E' colpa nostra se la scienza dimostra che abbiamo antenati comuni?

Avere buonsenso non significa non sapersi meravigliare delle cose, cerchiamo di non confondere le acque.

Della scienza mi fido perché è la scienza a curarmi i mal di testa, non la meraviglia o il mistero. E' la scienza quella che dimostra e prova, non la meraviglia, quindi mi meraviglio volentieri guardando un cielo stellato, ma se devo risolvere problemi o dare spiegazioni razionali mi affido alla scienza. Se facciamo scienza, se ci informiamo, è perché ci interessiamo del mondo. E' perché vogliamo capire i suoi fenomeni. E ciò non esclude affatto che possiamo provare meraviglia, ciò non esclude il mistero: la nascita del cosmo, l'origine della materia e della vita ad esempio, sono ancora dei misteri che suscitano tanta meraviglia.

Mi pare che tu abbia le idee un po' confuse, scusa se mi permetto...



Ah, dimenticavo, visto che qui bisogna precisare tutto. Con questo non ho mai voluto dire che siamo uguali alle scimmie. Nessuno sano di mente direbbe che abbiamo la dignità di una scimmia, ateo o non ateo. Quell'1 per cento di differenza genetica sussiste, è decisivo per renderci gli esseri razionalmente ed emotivamente complessi che siamo e ci distingue radicalmente dagli altri animali. Ma negare il dato scientifico, che prova la nostra parentela con le scimmie, mi sembra molto sciocco oltre che disonesto. E come ho già detto non ha niente a che vedere con l'argomento che hai proposto.

Ciao.
Thor
2009-08-12 16:39:09 UTC
<<...Colui che non la conosce, colui non può più provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere>>



qui Einstein fa un ritratto perfetto del credente: colui che già sa, che conosce l'origine del mondo, della vita... e dice, a ragion veduta, che il credente è già morto intellettualmente.



Nulla di più vero!





E come si fa ad interpretare questa frase in maniera totalmente opposta a quella dell'autore?



a) non si conosce l'autore ed il suo pensiero.

b) con disonestà intellettuale.



Una delle due è certamente la risposta esatta!
Il burbero
2009-08-12 12:33:02 UTC
Ma dopo il senso di mistero apprezzando la "bellezza" dello spazio-tempo Einstein si è applicato ed ha tirato fuori la teoria della relatività. Quello che prima era mistero dopo non lo è stato più, di "misteri" oggi ce ne sono altri che sono nati proprio dalle scoperte passate e che vengono risolti sempre con lo stesso approccio razionale. Il "mistero" non c'è pericolo che scompaia, abbiamo tanto da scoprire ancora in ogni campo. Tutto possiamo dire fuorchè di conoscere ogni cosa, conosce ogni cosa il credente perchè sta scritta nel suo manualetto delle istruzioni (leggi: testo "sacro" di riferimento).

Quello che possiamo però dire con sicurezza è che quello che ci manca sicuramente non contraddirà quello che sappiamo visto che ieri, oggi e domani abitiamo sempre lo stesso mondo, le sue leggi non cambiano nel tempo quindi non vi aspettate stravolgimenti mirabolanti quella non è vera scienza ma sci-fi.
Iron Henry
2009-08-12 11:15:16 UTC
"ci sono due cose infinite: l'universo e la stupidità umana. ma per l'universo ho dei seri dubbi..."



Einstein
2009-08-12 12:13:07 UTC
Non riesco a immaginare un dio che ricompensa e punisce gli esseri creati da lui, un dio i cui scopi sono modellati sui nostri: un dio che insomma è solo un riflesso della fragilità umana. Non posso nemmeno credere che una persona sopravviva alla morte del suocorpo benché tali pensieri alberghino, per paura e ridicolo egoismo, nelle anime deboli.

