Io credo questo Papa (con il massimo rispetto che nutro nei suoi confronti e che stimo per la sua profonda cultura), meno aggressivo del precedente, non si renda conto che qualunque tipo di dialogo con persone di natura così esageratamente oltranzista non sia possibile.
Purtroppo se ne deve rendere conto nei suoi prossimi incontri con i fedeli !!!
Personalmente non penso che tra i credenti nella religione islamica ci siano persone moderate e persone meno moderate; la religione islamica ha in sè ed in prevalenza aspetti la cui natura travalica il concetto di vita terrena.
Per gli adepti alla religione musulmana la vita e la morte sono concetti equivalenti.
Non hanno amore per la vita.
Tra l'altro mi resta difficile comprendere come l'avversione ad un modo di vivere (come quello anglo-americano od anche occidentale) e ad una o più culture possa avere riflessi anche religiosi.
La nostra civiltà con fin troppa benevolenza sta tentando di avviare un dialogo di pace ma, ahimè, senza ottenere in cambio alcunchè......
E allora, signori, ma se un padre (ricordate il fatto di cronaca ??? E l'islamico omicida non era un terrorista) arriva ad uccidere una giovane figlia perchè quest'ultima non osservava gli usi ed i costumi della religione islamica e perchè, nella sua linea comportamentale, manifestava eccessivi segni di occidentalizzazione, ma come si possono continuare ad affermare concetti tipo "NON BISOGNA FAR DI TUTT'ERBA UN FASCIO".
Non sono uno psichiatra ma, personalmente, il loro modo di agire porta a credere che il mondo intero debba riflettere su un fatto: la pazzia, le forme paranioche ed anche la schizofrenia possono manifestarsi in tanto modi...... Questo è uno dei tanti.
Un pazzo irrecuperabile non può essere considerato, non può essere menzionato, non può essere avvicinato; forse, dovrebbe
essere oggetto di studio, ma solo da specialisti in psichiatria.
Sarebbe, allora, opportuno, come si disse tanti anni fa (anche se l'accostamento ideologico mi sembra poco pertinente) ai tempi degli anni di piombo, non dare tanta risonanza alle gesta ed ai proclami di tali forme di esaltazione.
L'esaltazione, in questo modo, rischia di moltiplicarsi.
Chi ha avuto modo di conoscere le motivazioni alla base della attività operativa di movimenti terroristici dei tempi passati ha certamente anche avuto modo di accertarne la filosofia; ed alla domanda: "Perchè lo avete fatto", la risposta aveva quasi sempre lo stesso tenore letterale: "Perchè anche noi volevamo una considerazione sociale che altrimenti non saremmo riusciti ad ottenere. Volevamo essere protagonisti".
L'eco di certi eventi, quindi, la sua pubblicizzazione, è acclarato, alimenta ancor di più lo stato di esaltazione vissuto dal personaggio irrazionale.
Meno richiami al mondo islamico da parte di tutti.
Tanto il problema è internazionale ed ha colpito qualunque spazio del tessuto sociale; ormai, è noto a tutti.
Ricordarlo servirebbe a poco e la sensibilizzazione ormai ha già prodotto i suoi effetti.