Io ti consiglio di cercare in te la rispsota, perchè noi non possiamo dirti cosa hai dentro, se nemmeno tu riesci a comprenderti totalmente.
Non è una cosa facile, non è come svegliarsi un giorno e cambiare idea, sarebbe bello se fosse così, vero? ;)
Però nulla è facile.. Capisco il tuo disagio e so molto bene che quando non hai il sostegno da chi dovrebbe dartelo e tu non ti senti più troppo motivata, è sempre più difficile proseguire per la strada percorsa sin'ora.
Mi sento di dirti un paio di cose però, anche se ocme ho detto, la risposta giusta per te, per le tue priorità e per le tue esigenze non posso dartela io.
Molte persone commettono l'errore di fondere il concetto di Chiesa (e i suoi esponenti) con il concetto di Dio. Io sono atea, il problema me lo sono posto ed ora non c'è più perchè al momento sono arrivata a questa conclusione, però ricorda che gli esponenti della chiesa, dal più basso grado fino in cima, sono uomini tanto quanto te e me, perciò attribuirgli qualità speciali che li elevano ad uno status non di divino, ma neanche solo di umano è sbagliato secondo me. Sarà che io nella vocazione e nello spirito di Dio che discende negli uomini non ci ho mai creduto, dato che fin dall'antichità essere uomo di Chiesa era più uno status sociale che comportava diversi vantaggi, che una scelta puramente spirituale e dato che, come il upo, l'uomo perde i lpelo, ma non il vizio, capirai anche tu che i tempi cambiano ma gli uomini restano ciò che sono per natura. Gli uomini di Chiesa sono semplicemente uomini, e non lo dico per assolverli dai loro errori, perchè tutti li commettiamo, ma per farteli vedere semplicemente per ciò che sono: non sempre si può fare cieco affidamento sulle persone, proprio perchè in quanto esseri umani siamo fallaci, volubili, incoerenti, in preda ai sentimenti o ai nostri desideri o volontà e non sempre ragioniamo in modo lucido e spesso, non abbiamo la voglia di aiutare davvero qualcuno ammeno che non ci sia un tornaconto sostanzioso.
Se tu credi in Dio, se l'idea di qualcuno che veglia su di te, che ti ha già predestinato un posto accanto a lui non appena verrai a mancare e che ti sostiene quando ne hai bisogno e mai ti giudica, ti rende felice e ti aiuta ad andare avanti, chi se ne frega se io penso che non esista o se la Chiesa lo sfrutta solo per i suoi scopi: avere una spiritualità non significa andare in chiesa ogni domenica a ripetere a pappagallo qualche preghiera o qualche canto o fare le offerte solo perchè la persona vicino a te ti sta ossservando e devi fare bella figura. La spiritualità ha un significato personale per ognuno di noi e per alcuni è necessario che ci sia un dio a sostentarla e a renderla più forte, per altri no.
Come seconda cosa, sempre secondo me, la religione dovrebbe portare alla felicità dell'individuo, (un po' come le antiche filosofie, non so se hai presente i primi filosofi che attribuivano le cause deell'esistenza chi al fuoco, chi all'acqua, ecc), non dovrebbe tenerlo per le briglie, impedendogli di provare a ragionare in modo diverso o provare cose diverse: come può crescere la nostra spiritualità se non ci poniamo domande e non cerchiamo queste risposte, se diamo per scontato che ciò che ci hanno insegnato è l'unica vertià possibile e che tutto il resto è un mera menzogna posta a sviarci?
Già è difficile stare al mondo, ma quando anche la piccola luce della fede, invece di essere speranza, diventa dolore e ci fa essere combnattuti con noi stessi, forse non è la giusta via da intraprendere, o comunque c'è qualcosa di fondo che non va con essa e che va cambiato.
Avere fede non significa perdere il lume della ragione ed abbandonarsi come marionette in mano a sedicenti messaggeri in terra di varie divinità: un minimo di senso critico va smepre tenuto, qualsiasi strada si scelga: se vuoi abbandonarti in mano a Dio è una cosa, ma se ti abandoni in mano ai suoi esponenti, in quanto semplici uomini, è decisamente un'altra. Puoi essere una buona Cristiana anche senza credere a tutto ciò che dicono e senza dare per scontato una sola ed unica interpretazione dei vostir testi sacri: abbiamo capacità di discernimento? Usiamola. Per me il discorso non vale, ma se tu credi in Dio è lui ad avertela data, e non penso che gli farebbe piacere vedere una dei suoi figli sprecare questa sua abilità.
Forse se ti fai queste domande, significa che il tuo vero percorso di fede o di spiritualità è iniziato solo ora: lasciando il sentiero, anche solo momentaneamente, che porti avanti da tempo, a volte è l'unico modo per vedere se si ha preso la strada giusta, e se così non fosse ricorda che puoi sempre cambiarlo per perseguire la via che tu scegli..
Non sottovalutarti, puoi trovare la tua strada da sola, senza nessun prete che ti dica come brucerai all'inferno o come si sta tra le nuvole, fidati.
Non so se ho risolto un po' la tua questione o se ti ho solo fatto venire altri dubbi, però per ogni dubbio che hai, ti si prospetta sempre una scelta, che in