Albert Einstein
2009-08-13 00:10:06 UTC
credo si riferisse al dio di spinoza e non al dio cche uccide i bambini innocenti per capriccio
marco meta
2009-08-12 12:13:43 UTC
Sai Folle, io credo che al di la' delle belle citazioni ed aforismi, che possono fare chiunque, conta cosa ha fatto veramente di concreto una persona. Ed Einstein dopo essersi accorto delle implicazioni che portava la scoperta dell'energia nucleare a scopi bellici, insieme all'impegno per la scienza, ha portato avanti un grande impegno personale per la pace mondiale e la felicita' di tutti gli uomini. E queste cose credo ne facciano un gigante. Ciao.



L'individuo è degradato a mero strumento; egli diventa materiale umano. […] Nel nostro tempo, la mentalità militare si è fatta ancora più pericolosa che in passato, perché le armi offensive sono diventate molto più potenti di quelle difensive. Perciò essa conduce di necessità alla guerra preventiva. L'insicurezza generale che ad essa si accompagna porta a sacrificare i diritti civili del cittadino al presunto bene dello Stato. (Einstein)



Le Nazioni Unite per il momento, e il governo mondiale alla fine, dovrebbero perseguire un unico scopo: la garanzia della sicurezza, della tranquillità e del benessere per tutta l'umanità. (Einstein)
Giuliano l'Apostata
2009-08-12 12:12:22 UTC
E' facile manipolare il pensiero di uno che in Dio non credeva e che usava il termine Dio per intendere la Natura e non un essere antropomorfo trascendente onnipotente e onniscente, n'est-pas?



Ci sono religioni o menti religiose particolarmente brave a far questo.



Perchè non diciamo anche che Woody Allen è un falso credente visto che ha detto: "Grazie a Dio sono ateo"?



Bisogna essere un po' meno maliziosi nell'interpretare, se no ci troviamo di tutto, anche l'esatto opposto. (se è quello che stiamo cercando)
1989 PmP
2009-08-12 11:53:25 UTC
Da agnostico ti consiglio di cambiare citazione: Einstein era profondamente confuso in ambito religioso e si contraddiceva spesso nella descrizione del suo rapporto con la fede (tanto che, per dire, definiva la Bibbia una raccolta di leggende piuttosto primitive e infantili). Per cui citare l'Albertone internazionale per sostenere le proprie idee è quantomeno fortemente sconsigliato sia per gli atei, che per i cristiani, che per i sostenitori di qualsiasi altra visione religiosa. Ciao ciao.
2009-08-12 21:37:19 UTC
Trovo onestamente l'aforisma un po' contraddittorio nel significato che molti gli hanno voluto attribuire: se l'esperienza più bella che possiamo avere è il senso del mistero (quindi di qualcosa che non è svelato e che resterà tale, come la creazione per opera di un dio), che senso ha cercare di capire come Dio ha creato il mondo? Se si ipotizza l'atto di una creazione divina, lo si accetta così come ci viene tramandata dai testi sacri, avvolta cioè nel mistero. Einstein non era certo un religioso nel senso comune del termine e mi piace pensare che questo aforisma voglia significare che alla base di ogni conoscenza c'è qualcosa di profondamente precluso all'uomo, un "mistero" della scoperta che può paragonarsi all'illuminazione del genio sotto forma di intuizione, casualità, idea (la classica "lampadina" dei fumetti, per intenderci! ^__^), successivamente elaborato ed inserito in uno schema coerente e provato di pensiero. Einstein incoraggia a non fermarsi mai, a porsi continuamente domande (di se stesso diceva "Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso") e cercare di soddisfare la propria curiosità sui fatti fisici del mondo. Einstein condivideva il panteismo spinoziano, quindi mi viene da pensare che la conoscenza del mondo con le sue leggi fisiche e la conoscenza di Dio, per lui erano da considerasi un tutt'uno, una ricerca che procedeva nella stessa direzione. E non mi sembra che nel corso della sua vita si sia mai fossilizzato sulle verità della Bibbia, là dove anche le scoperte scientifiche si sono arrestate per mancanza di strade percorribili. Per concludere, mi piace ricordare questo grande studioso con uno dei tanti aforismi forse non ancora citati:



« Io non credo in un Dio personale e non l'ho mai negato, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente. Se qualcosa in me può essere chiamato religioso è la mia sconfinata ammirazione per la struttura del mondo che la scienza ha fin qui potuto rivelare. »
2009-08-12 16:35:57 UTC
Si che puoi, puoi dedicarci un pensiero di Einstein, però scegli un pensiero interessante, non questo che possiamo mettere allo stesso piano di "mi prude il gomito" o "ho sognato le fate nei fiorellini".



