Non mi pronuncio su questo perchè so molto poco sulla Shi'a 'Ali, Khomeini e la Rivoluzione.
Volevo solo chiarire una cosa a [Mago Merlino]:
Per capire il Corano bisogna leggerlo in arabo in quanto molte forme grammaticali e di sintassi non sono presenti in italiano ed è molto difficile riportare il loro esatto significato in italiano.
Il "battetele" di questo ayat mostra proprio la complessità di tradurre le surat e di comprendere a pieno il significato di queste in italiano.
Mouhammad Patel risponde all'accusa:"Il Corano ordina di picchiare le donne?"
Il Corano ci dice chiaramente a proposito dell'attitudine da adottare nei confronti delle spose:
...Comportatevi verso di loro convenientemente. Se provate avversione nei loro confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allah ha riposto un grande bene (Corano IV. An-Nisâ', 19)
Il Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi waSallam) disse d'altra parte: "Che un credente non abbia dell'avversione per una credente; se detesta in lei un comportamento, che sia soddisfatto di un altro comportamento"
Il Sublime Corano, evocando i legami intimi tra gli sposi, dice ancora:
...esse sono una veste per voi e voi siete una veste per loro... (Corano II. Al-Baqara, 187)
Il Profeta (sallAllahu 'alayhi waSallam) d'altronde confermò le parole del Compagno Salmân al-Farsî (radiAllahu 'anhu) che aveva detto ad Abu ad-Dardâ (radiAllahu 'anhu): "Sappi che Allah ha dei diritti su di te, che il tuo "nafs" (la tua persona) ha dei diritti su di te e che la tua sposa ha dei diritti su di te; allora dà a ciascuno di essi il suo diritto" (gli aveva detto ciò quando, col pretesto di avvicinarsi al suo Signore, Abu ad-Dardâ' (radiAllahu 'anhu) aveva trascurato la parte di sua moglie, al punto tale che essa se ne era lamentata dicendo che egli non aveva più desiderio per i beni di questa vita – hadîth riportato da Bukhârî e altri)
Tale è il tenore dei Testi Sacri dell'Islâm riguardo il comportamento abituale che dovrebbe avere il marito musulmano nei confronti della sua sposa e viceversa.
A dire il vero, così come l'Islâm responsabilizza l'uomo, responsabilizza anche la donna, essendo noto che entrambi si troveranno in presenza di Allah (subhanaHu waTa'ala) nel Giorno del Giudizio e che entrambi dovranno rendere conto dei loro comportamenti. Perciò, così come l'uomo deve rispettare i diritti che la sua sposa ha su di lui, anche la sua sposa deve osservare i diritti che il marito ha su di lei. Allah (subhanaHu waTa'ala) dice in effetti:
...Esse hanno diritti equivalenti ai loro doveri, in base alle buone consuetudini... (Corano II. Al-Baqara, 228)
Così, né l'uomo né la donna sono autorizzati a venire meno ai diritti del loro congiunto. Tale è la regola generale dell'Islâm. E, a questo titolo, l'uomo non ha affatto il diritto di alzare le mani su sua moglie, perché ciò è contrario al comportamento conveniente citato nel Corano.
Ma, se la moglie si dimostra "Nâshizah" (ribelle) nei confronti del marito, che cosa può fare quest'ultimo, dato che anche lui ha degli obblighi e che ciascuno sarà giudicato secondo le proprie azioni, e non secondo le azioni altrui?... Allah (subhanaHu waTa'ala) dice nel Sublime Corano:
...Aiutatevi l'un l'altro in carità e pietà e non sostenetevi nel peccato e nella trasgressione... (Corano V. Al-Mâ'ida, 2)
E il Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi waSallam) disse – se l'hadîth è autentico (comunque il principio è valido) - : "Che uno di voi non sia uno che segue (la gente), dicendo: "Sono come gli altri. Se fanno il bene, lo faccio e se fanno il male, lo faccio". Ma siate indipendenti facendo del bene quando gli altri lo fanno ed evitando il male se essi commettono il male" (riportato da Tirmidhi che l'ha accettato)
Cosa può dunque fare il marito in questo caso? Venire meno ai suoi doveri?
Nel versetto 34 della Sûrah 4, Allah (SubhanaHu waTa'ala) esprime chiaramente che il marito non è affatto dispensato dai suoi doveri, che ha sempre un mezzo per correggere questa situazione, ricorrendo alla "maw'idha" (l'esortazione), ma che non ha il diritto né di abbandonare il letto coniugale, né di alzare nemmeno un dito (per picchiare). Il versetto in questione dice infatti:
...Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione
Poi, se l'esortazione non dà frutti e la sposa continua ad intestardirsi, allora Allah (Gloria a Lui, l'Altissimo) autorizza lo sposo a venire meno ad uno dei suoi doveri, non condividendo il letto coniugale con lei. Il versetto dice:
lasciatele sole nei loro letti
e ciò, come hanno ben compreso i sapienti, dormendo nella stessa camera e non altrove, perché, finché gli sposi sono insieme, le cose potrebbero sistemarsi.
