Domanda:
Lo trovo, all'ennesimo tentativo, un'evoluzionista che risponda a questa domanda ?
?
2014-02-16 12:07:51 UTC
Finora solo indifferenza e/o derisione, malgrado siate famosi per la vostra "razionalità".
Come opera a livello conoscitivo l'essere a metà strada tra animale e uomo?
L'animale non supera il sensibile, l'uomo è capace di concettualizzare. Via di mezzo non datur: la conoscenza intellettiva *trascende* quella sensibile. Almeno una ipotesi siete capaci di farla? Non dico prove, quelle non appartengono al vostro stile. Ma una ipotesi almeno ragionevole, che almeno non violenti così brutalmente la "razionalità". Capisco che lo scientismo vi comandi obbedienza cieca;che la contrarietà al buon senso e alla fede sia per voi già una prova, però, come si dice ... la "razzzzionalità", dove la mettiamo ?
Diciotto risposte:
?
2014-02-16 12:21:34 UTC
c'è un salto ontologico tra uomo e animale, non c'è via di mezzo.

la prova più evidente, a mio avviso, a livello sperimentale è questa:

si deve confrontare la differenza di differenze, ossia si deve vedere quale sviluppo culturale ha dimostrato un qualsiasi gruppo animale nel corso di milioni di anni, con quelli dell'uomo. Se è vero che la scimmia - o qualsiasi specie animale si voglia considerare- vive come viveva milioni di anni fa, nonostante l'esperienza acquisita da migliaia di generazioni, mentre l'uomo è arrivato sulla luna, questo dice una differenza qualitativa tra i due animali, dato dallo specifico razionale.

se vi fosse un minimo, quasi impercettibile gradiente di razionalità nella bestia, questa avrebbe portato a dei risultati apprezzabili nel corso di milioni di anni, magari meno di quelli dell'uomo, ma un miglioramento della cultura dell'animale, con indizi elementari di civiltà, del suo modo di costruire e organizzare la realtà. Ma non vi è stato nessun cambiamento.

---

@lella: forse non hai letto la mia considerazione



L'organizzazione sociale delle formiche è la stessa di milioni di anni fa. non quella dell'uomo. Sono differenti le forme di socialità..ma io sostengo che sia visibile una differenza della differenza, una crescita differente in quelle differenti organizzazioni sociali (secondo analogia di proporzionalità...tanto per buttare dentro un tecnicismo, che solo @enzo può apprezzare).

quella differenza di differenza- constatabile scientificamenete, empiricamente- dice che vi è una differenza tra uomo e bestia

--

@lella: ma ti rispondo subito, perchè è una conferma della mia tesi, se riesco a fartela capire: l'uomo abbandonato nei boschi diventa un selvaggio...ma l'animale a contatto con un ambiente umano..non diventa un umano. Questa è una differenza di differenza.

l'uomo è capace di adeguarsi all'altro, e questa apertura è intelligenza; l'animale no, ha schemi fissi che gli impediscono un autotrascendimento.

L'uomo ha storia, questo il senso di quella accumulazione di esperienza, di crescita culturale. L'animale non ha storia, non si fa nel corso della storia.

Ma queste non sono riflessioni concettuali, sono evidenze empiriche, a partire della paleontologia come ripeto.

L'uomo che viveva nelle caverne, e ci sopravviveva benissimo, ha costruito città e grattacieli. le scimmie o gli elefanti, non hanno dato nessun indizio di alcuna capacità di autosviluppo (=storia) e vivono ancora nella savana.

troppo difficile per te?

----

"L'animale non diventa uomo perché non ha le capacità nervose per farlo, così come l'uomo in un ambiente aquilino non inizierebbe a volare"...



...scusa, ma intanto sei tu che hai posto quelle identità ("se degli esseri umani vengono abbandonati in un bosco cresceranno come animali "...gli cresceranno le ali se accuditi dalle aquile???). Io non mi riferivo al raggiungimento dell'identificazione biologica con l'animale, ma al senso di quel "come" comportamentale e adattivo di cui credevo parlassi tu. Se poi riconosci che hai sparato un'ennesima minchiata e ti stai contraddicendo da solo, posso darti subito ragione.



