Domanda:
Voi cattolici che ne dite? Assassino: mostro, bestia, o essere umano come tutti?
2008-07-12 06:10:17 UTC
Ho notato che, come al solito, gli ignorantissimi giornalisti della Mediaset parlano di omicidi con tono di voce patetico e descrivono l'assassino come un mostro, una bestia...
Mi riferisco alla storia di cronaca di questi giorni, della ragazza italiana morta in Spagna.
Non voglio sminuire l'accaduto, ma per uno studente di psicologia come me, che ha fatto criminologia e medicina legale, è evidente che non si tratta di un mostro, di una bestia, ma di un essere umano che sotto l'effetto di droghe e alcol ha perso il controllo.
Quello che non riusciamo a comprendere non è per forza sempre perverso, bestiale e mostruoso!

Perchè i giornalisti fanno discorsi così di basso livello, ed etichettano in questo modo le persone, invece che informarsi parlando con un criminologo o semplicemente leggendo?
Diciotto risposte:
marte
2008-07-12 08:28:19 UTC
Cesare Pavese scrisse una cosa sulla quale riflettere a proposito della psicologia.

Disse che trasforma le colpe in malattie e poi non le sa curare e che sodomizzare i bambini non è una malattia, ma una colpa.

Io credo che avesse in parte ragione perchè la psicologia così come un certo buonismo tende a considerare tutti innocenti come se la responsabilità delle proprie azioni fosse della droga, della società, delle cattive compagnie, ma mai di se stessi.

In questa vicenda i due personaggi hanno fatto delle scelte. Entrambe scellerate. Ma libere. Delle quali sono responsabili.

Perchè "il gordo" ha liberamente fatto usa di droga fino ad abruttirsi, così come la ragazza ha scelto liberamente di amoreggiare con uno appena conosciuto.

Che i giornalisti esagerino per ragioni di scoop è vero, ma non mi azzarderei a confutare il fatto che quel tale si è comportato da belluino.

E la ragazza, pur essendo vittima, ha comunque contribuito in parte perchè se fosse stata maggiormente prudente non sarebbe uscita con un individuo che già solo all'apparenza non sembrava di certo Lord Brummel e gli avrebbe impedito di trascendere trascinato dalla droga e dagli istinti.

Per i cattolici sono due creature per le quali pregare senza giudicare oltre i fatti che si conoscono; non bisogna però minimizzare la responsabilità personale perchè siamo liberi, tutti, di scegliere il nostro bene e il nostro male.



P.S. Ho forse scritto che è un mostro? Non mi pare. Ho citato soltanto Pavese e ho osservato che non aveva tutti i torti. E in quanto se io sia o no, un psicologa o altro non ti riguarda piuttosto contesta quello che scrivo. Contano le parole e i concetti che esprimo, non i miei titoli, e nemmeno i tuoi. E se parlo a vanvera correggimi, ma senza insultare perchè se mi leggi qui sopra io non parlo mai a vanvera. Posso dire cavolate, ma non dico mai parole al vento.

So comunque in ogni persona c'è del buono, e come credente è a quello che guardo, ma vedo anche che il buono è spesso offuscato dall'egoismo e in questa vicenda l'ha fatta da padrone, insieme alla stupidità e se io lo vedo lo dico e non per offendere le vittime, perchè sono tutte e due vittime, ma perchè non passi il messaggio che tu hai suggerito, che tutti possiamo essere come quel gordo. Qui ti sbagli, perchè se potenzialmente abbiamo tutti il mostro dentro il cuore, non tutti lo tirano fuori dalla palude perchè siamo persone libere, purchè si voglia esserlo.

E' sbagliato far passare il messaggio che sono tutti poveri e miti e che sono diventati simili alle bestie, ma senza colpe. Riguardati nella tua professione perchè potrai fare più danni di quanti tu non immagini nemmeno.
2008-07-12 06:54:44 UTC
si fa lo stesso con i preti pedofili... e comunque chi sbaglia paghi e venga punito su questo non ci deve assolutamente piovere!
2008-07-12 07:07:29 UTC
Sono d'accordo con te. Tutti possiamo essere 'mostri'. Però come qualcuno ti ha fatto notare non sempre si diventa mostri 'per caso'. Il tizio dell'esempio era drogato. Aveva già di fatto commesso un errore.

