Domanda:
Davvero Dio è sempre esistito?
-[Evil]-
2010-07-03 07:50:19 UTC
La Bibbia dice che Dio è il Principio e la Fine, l'Alfa e l'Omega, cioè non ha ne inizio ne fine, come una retta infinita.

Quante cose "infinite" conosciamo a parte Dio? Nella geometria e la matematica per esempio. C'è la retta, che anch'essa non ha ne un inizio ne una fine. I numeri sono infiniti. Ma se noi dovessimo tracciare una retta nella realtà oppure provare a contare tutte le stelle dell'Universo, sarebbe la stessa cosa? No, ovviamente. La retta avrà sempre un inizio (dove abbiamo iniziato a tracciarla), i numeri avranno sicuramente una fine, perchè l'Universo per quanto possa sembrare "infinitamente" grande all'uomo, è limitato anch'esso e di conseguenza anche le sue stelle.

Con questo voglio dirvi che l'infinito è un concetto astratto che può esistere soltanto virtualmente, sia nella mente dell'uomo o in un computer. Io non so se i credenti guardino Dio come un concetto materiale ed esistente anche fisicamente, oppure semplicemente come concetto astratto.

Ma nel primo caso, allora il fatto che Dio è SEMPRE esistito non è vero. Potrebbe esistere da milioni di miliardi di anni, ma avrebbe anche lui un origine. Dire invece che Dio non esiste materialmente equivale in parte a dire che non esiste, cioè che esiste solo come un "pensiero" umano. Neanche "amore", "odio" e tutte le altre emozioni a noi conosciute sono astratte. Sono astratte come pensiero, ma si sa benissimo che sono complicati processi che hanno origine in determinate parti del nostro cervello.

La Bibbia dice anche che l'uomo è stato creato ad immagine di Dio, e questo mi fa pensare che Dio esista materialmente, che sia un entità fisica esistente. Allora non può essere infinito, fosse anche un immensa massa di energia, non esiste "l'infinito" nella realtà, di conseguenza non può esistere Dio, non come voi lo immaginate.

So che ci sarà il solito gruppo di persone a confermare ed il solito gruppo di persone a contraddire, almeno spero. Infatti più che appoggi voglio soprattutto contraddizioni. Ma chiunque voglia contraddire, che legga bene e legga tutto. E che dia risposte razionali e premeditate. E' forse troppo chiedere almeno questo?
Dieci risposte:
anonymous
2010-07-03 09:19:58 UTC
Due risposte.

1- La mente umana concepisce l'eternità in avanti ma non quella indietro. Vuol dire che esiste solo quella che sappiamo concepire noi? Certo che no. L'uomo è limitato.



2- L'uomo vive in questa dimensione 3S+1T. In questa dimensione egli misura; ma ciò che vive in una dimensione superiore non è misurabile dall'uomo, quindi è "eterno", "infinito", ecc. Sono parole che collocano Dio al di fuori della nostra realtà. Non vanno prese letteralmente proprio perché esprimono una misura umana.
anonymous
2010-07-03 08:34:31 UTC
noto diversi errori(non voglio fare il gradasso ,ma è così)

1) Dio non è nè fisico, nè astratto, nè materiale: è metafisico,quindi la scienza,che si basa sull'osservazione di ciò che è fisico, è limitata e non può capire Dio

2) Dio non ha tempo,se avesse tempo,Dio non sarebbe Trascendente al nostro universo, ma sarebbe immanente,cioè presente nel nostro universo

3)Dio creò l'uomo in modo tale che fosse un connubio tra anima e corpo: è l'anima che assomiglia a Dio,che,secondo il Vangelo di Giovanni, è Spirito ma ha una personalità propria



ora ti posto una cosetta che secondo me, troverai interessante



Il filosofo Esposito: i razionalisti? Sbagliano ad usare la ragione.?

