Domanda:
Testimoni di Geova e leggi?
anonymous
2009-09-30 03:58:00 UTC
Premetto che la mia è solo una curiosità non un'accusa, infatti sono fra quelli che non ha mai offeso i testimoni di Geova all'interno di questa sezione.
Mesi fa negli Stati Uniti (se non ricordo male in California) è stata tolta la custodia del figlio di un TdG perchè si imponeva per negare la trasfusione di sangue al figlio gravemente ferito.
Premetto che non erano possibili alternative ma solo la trasfusione di sangue.
Avrei due curiosità a riguardo:
1) Ci sono leggi simili in Italia?
2) I TdG ritengono una pena ingiusta l'aver tolto l'affidamento del bambino dal padre?
Grazie.
Otto risposte:
prilla
2009-09-30 08:30:40 UTC
intanto ti ringrazio del rispetto che hai verso di noi.



negli anni 70 mio fratello è stato operato a cuore aperto senza trasfusioni da un'equipe specializzata.



dopo qualche giorno, le sue condizioni immunitarie erano calate e volevano costringere i miei genitori a fargli una trasfusione per rinforzarlo (ci sono anche altri sistemi). ovviamente ubbidendo ai comandi biblici dati da Dio, si rifiutarono innescando nei medici una rabbia incontrollata. i medici andarono dal giudice e tolsero la patria potestà ai miei (nel frattempo era passato del tempo e mio fratello si era ristabilizzato da solo quindi la trasfusione non era più necessaria) dopo di che costrinsero mio fratello ad infondersi l'equivalente di un bicchiere da cucina, di sangue. un nonnulla. per dispetto. cosa è successo? si è beccato la salmonellosi e hanno dovuto disinfettare tutta la casa per evitare contagi e trattenerlo ulteriormente in ospedale per curarlo.



quindi i minorenni possono essere curati dallo stato contro le decisioni dei genitori togliendo la patria potestà.



riguardo alla seconda domanda: dopo aver fatto di tutto per non trasfondere il figlio un TdG si sente libero in coscienza di aver rispettato le leggi di Dio, poi se succede qualcosa sono cavoli dei medici davanti a Dio. se per sfortuna dovesse morire Dio ci da la speranza della resurezione.



io porto sempre con me un tesserino che vieta di trasfondermi in caso di incoscienza.

se lo trovano e rispettano la mia volontà sono contenta.

se lo trovano e lo ignorano facendo ti testa loro, io comunque sono libera davanti a Dio.



ti ho dato da leggere eh???

ciao ciao
Einstein
2009-09-30 11:33:36 UTC
ciao



Ateo 57 ha esposto come sono le cose anche in Italia..... ci sono casi però che se il minore mostra avversione o rifiuta la cura il tribunale RISPETTA la volontà anche del minorenne.....



nel caso il bambino sia troppo piccolo per prendere qualsiasi decisione vengono consultati i genitori ma l'ospedale può ricorrere al tribunale dei minori.... in quel caso la responsabilità decisionale non è più dei genitori o del minorenne ma del tribunale.



oggi fortunatamente e sono contento di dirlo le trasfusioni oltre a essere rifiutate da moltissimi chirurghi sono praticamente obsolte rispetto alle alternative.



sono decisioni che vanno oltre la ragione infatti comportano la Fede.



non crediate che sia facile rifiutare una trasfusione di sangue, sopratutto per il figlio. Noi TdG daremo la nostra vita senza esitare per quella dei nostri figli.





alcuni non concepiscono questo ed è lecito... come del resto noi non concepiamo chi lascia andare a morire in guerra suo figlio dopo averlo cresciuto 20 anni per i sporchi affari di pochi potenti.



ciaoooo
Pk user
2009-09-30 13:41:16 UTC
Conosco persone che hanno fatto operazioni al cuore e ai polmoni senza l'uso di sangue, perfettamente riuscite; sono pochi percentualmente i casi in cui l'uso del sangue è strettamente necessario per sopravvivere, anche tra il personale medico ci sono alcuni che rifiutano le trasfusioni a causa delle malattie che possono insorgere anche a distanza di anni.