Dei soliti deliri su dio, che ce ne facciamo? Se vuoi dedicare qualcosa a qualcuno, se hai il cervello per dedicare qualcosa a qualcuno, allora sai che si dedica qualcosa che si possa apprezzare, non immondizia.

Non basta la presunta firma di Einstein per riempire di saggezza le sciocchezze, ma se cerchi solo l'applauso dei credenti, allora è un altro discorso.
Dεsdεmonα
2009-08-12 11:30:20 UTC
Grazie =)



Ma io mi stupisco dell'uomo

mi stupisco di un bambino che sorrire, così innocente ed ignorante

Mi stupisco dell'eleganza che può avere un animale, come la tigre, da farmi vergognare di appartenere ad una razza tanto sgraziata come quella umana

Mi stupisco della potenza e della sublime bellezza di un fulmine, di un ciclone marino, del mare in tempesta

Mi stupisco di come la musica, la poesia, la scultura possa commuovere, far ridere, far riflettere, far cambiare una persona

Mi stupisco di come un genitore possa amare il proprio figlio, da buttarsi nel fuoco pur di salvarlo

Mi stupisco di chi fa un lavoro come medici, infermieri, pompieri, salvano la vita alle persone

Mi stupisco dei tatuatori, che imprimono in modo indelebile le emozioni più strambe di questo mondo sulla pelle di altre persone



E' l'uomo il il Dio dell'uomo, deve credere solo in se stesso, in nessun altro, perchè ci siamo qui, ora, noi sulla terra. Non ci servono Dei, religioni, credi...

Ci servono filosofia, arte, medicina, scienza, ci servono libertà, non dogmi razziali, non apartheid, crociate o 11 settembre.
2009-08-12 11:21:48 UTC
A tal proposito Shakespeare ha scritto:



Senza di lui (Dio) la vita è una favola crudele raccontata da un ubriaco in una notte di follia.



Non ho trovato niente di più vero! :)
Zio Brad
2009-08-14 06:00:01 UTC
Infatti,il malessere che crea il relativismo odierno,secondo me,nasce dal fatto che esso pare spiegare ogni cosa.
?
2009-08-13 14:47:46 UTC
Grazie per l' arguta ricerca di belle frasi

che ci stai proponendo

....una più bella dell' altra.



Sono anche io convinto

che la vera spiritualità

non sia quella rinchiusa

dentro un' unica religione

qualunque essa sia !



CiòUnCiaoPerTe ; -- )





CiòUnCiaoPerTe ; -- )
House
2009-08-13 01:17:32 UTC
La concezione di Dio che aveva Einstein era molto diversa e da quella delle religioni. Einstein era vicino al panteismo di Spinoza, ma anche in questo non si riconosceva pienamente. Non vale citarlo, come spesso si fa, per sostenere l'esistenza del Dio personale delle religioni organizzate. Così come non sarebbe corretto ritenerlo un ateo.