Ti faccio invece notare ancora delle differenze: non un singolo uomo....ma l'umanità nel suo sviluppo, ha imparato a volare. Le aquile non impareranno mai, nn lo hanno fatto fino ad ora a costruire computer. Se porto l'esempio dei milioni di anni di evoluzione, è per manifestare in chiaro la differenza di differenza. Un gruppo di uomini, in contesto aquilino diventano alla fine capaci di dominare l'ambiente aquilino, è la storia che ci insegna. Non mai è successo il contrario.



Se poi dici che gli animali non hanno le capacità cognitive che permetta il pensiero, siamo d'accordo, era questo che ti si diceva, fine; alcuni invece sostengono che gli animali possiedano un sistema nervoso capace IN PARTE di pensiero. Questo lo si contesta, non vi è nessun parte, nessun grado ,perchè non vi sono evidenze dove dovrebbero apparire, come vuole il metodo scientifico



detto altrimenti:la civiltà è come dice hegel l'oggettivazione del pensiero, della ragione. L'animale non avendo alcuna civiltà (non avendola sviluppata in milioni di anni), mostra che non ha pensiero. Lo avrebbe in funzione e in proporzione a quella civiltà che ha prodotto...appunto zero

----

@silvia: trascendere vuol dire superare non separare. la scienza e ogni conoscenza non è accumulazione di dati sensibili, ma loro organizzazione. L'organizzazione non è sensibile. la legge scientifica che descrive la gravità non è la gravità, e non è quella particolare caduta del grave che percepisci con i sensi.
Gabriele 333
2014-02-16 12:27:51 UTC
Ragionamento da persona tipicamente ignorante. La risposta è semplicissima, ma prima una premessa:



Chi è stato il primo a parlare la lingua italiana? Qual è stato la prima volta che hai pensato: ''Io esisto'', ovvero quanti anni avevi e qual è stato il momento in cui ti sei reso conto di essere umano? Invito anche teologo cattolico alla risposta.



Tuttavia risponderti è estremamente facile. Le nostre capacità cognitive e culturali solo il frutto di una socialità che tende all'accumulazione culturale: se degli esseri umani vengono abbandonati in un bosco cresceranno come animali ed infatti i bambini abbandonati e poi ritrovati, senza che abbiano avuto la possibilità di appredere gli schemi culturali umani, sono difficilmente ammaestrabili e rimangono molto selvatici. Addirittura presentano ritardi mentali e difetti fisici che li fanno sembrare molto più a scimmie che a uomini. Questo cosa significa? Che la nostra etologia, cosa che voi vi dimenticate sempre, è preponderante per quanto riguarda la nostra sopravvivena. Ergo le capacità cognitive dell'uomo sono valide e visibili solo in funzione della socialità, così come una formica non potrebbe esistere come sistema separato, anche l'essere umano (come molti altri primati) è estremamente vincolato dall'etologia intraspecifica che se viene a cadere altera completamente le proizioni da noi definite umane. E teologo cattolico sbaglia di grosso. I processi cognitivi dell'uomo, o meglio dei suoi antenati primati, si sono basati prevalentemente sull'insight, quindi la civilizzazione è iniziata con la capacità di intuizione e cioè con la manipolazione della natura in modo tecnico. La peculiare evoluzione del nervoso ha fatto poi il resto, ma nessun umano (o antenato) è nato e abbandonato, è nato biologicamente inetto e influenzato dalla culture crescente della nostra specie. Noi non siamo altro che il prodotto dell'evoluzione biologica in relazione alle capacità culturali e alle sovrastrutture tipicamente umane come arte, musica, storia, tradizione scritta e orale e così via. Voi boccaloni siete cattolici perché i vostri genitori erano cattolici o perché vi siete interessati a processi culturali tramandati, se tali processi non fossero esistiti a quest'ora stareste basando la vostra cultura su altro.



Se nella tua profonda ignoranza avessi letto il meraviglioso saggio di Jane Goodall non avresti fatto questo banalissimo errore intellettuale.



......



Il fatto che tu sia una persona estremamente ignorante (mancata disciplina dal basso ventre lo dici a tua madre o tuo padre, come preferisci) non significa che io debba farti da balia intellettuale. Le circostanze che hanno favorito la nostra evoluzione sono state uniche: la necessità di un adattamento repentino basato non sulle proprietà fisiche ma su quelle cognitive hanno garantito poi il resto. E ripeto, se siete ignoranti non è colpa mia:



Sono circa una quindicina i gruppi di ominidi che si sono evoluti in contemporanea con la nostra specie, però si sono estinti sia per il principio di Gause sia perché non sono riusciti ad adattarsi alle avverse condizioni climatiche del tempo; un esempio chiarissimo sono i gruppi europei di neanderthalensis, che appartenevano ad una specie diversa dalla nostra e che avrebbe potuto raggiungere i sapiens per quanto riguarda i processi evolutivi. In che ottica divina si spiega l'esistenza di questa specie geneticamente diversa da noi? Sono varie le specie che hanno avuto una ''civilizzazione'', ma che poi non hanno avuto successo evolutivo.