Segnaliamo un bellissimo articolo su Il Sussidiario in cui il noto filosofo Costantino Esposito, professore ordinario di Storia della filosofia e Filosofia all’Università di Bari, direttore della rivista internazionale Quaestio, spiega quali siano gli errori di chi, con buon rimasuglio illuminista, pretenda definirsi “razionalista”: atei razionalisti, agnostici razionalisti, scienziati razionalisti ecc…

Un nostro amministratore, studente di filosofia, ha tentato di rendere i concetti più alla portata di tutti:



Ecco l’errore dei razionalisti:: «il soggetto che detiene e usa la ragione come una sua facoltà o un suo “potere”, le darà anche l’orientamento che egli ha già in anticipo deciso di adottare. È la volontà di chi la usa, a decidere della natura della ragione, ribaltando così tutta una lunga e gloriosa storia, secondo cui è invece la natura “oggettiva” della ragione a decidere della volontà del soggetto, aprendo di fronte ad esso tutto l’orizzonte della sua domanda di significato e tracciando la traiettoria tendenzialmente infinita della sua attesa di una risposta adeguata». Quindi anche il filosofo sembra confermare che i cosiddetti atei razionalisti non credono in Dio solo perché si rifiutano pregiudizialmente di credervi. E non certo perché l’utilizzo della loro ragione (o razionalità) li porta a questa posizione. E’ un uso scorretto dal principio.



Due conseguenze: l’uso improprio e misuratore di tutto da parte della ragione porta a:

1) «se la ragione (come facoltà umana) o la razionalità (come caratteristica dei discorsi e delle azioni degli uomini) costituiscono il dominio della misurabilità e della produttività delle decisioni pregiudiziali, esse sono condannate a lasciare fuori di sé tutto ciò che chiamiamo il “sentimentale” o l’“emozionale”, il “vitale” o il semplicemente “naturale”, ritenuti “ovviamente” irrazionali o nel migliore dei casi a-razionali, nel duplice senso che eccedono le nostre capacità di controllo culturale e non hanno un’origine e un fine diversi dal mero accadimento naturalistico».

2) E l’altra conseguenza è questa: «Questa procedura strategica decisa dal soggetto si gioca tutta nella “delimitazione” del suo campo: convinzione che esiste veramente solo ciò che riesce ad entrare negli schemi a priori della nostra mente, mentre ciò che li supera, se anche c’è, non potrà mai essere oggetto di una conoscenza o di una scelta razionale».

Insomma si ritorna sempre al solito, morto e sepolto positivismo ottocentesco, che alcune frange della società vorrebbero riabilitare: esiste solo ciò che si tocca, ciò che si misura. L’amore è pura reazione fisiologica per la continuazione della specie, l’affetto verso i genitori è puro istinto di sopravvivenza dai predatori ecc..E via con l’odio verso la grandezza dell’uomo e la sua irriducibilità.



Ecco l’uso corretto della ragione. Si domanda il filosofo: «La ragione funziona solo quando misura e pre-determina il mondo, oppure essa è all’opera anche quando scopre l’esistenza del “Mistero”?». E risponde: la ragione è l’esperienza di un rapporto, uno spazio di apertura del soggetto umano (un’apertura che ha il nome di “io”) in cui la realtà emerge come un “dato”. Prima di ogni soggettivismo e prima di ogni oggettivismo, i “due” – l’io e la realtà – non solo entrano in rapporto tra loro, ma sono essi stessi un rapporto. Da questo punto di vista ogni nostro limite, l’inevitabile delimitazione nell’uso della nostra ragione [cioè il dire, ad esempio: la fede è oltre il limite della ragione], deve essere inteso come un confine, una soglia o un luogo di apertura ad una “ragione” più grande della nostra stessa facoltà [e non un limite]. La ragione è dunque una facoltà conoscitiva e valutativa, ma insieme – e indistricabilmente – è un principio di intelligibilità ossia un senso del mondo, quasi una dimensione costitutiva del reale.
?
2010-07-03 07:51:55 UTC
Io non credo in nessun DIO,la vita è solo un corso di eventu casuali
anonymous
2016-12-07 08:48:36 UTC
Io bestemmio e non credo in dio. Di conseguenza non ho paura e non ho rimorso di quello che faccio ( in questo caso che dico ) Se tu fai questi ragionamenti, beh vuol dire che tu in dio ci credi... Se ci credi mancheresti solo di rispetto a qualcuno, dunque ti consiglio solo di non farlo.. Non mi chiedere che cosa ti farebbe, perchè non credendoci non te lo so dire. playstation : dio è scritto minuscolo volutamente.
EosPhoros
2010-07-03 09:49:15 UTC
Il personaggio di fantasia conosciuto come Dio è nato dall'uomo, a sua immagine e somiglianza, quando questi ha acquisito un mnimo di coscienza e si è trovato solo e circondato da cose che non comprendeva (tipo il fuoco)