Quindi se la Chiesa condanna certi comportamenti, secondo te sbaglia? secondo me la Chiesa fa benissimo!

Se una persona sceglie di vivere una vita disordinata è molto più facile che diventi 'mostro' rispetto ad una persona che sceglie una vita equilibrata. Non credi?

Purtroppo la società odierna vive con un concetto di libertà completamente sbagliato. Per molti la libertà è la possibilità di fare tutto ciò che si vuole senza danneggiare gli altri. Non è così. La libertà è prima di tutto consapevolezza, discernimento tra il bene e il male. Chi non sa distinguere tra bene e male si illude soltanto di essere libero proprio perchè non percepisce questa differenza, come se si sentisse immune. Probabilmente anche l'assassino di cui sopra si sentiva libero: libero di drogarsi, libero di tradire la propria fidanzata, libero di sfogare i propri istinti primordiali, libero di uccidere. C'è chi lo chiama mostro, chi la chiama gioventù bruciata, chi povero peccatore, ma al di la di tante definizioni penso che tutti possiamo dire che viveva una vita disordinata con un concetto sbagliato di libertà.

Però, per voi atei il Papa è un nazzista.

La vera libertà si abbraccia solo se si conosce la Verità, non vivendo come animali senza regole.

Di qui si potrebbe andare a parlare di pedofilia, omosessualità, violenza. Quanti pedofili scelgono di essere pedofili? Eppure la pratica della pedofilia può essere evitata. Del resto si ha l'idea che un pedofilo sia necessariamente uno stupratore, ma non è così. Quindi è giusto combattere la violenza, la pedofilia. La Chiesa condanna l'errore, ma riconosce a chi lo ha commesso di poter cambiare. Come tu stesso dici in realtà siamo soggetti alla nostra psiche, condizionamenti dovuti all'abuso di sostanze o condizionamenti più profondi dovuti alla società o alla famiglia. E l'omosessualità, non è anch'esso un disordine della nostra psiche?

Chissà perchè quando il Papa parla di omosessualità, diventa automaticamente un nazista.



(mi è venuto spontaneo parlare di omosessualità perchè ho letto un tuo intervento)



.sillygirl2222: la banalità del male , come definizione, ci sta tutta. Il demonio agisce in maniera subdola e silenziosa, la sua prima vittoria è far credere che non esista.



In realtà per me chi decide di drogarsi o ubriacarsi per me è già un 'mostro' .

Il punto è: perchè perdere deliberatamente il controllo?

Il male non sta solo nel gesto lesivo verso un'altra persona, ma anche nel mettersi nella condizione di farlo.

In più non si può non fare notare che perdere il controllo è già un atto lesivo verso la propria persona.
2008-07-12 06:44:01 UTC
il fatto che non era in se non cancella quello che a fatto, a dato sofferenza a molta gente compreso se stesso, dopo tutto non lo hanno drogato lo ha fatto da solo e comunque credici o no fossi stato io drogato ubriaco e altro io non avrei mai ucciso nessuno, non merita perdono gente così, non è questa la gente da difendere
MarioT
2008-07-13 03:25:09 UTC
Se è vero che tutti noi abbiamo dentro il " mostro " ( non lo dice solo la psicologia, che è tutt'altro che una scienza esatta ) , è altrettanto vero che normalmente si fa di tutto per tenerlo sotto controllo, con la ragione, la cultura, la consapevolezza ecc.: tutte cose che costano fatica e impegno. Se uno è sceso dagli alberi da poco ha il dovere, se si vive in società affollate e complesse come la nostra, di emanciparsi: non pensare solo a drogarsi ed ubriacarsi perchè fa tanto comodo.