Altro punto, sono tantissimi i primati che ad oggi sono in grado di manipolare oggetti, imparare e istaurare forti legami di amicizia e parentali. Sono decisamente più civili di voi buffoni che credete a pervertiti zombie.



Teologo Cattolico, vi ho risposto ad entrambi, leggi sopra. Però dovresti dirmi perché gli umani abbandonati dei boschi abbiano le caratteristiche degli animali e non quelle divine dell'uomo. Vediamo cosa rispondi.



Enzo: come si comporta a livello conoscitivo un neonato, e poi bambino che ha superato la stretta conoscenza sensitivia senza ancora saper concettualizzare? E' semplice rispondere, la sua inettidudine biologica lo vincola all'etologia dei genitori che necessariamente è crescente. Il bambino diventa quindi un contenitore di cultura, motivo per il quale spesso e volentieri i figli sono ben più intelligenti dei genitori perché oltre che ad essere condizionati dall'etologia parentale, lo sono anche da quella ambientale che necessariamente è diversa da quella dei genitori. E attenzione, non ho neanche accennato alla neurocorteccia e del suo ispessimento, come i dati fossili ci insegnano, mi sono mantenuto su livelli squisitamente socio-culturali per far sì che anche voi comprendeste.



Suvvia, ametti la tua figuraccia e vedi di leggere cose serie invece che gli opuscoli di Sant'Antonio.
?
2014-02-16 12:23:02 UTC
Ehm...risponderei se nella tua domanda non ci fosse un errore di fondo. L'uomo È un animale. Stai chiedendo come opera a livello conoscitivo una categoria che non esiste nemmeno...



Ma anche volendo fare una distinzione tra l'uomo e gli ALTRI animali, noterai che la coscienza non funziona del tipo: c'è o non c'è, ma risulta graduale da specie a specie. Dire che gli animali non hanno assolutamente coscienza di se stessi è improponibile. Semplicemente noi ne abbiamo molta di più. Quindi l'ipotetico essere tra uomo e animale (ammettendo che esista), semplicemente, avrebbe un grado di coscienza che sta tra il nostro e quello degli altri animali, logico, no?
Nihilist Blues
2014-02-16 12:35:28 UTC
la conoscenza è un sistema di sopravvivenza. anche gli animali imparano. anche gli animali trasmettono ai discendenti ciò che imparano. non c'è nessuno stacco
2014-02-16 12:12:25 UTC
mi stai incominciando a starmi sulle palle tu
?
2014-02-17 03:48:55 UTC
Trovio questa domanda insensata.

Secondo alcuni il fatto che l'uomo riesca a pensare in astratto, a creare una civiltà dimostra l'esistenza dell'anima e di Dio? Oppure che cosa?

Intanto bisogna dire che pure fra i primati esistono i sentimenti, dolore, gioia, piacere e che pure loro interscambiano le loro esperienze.

Ma tutto questo non c'entra una mazza, l'uomo ha il cervello più sviluppato, altri animali hanno i denti o le unghie o i muscoli più sviluppati.

Girando il discorso, allora gli handicappati non hanno anima e sono assimilabili agli animali perché non hanno un aumento della cultura e magari non sanno concepire in astratto?

Leggete qualcosa su come è strutturato un cervello umano rispetto a quello di altri animali.

Allora Deep blue ha un'anima ed è la prova che esiste un dio dei computer?

E poi vi lamentate se prendono per creduloni i credenti?

L'evoluzione nell'uomo ha premiato il cervello, negli altri animali altri organi.



http://www.nextme.it/scienza/natura-e-ambiente/4874-uomo-scimmia-cervello

http://www.archeomedia.net/images/archeomedia/ALLEGATI/Cervello_Budetta.pdf

@marco il pensiero in astratto è sempre segnale elettrico e tutto il resto. Per pensiero in astratto si intese un pensiero non basato sull'esperienza

Il discorso sul handicappato l'ho fatto proprio per far capire l'incongruenza della domanda.

