Sì, tra gli atei vi sono persone che conoscono la storia della chiesa -come me ad esempio e tanti altri - e che conoscono -non tutti, perchè il numero è davvero vasto -i crimini commessi "per la maggior gloria di Dio", come si suole dire...
Il Vaticano che cola oro -per usare le tue parole - non è un dato inventato; è reale, se mai, sarebbe da verificare l'esatto quantitativo di tale oro...che credo proprio sia superiore rispetto a quanto stimato.
Ti basti solo considerare che - al contrario di quanto pensava Cristo, che scacciava i mercanti dal tempio -la Chiesa non ha mai disdegnato "quello che è di Cesare"...e infatti, il suo potere temporale è stato da lei stessa legittimato con un documento -la Donazione di Costantino -che è un falso. E la Chiesa di questo ne era ben consapevole, dal momento che lo ha creato..Da tale documento ha inizio un continuo accrescersi del potere temporale -e quindi economico -della Chiesa, e considerato che la Donazione di Costantino è in giro -e ci prende in giro -da parecchi secoli, ti lascio immaginare quanto potere economico si sia accumulato in tale periodo.
Per la cronaca, tale documento veniva fatto risalire dalla Chiesa al 324...solo molto tempo dopo, nel 1440, Lorenzo Valla dimostrò che esso era falso.
Non mi metto a fare l'elenco dei crimini commessi dalla chiesa, perchè ho poco spazio disponibile: tali crimini coprono un arco temporale immenso, che va dal III sec sino alla fine del secolo scorso, e senza soluzione di continuità .
Ma se desideri, posso fornirti una bibliografia a riguardo. nessun problema.
L'ingerenza della Chiesa nella gestione della "res publica" è tutt'altro che blanda...e c'è da dire che una cosa è esprimere un'opinione in tema teologico; un'altra è violare la legge, o pretendere di influenzare l'andamento politico di un paese.
E vi sono molte cose che lo fanno:
Il concordato, ad esempio.
E' un testo -redatto nel 1929 e modificato nel 1984 - con il quale si stabiliva un accordo tra lo stato e la chiesa. All'inizio, prevedeva ad esempio che la congrua venisse pagata dallo stato.
tale testo in sè vìola il principio che per la nostra costituzione tutte le confessioni religiose sono eguali, perché garantisce alla chiesa una posizione preminente sulle altre.
Uno dei risultati di questa posizione è il cosidetto meccanismo dell'8 per mille
Tale meccanismo funziona -brevemente -in questo modo:
Ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi può scegliere la destinazione dell’8 per mille del gettito IRPEF tra sette opzioni: Stato, Chiesa cattolica, Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, Assemblee di Dio in Italia, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Comunità Ebraiche Italiane.
In realtà nessuno destina il proprio gettito: il meccanismo quindi somiglia di più ad una specie di sondaggio di opinione , al termine del quale vengono contate le scelte, poi si calcolano le percentuali ottenute da ogni soggetto e, in base a queste percentuali, vengono alla fine ripartiti i fondi...quindi, come vedi non ci sono solamente i soldi di chi decide di darli alla chiesa.
Inoltre, la mancata formulazione di un’opzione non viene presa in considerazione: l’intero gettito viene ripartito in base alle sole scelte espresse.
Alcune confessioni, più coerentemente, lasciano allo Stato le quote non attribuite, limitandosi a prelevare solo quelli relativi ad opzioni esplicite a loro favore, ma la chiesa cattolica non usa fare in questo modo e così ottiene un finanziamento quasi triplo rispetto ai consensi espliciti ottenuti a suo favore:giusto per fare un esempio, nel solo 2006 -grazie a questo sistema - la Chiesa, secondo la Conferenza Episcopale, è riuscita ad ottenere contributi per 930 milioni di euro...ed è interessante notare come -secondo fonti della stessa chiesa - solo l'8,6% di questa somma venne destinato al terzo mondo: l'altra cospicua parte del gettito invece andò prevalentemente a finanziare le cosiddette “esigenze di culto” (42,9%): finanziamenti alla catechesi, ai tribunali ecclesiastici, e alla costruzione di nuove chiese, manutenzione dei propri immobili e gestione del proprio patrimonio.