Riguardo i figli è mia opinione personale che debbano essere loro a scegliere se accettare o meno la trasfusione, come avviene per il battesimo che fanno solo quando sono pienamente coscienti di quello che stanno facendo.

I tdG come tutti i genitori hanno a cuore i propri figli, e qualunque sia la scelta che faranno secondo coscienza, non sarà mai fatta a cuor leggero.

I medici seguono le loro procedure al fine di salvare vite umane, ed anche qui in Italia, in caso di minori, possono richiedere l'intervento del giudice tutelare.

Comunque è ormai palese lo stretto legame che esiste tra la salute e gli interessi di alcuni.

Solo per fare un esempio su fatti d'attualità, tra gli "ingredienti" che compongono alcuni vaccini c'è il tanto temuto mercurio che provoca danni celebrali ed al sistema immunitario; alcuni pensano sia anche causa dell'autismo, basta fare una ricerca su internet per approfondire l'argomento; anche sul sangue temo esistano interessi poco chiari.



Ciao
♥ℒαɗγ♥
2009-09-30 21:48:52 UTC
Ciao Giuliano.



Come hanno detto gli altri, anche in Italia purtroppo c'è questa legge. Conosco pero` esperienze in cui dei minorenni hanno categoricamente rifiutato una trasfusione, e il giudice riconoscendo la loro determinazione ha rispettato la loro decisione.



Rifiutare il sangue, non significa necessariamente far "morire" i propri figli o se stessi. La trasfusione di sangue e` un' alternativa ad altre terapie che si possono accettare o scegliere per curarsi. E un genitore ha tutti i diritti di scegliere la migliore cura per i propri figli. Rifiutare il sangue non e` solo una questione religiosa, molti medici SANNO che il sangue e` dannoso per le persone, e SANNO che le cure alternative che noi accettiamo sono assai migliori per il nostro corpo. Perché non le usano? Per denaro. Con le trasfusioni si guadagna molto di più e di conseguenza e` la prima cosa in cui ricorrono, mentre le cure che noi accettiamo non solo sono meno care, ma sono anche migliori per il nostro sistema. Tutto viene fatto per amore di guadagno, e chi ci rimette siamo noi.



E` vero che ci sono occasioni in cui queste cure possono non essere sufficienti, ma onestamente parlando, chi può garantire che una trasfusione di sangue salvi SEMPRE la vita delle persone? Anche i dottori sanno che a volte c'è solo una piccola percentuale di riuscire. Quindi come ci sono rischi con le cure che noi accettiamo ci sono rischi anche con una trasfusione.



Quello che noi vogliamo, e` avere il diritto di curare noi e i nostri figli come meglio possiamo e che le persone rispettino il nostro punto di vista. In fondo non obblighiamo nessuno di fare altrettanto, quindi perché non lasciarci scegliere?



Usurpare il diritto dei genitori, o il diritto di scegliere la cura migliore per noi e i nostri figli, e` come subire ogni volta una violenza. Perché qualcun' altro, uno sconosciuto deve prendersi il diritto di fare ciò che vuole sui miei figli o su di me? Lo trovo ingiusto.



Si combatte tanto per i propri diritti, e poi non si fa altro che calpestare quelli altrui. E` vergognoso.
Bruno B.
2009-10-01 06:46:30 UTC
Non ho mai risposto su queste pagine poiché ritengo che ci siano molte offese e provocazioni. A volte però penso che contengono domande sincere dovute solo alla mancanza di conoscenza. Anche le risposte date da alcuni Testimoni di Geova qualche volta non chiariscono,ma possono addirittura sembrare dettate dal fanatismo. Probabilmente sarà così anche per la risposta che io mi accingo a dare, ma ho deciso di provarci lo stesso. Quindi vediamo perché i Testimoni negano una trasfusione SALVAVITA anche per i figli minori.

