Domanda:
Abbiamo imparato a giudicare le cose secondo il valore dell'interfaccia?
marco meta
2009-09-25 02:38:34 UTC
Ci stiamo spostando verso una cultura della simulazione dove le persone si sentono sempre più a proprio agio nel sostituire le rappresentazioni alla realtà.
Usiamo tranquillamente la scrivania stile Macintosh così come quella fisica su quattro zampe.
Entriamo a far parte di comunità virtuali che esistono solo in virtù di quanti comunicano via computer, così come di comunità in cui siamo presenti fisicamente.
Mettiamo in dubbio perfino le più semplici distinzioni fra reale e artificiale.
Perché mai la scrivania sullo schermo dovrebbe essere meno reale di quella materiale? […]
La cultura della simulazione mi spinge a considerare quel che vedo sullo schermo secondo il valore dell’(inter)faccia.

Sherry Turkle insegna attualmente Sociologia della scienza al Massachusetts Institute of Tecnology (MIT). Ha conseguito
il dottorato di incarico in Psicologia della personalità e Sociologia presso la Harvard University ed è psicologa clinica.
Quattro risposte:
anonymous
2009-09-25 02:45:26 UTC
No. La gente si identifica con le apparenze dell'interfaccia pilotata a volte e perde sempre più la capacità di osservazione, analisi...giudizio, valutazione...e devo dire anche...esperimento, alla fine,,,in quanto il virtuale conquista il materiale.



@ No, mica ho detto che la dovresti postare in psi. A me sta bene anche qui, spiritualità,,,perchè dici questo ?



Io intendevo il mondo virtuale in generale e la realtà propinata dai media. Sul fatto della comunità virtuale, certo ci si giudica, però trovo il discorso giudizio e rapporto...incompleto, Devo vedere la persona per avere la sensazione di essa e un "rapporto umano completo" in senso personale e e sociale.

(specifico perchè siamo anche arrivati al sesso virtuale eheh)



bai bai
Zed
2009-09-25 10:01:35 UTC
David Bohm, fisico e filosofo statunitense morto negli anni '90 ha elaborato idee interessanti sul funzionamento del cervello e l'elaborazione olografica della realtà.



citando wikipedia:



"Secondo il libro di Bohm "Universo, mente e materia", nell'universo esisterebbe un ordine implicito (implicate order), che non vediamo e che egli paragona ad un ologramma nel quale la sua struttura complessiva è identificabile in quella di ogni sua singola parte, e uno esplicito (explicate order) che è ciò che realmente vediamo; quest'ultimo sarebbe il risultato dell'interpretazione che il nostro cervello ci offre delle onde (o pattern) di interferenza che compongono l'universo."

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In questa ottica discriminare tra mondo virtuale e mondo reale non ha alcun senso. Quindi sì, il desktop del tuo pc è non meno vero della tua scrivania in quanto entrambi sono ologrammi.
canchero
2009-09-25 09:49:41 UTC
boh!
anonymous
2009-09-25 09:40:30 UTC
non saprei dire..


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