La vita è eterna e la vera giustizia che si confà con l'eternità è la Giustizia Divina .
Vita eterna = Giustizia Divina . Non può essere diversamente.
Tutto ciò non si presenta come vuole la religione organizzata, che ha impostato la sua dottrina immaginando un Dio diverso da quello che è. Un Dio dal comportamento umano a cui ha voluto affidargli l'incarico di una giustizia del tipo umano. Cioè il volere un Dio Giudice che giudica : assolve o condanna alla pena eterna.
Allora che differenza c'è tra il Dio della religione ebraico-cristiana e il Zeus greco? Nessuna differenza. Entraambi amano, odiano, manifestano le loro preferenze chi per il popolo eletto e chi per la popolazione di specifiche di città greche. Manifestano soprattutto la loro ira vendicandosi per le offese ricevute, chi lo fa attraverso il diluvio o l'apertura e chiusura del mar Rosso e chi lo fa attraverso il lancio di fulmini e saette, .......e così via di seguito.
Un Dio così, non si dovrebbe chiamare nemmeno Dio. Con un Dio così che si offende, si arrabbia, odia, si vendica, ha paura, manifesta gelosia, amore, misericordia, non ha senso il parlare di Giustizia Divina. E' uno sproposito. Eppure....La religione organizzata l'ha voluto così. Perchè? Per inculcare la paura, il timore della sua vendetta, ed è ciò che permette di essere il vero deterrente per gli adepti.
Fatto questo preambolo, va da se che il Dio voluto dalla religione organizzata non ha le carte in regola per fare il giudice. Non può giudicare uno che si offende ed è quindi animato dalla vendetta e dall'odio. Un Dio così non esiste e non potrà mai esistere.
Per tanto l'idea del Paradiso, Inferno e Purgatorio sono idee sbagliate che non potranno mai esistere.
Il Dio Vero è diverso. E' impersonale, nel senso che non ha e quindi non agisce come i nostri sensi limitati o i nostri sentimenti limitati per cui noi esseri umani,siamo nelle condizioni che abbiamo bisogno di tutto.
Il Divino non ha bisogni. Tutto Ciò che E’ non è altro che questo: tutto ciò che è . Perciò per definizione non può avere bisogni o cose che gli mancano, inoltre ciò che è’ Dio non può essere danneggiato in nessun modo , perciò non ha bisogno di vendicarsi o di impartire castighi.
Tutte le cose sono Una Sola. C’è solo Una Cosa, e tutto fa parte di quell’Unica Cosa Che E'.
Quindi ......non possiamo mai essere separati da Dio , in nessun modo .
La Giustizia Divina esiste ma è diversa da come ce la presenta la religione organizzata. La Giustizia Divina opera in modo naturale non giudica ne condanna. Essa opera in modo naturale nel tempo, che non è il nostro tempo relativo ai nostri sensi e alla nostra attuale esistenza , è un tempo "Assoluto" e trova la sua spiegazione nella legge universale del karma o legge di "Causa ed Effetto"..
La parola Karma in sanscrito indica “azione”. Ogni azione umana positiva o negativa, una volta compiuta, non svanisce con il passare del tempo. Ogni atto rimane nella vita come forza potenziale o energia, influenzando il corso dell’esistenza da quel momento in poi. In senso più ampio, il destino che ciascuno di noi si costruisce a seconda delle gesta, dei pensieri e delle esperienze che si sono effettuate nel passato.
Le azioni (karma) possono essere positive e negative; le buone azioni (karma positivo) danno origine ad effetti felici e positivi, e le azioni negative (karma negativo) danno origine ad effetti infelici e negativi. In pratica, l’esistenza attuale di un individuo, può essere stata determinata da tutto ciò che di positivo o di negativo ha commesso nelle sue incarnazioni precedenti. E così come il presente diviene il prodotto di ciò che si è stati, il futuro diverrà la risultante del passato e del presente.
Il karma, dunque, potremmo definirlo una legge di “causa ed effetto”. Ad ogni azione corrisponde una reazione. Ma il karma non deve essere inteso come punizione o ricompensa.
Il karma diviene una scelta e nello stesso tempo un cammino interiore di esperienze che necessariamente bisogna intraprendere per acquisire cognizioni e attraverso queste poter capire ed accettare l’intera gamma di situazioni umane.
Se non si accetta che l'uomo ha molte vite alle sue spalle e tante ancora davanti a sé non si può neppure riuscire a comprendere la Legge del Karma perché queste due verità sono strettamente legate l'una all'altra.
Namastè
Pietro