Ripeto,nessuno nega che in alcuni casi anche se molto rari una trasfusione può essere l’unico modo per salvare la vita,allora perché negarla anche ad un figlio? Vediamo:

Dopo aver ribadito che capisco perfettamente chi non la pensa come me torno a sottolineare che sono implicate mie convinzioni personali e un DIVERSO punto di vista per quanto riguarda la vita e la morte.



Ogni genitore,quindi anche noi vogliamo il meglio per i figli.

In una situazione sanitaria dove si devono prendere decisioni cliniche, anche per i minori vale il discorso del consenso informato e in questo caso i genitori hanno il diritto naturale e legale di prendere queste decisioni per loro.

Decisioni che hanno a che fare con le alternative che potrebbero esserci e con centri d'eccellenza che esistono e sono in grado di trattare determinate patologie.



Si sono verificati molti casi in cui in questi centri sono state risolte situazioni drammatiche. Già negli anni ottanta in Dott. Marcelletti sottopose una bambina a trapianto cardiaco senza fare uso di sangue.

Da allora le tecniche e la scienza sono andate avanti anche in situazioni d'emergenza.

Mi preme sottolineare che recentemente sono state emesse ordinanze di tribunale che hanno respinto la richiesta di togliere la patria potestà ai genitori perchè questi sono stati riconosciuti genitori attenti e premurosi nei confronti dei figli.

E' oramai risaputo che rifiutare determinate terapie non sempre significa rifiutare il meglio poichè a volte il meglio sono risultate altre strade che ,lasciatemelo dire, sono state scoperte anche grazie alla tenacia di genitori che hanno opposto dei rifiuti e da professionisti seri e coscienziosi che questi rifiuti hanno preso in considerazione.



Nel 2000, anche la U.S.L 8 di Arezzo tramite alcuni convegni ha toccato tra l'altro l'argomento dei minori e dal documento che emerse e che si trova nel sito di questa U.S.L. nei paragrafi che riguardano i minori dice:

"SPECIALI RIGUARDI PER I MINORI



A) I genitori che rifiutano l’emotrasfusione per i figli rappresentano il problema terapeutico più difficile. I genitori hanno diritto ad esprimere per i figli il consenso o il dissenso alle cure proposte o la preferenza ad accettare i rischi delle alternative rispetto a quelli delle emotasfusioni. E’ necessario manifestare sempre il dovuto rispetto per tale diritto dei genitori



Come si traduce in pratica questo rispetto? Il documento continua:



C) In ogni caso il minore dovrebbe essere affidato ad una equipe preparata ad operare nel rispetto del rifiuto emotrasfusionale, specialmente se la trasfusione, pur indicata, non risulta urgente.



E nel caso che risulti urgente?

Il documento dice qualche cosa che chiaramente non posso condividere,ma al quale non posso neppure sottrarmi:



B) IL sanitario che ritiene di non dover rispettare il rifiuto dei genitori all’emotrasfusione sul minore, ha il dovere di informare i genitori di avere inoltrato alla Direzione Sanitaria Ospedaliera richiesta di istanza al giudice tutelare o al tribunale dei minori volta a limitare o sospendere temporaneamente la loro potestà genitoriale. Nell’ipotesi di assoluta emergenza, qualora il medico reputi i tempi giudiziari incompatibili con la salvaguardia della vita del piccolo paziente, egli e’ libero di agire secondo i dettami della propria coscienza. Il Sanitario o la Direzione Ospedaliera, in caso di ricorso all’autorità giudiziaria, dovranno avvisare i genitori della possibilità di opporsi innanzi allo stesso giudice alla richiesta di sospensione della potestà genitoriale.



Nel caso che la mia opposizione non sia accettata ,non farò altro che sottostare alle decisioni prese in sede legale collaborando per quanto mi sarà possibile con queste.

