Non ho mai risposto su queste pagine poiché ritengo che ci siano molte offese e provocazioni. A volte però penso che contengono domande sincere dovute solo alla mancanza di conoscenza. Anche le risposte date da alcuni Testimoni di Geova qualche volta non chiariscono,ma possono addirittura sembrare dettate dal fanatismo. Probabilmente sarà così anche per la risposta che io mi accingo a dare, ma ho deciso di provarci lo stesso. Quindi vediamo perché i Testimoni negano una trasfusione SALVAVITA anche per i figli minori.
Ripeto,nessuno nega che in alcuni casi anche se molto rari una trasfusione può essere l’unico modo per salvare la vita,allora perché negarla anche ad un figlio? Vediamo:
Dopo aver ribadito che capisco perfettamente chi non la pensa come me torno a sottolineare che sono implicate mie convinzioni personali e un DIVERSO punto di vista per quanto riguarda la vita e la morte.
Ogni genitore,quindi anche noi vogliamo il meglio per i figli.
In una situazione sanitaria dove si devono prendere decisioni cliniche, anche per i minori vale il discorso del consenso informato e in questo caso i genitori hanno il diritto naturale e legale di prendere queste decisioni per loro.
Decisioni che hanno a che fare con le alternative che potrebbero esserci e con centri d'eccellenza che esistono e sono in grado di trattare determinate patologie.
Si sono verificati molti casi in cui in questi centri sono state risolte situazioni drammatiche. Già negli anni ottanta in Dott. Marcelletti sottopose una bambina a trapianto cardiaco senza fare uso di sangue.
Da allora le tecniche e la scienza sono andate avanti anche in situazioni d'emergenza.
Mi preme sottolineare che recentemente sono state emesse ordinanze di tribunale che hanno respinto la richiesta di togliere la patria potestà ai genitori perchè questi sono stati riconosciuti genitori attenti e premurosi nei confronti dei figli.
E' oramai risaputo che rifiutare determinate terapie non sempre significa rifiutare il meglio poichè a volte il meglio sono risultate altre strade che ,lasciatemelo dire, sono state scoperte anche grazie alla tenacia di genitori che hanno opposto dei rifiuti e da professionisti seri e coscienziosi che questi rifiuti hanno preso in considerazione.
Nel 2000, anche la U.S.L 8 di Arezzo tramite alcuni convegni ha toccato tra l'altro l'argomento dei minori e dal documento che emerse e che si trova nel sito di questa U.S.L. nei paragrafi che riguardano i minori dice:
"SPECIALI RIGUARDI PER I MINORI
A) I genitori che rifiutano l’emotrasfusione per i figli rappresentano il problema terapeutico più difficile. I genitori hanno diritto ad esprimere per i figli il consenso o il dissenso alle cure proposte o la preferenza ad accettare i rischi delle alternative rispetto a quelli delle emotasfusioni. E’ necessario manifestare sempre il dovuto rispetto per tale diritto dei genitori
Come si traduce in pratica questo rispetto? Il documento continua:
C) In ogni caso il minore dovrebbe essere affidato ad una equipe preparata ad operare nel rispetto del rifiuto emotrasfusionale, specialmente se la trasfusione, pur indicata, non risulta urgente.
E nel caso che risulti urgente?
Il documento dice qualche cosa che chiaramente non posso condividere,ma al quale non posso neppure sottrarmi:
B) IL sanitario che ritiene di non dover rispettare il rifiuto dei genitori all’emotrasfusione sul minore, ha il dovere di informare i genitori di avere inoltrato alla Direzione Sanitaria Ospedaliera richiesta di istanza al giudice tutelare o al tribunale dei minori volta a limitare o sospendere temporaneamente la loro potestà genitoriale. Nell’ipotesi di assoluta emergenza, qualora il medico reputi i tempi giudiziari incompatibili con la salvaguardia della vita del piccolo paziente, egli e’ libero di agire secondo i dettami della propria coscienza. Il Sanitario o la Direzione Ospedaliera, in caso di ricorso all’autorità giudiziaria, dovranno avvisare i genitori della possibilità di opporsi innanzi allo stesso giudice alla richiesta di sospensione della potestà genitoriale.
Nel caso che la mia opposizione non sia accettata ,non farò altro che sottostare alle decisioni prese in sede legale collaborando per quanto mi sarà possibile con queste.
E' chiaro che anche l'età ha il suo peso. Questa con più è alta e più il tutto si "semplifica " poichè viene riconosciuto il "minore maturo" il quale può esprimere di persona ciò che crede e ciò che vuole.
Concludo come ho cominciato, riprendendo un concetto espresso da molti:"............ per me, i miei figli, valgono molto più di me stesso".
Sono d'accordo, la differenza tra noi sta "solo" in ciò che si ritiene "il meglio" per i nostri figli, ma questo è un'altro discorso che sono sempre disposto ad affrontare,meglio se di persona. Bruno Bargiacchi via del Vingone 9 52100 Arezzo tel 0575/901521 cell3388966627, Grazie per l’attenzione.