Domanda:
Perchè si è soliti credere nell'aldilà?
anonymous
2010-12-03 16:14:41 UTC
Essendo nato in una famiglia cattolica sin da piccolo ho sentito parlare di una vita oltre la morte...
Però, siccome mi sono sempre fatto domande su tutto, anche a 5 anni ricordo che mi feci la stessa domanda? Perchè "tutti" credono nell'aldilà, in una vita dopo la morte??? Mi sono sempre risposto facendomi una domanda? Se non fossi nato, non saprei nemmeno cosa fosse la vita terrena, oltremodo quella divina. Sicccome metto alla stessa parità la vita precedente alla nascita e la vita successiva alla morte mi chiedo, se non ricordo di aver vissuto una vita passata, a dire il vero mi ricordo pochissime cose dei primi 5 anni di vita... come fà un uomo ad affermare che dopo la morte si và in paradiso, inferno o quel che sia? Io paragono la vita di una persona come quella di una pecora perchè secondo me se esiste un Dio non farebbe distinsione tra i suoi esseri... Quindi in questo paradiso ci ritroveremo anche i poveri polli o mucche morte durante la lora vita terrena? Secondo me questo credere nell'aldià è un modo egoistico di vivere la vita. In effetti ritengo che la vita è un grande dono. Due animali (termine che per me non è un offesa ma ci indentifica come esseri) hanno procreato e sono nato io, ciò mi ha permesso di conoscere il mondo... ho un tot di anni per viverlo... quando morirò ritornerò nel nulla da dove tutto è iniziato, ovvero quando nemmeno io sapevo che fossi nato. Sono nato nel 1990. Non sò cosa è accaduto nel 1989 se non leggendolo. Detto ciò, il mio pensiero a quale religione o scienza si avvicina? C'è qualcuno che la pensa come me, o siamo tutti cattolici per prassi?
Quindici risposte:
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2010-12-04 02:40:56 UTC
Piangiamo quando muore una persona cara, e forse ci chiediamo: ‘Cosa le è accaduto? Sta soffrendo? Veglia su di me? Posso aiutarla? La rivedrò mai?’ Le varie religioni danno risposte diverse. Alcune insegnano che chi si comporta bene andrà in cielo e chi si comporta male brucerà in un luogo di tormento. Altre insegnano che alla morte si va a stare nel reame spirituale insieme ai propri antenati. Altre ancora insegnano che i defunti vengono giudicati nell’oltretomba e poi si reincarnano, cioè rinascono in un altro corpo.

Quello che accade quando si muore non è un mistero per Geova, il Creatore del cervello. Egli conosce la verità, e nella sua Parola, la Bibbia, spiega qual è la condizione dei morti. L’insegnamento biblico è chiaro: quando moriamo cessiamo di esistere. La morte è il contrario della vita. I morti non vedono, non sentono e non pensano. Non c’è una parte di noi che sopravvive alla morte del corpo. Non possediamo un’anima o spirito immortale.

Dopo aver constatato che i viventi sanno che moriranno, Salomone scrisse: “In quanto ai morti, non sono consci di nulla”. Quindi spiegò ulteriormente questa verità fondamentale dicendo che i morti non possono amare né odiare e che “non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza [nella tomba]”. (Ecclesiaste 9:5, 6, 10) Similmente Salmo 146:4 dice che quando un essere umano muore “periscono in effetti i suoi pensieri”. Siamo mortali e non sopravviviamo alla morte del corpo. La nostra vita è come la fiamma di una candela. Quando la candela si spegne, la fiamma non va da nessuna parte. Semplicemente non c’è più.