A- l'animale non pensa in astratto, L'handicappato non pensa in astratto, quindi secondo il pensiero che ne esce dal vostro ragionamento handicappato simile all'animale.

Pe quanto riguarda i combustibili fossili, la torba è il primo passo verso il carbone, poi esistono depositi bitumosi, passaggio intermedio verso il petrolio. Solitamente sono affioranti

@marco vivo con una nipote disabile al 100%. Pensiero astratto ma razionale 0, pensiero astratto irrazionale 0. Lasciamo perdere.

La torba si continua a formare, ti consiglio di andare in Polonia, ci sono delle torbiere in cui fanno anche un percorso didattico e ci sono i carotaggi che dimostrano i vari passaggi. Ho lavorato nel campo dei terricci, anche per campi sportivi, quindi conosco la materia, dato che la torba viene usata anche per quello.

Il diluvio? Magari 6000 anni fa?

Guarda che io non ti sfotto, per quelli ci pensi da solo.

2348 ac, magari anche di venerdì.
?
2014-02-17 01:55:01 UTC
Nella tua domanda ci sono una serie di errori che la fanno non credibile.

Anche gli animali superiori hanno sviluppato un minimo gradiente di razionalità.

Imparano con l'esperienza, inoltre popolazioni dello stesso animale , bonobo, venute a contatto si sono scambiate le esperienze e anche diversità sociali sono state rielaborate. Esistono vari libri di etologia che lo spiegano e come avviene l'interscambio.

Ma il fatto che l'essere umano abbia

Un cervello più complesso e strutturato

Il pollice opponibile

Essere un animale sociale, che vive in gruppo

Avere una forza fisica minore di molti dei suoi antichi predatori.

Non indica la presenza o meno di una divinità.

L'uomo non è l'unico animale che ha coscienza di se, ma certamente è l'animale che ha sviluppato più di altri un "muscolo", il cervello.

Inoltre si potrebbe portare come contro esempi le popolazioni che vivono ancor oggi come "selvaggi", sono pure loro Homo Sapiens eppure non hanno elaborato alcunché.

La loro società è molto simile a quella di altri primati, hanno ben poche conoscenze oltre quelle che servono per sopravvivere.

In definitiva porre una domanda in modo confusionario, piena di errori e basata solo su punti di vista arbitrari non rende un gran favore ai credenti.
Aiax
2014-02-17 01:22:25 UTC
meno male che il lunedi mattina almeno si possono leggere le risposte di afarensis hahahahaha

l'uomo non è l'unico essere su questo pianeta ad avere un linguaggio hahahaha

una cultura!!! ne l'unico ad avere la capacità di pensiero astratto hahahaha

ma cose da pazzi

e dimmi qual è la cultura sviluppata in milioni di anni di evoluzione da un orango??

Quale pensiero filosofico ha partorito la capacità di pensiero astratto di uno scimpanzè?

Quale sorta di poema epico è stato scritto con il linguaggio dei babbuini?

Ma almeno le rileggete tutte ma proprio tutte le minchiate che scrivete?!

Noi siamo quello che siamo per le nostre capacità cognitive! La nostra società o la nostra capacità di socializzazione non apporta alcuna evoluzione biologica

questa volta la figuraccia l'avete fatta voi e la vostra cultura sviluppata dai primati di sta minchiâ



@ non era mia intenzione irridere alcuno Marco, questi già stanno inguaiati di loro. L'australopiteco aveva un orizzonte esistenziale molto più sviluppato del loro.
Silvia
2014-02-16 13:13:48 UTC
Prima devi dimostrare che siano corretti i tuoi presupposti, tipo "la conoscenza intellettiva trascende quella sensibile"...ma dove??? Dimmi una cosa che riusciamo a pensare e che non si connette alle nostre esperienze sensoriali.



Secondo, scientificamente parlando, non esiste un essere a metà strada tra animale e uomo: l'uomo è un animale. Bella doccia fredda, eh?



Ora mi dici cos'è che dovrei dimostrare? le tue fantasie? presupposti infondati? Scusami, non sono brava nell'arte della sofistica.





Comunque a molte domande si potrebbe rispondere con due parole: lingua e scrittura. Togli queste due cose (o meglio, la prima) e vedrai un uomo che si comporta esattamente come una scimmia.



@Insultare la buona biologia e Leopardi assieme, potrebbe causarmi un serio colpo al cuore.