E' chiaro che anche l'età ha il suo peso. Questa con più è alta e più il tutto si "semplifica " poichè viene riconosciuto il "minore maturo" il quale può esprimere di persona ciò che crede e ciò che vuole.

Concludo come ho cominciato, riprendendo un concetto espresso da molti:"............ per me, i miei figli, valgono molto più di me stesso".

Sono d'accordo, la differenza tra noi sta "solo" in ciò che si ritiene "il meglio" per i nostri figli, ma questo è un'altro discorso che sono sempre disposto ad affrontare,meglio se di persona. Bruno Bargiacchi via del Vingone 9 52100 Arezzo tel 0575/901521 cell3388966627, Grazie per l’attenzione.
Mr. Darcy
2009-09-30 11:46:43 UTC
Non credo che si tratti dell'annullamento della ragione, ma di credere fortemente nelle promesse che ci fa Dio tanto da ubbidirgli fino a perdere la vita, sicuri della sua ricompensa, immediata o futura che sia.



A parte che se non per il divieto dell'uso del sangue in ogni sua forma (perchè rappresenta la vita che Dio ci ha donato individualmente e quindi non è interscambiabile...) tutti gli altri princìpi biblici sono di un estrema saggezza pratica che permettono di vivere una vita davvero sana felice e significativa!



Ovviamente una fede così forte non viene dall'oggi al domani, ma studiando accuratamente la Bibbia...



Cmq ritornando alle tue domande diciamo che le leggi sull'affidamento dei minori ci sono dappertutto ma dipende molto dal giudice che ti ritrovi di fronte. Ed è lui a stabilire cosa è meglio anche al di là della legge(ti sembra più giusto così?). Non è il caso di cui parli tu ma esistono situazioni in cui il giudice prima di un intervento senza sangue richiesto da genitori cristiani Testimoni di Geova ha richiesto di parlare col minore per capire se anche lui aveva le stesse motivazioni e in molti casi dietro l'insistente, ragionata e forte volontà del giovane (che lo fa per piacere al Dio in cui crede) ha acconsentito allo specifico procedimento medico.



Beh penso proprio che quasi ogni genitore faccia quello che ritenga più giusto per la salute dei propri figli. Che sia essa salute fisica, emotiva o spirituale... Certo chi basa la sua vita solo sugli interessi materiali, fisici non può capire, ma chi crede che oltre a quello che si vede ci sia qualcosa di superiore a noi e si prende la briga di approfondire le prove concrete che la Bibbia dà, allora farà secondo ciò che Dio richiede da noi. Anche per i suoi figli che ama. E ritiene ingiusto che gli venga tolto l'affidamento.





Leggi le parole di San Paolo in Atti 15:19,20 e vedi se un giudice che si definisce cristiano che toglie l'affidamento ai genitori per via delle trasfusioni agisce "in armonia della sua fede" . . .
anonymous
2009-09-30 15:00:39 UTC
le leggi sono le stesse...dico inoltre che qua stanno tutti fuori di testa:

ma quando imparereranno tutti a pensare cn il proprio cervello:

un bambino sta male e i genitori non permettono la trasfusione...sti deficienti!!

p.s.meno male che in certi casi almeno la legge esiste!!
anonymous
2009-09-30 11:06:28 UTC
si le stesse leggi esistono anche in italia:

per i maggiorenni non c'è l'obbligo della cura, per cui se un tdg non vuole la trasfusione i medici non la fanno, anche se avvertono il paziente dei rischi che corre.



per i bambini NON possono decidere i genitori, per cui quando i medici ritengono che la sua salute sia a rischio interpellano il tribunale dei minori ed ottengono la sospensione della patria potestà per il tempo necessario.



sono cose che avvengono spessissimo.

poi come sia possibile che un padre neghi cure essenziali al figlio è spiegabile solo con l'annullamento della ragione che producono LE religioni.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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