Gesù risuscitò l’ amico Lazzaro, una prova evidente che nel nuovo mondo le persone verranno risorte su questa Terra. Gesù dice sempre la verità , come la dice sempre suo Padre.



ciao
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2010-12-03 17:05:39 UTC
io ho una storia particolare.

sono un 13enne un po' particolare.

il mio pensiero è un po' particolare.

in effetti, la mia storia è relativamente noiosa. la rende particolare la diversità. diversità che consiste in una famiglia interamente buddista, anche se italianissima, e me cresciuto tra cristiani. questo mi ha dotato del dono più grande di un uomo: un cervello tutto mio. è una cosa molto più rara di quanto non si pensi.

questo è anche ciò che rende me un 13enne un po' particolare. questo e il fatto che sono un artista in fasce, ma come si suol dire, questa è un'altra storia.

il mio pensiero è un po' particolare, e si è evoluto, e si sta evolvendo, e continuerà ad evolversi.

in questo momento, però, sono fermo su un punto.

per parecchio mi sono scervellato a capire se ci fosse o meno un dio.

mi sono arreso,ma poi l'ho guardata sotto un'altro aspetto: la meravigliosa legge delle probabilità.

dire che Dio esiste non può che essere un'affermazione azzardata. va bene, potrebbe in via teorica esistere, ma è una possibilità su qualche miliardo.

ho provato anche a pensare: cos'è Dio? mi sono risposto in fretta. è tutto ciò che l'uomo brama di essere.

mi spiego meglio: è immortale, ognipresente, può fare qualsiasi cosa e, guarda guarda che strano, ha il viso di un uomo? non è molto più probabile che noi umani ci siamo inventati tutto?

lo è eccome. e quindi la morte, che c'è dopo.

le cose sono due: o aspettiamo gli anni che ci separano dall'Eterno Sonnellino, o la finiamo di dannarci la vita, perché è già abbastanza dannata di suo, e ce la godiamo!

perché le botte sul naso, dalla vita, ci arrivano sempre.

è abbastanza inevitabile. e la cosa più bella non è riuscire a scansare i colpi bassi, è rialzarsi dopo.
anonymous
2010-12-03 16:17:46 UTC
molti credono per avere la speranza che la vita terrena e le sue sofferenze non siano tutto ciò che fa parte dell'esistenza...
cesare borgia
2010-12-05 07:52:34 UTC
io essendo personalmente non credo che dopo la morte ci sia qualcosa il concetto di immortalità è una cosa diversa come quella della predestinazione

il credere in una vita dopo la morte è un meccanismo di divesa per le persone che hanno avuto un lutto ,perchè credere che la persona sia in cielo che che sia felice dopo tutte le sofferenza passate in terra o credere che stia sempre vicino ci fa affrontare meglio la perdita
Mauro
2010-12-04 12:21:15 UTC
Sì, c'è .. L' unica in effetti che si basa su quello che insegna la Bibbia .



La Bibbia infatti non sostiene il punto di vista cattolico dell' immortalità dell' anima , ma insegna che l' anima muore e che dopo la morte non c'è proprio niente .



Sono i Testimoni di Geova . La prossima volta che ti contattano , facci 4 chiacchere .



Ciao



mauro
slvxx95
2010-12-04 02:11:07 UTC
Perchè hanno paura di non esistere più. E così, si attaccano anche alla religione più falsa.
La Voce
2010-12-04 00:17:49 UTC
Il tuo pensiero si avvicina a quello della Bibbia (Vedi Ecclesiaste 9:5, "I morti non sanno nulla"), e quindi a quello dei Testimoni di Geova i quali crediamo che alla morte si ritorna allo stato di inesistenza come prima di nascere, in attesa di una futura resurrezione da parte di Cristo (Vedi Giovanni 5:28,29).



I termini biblici Sceol, Ades, resi dalle Bibbie odierne con "Inferno", sono messe in relazione alla "fossa" o tomba, non ad un'aldilà. (Vedi Salmo 16:10).
panovideo
2010-12-03 16:29:46 UTC
Molti credono nell'Aldilà perché temono il vuoto, il Nulla Effettivo, che ci attende dopo la nostra morte. E, per giustificare questo misterioso e "celestiale" luogo, costoro si inventano un dio, o tutta una serie di dei, che governerebbero le sorti dell'uomo (e che agiscono - nell'immaginario collettivo - parimenti a un ufficio dell'anagrafe [gli "angeli" assegneranno a ognuno di noi un codice a barre o cosa?!?]).