Allah (subhanaHu waTa'ala) dice a proposito della 'iddah (periodo di attesa) del talâq (divorzio) che non bisogna mai cacciare la sposa durante questo periodo dal suo domicilio, per la ragione da Lui Stesso data:
…Tu non sai: forse in questo periodo Allah farà succedere qualcosa (Corano LXV. At-Talâq, 1)
Il Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi waSallam), così come riferisce la Sunnah, aveva già fatto ricorso a questa seconda fase, e ciò per un mese, finché i versetti della Sûrah "Al-Ahzâb" rivolti alle sue spose furono rivelati: essi proponevano loro di scegliere se restare con il Profeta Muhammad (sallAllau 'alayhi waSallam), correggendo conseguentemente il loro comportamento, oppure optare per il divorzio (per maggiori dettagli su questo episodio rimandiamo al Tafsîr della Sûrah "Al-Ahzâb" (n° XXXIII), versetti 29-29, e al Tafsîr della Sûrah "At-Tahrîm" (n° LXVI)).
Poi, se – malgrado tutto ciò – questa fase non conduce ad alcuna soluzione, ciò significa che siamo dinanzi ad una situazione molto delicata... In effetti, la rottura ("shiqâq") non è lontana ed è la donna ad esserne la causa, in questo caso. Cosa fare allora?
Il versetto prosegue:
battetele
Che cosa significa questo testo? Incita a picchiare la sposa o lo consiglia, dato che si tratta di una forma imperativa?... Ebbene, esso non è stato inteso così, e ciò a partire dal contesto stesso nel quale questo passaggio è stato rivelato, dallo stile coranico e dagli ahadîth profetici che trattano l'argomento.
In effetti, il grande Imâm Tâbi'i (della generazione che seguì quella dei Compagni del Profeta – sallAllahu 'alayhi waSallam) 'Atâ (rahimahullah), in grande stima tra i sapienti e famoso interprete del Corano, affermò: "Che egli non la picchi, anche se le dia un ordine e lei non gli ubbidisca"
L'Imâm Ibn Al-'Arabî (rahimahullah), grande giudice Malikita, replicò commentando: "Ciò proviene dalla comprensione estremamente profonda di 'Atâ'!". Poi, argomentò così come spiegherò in dettaglio più avanti.
L'Imâm Shafi'i (rahimahullah) disse chiaramente nel "Kitâb Al Umm" (il suo dire è stato ripreso da Fakhr ar-Râzi (rahimahullah) nella sua esegesi, il celebre "Tafsîr Kabîr"): "Il fatto di picchiare è, in questo caso estremo, autorizzato, ma il fatto di non toccarla è la soluzione migliore"
E malgrado le mie numerose letture, non ho trovato alcun sapiente avente un peso presso gli ulamâ' musulmani che inciti a battere la propria moglie anche in questo caso estremo.
Al contrario, ho letto nel "Rûh Al-Ma'âni" di Al-Âlûssi (rahimahullah) e nel "Ahkâmu-l-Qur'ân" di as-Sâbûni (rahimahullah) l'accordo tra i sapienti sul fatto che non picchiare in questo caso sia la soluzione migliore e il migliore esempio.
In effetti, il Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi waSallam) disse: "Il migliore di voi è il migliore nei confronti delle sue spose".
In un altro hadîth, disse chiaramente (sallAllahu 'alayhi waSallam), riguardo al fatto di picchiare la propria sposa in questo caso estremo: "I migliori di voi non picchieranno".
La spiegazione continua qua:
http://islam.forumup.it/about87-islam.ht...
Aggiungo una cosa io.
Basta avere una piccola conoscenza di ahadit per capire che l'Islàm vieta il maltrattamento delle donne:
“Fra i credenti vi sono coloro che hanno la più gentile predisposizione e sono i più gentili nei confronti delle loro famiglie; tali sono coloro che mostrano la più perfetta fede. I migliori fra loro sono coloro che sono i più gentili nei confronti delle loro spose.”
“Quando un servo di Allah si sposa, egli perfeziona metà della sua religione; e che tema Allah nei riguardi dell’altra metà.”
Muhammad disse: "Non picchiate le vostre mogli". Allora Omar andò dal Profeta e disse: "Le mogli hanno fermato le mani dei loro mariti nel sentire questa cosa".
"Certamente un gran numero di donne sono venute presso la mia casa lagnandosi dei loro mariti: gli uomino che maltrattano le loro mogli non si comportano bene. Non è dei miei chi spinge una donna a smarrirsi; "
"Chiunque fa del bene alle ragazze mette un sipario tra lui e le porte dell'Inferno; "
"Allah gioisce se voi trattate bene le donne perché sono le vostre madri, sorelle, figlie, zie... "
Questo solo per fare qualche esempio.
Saluti,
Salaam