Domanda:
Perchè il Mein Kampf di Adolf Hitler non fu messo nell' "Indice dei libri proibiti"?
anonymous
2010-06-04 02:46:48 UTC
Con l’Illuminismo ed il diffondersi del Socialismo il numero di opere ed autori proibiti aumenterà a dismisura, tanto che è difficile tracciare una lista che comprenda tutti gli autori importanti proibiti: sarebbe troppo lunga e noiosa. Basti qui ricordare una serie di nomi di filosofi, scienziati e letterati le cui opere saranno incluse nelle varie edizioni dell’Index: Hobbes, Cartesio, Bacon, Montaigne, Locke, Rousseau, Pascal, Erasmo da Rotterdam, Darwin (proibizione molto attuale, direi), Kant, Mills, Proudhon, Schopenauer, Marx, Nietzsche…ma anche Beccaria, Croce, Emile Zola, Simone de Beavoir, Balzac, Dumas (padre e figlio), D’Annunzio, Leopardi, Foscolo, Gentile, Guicciardini, Machiavelli, Hume, Voltaire, Victor Hugo, Flaubert, Malaparte,Moravia e Sartre (e pure il Teatro Comico Fiorentino!).

Questi sono solo alcuni dei nomi ricompresi nell’ultima edizione dell’Indice, la trentaduesima, datata 1948 – ma aggiornata anche successivamente, per esempio Sartre fu aggiunto nel 1959, anno in cui tornarono invece fruibili per i lettori cattolici “Les Miserables” di Victor Hugo. In compenso libri ben più criticabili, in primis il Mein Kampf di Adolf Hitler, non verranno mai proibiti
Quattro risposte:
Klukly آمنة تحـبً السلام
2010-06-04 07:45:19 UTC
Per me non dovrebbe esistere l'indice, fatta salva una certa decenza.

Il "Mein Kampf" per quanto disgustoso è una indispensabile testimonianza storica sulle idee di quel pazzo furioso che tanti bimbi.******* di oggi vorrebbero vedere ancora vivo.

Personalmente dedicherei tutti i giorni dell'anno a ricordare tutte le schifezze che l'uomo ha compiuto per follia, denaro, potere ai danni dei propri simili.

Per quanto possa far male attesta la veridicità del progetto di pulizia etnica di questo emerito..... e compari.
Ultima - Puffo Inventore
2010-06-04 10:08:25 UTC
Ma come poteva la Chiesa condannare un libro con un contenuto, come dire, cosi, diciamo, squisitamente CRISTIANO?



«Per un leader politico le dottrine religiose e le istituzioni del suo popolo devono sempre restare inviolabili; altrimenti egli non avrebbe il diritto di mettersi in politica, ma dovrebbe diventare un riformatore se ne avesse i requisiti! Specialmente in Germania ogni altro atteggiamento porterebbe alla catastrofe». (A. Hitler, Mein Kampf, Eher-Verlag, Monaco, 1925, p. 116)



«L'uomo che pensa in funzione del popolo, in particolare, ha questo sacro dovere, ciascuno nella propria confessione, di far sì che la gente smetta di parlare della volontà di Dio, e realmente compia la volontà di Dio, e non permetta che la parola di Dio venga dissacrata. Perché la volontà divina diede agli uomini la loro forma, la loro natura, le loro capacità. Chiunque distrugga la sua opera dichiara guerra alla creazione del Signore, alla volontà divina».

(A. Hitler, Mein Kampf, Eher-Verlag, Monaco, 1925, p. 562)



«Pertanto oggi credo di agire in accordo con la volontà del Creatore Onnipotente: difendendo me stesso dal giudeo, sto combattendo per l'opera del Signore».

(A. Hitler, Mein Kampf, Eher-Verlag, Monaco, 1925, p. 65)



«Distruggere il contenuto della civiltà umana con la distruzione di quelli che la simboleggiano, appare il più disprezzabile dei delitti agli occhi di un'idea nazionale del mondo. Chi ha il coraggio di alzare la mano sulla migliore delle creature fatta a immagine di Dio, pecca contro il munifico creatore e coopera alla espulsione dal paradiso».