" Nella natura umana, nella sostanza-uomo con le potenzialità che porta in sé, il fondamento di tutto questo."...il predicato nella proposizione principale...? Leopardi non se lo sarebbe dimenticato, essendo consapevole che la frase minima è composta da soggetto e predicato. Forse non tutti nascono con capacità discorsive adeguate...né con particolari conoscenze biologiche.

La socialità è assolutamente indipendente da lingua e scrittura, da essa dipendono la capacità di astratizzare, generalizzare, contestualizzare, ordinare e via dicendo. Qual è il dilemma se l'uomo ha cerebralmente questa marcia in più? Comunque è esistito un altro animale che non era un essere umano, ma molto simile: era sociale, aveva forme d'arte e una spiritualità (religione primitiva). Si chiama Homo neanderthaliensis. Sappiamo che era di una specie diversa perché, pur convivendo spalla a spalla con l'Homo sapiens, non procreò mai con lui.



@Enzo, è difficile rispondere a una domanda senza fondamenta, così com'è difficile criticare ciò che non si conosce.

Tra l'altro, io, facendo riferimento a lingua e scrittura, ho fatto riferimento a fatti ampiamente documentati. Tu ti basi su aria fritta: fissi dei paletti arbitrari e chiedi a noi di spiegarteli...ma sono i paletti stessi sbagliati!!!! Ti devo trovare un essere a metà strada tra uomo e animale, se l'uomo è lui stesso un animale? cosa mi devo inventare? Devo trovare io una ragione del perché l'uomo secondo te può avere una conoscenza che va OLTRE (capito, @teologo???) l'esperienza sensibile? Ma non è così!!! Non ti posso spiegare razionalmente il perché di queste cose, perché queste cose non esistono!!! Dovresti tu, prima di tutto, spiegare che LE BASI su cui vuoi fondare il tuo ragionamento siano vere e poi si cercano le incongruenze. Ti ho già chiesto di spiegarti e tu non l'hai fatto, quindi che cavolo vuoi?



E tu amerai Leopardi, ma dubito che Leopardi ami te.....



@Teologo, trascendere vuol dire andare oltre, oltrepassare. La lingua non oltrepassa, supera l'esperienza, la lingua è solo uno strumento che permette di interpretare meglio l'esperienza...ma non va MAI al di là di essa. Non riuscirai mai a pensare e dire qualcosa che vada oltre la tua esperienza, diretta o indiretta che sia. Quando pensi a una divinità, per esempio, accumuli il meglio delle caratteristiche umane, ma di fatto non puoi immaginare come sia una divinità, non puoi assolutamente descriverla...perché non ne hai mai conosciuta una. Quindi la lingua non trascende l'esperienza, non va oltre, ma la approfondisce.
Gabriele
2014-02-17 13:07:53 UTC
Piaccia o meno anche l'uomo è un animale.

Poi c'è da capire una cosa, esistono animali, primati, che hanno capacità di elaborare pensieri anche che non abbiano come fine la sola sopravvivenza.

Noi umani abbiamo sviluppato il cervello più di altri animali e questo ci permette di ragionare in modo diverso.

È come, faccio un esempio stupido, se ci trovassimo davanti a un Commodore c64 e ad un computer attuale, il primo sarebbe limitato nelle sue capacità, ma entrambi sono computer.

Il cervello umano ha un volume di circa 1100/1300cc con una struttura ben diversa da quella degli altri animali, la differenza sta tutta qua.

--// c'è un'errore in quello che hai scritto, esistono animali che hanno la coscienza di se, altri che oltre alla coscienza di se hanno la coscienza della coscienza e altri che sanno anche concettualizzare, anche se in modo più semplice di quello umano.

Praticamente hai dato modo agli evoluzionisti di mostrare i vari gradi.

In questo campo ci sono delle buone letture, consiglio:

Striedter, David Premack, Gazzanica e tutti gli studi su metacoscienza e capacità cognitive degli animali.

In ogni caso trovo che questa domanda e qualsiasi risposta non porti prove a favore dell'esistenza di un dio.

Se l'essere umano non avesse evoluto il cervello sarebbe stato destinato all'estinzione.

Non avendo nessuna caratteristica fisica atta a renderlo preda difficile.