Ovvio che siamo tutti esseri umani e la natura umana non cambia, ma se non si educa a tenere sotto controllo l'egoismo ( il " mostro " ) e concepire la libertà come libertà dai limiti dei vincoli , sarà sempre più frequente leggere notizie del genere, enfatizzate dai media ( non solo quelli di Mediaset ).

Le responsabilità sono sempre personali e l'ignoranza non può essere un alibi: cerchiamo di mantenere alcuni punti fermi in mezzo a tanta confusione di voci.

La misericordia ed il perdono, poi, sono un'altra cosa.
2008-07-12 13:12:49 UTC
È interessante, visto che studi psicologia, sapere cosa pensi dell'opinione che ti do al riguardo:



I media tendono ad esaltare le qualità negative del carnefice

per far passare in secondo piano la vera notizia, ovvero che una ragazza di 20 anni in un paese straniero, alle 5 del mattino, si apparta volontariamente con uno sconosciuto nella di lui macchina; ovvero se l'è andata a cercare col lanternino. Oppure, se non fosse toccata a lei, sarebbe toccata a un'altra quella sorte? Il ragazzo se non avesse incontrato questa che all'alba decide di intrattenersi con lui appartandosi nella sua macchina, ne avrebbe incontrata un altra - oppure se ne sarebbe tornato a casa a smaltire alcool e droga e il giorno dopo seguente la sua e la vita della ragazza sarebbero proseguite normalmente?



Ps: parere non cattolico, spero valga lo stesso
docglorfinder
2008-07-12 07:31:15 UTC
la banalità del male è la cosa più difficile da accettare per l'uomo...
2008-07-12 07:29:30 UTC
L'assassino resta uomo come tutti gli altri.

Nei 10 comandamenti il non uccidere è il quindo e non ha una posizione di rilievo.

Solo il non vrai altro Dio all'infuori di me ha una posizione di rilievo.

Chi fa del potere, del denaro o del sesso il proprio Dio, finirà con l'uccidere, col rubare, col mentire e così via.

E qui queasti giornalisti non sono da meno.

Ma anche l'idolatra resta uomo.
2008-07-12 06:43:05 UTC
E' vero che non dobbiamo mai esagerare ma è anche vero che è stato lui stesso coscientemente a decidere prima di tutto di "farsi"di droga per poi perdere il lume della ragione e fare quello che ha fatto.La cosa migliore sarebbe fargli capire l'errore enorme che ha commesso e indurlo al pentimento sincero,ma è molto difficile spesso.
νι¢тιмš...αяєη'т ωє αℓℓ?
2008-07-12 06:27:24 UTC
Studio anche io psicologia, e la cosa che mi è rimasta più impressa è stato proprio un libro, uscito da poco chiamato : "L' effetto Lucifero" di Philiph Zimbardo. In questo libro erano descritti casi come quello di Heichmann, o dell' uomo che ha lanciato la bomba atomica su Hiroshima. Spiegava appunto che loro cercavano giustificazioni alle loro azioni dicendo che quello che hanno fatto è stato frutto di obbedienza ad un ordine.

Era solo il loro lavoro, così lo definirono.

Da questi esempi e da molti altri è confermato che :OGNI PERSONA in una determinata situazione potrebbe agire così.

I giornalisti li descrivono così perché non riescono ad accettare che anche loro potrebbero arrivare a tanto.

Di conseguenza li dipingono così, chiamandoli : Mostri.

Lasciano la gente nell'ignoranza, e forse vogliono farlo appositamente...Se la maggior parte delle persone avesse una cultura ed una conoscenza discrete, sicuramente ci sarebbero meno prese in giro e meno gente che rimane fregata.
♥ Paola ♥
2008-07-12 07:36:31 UTC
"Quello che vogliamo negare, definendolo animale, è che (orrore, orrore) anche noi potremmo perdere il controllo durante un furioso litigio, e dare una botta in testa a qualcuno!"



hai detto una frase molto giusta

definendo "mostro" una persona che ha comesso qlc di atroce, una persona che ci spaventa, la si vuole allontanare da noi, renderla diversa e nello stesso tempo esaltarci

si perchè se lui (che ha commesso un omicidio) è un mostro noi (che siamo innocenti) siamo degli esseri superiori e perfetti



c'è gente che si droga per farsi figo, chi diventa un alcolista per disperazione...

