la scommessa di Pascal è una cretinata, ed ecco perchè:
Dio è un concetto arbitrario, come babbo Natale o il drago invisibile che vive nel mio salotto.
Nell'ipotesi in questione anzi, non postuliamo solo che Dio esista, ma postuliamo anche che glie no freghi qualcosa se qualcuno crede in lui, e non , per esempio, il contrario. Le possibilità, insomma, sono infinite: non solo le migliaia di differenti dei indicati dalle diverse religioni, ma gli infiniti dei che noi potremmo immaginare, se avessimo tempo da perdere.
Le possibilità che un qualunque concetto arbitrario sia vero sono uno fratto infinito, cioè zero. Cioè, a fronte di una possibilità di verità, ve ne sono infinite di falsità.
Ora, la scommessa potrebbe anche avere un senso se credere fosse gratis. Ma non è gratis: bisogna prima di tutto convincersi che qualcosa di probabilmente inesistente esiste davvero, e questo è masochismo mentale, che produce seri danni alla psiche. E poi bisogna andare a messa e sottoporsi a tutta una serie di rituali che impiegano moltissimo tempo della tua vita, per non parlare ditutte le limitazioni perfettamente assurde cui devi sottostare le quali, con ogni probabilità, ti impediranno di esprimere al meglio la tua personalità e vivere felice.
Quindi, credere ha un costo N a fronte di più possibilità di vincere zero.
Avrebbe più senso postulare che io sono Dio, e che darò il paradiso solamente a chi mi invia un euro.
Le possibilità che il Dio cattolico esista o che io sia Dio sono infatti le medesime, cioè uno fratto infinito, cioè zero.
Tuttavia, scommettere che io sono Dio è molto più economico, e costa solo un euro, un francobollo e una busta.
Quindi, sulla base di questo geniale ragionamento, adesso tu devi spedirmi un euro.
(per lo stesso ragionamento, puoi postulare qualcosa di più economico ancora, come per esempio che Dio ti da il paradiso se tu farai semplicemente quello che faresti normalmente se non ti ponessi questo problema. Ma in fondo spedirmi un euro è poca spesa, vale la pena rischiare)