Tale meccanismo secondo me dovrebbe essere abolito, perché ingiusto:
infatti,il meccanismo doveva essere basato sulla volontarietà , ma la ripartizione delle scelte inespresse vìola, di fatto, questo principio;inoltre, è un finanziamento a fondo perso a favore di confessioni religiose che si dovrebbero autofinanziare. Soprattutto nel caso della chiesa cattolica, gran parte di questi contributi non ha alcuna utilità sociale.
E come se ciò non bastasse -e qui veniamo al punto dove si può ravvisare tranquillamente un'imposizione -a partecipare a questa ripartizione monetaria sono ammesse solo le confessioni sottoscrittrici di un’Intesa con lo Stato....
Ecco quindi perché la Chiesa, attraverso i parlamentari cattolici, blocca l’accordo (già sottoscritto) con i Testimoni di Geova e impedisce l’avvio di trattative con gli islamici: i fedeli di queste religioni, ben disciplinati, grazie al meccanismo delle scelte inespresse porterebbero alle loro gerarchie una contribuzione ben superiore alla loro percentuale reale, con un danno valutabile in centinaia di milioni di euro per la chiesa cattolica.
Inoltre, spesso la Chiesa fa interventi che vìolano la legge, ed interferiscono con la volontà popolare.
Ad esempio, nel celebre referendum per le cellule staminali, la Chiesa, tramite i parroci, fece propaganda elettorale e diede indicazioni di voto.
questo è in palese contrasto con il testo che regolamenta il voto, il quale vieta espressamente ai ministri di culto di qualsiasi religione di fare propaganda elettorale, e dal 1957. Tuttora in vigore.
tutto questo, ovviamente senza citare altre ingerenze della Chiesa nello stato e nella vita dei cittadini, come ad esempio il divorzio, l'aborto, la fecondazione medicalmente assistita, le unioni civili per coppie eterosessuali e omosessuali, l'eutanasia, questioni nelle quali la chiesa è in grado di modificare l'andamento politico.
Del resto, in Italia fino a poco tempo fa vi era -e vi è ancora -un partito politico dal nome "Democrazia Cristiana", che già con il nome dava una precisa idea della sua ispirazione e dei suoi contatti, e non bisogna dimenticare che in questo stato vi è il Vaticano che ha sempre avuto peso, e contro il quale abbiamo combattuto per riavere la libertà nel lontano 1861.
Inoltre, la Chiesa si erige spesso a detentrice della giusta morale da seguire.
Se si predica l'idea di fratellanza universale, non si dovrebbe mai commettere un crimine; ed il messaggio di Cristo non mi sembra che fosse diverso da oggi, ai tempi dell'inquisizione: quindi, se la Chiesa avesse rispettato quello che lei stesso predica ed insegna, i crimini commessi "per la maggior gloria di dio" non sarebbero mai dovuti accadere.
Invece sono successi..
Insomma, secondo me non è lecito insegnare quello che non si conosce o che -peggio ancora -si conosce ma non si applica.
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Insomma, per farla breve, la Chiesa -come istituzione -non è che mi piaccia molto...
Ma questo non significa che io confonda la Chiesa -intesa come istituzione politica e "secolare" - con i credenti in Cristo.
Sono due cose molto diverse...e lo so bene,essendo io un grande ammiratore del pensiero di Cristo.
Non credo proprio che lui avrebbe approvato quello che è stato commesso in suo nome..
Confondere i crimini commessi dalla Chiesa con gesù Cristo e con i cristiani odierni -che nulla hanno da spartire con quelli menzionati dalla storia -è sbagliato: è come accusare Marx dei crimini commessi da Stalin, o Nietzsche dei crimini commessi dal nazismo..
E di questa differenza -come giustamente dici tu -io ne tengo conto.
saluti.