« Io non credo in un Dio personale e non l'ho mai negato, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente. Se qualcosa in me può essere chiamato religioso è la mia sconfinata ammirazione per la struttura del mondo che la scienza ha fin qui potuto rivelare. »



« Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla nostra. E neppure riesco né voglio concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica; lasciamo ai deboli di spirito, animati dal timore o da un assurdo egocentrismo, il conforto di simili pensieri. Sono appagato dal mistero dell'eternità della vita e dal barlume della meravigliosa struttura del mondo esistente, insieme al tentativo ostinato di comprendere una parte, sia pur minuscola, della Ragione che si manifesta nella Natura. »



« … Per me, la parola Dio non è niente di più che un’espressione e un prodotto dell’umana debolezza, e la Bibbia è una collezione di onorevoli ma primitive leggende, che a dire il vero sono piuttosto infantili. Nessuna interpretazione, non importa quanto sottile, può farmi cambiare idea su questo. Per me la religione ebraica, come tutte le altre, è un’incarnazione delle superstizioni più infantili … »



« Una volta in risposta alla domanda: «Lei crede nel Dio di Spinoza?», Einstein rispose così: «Non posso rispondere con un semplice sì o no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nella sistemazione di quei libri, ma non conosce quale sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell'essere umano più intelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni. Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno, perché egli è il primo filosofo che tratta il corpo e l'anima come un'unità e non come due cose separate (Brian, Einstein a life, 1996, p. 127). »
TotenKopf - Umbra et Pulvis
2009-08-12 12:05:41 UTC
Einstein era un grande. So che queste mie parole non sono niente in confronto a quelle che ha pronunciato il caro vecchio Albert. Una mente così ha aiutato il progredire dell' umanità. Se tutti oggi fossimo un pò come lui, tutti i problemi che conosciamo svanirebbero.
2009-08-12 11:21:24 UTC
Mi viene in mente la canzone "i bambini fanno hooo".
2009-08-12 18:43:13 UTC
la religiosità di einstein è affatto particolare in opposizione con quella tradizionale e se credi di aver capito einstein cosi ti sbagli di grosso devi leggere il libro che contiene una raccolta della sue lettere anche sulla religione solo per incominciare a capire qualcosa un piccolo estratto da questo libro (Come io vedo il mondo, Newton Compton, Roma 1976):



Il secondo capitolo rivela il significato ultimo di tale ricerca. Einstein rivendica per la scienza uno statuto religioso, ma si tratta di una religiosità affatto particolare, in radicale opposizione con le religioni tradizionali:



"La più bella sensazione è il lato misterioso della vita. È il sentimento profondo che si trova sempre nella culla dell'arte e della scienza pura. Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è per così dire morto: i suoi occhi sono spenti. L'impressione del misterioso, sia pure misto a timore, ha suscitato, tra l'altro, la religione. Sapere che esiste qualcosa di impenetrabile, conoscere le manifestazioni dell'intelletto più profondo e della bellezza più luminosa, che sono accessibili alla nostra ragione solo nelle forme più primitive, questa conoscenza e questo sentimento, ecco la vera devozione: in questo senso, e soltanto in questo senso, io sono fra gli uomini più profondamente religiosi. Non posso immaginarmi un Dio che ricompensa e che punisce l'oggetto della sua creazione... Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale: quante anime deboli, per paura e per egoismo ridicolo, si nutrono di simili idee! Mi basta sentire il mistero dell'eternità della vita, avere la coscienza e l'intuizione di ciò che è, lottare attivamente per afferrare una particella, anche piccolissima, dell'intelligenza che si manifesta nella natura.



Difficilmente troverete uno spirito profondo nell'indagine scientifica senza una sua caratteristica religiosità. Ma questa religiosità si distingue da quella dell'uomo semplice: per quest'ultimo Dio è un essere da cui spera protezione e di cui teme il castigo, un essere col quale corrono, in una certa misura, relazioni personali per quanto rispettose esse siano: è un sentimento elevato della stessa natura dei rapporti tra figlio e padre.



