Ipazia venne uccisa in un modo atroce da un gruppo di monaci parabolani ed eremiti della Tebaide guidati da Pietro detto l'Eremita. Questi monaci su istigazione di S.Cirillo (che all'epoca, ovviamente non era ancora santo) trascinarono questa donna dinnanzi ad una chiesa; quindi Pietro la colpì con una mazza ferrata, e poscia, gli altri monaci la massacrarono a pugnalate e quindi bruciarono il suo corpo,gettandone i resti in un letamaio; secondo Damascio (che lo dice nella "Vita di Isidoro"), prima di ucciderla, le cavarono gli occhi.
E' assai probabile secondo me che a causa di questi fanatici criminali, non possediamo le opere di questo genio dell'antichità perchè esse hanno fatto la medesima fine della loro grande autrice.
Su Ipazia di Alessandria -nata nel 370 e morta nel 415 -si trova una lunga bibliografia.
Per quanto riguarda le fonti,ti suggerisco, ad esempio, di leggere le epistole di Sinesio, o il commentario di Teone su Tolomeo,oltre al già citato Filostorgio.
Ti fornisco qualche riferimento:
"Theon, Commentaria in Ptolomaei syntaxin mathemathicam III-IV, Città del Vaticano 1943".
"Theon, Le Petit commentare de Théon d’Alexandrie aux Tables faciles de Ptolomée, tr. da A. Tihon, Città del Vaticano 1978".
"Filostorgio, Historia Ecclesiastica, VIII, 9"
"Damascio, Vita Isidori"
Molto interessante anche questo:
"Maria Dzielska, Ipazia e la sua cerchia intellettuale, in «Paganism in the Later Roman Empire and in Byzantium», Cracovia 1991"
Qui ci sono alcuni libri che possono interessarti:
Sinesio di Cirene, "Epistolario", Milano 1969".
Gemma Beretta, "Ipazia d'Alessandria", Editori Riuniti Augusto Franchetti (a cura di), "Roma al femminile", ed. Laterza
Q. Bigoni "Ipazia alessandrina" in Atti Istituto Veneto K. Prachter "Filosofia dei greci" "Il Teurgo" settembre-ottobre 1985
G. Quiriconi, "Notizia storico-critica su Ipazia e Sinesio", Milano 1978.
A. Agabiti, "Ipazia", Ragusa 1979.
Abbiamo anche altro,ad esempio:
Michael A.B. Deakin, "Hypatia of Alexandria, mathematician and martyr." Prometeus Books 2007
Silvia Ronchey, "Filosofa e martire: Ipazia tra storia della chiesa e femminismo, in 'Vicende e figure femminili in Grecia e a Roma' a cura di R. Raffaelli.
Ci sarebbe poi tanto altro materiale....
Abbiamo purtoppo anche materiale di scarsa qualità...
Ad esempio, ho avuto modo di leggere l'opinione di Cammilleri...
Vediamo un pò cosa scrive: secondo questo scrittore,la morte di Ipazia non fu dovuta alla intolleranza religiosa, all'azione del "santo" e "dottore della Chiesa" Cirillo, vescovo di Alessandria, ma a motivi politici: alcuni cristiani fanatici ed eretici -detti parabolani -sarebbero sfuggiti al controllo di Cirillo che secondo il nostro "storico",cercava di tenerli a bada, e avrebbero ucciso barbaramente Ipazia, che era la favorita del prefetto Oreste(il che, come vedrai, è completamente falso, come tutto il resto...). Per giustificare questo omicidio, Cammilleri menziona l'astio anti-bizantino degli egiziani con conseguente invasione araba. secondo lui:
"Cirillo seppe del linciaggio a cose fatte". E il caso è chiuso...sempre secondo lui.
E chi cita tra le sue fonti?
Eusebio di Cesarea......dimenticandosi però di una piccola cosetta:la sua cronologia (che "storico"...) e facendo uno sfrondone biblico.
Eusebio di Cesarea infatti nasce nel 265 e muore nel 340....mentre Ipazia visse visse tra il 370 e il 415.
Insomma....il nostro storico basa le sue fonti su un autore vissuto ben 75 anni prima della morte di Ipazia.
Già questo basterebbe a qualificarlo come un somaro.
Ma non finisce mica qui....dopo aver ammesso la colossale figura di emme (e non poteva fare diversamente) che cosa fa? Scrive di aver commesso questo errore per la fretta (pessimo: uno storico deve curare le fonti con attenzione) MA si guarda molto,ma molto bene dal citare le fonti da dove attinge la sua...analisi.
E le boiate si sprecano:ecco cosa scrive -nel tentativo di infangare Ipazia dopo la sua morte, una cosa che a mio parere è disgustosa -su suo padre, Teone:
"Suo padre, Teone, si dava da fare coi misteri ermetici e orfici. Lei era neoplatonica e la sua «scuola» era in realtà un cenacolo ristretto in cui si insegnavano «misteri» da non divulgare ai «profani» (infatti, non rimane alcuna sua opera, quel poco che si sa lo si deve ai discepoli). Come neoplatonica era molto vicina al cristianesimo di cui apprezzava le virtù stoiche, tant’è che Sinesio di Cirene, suo alunno e ammiratore, finì vescovo"
L'unico mezzo che ha questo scrittore, evidentemente, è la denigrazione visto che di serietà non mi pare sia il caso di parlarne....
Purtoppo per lui, però,Teone -padre di Ipazia -fu filosofo, matematico, nonchè autore di commenti all'Almagesto,per esempio e alle Tavole Manuali di Tolomeo.
Inoltre, Teone fu l'editore degli Elementi di Euclide, e grazie al suo lavoro l'opera di questo matematico fu sottratta all'oblio.
Molto, molto diverso da come ce ne (s)parla questo signore.
Saluti.