Domanda:
Re non si diventa, si nasce?
anonymous
2010-01-21 09:23:30 UTC
Non lasciatevi fuorviare dalla parola "Re", nella domanda, è intesa come vera e propria guida, spirituale e non.
Esempio: Buddha, quando è nato, tutti i segni lo hanno annunciato come "Re" e Gesù, quando è nato, addirittura è stato osannato dai Magi che lo hanno apertamente diochiarato Re dei Re, seguendo la stella.
Il percorso umano della loro vita era sperimentazione e superamento degli ostacoli che la materia ci pone di fronte.
Anche per dei Re comuni è accaduto così e sono sempre stati equilibrati e, per questo, acclamati dal loro popolo.
Vi domanderete: "dove vuole arrivare?", ve lo dico subito, perché, al mondo, tanti Re si eleggono per successione o per acclamazione, senza curarsi di come potrebbero governare, usando anche i mezzi più subdoli per farli eleggere?
E perché, il più importante di tutti :"il Papa" viene eletto a porte chiuse per acclamazione dopo che i vari gruppi cardinalizi si sono accordati conteggiando non le perferenze ma i favori che verranno concessi inseguito dai gruppi più potenti?
Non credete che si svolga così eh? Credete veramente che, si siedano sul loro scranno dorato e che lo Spirito Santo o chi per esso scenda su di loro illuminandoli sul futuro vicario di Cristo'
Come si spiegano allora Papi come Alessandro VI, Clemente VII, ecc.
Le religioni hanno sempre influito nelle decisioni di re, imperatori, governanti, decisioni riguardanti l’ordine sociale e politico, ma anche culturale. Peculiare importanza hanno avuto certi pontefici nel trascorso della storia moderna – ma non solo -, hanno dettato e imposto norme che avrebbero cambiato il corso degli eventi. Ciò che viene in mente, d’acchito, è per esempio la Controriforma del XVI secolo e il Concilio di Trento, rilevante per aver cambiato certi principi e certe regole, che influenzano ancora oggi la Chiesa Cattolica.
Si sono così succeduti papi che hanno agito, a secondo delle situazioni, in modo più o meno accettabile, papi che hanno avuto una lunga vita e papi che dopo pochi mesi sono morti. Ve ne sono stati altri, poi, rivolti alla cultura, all’arte, altri ancora che hanno impugnato le armi e sono andati a conquistare beni terreni, mentre alcuni si sono impegnati a riformare la Chiesa.
Perchè questa disparità se è Dio che li vuole come Papi, non venitemi a dire che il suo volere sono Papi come Bonifacio VIII!
So che, i ferventi cattolici di answers penseranno subito:"eccc allà, vedi dove voleva arrivare?", certo volevo arrivare al punto in cui siamo, governati dalla Chiesa cattolica che decide chi ha diritto di vivere e chi di morire, cosa donare a questo e cosa a quell'altro.
Il colmo è stato raggiunto con il dramma di Haiti: dal portavoce del Vaticano ci sono giunte le parole di conforto del Pontefice: "il Papa ha immediatamente levato la sua voce con vibranti parole di partecipazione spirituale e di appello alla solidarietà, e che alla sua se ne sono unite innumerevoli altre, da tutti i Paesi, in particolare i più vicini nel continente americano, così che possiamo sperare che anche questa volta – come già spesso in passato - la gravità della tragedia diventi occasione di una vastissima gara di solidarietà e di amore.".
io mi domando, anzi, lo domando a coloro che, quando è stato chiesto: "perché la Chiesa è così ricca?", mi hanno risposto:"sono tutte donazioni e servono per gli aiuti umanitari che fa la Chiesa!".
Bene1 dico io, e dove sono questi aiuti nei confronti degli Haitiani?
Quanti dei soldi, senza stare a parlare degli immobili e delle opere d'arte in suo possesso, che sono contenuti nella banca vaticana, lo I.O.R., istituto opere religiose, sono stati mandati agli Haitiani?
Non venitemi a dire che, la chiesa aiuta senza fare pubblicità, la DEVE FARE!
L'uomo deve sapere da chi è guidato, da Dio o da Satana?
Con questo non voglio ancora dire che la Chiesa sia Satana ma sto facendo qualche riflessione al riguardo, attenti cattolici che rispondete, perchè io voglio sapere da voi quanto ha esattamente inviato la chiesa a un paese raso al suolo e decimato da una catastrofe naturale, non da una guerra, evento con il quale qualcuno potrebbe dire:"lo hanno voluto loro facendo la guerra!", e quanto ha sborsato la Chiesa per l'Abruzzo?
Voglio le cifre, non chiacchiere e voglio anche le prove, altrimenti non rispondete perchè ora sto parlando di gente che soffre e che è stata decimata non solo nel numero ma anche nell'ANIMA!
Dove è il Re di Roma?
Perché si limita a indire una campagna di solidarietà?
Perché dobbiamo metterceli ancora noi, quando li abbiamo dati alla Chiesa proprio per queste evenienze?
Avanti rispondete!
Scusate la mia foga, ma io ho la capacità di sentire le grida di aiuto della gente anche a miglia di distnza, che voi ci crediate o meno, pigliatemi pure in giro ma fatelo con me, non con chi leggerà questa domanda e, dentro di sè dirà: "Già, adesso, mi sembra proprio l'ora di tirare fuori i soldi!"
Grazie a tutti coloro che comprenderanno l'agitazione che ho nel cuore!
Sette risposte:
marigo2
2010-01-21 11:47:35 UTC
C’era una volta un Re.