Corre lentamente, nuota anche peggio, non sa volare, si arrampica in modo pessimo e non ha armi di difesa. In uno scontro soccombe nella stragrande maggioranza dei casi.
2014-02-17 00:21:53 UTC
Parti da un presupposto non provato scientificamente. Le tue sono definizioni dogmatiche di nessun valore, quindi anche la domanda che ne consegue.

Che solo l'uomo sia capace di concettualizzare è nient'altro che un'opinione.
Francesco Berti
2014-02-18 00:20:08 UTC
Perché', ma perché scrivere delle domande senza prima essersi informati.

Le neuroscienze hanno dimostrato, esperimenti su vari esemplari di specie diverse di primati, delfini ed eleganti che anche gli animali sanno concettualizzare, in modo più primitivo dell'uomo e in diversi gradi a seconda della specie.

Ci sono esami effettuato attraverso pec tac e simili che mostrano quali aeree del cervello si attivano in presenza di vari stimoli.

Nel caso dell' Homo sapiens la diversa conformazione del cervello permette di concettualizzare a livelli più alti.

Ma questo dimostra che l'evoluzione ci ha donato un organo migliore, con questa domanda e con i dettagli aggiuntivi hai dato credito a ciò che volevi contestare.
?
2014-02-16 22:56:57 UTC
Aggiungo al ottimo intervento di gabriele e di silvia (l'uomo fa parte del regno animale che tu lo voglia o meno)



1) l'uomo non è l'unico essere su questo pianeta ad avere un linguaggio, una cultura ne l'unico ad avere la capacità di pensiero astratto.

2) Le capacita cognitive degli umani sono dati da mutamenti precisi genetici... Non vi è "altro" dietro.

3) La cultura si sviluppo come sistema di sopravvivenza congiunta e si vede la sua evoluzione nei secoli tramite la archeologia.



L'argomento è molto vasto ed e difficile spiegarlo ad un estraneo alla razionalità in poche righe se vuoi mi puoi contattare e ti spiego i passi apportando prove ad ogni passo.
?
2014-02-16 13:18:46 UTC
La solita PRESUNZIINE CATTOLICA,,,,CREDI CHE L' UOMO SIA QUALCOSA DI DIVERSO DA UN ANIMALE, A IMMaGINE E SOMGLIANTE A UN DIO AHAHAH DOGMI INFONDATI E ARROGANTI MASCHERATI DA UMILTà CATTOLICA.



Ma è tanto difficile capire cosa significa un CERVELLO PIù POTENTE E COMPLESSO che consente pensiero convettivo e capacità di astrazione, coscienza etc,.?? Cioè...., l''uomo si comporta sostanzialmente come tutti gli animali, istinto di autoconservazione, impulso sessuale, volontà di procreare, imposizione di un maschio vs un altro, dominio terirtorio, raggiungimento scopi come mangiare (meglio) una ...tana (casa) migliore,,, dominio del maschio alfa...ricerca di gratificazione non a livello di sypremazioa fisica , ma il capo branco esiste in noi........ma parliamo in campo sociale, economico...politico...



E' la stessa cosa, solo con strumenti cerebrali più potenti che consentono risultati più elaborati, pensati, razionali,complessi...non aggrediamo l'altro per avere la sua casa, non prendiamo la donna per i capelli...ci sono comportamenti più complesi causati da un CERVELLO PIU' COMPLESSO e questo vviene anche per la sete di conoscenza e di progresso e per le opere umane figlie del suo ingegno, l'arte, il desiderio di realizzare ideologie pensate o fini etici e morali. per la vita sociale che esiste anche tra gli animali, noi abbiamo una società più complessa, articolata, con valori,,,, etica etc.



La complessità avviene anche in campo scientifico, se ci pensi l'unico modo per capire la natura di una cosa e il suo scopo è analizzarla, studiarla, capirla...quello che fa la scienza che AFFERMA SOLO QUELLO CHE CAPISCE E DIMOSTRA...e tu dici che la scienza è dogmatica ? ahahah



E' il credente....appunto che crede ai dogmi e alle fiabe che ti racconta il pretino di campagna che ti ha indottrinato, o i genitori la cui religione segui pedestremente per tradizione di famiglia, convinto che mamma e papà ti abbiano detto il giusto,..



E dici che scienza è non ragionare religione usare la testa ? ahahahh il pretino ti ha convinto del contrrio e se la ride che ti prende per ilkulo ahahah mammamia che pena.
2014-02-16 13:05:51 UTC
L'animale umano è l'unico ad avere la neurocorteccia.

