Il fatto è che non sono solo gli atei ad offendere... chi offende è un maleducato e, spesso, un idiota, indipendentemente dal credo, la razza o le opinioni politiche.
Quindi direi che la tua è una posizione generalizzata... non puoi fare di tutta l'erba un fascio... e poi, ti ricordo, che quelli denigrati nella storia sono stati proprio gli atei.
«Ora vi dirò cosa avete fatto agli atei per mille e cinquecento anni… Li avete estromessi dalle università o da qualunque possibilità di insegnamento, avete insozzato le loro reputazioni, bandito o bruciato i loro libri o i loro scritti di qualsiasi tipo, li avete esiliati, umiliati, avete confiscato le loro proprietà, li avete arrestat per blasfemia. Li avete disumanizzati picchiandoli o sottoponendoli a raffinate torture, gli avete tolto gli occhi, tagliato la lingua, stirato, schiacciato e spezzato gli arti, strappato i seni se erano donne, schiacciato i testicòli se erano uomini, li avete imprigionati, pugnalati, sbudellati, impiccati, bruciati vivi. E ora avete il coraggio di lamentarvi se rido di voi…»
(Dr. Madalyn Murray O’Hair)
Direi che non siete nella posizione di criticare gli atei... ma tu potrai dire che anche questa è una posizione generalizzata, e avresti ragione... ma almeno concedi il fatto che le tue accuse le può benissimo fare anche chi sta "dall'altra parte del fiume".
Il vero problema qui è il rispetto altrui... indipendentemente dall'ideologia bisogna rispettare il pensiero degli altri (ovviamente è un discorso che riguarda tutti ed è valido sempre salvo rare eccezioni)... siamo una razza che si reputa intelligente, superiore e (da alcuni) eletta eppure continuiamo a punzecchiarci per il colore della pelle, per le nostre convinzioni e per tanti altri futili motivi.
Se c'è una cosa che ho imparato è che il vero significato dalla religione (pur essendo io ateo) è e dovrebbe essere l'amore e il rispetto verso il prossimo... questo è l'unico credo che dovrebbe sopravvivere a tutti gli altri.