Al contrario il sapiente è compenetrato dal senso della causalità per tutto ciò che avviene... La sua religiosità consiste nell'ammirazione estasiata delle leggi della natura: gli si rivela una mente così superiore che tutta l'intelligenza messa dagli uomini nel loro pensiero non è al cospetto di essa che un riflesso assolutamente nullo. Questo sentimento è il leit-motiv della vita e degli sforzi dello scienziato nella misura in cui può affrancarsi dalla tirannia dei suoi egoistici desideri. Indubbiamente questo sentimento è parente assai prossimo di quello chehanno provato le menti creatrici religiose di tutti i tempi." (pp. 21-23)





La religiosità cosmica, che è una conseguenza di una visione della realtà prodotta dalla scienza, che porta ad apprezzarne l'infinita complessità, l'armonia e a catturare cognitivamente le leggi causali su cui essa si fonda, non ha nulla a che vedere con la religione propriamente detta, tranne il sentimento che ad essa la apparenta:



"L'uomo che crede nelle leggi causali, arbitro di tutti gli avvenimenti, se prende sul serio l'ipotesi della causalità, non può concepire l'idea di un Essere che interviene nelle vicende umane, e perciò la religione-terrore, come la religione sociale o morale, non ha presso di lui alcun credito." (p. 26).
Helena
2009-08-12 11:21:29 UTC
è bello
NONAME
2009-08-12 11:19:49 UTC
nn bisogna per forza essere credenti per apprezzare questa frase
?
2009-08-13 00:20:50 UTC
Al di là della citazione che avrebbe dovuto essere corroborata dal contesto e da ben altre citazioni (e su questo hanno detto tutto le risposte già date) ti ringrazio per averci fatto questa dedica. Sono solo stupito che, mente sublime quale sei, tu lo abbia fatto. Hai dato il destro, una volta di più, per poter dimostrare quanto decerebrante possa essere appartenere a una religione e "credere".
gino
2009-08-12 11:18:10 UTC
Carissimo Folle dello Zen : posso capire benissimo quel che intendeva dire Einstein ... ti invio il link al catalogo on line delle mie pitture migliori dal 1972 al 2008 : http://viratarupa.myblog.it/



Buon divertimento ...



SHANTI (pace e bene)

gino
2009-08-12 11:14:53 UTC
Grazie ma non credo che tutti riescano ad interpretarlo
?
2009-08-12 11:54:07 UTC
Ciao, io so che Einstein è stato un grande scienziato e per di più credente.

Io stessa credo profondamente in Dio, riguardo agli atei o coloro che si definiscono tali, non sono convinta del tutto che lo siano, poche settimane fa ricevvetti un sms da una persona che, dopo aver saputo della morte del mio papà, mi scrisse che avrebbe fatto una preghiera, e so che questa frase era venuta veramente dal suo cuore, molti dicono di non credere... ma nel profondo del loro cuore forse la realtà è un'altra.
Claude ψ Fight the Future ψ
2009-08-12 11:37:42 UTC
Non credo che certe menti possano cogliere la geometrica bellezza di queste parole... veramente notevole...
2009-08-12 11:14:31 UTC
sono commosso.



ma come sai, ci sono citazioni di personaggi grandi altrettanto e opposte.



riflettendo direi che forse non dobbiamo usare i pensieri di persone passate, ma piuttosto i nostri, che forse non verranno ricordati...





... ma ciò non riduce le probabilità che siano esatte



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hai visto il nuovo troll, folle? sembra che questa gente non si stanchi mai, te lo dico perchè ti ha fottuto una domanda.
Francesco G
2009-08-12 11:15:59 UTC
come è scritto nel' enciclica fides et ratio la scienza e la fede sono le due ali per raggiungere la verità e ciscuna da sola non basta infatti i più grandi scienziati erano religiosi
2009-08-12 11:43:11 UTC
ecco cosa intendo quando dico che la scienza è 'un indizio'. Oltre al 'fenomeno' percepibile dai nostri sensi e misurabile tramite la scienza, c'è una 'realtà' più grande che è il 'senso' delle cose , il 'perche' delle cose che appartiene solo a Colui che ha creato il tutto. Un cattolico come me direbbe che è l'amore. Per questo dico che Dio è amore. Interessante che lo stesso Einstain parli di 'morte'. Il rifiuto dell'amore di Dio ci condanna alla morte. Ricordi le parole di Cristo?: ' Io sono la Via , la Verità, laVita'


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