Non sono tutti a credere nell'Aldilà. La maggior parte degli umani si fa dei seri pensieri in questa direzione quando si avvedono che la loro fine è vicina, e dunque - spesso - a età avanzata. Ora, io non sono uno che odia il prossimo, ma ho potuto osservare che oltre il 70-80% degli uomini è formato da anime malvagie o comunque meschine. Eppure, quando sentono che i loro giorni sono contati, questi individui si mettono a credere nell'Aldilà. E' un errore, secondo me, in quanto, se davvero un Aldilà esistesse, il 70-80% di tutte le "anime" verrebbe precipitato nelle Fiamme Eterne...
DA
2010-12-03 16:28:51 UTC
perché credere in una vita dopo la morte è così semplice? perché è comodo...mi spiego meglio, una persona che non è religiosa regola le proprie azioni perché crede in ciò che fa, quindi una persona che fa del bene lo fa perché crede nei valori della società e dell'altruismo; una persona religiosa, in questo caso cattolica (ma anche altre religioni sono uguali), invece regola le proprie azioni perché così facendo un "essere superiore" gli donerà la vita eterna nel paradiso, inutile dire chi dei 2 è migliore.

Scuse come la religione sono sempre state utilizzate e sempre lo saranno perché è comodo per le persone credere che c'è un premio che non dipende da niente se non la loro fede...la religione nasce non solo dalla necessità dell'uomo di spiegare fatti che non può comprendere, ma anche per un desiderio impellente dell'uomo di avere giustizia per qualunque torto che è causato dalla vita.



le persone che fanno del bene e non credono si rimboccano le maniche perché credono sia giusto, quelle che invece credono magari lo fanno anch'essi perché è giusto (una persona è molto formata da come cresce dopotutto) ma avranno sempre in mente la consolazione che dopo tutti gli affanni, dopo tutti i torti subiti, avranno una ricompensa eterna.



su quel "tutti" comunque ti sbagli, moltissime persone non credono nell'aldilà ne in una precisa religione, tuttavia si impegnano comunque per il bene dell'umanità (o per quel che gli pare alla fin fine).
il viaggiatore
2010-12-03 16:26:17 UTC
Perchè pensare di vivere questa vita così squallida è senza senso....non può non esserci un seguito...ma tu ti sei mai chiesto chi ha creato tutto? pensi che sia un susseguirsi di fenomeni naturali? daccordo, ma chi ha dato la scintilla? immagina il vuoto, chi ha creato la materia? è incredibile pensare al vuoto, è molto + profonda di quanto possa pensare...DIO esiste,lui ha creato tutto come ha creato anche te...e l'aldilà esiste davvero..dovresti parlare con persone vicinissime alla fede e di grande intelletto per avere delle prove quasi accettabili..ma alla fine devi avere fede....ma tu t'immagini morire e spegnersi per l'eternità?che senso avrebbe? per un sasso non ha molto senso continuare a vivere...ma noi siamo spirito, siamo vita non siamo solo corpo...dentro di noi c'è la forza dell'amore,c'è una coscenza,c'è rabbia, c'è stupore, c'è odio e c'è il pensiero..ci sono i sentimenti e l'intelligenza.Siamo noi l'universo.Non ce ne deve fregare nulla del cosmo, siamo noi il multiverso....il viaggio più incredibile che un essere umano possa mai fare è dentro se stesso...la religione ti può dare una mano...l'aldilà esiste, ed è per tutto ciò che ha spirito di vita
?
2010-12-03 16:19:29 UTC
Ti dirò, io ho 14 anni e mi pongo i tuoi stessi problemi.

a volte mi fermo a pensare...cose stupide, e dico: ma se io in qualche modo riuscissi a ricordare cosa pensavo da neonato, forse capirò il motivo della vita. però è impossibile farlo e dopo un pò mi fa male la testa.

a volte mi viene da credere che sia tipo quando si spegne il computer.

nero, tutto nero, senza pensare, ma essendo presenti, tipo quando si è sovrappensiero e si pensa per minuti fissando qualcosa, liberandosi la mente.