E fin qui, siamo nella banalità più assoluta.

Ma può un Re essere banale? Certo che sì, quasi tutti i Re lo sono. (non confondiamoli con gli Imperatori). Il Re che ricordo io, tuttavia non era per nulla banale.

Era un Re umile (poco a dire il vero), semplice magari, ma mai banale. Perché gli umili e i semplici il più delle volte hanno qualche cosa in più, (ma anche qualche cosa in meno : arroganza e superbia, ad esempio); tra queste cose in più, però, non certo la banalità, che ritrovo generalmente in chi si crede altro da quello che è.

La forza di questo Re era quella di saper fare solo quello che sapevano fare gli altri, ma meglio.

E se non lo faceva meglio, lo faceva con un’eleganza tale che gli altri rimanevano incantati dal suo gesto, uguale ma più bello, sempre. E per questo, non per banale discendenza, lo consideravano un Re. E sei veramente Re quando anche i tuoi nemici riconoscono in Te il Re; e quello che ricordo io era più crudele che bonario, ma le sue punizioni erano sostanzialmente giuste; provenivano da un angolo di cielo in cui, tutto quello che ne nasce, è giusto.



Insomma, era venerato per quello che era.

Ma un giorno, essendo anche nobile d’animo, capì che le sue vittorie in realtà non valevano nulla se per ottenerle altri suoi simili (non del suo rango, ma pur sempre simili), dovevano pagare con la loro vita la sua gloria personale. Quanti, nella storia, lo hanno ammesso questo? Pochi, per quel poco che ho studiato la storia.



E Lui pian piano sfilò dal suo ruolo, perplesso. Depose il suo scettro, ferito dentro, senza più la spinta dentro necessaria, e se ne andò in un volontario esilio.



Fu rimpianto (molto rimpianto) da tutti quelli che speravano che il Suo regno sarebbe durato per sempre. Ma non c’era verso. Neanche i Re possono piegarlo, il destino. La sua strada si allontanò, fece strani e tortuosi giri….Taglio corto.



Dopo diverse vicende che non sto a raccontarVi, tornò nel Suo regno, ormai caduto nello sbando nel frattempo, senza una guida vera, senza più voglia di viverlo a modo, quel regno. E quando perdi la voglia di viverla una cosa, si trascina senza molto senso. Lui tornò più da Savonarola che da Re, dimostrando che anche quel ruolo di predicatore, lo viveva come una volta sapeva indossare quello di regnante, con quella naturalezza interiore, che esce ovunque tu sia, qualunque cosa tu faccia, quando sei nobile dentro.



E in mezzo ai mercanti non parlò di profitto ma di uguaglianza; non esaltò i vincitori, ma quelli che rispettavano le regole. Scosse ancora una volta le anime dei suoi. Come se questo fosse poco, ai suoi tempi.