(A. Hitler, Mein kampf, Ed. Homerus, Roma, 1971, p.14)



E sì che lo zio Adolf odiava così tanto la Chiesa cattolica, ma così tanto, che finì per fare tabula rasa nella Città del Vaticano? O per annientare l’intera Chiesa cattolica? Oppure finì per ratificare con quest’ultima un Reichskonkordat? Confessa un alto esponente del clero cattolico, il cardinale Michael von Faulhaber, in una predica del 1936, che: «Papa Pio XI è stato il primo sovrano straniero a concludere con il nuovo governo del Reich un solenne concordato, guidato dal desiderio di rafforzare e promuovere gli esistenti rapporti cordiali tra la Santa Sede e il Reich tedesco. In realtà papa Pio XI è stato il migliore amico, all'inizio addirittura l'unico amico del nuovo Reich. Milioni di persone all'estero avevano inizialmente un atteggiamento di attesa e diffidenza verso il nuovo Reich e solo grazie alla stipula del concordato hanno acquistato fiducia nel nuovo governo tedesco». Allo stesso Hitler, Faulhaber scrisse il 24 luglio che: «Per la reputazione della Germania a occidente e ad oriente e dinanzi al mondo intero, questa stretta di mano con il papato, la massima potenza morale della storia universale, significa un'impresa di smisurata fortuna».



Anche il cardinale Bertram, elogiò dinanzi a Hitler, il 22 luglio, «l'armoniosa collaborazione tra Chiesa e Stato» e auspicò per il futuro «una cordiale e sincera disponibilità». Allo stesso modo il segretario di Stato Pacelli vide, «in caso di una attuazione sensata e leale», qualcosa di benefico per «le anime immortali», creato «sfruttando con decisione la situazione complessiva e con l'aiuto benevolo della grazia di Dio». Sì, decisamente tutto ciò dimostra l'esistenza un odio irriducibile, tra il nazionalsocialismo e la Chiesa cattolica.

http://www.cristianesimo.it/nazismo.htm

http://www.cristianesimo.it/cattonazismo.htm







Saluti
grande bonzo
2010-06-04 09:59:57 UTC
Alla Chiesa non infastidivano certo concetti come superiorità razziale, complotto sionista, spazio vitale, guerra d'ideologia, anzi... se uno scorre la Bibbia li può rileggere in chiave antica.

Il delirante Mein Kampf non affrontava direttamente temi di natura religiosa, quindi non era passibile di censura, a differenza de "Il mito del XX secolo" di Rosenberg (l'ideologo del nazismo).



Questo libro, al contrario di quanto accadde per l'opera di Hitler, fu effettivamente messo all'Indice perchè, tenuto conto dell'enorme diffusione che ebbe (anche se la considerazione non fu mai elevata; basti pensare che nemmeno Hitler lo lesse interamente), metteva in serio pericolo l'unità della Chiesa, perchè si ipotizzava l'arianizzazione della Chiesa germanica.

Un affronto molto più pericoloso delle idee che portarono alla soluzione finale.



Ricordiamo inoltre che Hitler era fervente cattolico e, nella sua vita non si sognò mai di rinnegare la sua fede. Lasciò spazio alle ridicole fantasie neopagane di Himmler, si sbarazzò magari di figure ecclesiastiche scomode ma non perseguitò mai la Chiesa (solo i testimoni di Geova finirono nei lager). Pertanto la Chiesa aveva i suoi buoni motivi per non inimicarselo.



Un'ultima curiosità: sulle fibbie dell'esercito nazista (e già prima su quelle del Reichswehr), sotto l'aquila che reggeva la svastica, c'era il motto "Gott mit uns". Hitler non lo rimosse.



Ti devo tirare le orecchie: tra gli autori proibiti non hai ricordato Spinoza!!! ;-)
anonymous
2010-06-04 09:59:31 UTC
Perché era stato aggiornato anni prima.

La cosa curiosa è che si critichi la Chiesa per quell' "Indice", mentre tutti sono favorevoli a vietare la pubblicazione di certi libri (come il Mein Kampf).

L'Indice della Chiesa non va bene, quello antinazista sì?


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