diciamo che dobbiamo capire le ragioni per cui queste persone si drogano e si ubriacano e aiutarli

ma chi lo fa?

ad alcuni basta guardarli con sufficenza, scuotere la testa e definirli mostri, persone che nn hanno futuro

è una cosa che ci spaventa ammettere che anche quella persona è un essere umano, come noi...

non esiste un santo senza un passato, ne un peccatore senza futuro...



la storia di frankenstein dovrebbe insegnare

il mostro più pericoloso è dentro di noi, in tutti noi

se esiste o no il diavolo questa è una decisione personale, c'è gente che ci crede e chi no

ma una cosa vera fuori da ogni dubbio è che alla fine sono gli uomini a fare del male
sillysymphony
2008-07-12 06:54:31 UTC
forse la cosa che ognuno teme di più, di fronte a avvenimenti del genere, è sapere che anche loro potrebbero fare una cosa del genere...

Anche Annah Harendt parlava di banalità del male.
2008-07-12 06:22:28 UTC
secondo te uno che si droga non e' gia' d per se' un mostro una bestia??non credo esista significato + appropriato...essere umano come tutti sti cxxxi...io sn essere umani e nn violento in preda all alcool e nn m drogo nemmeno...
xarettes
2008-07-12 06:21:15 UTC
Eh!!! no, no, caro amico, tu continua a studiare psicologia, ma proprio voi con tutti i vostri studi fate diventare Santi i Mostri come quella orrenda figura di uomo?, non un essere umano non può comportarsi così, perché lui l'ha uccisa volendo ucciderla perché ha avuto paura che lei lo denunciasse, ti sembra un essere umano?, il suo comportamento lo esclude categoricamente, se poi a maggior ragione era impasticcato, ubriaco e quant' altro, io non li considero essere umani quelle bestie li, ( chiedo scusa alle bestie perché loro non si comporterebbero mai così).

E' un mostro punto e basta, mettere in galera e buttare via la chiave, non ci sono attenuanti.
ʗґἾȿϮἾŊϱ
2008-07-12 06:27:59 UTC
x me chiunque uccida un altro essere umano è un mostro, nn mi frega un ca z zo se era sotto l'effetto di qualcosa o ha xso il controllo o era volontario..sti caz zi!!!hai ucciso???sei una mer da, un rifiuto della società, devi marcire in prigione x tutto il resto della tua vita, anke xkè (parliamo di lui in qsto caso ma vale x tutti i casi simili) nn aveva un motivo, nn è ke ha reagito x difendersi e allora lo potrei pure capire...



a proposito sn cattolica nn praticante
ferophos
2008-07-12 06:27:38 UTC
Sai hai ragione, ma il loro lavoro è fare notizia e più uno sembra un criminale incallito privo di sentimenti più gli ascolti crescono e si salvano il posto di lavoro. Con questo non voglio scusarli ma quanti parassiti ipocriti vivono vicino a noi sperando nella nostra carità? Questi si sono evoluti e cominciano a condizionarci sperando di rendersi degni di nota e approvati. Tornando alla domanda direi che certo quello non è un agnellino ma come si può giudicare gli altri con un metro diverso rispetto a come si giudica se stessi? Anch'io all'inizio pensavo che tutti gli assassini fossero mostri ma poi mi sono reso conto che ognuno di noi è un piccolo "mostro" nella vita, che non uccide gli altri magari ma con con le bugie incrementa quel flusso di menzogne e falsi valori dai quali prendono spunto tutte le azioni perverse compiute da un individuo a cui è stata forzata la mano dai mezzi che la società non vuole abolire come l'alcool, le droghe o il fumo.
Hunter
2008-07-12 06:17:55 UTC
Dipende dei motivi che l'hanno spinto a farlo e dall'intenziòne....
Priestess of Grotesque(4) $MR
2008-07-12 06:13:35 UTC
perchè sono figli di berlusca


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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