@ johnny il bravo

...mambo Jambo...eeeh mambo jambo...
Stefania
2010-07-03 09:45:37 UTC
I tuoi ragionamenti si basano sulla fisica classica. Peccato che oggi giorno si conosca anche la fisica quantistica che esula dalla fisica classica. In base alle teorie di Einstein, che hanno rivoluzionato lo studio della scienza moderna, il tempo è relativo. Si sono scoperte delle particelle che riescono a viaggiare nel tempo e andare avanti e indietro nella linea dei tempo. Quindi, in teoria, sono infinite. Quindi la tua teoria che si basa sulla fisica classica crolla. I viaggi temporali, in teoria, sarebbero possibili. Quindi un entità eterna potrebbe esistere.



"La Bibbia dice anche che l'uomo è stato creato ad immagine di Dio, e questo mi fa pensare che Dio esista materialmente, che sia un entità fisica esistente. Allora non può essere infinito"

La Bibbia dice: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza» (Genesi 1:26) Quindi, l'uomo è "simile" non identico. Devo spiegare la differenza dei due termini? per "simile" poi non si vuol intendere fisicamente, ma di anima.
anonymous
2010-07-03 08:26:30 UTC
Ti rispondo con le parole del filosofo William James: «Non me la sento di accettare le regole agnostiche per la ricerca della verità o di acconsentire volontariamente a tenere fuori dal gioco la mia natura volitiva. Non lo posso fare per il semplice motivo che una regola di pensiero che mi impedisse assolutamente di riconoscere certi tipi di verità qualora questi tipi di verità esistessero realmente, sarebbe una regola irrazionale».
Mark C
2010-07-03 08:00:00 UTC
credo sia così: che poi Dio sia una forma di energia o altro nulla cambia nel concetto di esistenza di Dio, ma asserire che non esiste nulla o che sia tutto casuale nonostante si abbia tutto intorno da osservare, sperimentare, analizzare e quant'altro è cecità assoluta
anonymous
2010-07-03 08:40:44 UTC
c'è la gente di buona volontà che lo assiste, c'è la gente che lo assiste e non sembrano di buona volontà, c'è gente che non lo vuole assistere, c'è gente che si scandalizza di lui quando viene a bussare alle nostre porte per chidedergli qualcosa o solo di seguirlo...
Pico
2010-07-03 07:59:49 UTC
Anche in questo caso è stato fatto un ragionamento secondo il pensiero umano, che non può comprendere razionalmente il concetto di infinito ed eterno.

Ma il fatto che non può comprenderlo, non significa che è irrazionale, ovvero "contro" la ragione, ma "al di sopra" della ragione, cioè soprannaturale.

Dio è un mistero, che non può essere compreso. Ma anche se non compreso, dire che non può avere le caratteristiche di infinito ed eterno, è un'affermazione molto azzardata.

Dio trascende la materia stessa, il fatto che noi non Lo comprendiamo, non modifica la Sua stessa Natura, che rimane comunque eterna ed infinita, al di là delle nostre disquisizioni da quattro soldi


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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