secondo me però il pensiero di credere nell'aldilà risale all'antichità, è vero che Gesù Cristo è stato crocefisso perchè hanno trovato delle prove effettive, ma non spiega, nessuno spiega che lui è effettivamente il messia.

potrebbe essere che per la perdita dei nostri cari si è portati a credere al poterli rincontrare in futuro, ed è per questo secondo me che è nato questo ideale. la fede non sarebbe difficile se noi non ci possimo queste domande.

tuttavia non so nemmeno io se crederci o meno, staremo a vedere.
anonymous
2010-12-04 15:28:58 UTC
perchè Dio ha dato la grazia a molti (santi ma anche uomini comuni) di andarci e tornare per descriverlo..



http://medjugorje.altervista.org/doc/testimonianze/gloriapolo.html



http://www.genitoricattolici.org/dannata.htm



http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/consacrati/3483-natuzza-la-radio-dellaldila
***JeGy***
2010-12-03 16:21:14 UTC
ti dirò una parola sola...CREDERE..

credere significa , dare "fiducia"alle parole che emettono nella nostra testa fin da piccolo ed elaborarle nel tempo e con la crescita!!!

io penso che credere significhi proprio questo,fiducia, in un Dio.

e infatti non tutte le religioni dicono la stessa cosa, fatto sta, che noi CATTOLICI/CRISTIANI praticanti o meno, abbiamo scelto di credere a le cose che ci sono state tramandate nel tempo.

le altre religioni IDEM CON PATATA, CREDONO NEL LORO DIO E QUELLOO CHE FINO ADESSO GLI HANNO TRAMANDATO.



un sintesi ciò che volevo dire, se no starei qui ore ore a scrivere proprio di questo!
angelo28trinity
2010-12-03 16:21:13 UTC
io l'affermo per esperienza diretta e personale , esistono paradiso , purgatorio , inferno .

San Tommaso disse : se non metto le mie mani nel suo costato non crederò !

Gesù disse a San Tommaso : metti le tue mani , toccami e credi , poi aggunge beati quelli che pur non avendomi visto crederanno !

questa non è una frase scritta l'altro ieri è veramnte accaduto più di 2000 anni fà e la scrittura è stata tramandata ogni anno

se uno ha fede crede

angelo28trinity
anonymous
2010-12-03 18:17:39 UTC
Se studi le religioni Abramatiche ma principalmente la Nostra santissima religione Cristiana/Cattolica puoi notare che le risposte arrivano. La storia racconta e ci insegna (ovviamente evita libri scolastici).

A l'uomo fa comodo credere nell'aldilà, si stà tranquilli, si pensa "che Dio mi abbia in gloria" credendo che con una preghiera, l'acqua santa, si levi veramente il peccato o chicchesia. Perchè l'uomo ha paura dell'ignoto, della morte.

Pensa prima si pagava per andare nell'aldilà, guarda n'pò!

Evito di divulgarmi.



Perchè non pensare ad un ciclio di vite.

Una vita non può essere uguale ad un altra, per l'evoluzione dell'anima, ci vogliono esperienze e in questo richiama il Karma (che io ti consiglio di approfondire, per un tuo studio personale).

Non si può ricordare le proprie vita passate, puoi essere attratto da luoghi, puoi ricordare posti o addirittura provare un sentimento per una persona che pensi di conoscerla da sempre (attenzione penso che quando questa accada, che a volte può accadere spesso, si ha proprio la coscienza di saperlo, non è un concetto facile da spiegare...) magari era una persona legata a te in un vecchia vita, la classica anima gemella. ci sono casì di persone che ricordano le loro vite passate. ma tutto questo è davvero complicato da spiegare.

Se qualcosa non ti è chiaro, cerca, studia, non lasciare domande su answes. Leggi. (magari puoi riscoprire la fede cristiana, sotto un tuo punto di vista e imparare ad amarla chi lo sà)



Sicuramente c'è un filo che unisce tutte le religioni.



Saluti.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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