Questo è avvenuto perchè la selezione naturale ha premiato più gli animali sociali.

La socialità ha stimolato l'intelligenza fino a arrivare a l'intelligenza complessa dell' homo sapiens sapiens.

Che possiede, per appunto, anche una neurocorteccia, la quale è la base per lo svilluppo dell'intelligenza complessa.
2014-02-16 12:43:16 UTC
Kanzi, un esemplare di bonobo, è capace di comprendere l'inglese, e anche di produrre brevi frasi tramite lexogrammi e l'ausilio di un computer.

http://www.youtube.com/results?search_query=kanzi+talking&sm=3
?
2014-02-16 12:11:09 UTC
non è una domanda religiosa,ma scientifica.
?
2014-02-17 03:10:51 UTC
Ciao, Enzo. Hai colto perfettamente la questione: solo l'uomo ha un'anima razionale capace di astrazione e quindi di pensiero. E l'anima non è soggetta ad evoluzione, come del resto le forme, sia prese in se stesse, sia, così accontento TC nel loro sinolo con la materia "signata quantitate" che è l'essenza.

Ora, il noto sociologo Léo Moulin, già massone, notava onestamente come con la stessa condizione geografica e gli stessi prodotti di base, passando dal mondo protestante a quello cattolico si notava un'inventiva che mostrava una "joie de vivre" tutta superiore a favore dei cattolici (cfr. "L'Europa a Tavola"; questo mostra come "gratia perficit naturam". Ma pure la suppone: quale altro animale fa da mangiare, oltre all'uomo? Ecco come anche dall'esperienza sensibile ricaviamo la superiorità "ontologica", quindi non suscettibile di evoluzione, dell'uomo sull'animale.

Ma per il razionale evoluzionista vale il principio: "tanto peggio per i fatti".



@Enzo. Visti i deliri con più calma mi permetto una serie di osservazioni. Come "handicappato" e "cerebroleso", mi permetto di replicare a quello sotto di me. Il pensiero, come la razionalità, proprio perché "astratto", come lui stesso ammette, non è riconducibile a corteccie, collegamenti neuronali e relativi segnali elettrici: sarebbe un'indebita confusione tra ciò che è materiale e ciò che non lo è. Il cerebroleso ha un vulnus in ciò che media tra lo spirituale e il materiale, senza intaccare la capacità intellettiva dell'anima.

Mi dimostri, questo sciacallo che "Deep blue" ha una coscienza e capacità di evolvere un pensiero indipendente dalla volontà di chi l'ha programmato e poi ne riparliamo.



Sul tuo "tertium non datur", scendo ai loro livelli più infimi... Se esiste formazione nel tempo, dimostrino che esistono giacimenti di petrolio o carbone "in fieri"... Come per i fossili: se esiste un processo naturale di loro formazione, dovrebbero esistere ritrovamenti intermedi: me lo dimostrino!



@Davide. Non devi irridere così l'australopiteco: prima leggi la la ponderosa opera del loro filosofo: Douglas Adams. Purtroppo morì prima della sistemazione definitiva del suo pensiero. Ma già in "La vita, l'universo e tutto quanto" era chiaro il suo pensiero: il massimo che può produrre un evoluzionista ( http://it.wikipedia.org/wiki/La_vita,_l'universo_e_tutto_quanto ).



@lele. Ma cosa ne sai che " L'handicappato non pensa in astratto": quando mai ne hai conosciuto e frequentato uno? Io li ho frequentati, soprattutto all'università e pure in una cooperativa in cui lavorai: ti assicuro che pensano in astratto più di te.

Il pensiero non è elettricità.

Tutti i ritrovamenti fossili sono così e restano tali per sempre: il materiale organico si decompone e basta. Una sola circostanza storica, il diluvio, li produsse.



@Gay. "Mi stai... starmi" è un pleonasmo. Guarda che l'australopiteco scrive meglio di te!



@@lele."La torba si continua a formare". E resta torba che non è fossile.

" ... Pensiero astratto ma razionale 0... ". Non può manifestarlo, ma esiste; come un amputato non può correre, ma in lui esiste la potenza della corsa e il suo concetto.

Ma lasciamo perdere.

E resta torba poiché non è fossile, ma terriccio.

No, 6000 anni fa avvenne la creazione; il diluvio accadde nel 2348 a.C.

Ti consiglio di sfottere tua nipote, visto che la consideri un'animale irrazionale, non me.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...