Quindi : re si nasce? si diventa? Lo si dimostra?

Boh. Quando sei Re, e sei NATO Re, pensa solo che Re si nasce non si diventa.

Non è un titolo acquisito per meriti, ma è un dono che ti viene dato alla nascita.

Noi i Re dell'Amore abbiamo la forza di dire ancora UNA PAROLA pace E SEGUIRE L'INSEGNAMENTO DI QUEL re CHE NELLA SUA POVERTà HA PORTATO TUTTA LA sUA RICCHEZZA. mA NESSUNO HA CAPITO CHE TIPO DI rE FOSSE E CHI GLI SUCCEDE LO SNOBBA.



a TE E A TUTTI UNA PAROLA SOLA:PACE
anonymous
2010-01-21 13:32:17 UTC
re,reggenza dinastica temporale,visibilmente scosso dalla paura dell'usurpazione;

Re,reggenza indiscussa universale cosmica,autorità autorevole divina.

so che quello che ho scritto pochi comprenderanno,ma .......
?
2010-01-23 04:29:37 UTC
Caro amico, tutto ciò che hai scritto è la dura realltà che tocchiamo con mano ogni giorno.



Ti dico solo una cosa... questi grandi capi spirituali sono tutti bravi a fare la gran voce facendo appello alla solidarietà e al cuore della gente comune, ma non sanno che l'aiuto viene sempre dalle persone che fanno fatica a sbarcare il lunario, ma che sono pronti a mandare in sms di solidarietà sperando che almeno quei pochi spiccioli vadano almeno alla giusta destinazione e che possano essere realmente impiegati per aiutare quella povera gente.



Le persone comuni sanno benissimo cosa significa dover fare i conti con la crisi ogni giorno e pensano anche a quei poveretti e il loro cuore li spinge a fare qualcosa per aiutare i terremotati e tutti coloro che hanno subito dei disastri, senza aspettare gli appelli altisonanti, in questo modo impartiscono una grande lezione di solidarietà e carità che i grandi capi non hanno ancora imparato.
anonymous
2010-01-21 10:34:38 UTC
Io non so rispondere alle tue domande, ma condivido tutto ciò che dici!

Aspetto con ansia qualche risposta...ma dubito che ce ne saranno....
anonymous
2010-01-21 10:52:28 UTC
Il Re dei Re è Gesù: Iddio, grande e Immortale, che si fa uomo come noi. Egli viene a nascere a Gerusalemme al tempo di Re Erode, sanguinario, assetato di potere e di ricchezze. Il Re Erode voleva ucciderlo, ma l'angelo avverte Giuseppe e fugge in Egitto.

Gesù allora fugge dal Re, dal potere, mentre si fa portare in braccio da un umile donna e da un umile falegname. Gesù si fa trovare dalle persone umili e fugge da quelli potenti perchè?

Perchè altrimenti lo ucciderebbero.

L'amore vero ci volge ad essere misericordiosi e vicino agli ultimi, perchè Dio Onnipotente sceglie di nascere povere e umile e non come Re benestante e potente.

Gesù non ha neppure giudicato Re Erode.

Se amiamo Gesù dobbiamo amare anche gli ultimi, i poveri, aiutarli ed essere vicini a loro senza stare a vedere se altri lo fanno o no.

San Domenico, fondatore dei domenicani, quando pregava era vicino alla gente perchè pregava per gli altri...e quando stava vicino alla gente pregava, perchè parlava di Dio.

Alla fine saremo giudicati noi per le nostre azioni, le nostre scelte personali, e non per quello che hanno fatto o meno gli altri.
Nabucodònosor II
2010-01-21 12:49:58 UTC
Si.

"Ed io, modestamente, lo nacqui..."

Seriamente: un vero re, per esser tale, sale al trono per successione dinastica, quindi è logico che quando un re genera un figlio, questo è destinato a diventare re.
Mr. Zoccole
2010-01-21 09:31:48 UTC
l'ho letto mentre defecavo e l'ho trovato estremamente stimolante



edit: no ero al gabinetto e stavo cercando qualcosa di lungo da leggere, per carità tutto molto interessante.. ma anche stimolante =)


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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